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TREQUANDA: il borgo che domina la Val d’Orcia e le Crete

Olio extravergine di oliva, terrecotte e le crete senesi a far da palcoscenico: Trequanda un paese che conserva ancora il suo sapore antico

di Alice Bracciali, Fattoria del Colle

Trequanda

Trequanda

Non è una capitale, né un’isola in mezzo al Pacifico, né una metropoli. Trequanda era addirittura la stazione ferroviaria più piccola d’Europa, adesso dismessa. Situato su un colle che domina tutta la vallata intorno, è un piccolo borgo medievale scampato miracolosamente all’industrializzazione e all’omologazione che spesso comporta il turismo di massa. Trequanda negli anni si è fatta conoscere per il suo olio extravergine di oliva eccellente e senza pesticidi e per la produzione di terrecotte famose in tutto il mondo. Non meno importante la sua posizione: nel cuore della Toscana, immersa tra le Crete Senesi e la Val d’Orcia e a pochissimi Km dalla Val di Chiana. Trequanda guarda uno scenario maestoso. Trequanda ha ricevuto il prestigiosissimo riconoscimento Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, marchio di qualità turistico-ambientale conferito ai piccoli comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.
Per essere così piccolo, Trequanda possiede un ricettario davvero ricco e interessante. Donatella Cinelli Colombini ha raccolto ben 40 ricette originarie di Trequanda, chiedendo direttamente alle massaie del paese. La cucina trequandina è caratterizzata da cibi poveri e da lunghissime cotture e ha come suo punto di forza l’uso del pane (ovviamente sciocco, senza sale) e l’olio extravergine di oliva. All’Osteria di Donatella la chef Roberta propone molti di questi piatti tipici locali come il peposo dei fornaciai o il picchio pacchio, per far conoscere la gastronomia del territorio e le eccellenze di questo piccolo borgo. Dalla veranda dell’Osteria di Donatella si può ammirare Trequanda che si erige su una collina, molto suggestivo soprattutto la sera.
L’olio extravergine di Trequanda è sicuramente uno dei migliori del mondo. Una vera e propria eccellenza! Gli oliveti sono spontaneamente biologici perché, grazie all’altitudine in cui si trovano, non vengono attaccati dalla micidiale mosca olearia. In più la raccolta è manuale ed avviene quando le olive sono ancora acerbe e attaccate alla pianta. Tra ottobre e novembre gli oliveti vengono coperti da reti verdi che servono ad accogliere le olive staccate manualmente dagli alberi, reti ben diverse da quelle che si vedono nel resto d’Italia in cui si attende che le olive cadano a terra naturalmente. I coglitori di oggi, così come i nostri nonni un tempo, “brucano” le olive arrampicati sulle scale e le trasportano al frantoio entro la giornata. La straordinaria qualità di questo olio risedie proprio nella naturalezza dei processi produttivi. È infatti abbastanza normale qui avere qualche olivo, giusto per fare un po’ di olio da consumare in casa e ritrovarsi nel fine settimana in famiglia o con gli amici a cogliere le olive, magari dopo una panella e un buon bicchiere di vino. Ogni anno a Castelmuzio si tiene la Festa dell’Olio Novo, per l’occasione vengono organizzate degustazioni di olio extravergine e altri prodotti tipici, e visite guidate ai frantoi della zona.

Terrecotte-di-Petroio

Terrecotte-di-Petroio

“Vai a Petroio, lì te lo fanno su misura!” Ecco cosa si dice quando qualcuno non riesce a trovare l’amore ed è di gusti difficili. Petroio è una frazione di Trequanda e si distingue da molti secoli per la produzione di articoli in terracotta. Orci, cassette da fiori e vasi, tutti decorati a rilievo con disegni tramandati dal ‘400. Questa attività artigianale è dovuta principalmente alla bontà dell’argilla che si trova in questa zona e con molta probabilità è tramandata dall’epoca etrusca.

Festa dell’olio a Castelmuzio e Trequanda

Stand gastronomici, assaggi, visite nel frantoio, conferenze, laboratori del gusto Slow Food … per il primo olio extravergine dell’anno a Trequanda e Castelmuzio

Olive 2012FattoriaDelColle

Olive 2012FattoriaDelColle

Il 19 e 20 ottobre chi vuole assaggiare l’”olio novo”, forse il primo in vendita in Toscana, deve venire a Trequanda, dove si trova la Fattoria del Colle.
La festa ha il sapore di quelle antiche. Piccola come sono piccoli i centri storici dove si svolge: Castelmuzio e Trequanda. Nei due borghi medioevali, ancora intatti e incastonati in un paesaggio di straordinaria bellezza, ci sono anche capolavori d’arte come le tavole di Sano di Pietro a Castelmuzio e quella dipinta da Giovanni di Paolo a Trequanda. Insomma vale la pena di venire anche perché il nostro è uno dei territori, in assoluto, con più grande vocazione per la produzione d’olio.
Trequanda è un’alta collina, a 400 m sul mare. E’ abbastanza a Nord e abbastanza lontana dalla costa per essere immune dalla perfida mosca olearia. Una specie di paradiso degli olivi che in pratica sono naturalmente “biologici” perché non si ammalano e dunque non hanno bisogno di antiparassitari.

C’è olio e olio ma l’extravergine di Trequanda è olio-super

La zona di Trequanda, dove si trova la Fattoria del Colle, è da sempre reputata per l’eccezionalità del suo olio di oliva e quello del 2012 è buonissimo

bruschetta con olio nuovo Fattoria del Colle

bruschetta con olio nuovo Fattoria del Colle

di Donatella Cinelli Colombini
La qualità dell’olio dipende al 50% dal suolo e dal microclima dell’uliveto, un mix di elementi permanenti come l’esposizione e elementi variabili, come la piovosità e le temperature. Alla zona di origine si collega anche la presenza della perfida mosca olearia che depone le uova nelle olive rovinandone la qualità oppure costringe gli agricoltori a usare gli antiparassitari. Trequanda non ha questo problema, le olive sono sane naturalmente perché la mosca non arriva sull’alta collina di 404 metri sul mare.
25% della qualità dell’olio è collegata alla cultivar (varietà delle piante) e dalla coltivazione, insomma alle scelte dei contadini. Conta moltissimo quando e come sono raccolte le olive che devono arrivare al frantoio nel giorno stesso in cui sono staccate dall’albero senza subire traumi e schiacciamenti.

Olio nuovo che passione! Tutto pronto per il pinzimonio

Arriva l’olio extravergine 2012 e Toscana Lovers, la boutique dell’artigianato toscano, ci fornisce le coppette per farci il pinzimonio

Olio-Extravergine-Toscana Lovers-Siena-coppette-da-pinzimonio

Olio-Extravergine-Toscana -Fattoria-del-Colle

Come trasformare un’antica tradizione campagnola in un raffinatissimo antipasto di tendenza? Con il pinzimonio. Ora le crudità sono fra gli entré dei matrimoni eleganti e all’ inizio delle colazioni più esclusive. D’altra parte il pinzimonio, che gli antichi contadini mangiavano a colazione, è tutt’ora il modo più saporito per gustare le verdure fresche. Sedano, cetriolo, carote, ravanelli, indivia, finocchi …. vengono zuppate nell’olio condito con sale e pepe.

Il gusto è meraviglioso soprattutto quando l’olio è appena fatto, come in questo periodo dell’anno. Ora l’extravergine è verde smeraldo e offre il massimo delle sue virtù salutistiche – quasi un “ringiovanente” per i tessuti.

Quello della Fattoria del Colle è ottenuto a freddo nel piccolo frantoio di Castelmuzio spremendo le olive raccolte a mano quando sono ancora verdi.

coppette da pinzimonio Siena ToscanaLovers

coppette da pinzimonio Siena ToscanaLovers

Ne vengono prodotte tre tipologie: misto, di solo correggiolo (frantoio) e di solo moraiolo. 10-15 quintali in tutto che vengono conservati a temperatura controllata e senza il contatto con l’aria per preservarne l’integrità. Insomma poco ma eccellente.