Federalberghi Tag

Ristorante in hotel e agriturismo: una perdita sicura?

Tre anni consecutivi di calvario per i ristoranti di hotel e agriturismi che aggravano le consuete difficoltà e diventa urgentissimo capire come portarli a reddito

 

Toscana-agriturismo-Fattoria-del-Colle-sala-del-camino

Toscana-agriturismo-Fattoria-del-Colle-sala-del-camino

di Donatella Cinelli Colombini

Italia a Tavola, come sempre punto di osservazione privilegiato sulla ristorazione e il sistema turistico, pone un problema <<Ristorante in albergo o in agriturismo: male necessario o opportunità?>>

 

L’ALBERGO GUADAGNA E IL SUO RISTORANTE PERDE

In effetti chi ha strutture ricettive conferma l’esistenza del problema <<l’albergo guadagna e il ristorante perde>>. Una situazione precedente al covid che si è ulteriormente aggravata con la pandemia e le perdite incamerate negli ultimi due anni che riducono la capacità di investimento nella qualificazione delle strutture e nella comunicazione. A questo si aggiunge la difficoltà di trovare personale. Ho scritto personale e non addetti competenti perché la mancanza di camerieri, maitre, chef ….. è talmente grave che ormai vengono assunti e formati in modo accelerato e approssimativo, tutti quelli che bussano alla porta cercando lavoro. Ultimo e non piccolo problema è l’impennata delle bollette di luce, gas, immondizia …. Mentre i prezzi con i tour operator sono stati fissati nel febbraio scorso.

 

Gestire male la ripartenza è peggio dell’epidemia

Camere per turisti da sanificare come quelle ospedaliere, costi di gestione dei ristoranti tripli degli incassi …. La ripartenza dopo il covid è difficile

di Donatella Cinelli Colombini

Ripartenza-addetti-al-turismo-Istituto alberghiero Artusi

Ripartenza-addetti-al-turismo-Istituto alberghiero Artusi

Le difficoltà maggiori sono nelle strutture ricettive e di ristorazione. Dopo il covid la produzione in fabbrica oppure in ufficio è ricominciata anche se con forti riduzioni nei fatturati, nel numero degli addetti e negli orari …. Anche le attività commerciali stanno facendo passi avanti ….

RIPARTENZA: SERVE UNA CABINA DI REGIA NAZIONALE PER IL TURISMO

Il settore più colpito è sicuramente il turismo che da solo vale il 16% del PIL e contiene oltre 2,5 milioni di addetti.
Varrebbe la pena creare una cabina di regia sul turismo che affianchi il Consiglio dei Ministri nelle sue decisioni. Non esiste un ministero, che è stato soppresso dal referendum del 1993 e nello sterminato organo tecnico istituito per consigliare il Presidente Conte mancano esperti di turismo. Invece, ora più che mai, servirebbe un regista unico che indirizzi la politica nazionale e coordini gli assessorati regionali del turismo e dell’agricoltura visto che agriturismo e enoturismo fanno capo alle istituzioni rurali.

ripartenza-dopo-covid-cucina-da-ristorazioneia

ripartenza-dopo-covid-cucina-da-ristorazione

La prima necessità è dunque l’unità di intenti.
Poi ci vuole velocità di decisione e di intervento.

SALVARE ALBERGHI E STRUTTURE RICETTIVE CON LE PROSPETTIVE DI LAVORO DEI LORO DIPENDENTI

Bisogna evitare che gli alberghi con l’acqua alla gola diventino facili prede per i network criminali pieni di soldi, come mafia e camorra, oltre che, di investitori asiatici a caccia di affari nell’ultralusso.
La riluttanza del Governo a sostenere finanziariamente le imprese e, all’opposto, la propensione a puntare sull’assistenza potrebbe avere effetti disastrosi. Lasciare collassare le imprese turistiche trasformerebbe un problema congiunturale legato al covid in un problema strutturale di dimensioni enormi. Costa meno salvare le imprese ora, anche con liquidità a fondo perduto, che creare posti di lavoro in sostituzione di quelli perduti. Avete presente quello che è successo con Alitalia e quanto è costato? Nel caso della ricettività turistica la dimensione è molto più grande.

Ci credete a Tripadvisor?

Federalberghi all’attacco di Tripadvisor segnala le recensioni 2013 e 1014 di un albergo chiuso dal 2007 e non è il solo caso

Festa alla fattoria del Colle

Festa alla fattoria del Colle

Di Donatella Cinelli Colombini

Le recensioni sui portali web sono vere? E’ un dubbio che serpeggia da anni e recentemente ha avuto una conferma: l’analisi effettuata dal centro di ricerca americano Gartner ha scoperto che 10-14% dei pareri pubblicati da Tripadvisor sono falsi.  Una circostanza che ha spinto l’Antitrust  a mettere sotto inchiesta  – dopo Expedia e Booking – anche Trip Advisor nell’ ipotesi  che non faccia abbastanza per evitare le recensioni taroccate.
Parte dei giudizi positivi sono suscitati dai gestori di alberghi e ristoranti che cercano di salire nella graduatoria del gradimento, sul lato opposto, quello delle critiche, ci sono le vendette di clienti a cui sono stati contestati danni, rumori, consumi occulti …. sta di fatto che la grandissima influenza di Tripadvisor sulle scelte di viaggio spinge a comportamenti scorretti su cui i gestori del portale devono vigilare molto meglio.