Montefalco Tag

Arte, vino e turismo per il premio di pittura Zingarelli

Al convegno organizzato da Rocca delle Macie, Donatella Cinelli Colombini parla di  turismo del vino con Daniele Cernilli Sergio Zingarelli e Massimo Cerofolini

Massimo Cerofolini, Daniele Cernilli, Sergio Zingarelli, Daria Filardo, Donatella Cinelli Colombini al convegno di Rocca delle Macie

Massimo Cerofolini, Daniele Cernilli, Sergio Zingarelli, Daria Filardo, Donatella Cinelli Colombini al convegno di Rocca delle Macie

Visto per voi  da  Donatella Cinelli Colombini

Turismo del vino: crea posti di lavoro, salva gli edifici dall’abbandono ma produce anche una modificazione del territorio omologandolo e “turisticizzandolo” insomma lo trasforma. Mantenerlo nella sua integrità è importante perché solo così continua ad attrarre visitatori ma soprattutto mantiene quel plus che rende affascinante  e unico un vino, in altre parole salvaguarda quel valore immateriale che aumenta la percezione di qualità delle bottiglie.

Ecco che le azioni di salvaguardia non sono un freno allo sviluppo economico ma un modo per mantenere il successo del vino e del suo territorio. Il caso di studio del Chianti Classico è particolarmente interessante per capire come e perchè le zone del vino sono particolarmente attaccabili dal degrado turistico e chi lavora per salvaguardarle.

Donatella Cinelli Colombini

Donatella Cinelli Colombini

Qui di seguito esamineremo il territorio del Chianti Classico, che è una delle mete enoturistiche italiane più visitate insieme a BolgheriMontalcinoMontefalco.

In linea generale, qualunque sia la destination, gli effetti negativi del turismo si configurano allo stesso modo con l’aumento dei valori immobiliari e dei prezzi dei generi di consumo per cui comprare una casa, per i residenti, diventa difficile. Spariscono i negozi di vicinato sostituiti da quelli di souvenir, aumenta l’inquinamento. Inoltre, diventano meno disponibili spazi, servizi e utenze, originariamente destinati solo ai residenti, e soprattutto si modificano lo stile di vita della popolazione e il carattere dei luoghi conformemente alle attese dei turisti. Il territorio finisce per diventare una cartolina di sé stesso e riempirsi di “non luoghi” caratterizzati da quel finto tipico uguale ovunque.

Il gusto dell’Umbria vi sorprenderà …. e non solo

L’Umbria golosa di Giuseppe Cerasa con ristoranti, cantine, prodotti tipici, agriturismi e persino ricette. Ho copiato per voi quella del Risotto al Sagrantino

Giuseppe Cerasa

Giuseppe Cerasa

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Dopo quella della capitale l’infaticabile direttore della cronaca di Roma de La Repubblica, Giuseppe Cerasa, ha pubblicato la guida “Ristoranti dell’Umbria 2013” (Gruppo Editoriale l’espresso pp. 384 € 9,90).
Una guida a tutto tondo del cuore d’Italia dove la migliore ristorazione è valorizzata con descrizioni che scendono nei dettagli dei piatti e dei locali, c’è poi un elenco di 258 botteghe del gusto, 258 agriturismi e bed & breakfast, 52 cantine, 42 produttori di olio e poi sale banchetti, catering, itinerari golosi … e finalmente le ricette. Insomma la casa in Umbria del bravissimo giornalista siciliano, sta iniziando a dare frutti fecondi. Sono certa che questa guida aiuterà l’Umbria a diventare una star del turismo enogastronomico e mi sembra che sia già sulla buona strada visto che nel 2012 il prestigioso “Travelers’Choice Award” l’ha messa al 4° posto fra le wine destination in Europa.

A Foligno, “nel centro del mondo” a tutto Lions

Foligno, Montefalco, i musei, le cantine, la gastronomia, la tela umbra … una domenica con i Lions Club di Foligno e Montalcino La Fortezza

Per i senesi  l’Umbria è vicina ma culturalmente lontana. La frontiera che divideva il Granducato dallo Stato della Chiesa fino a

Lions Club Montalcino La Fortezza e  Foligno

Lions Club Montalcino La Fortezza e Foligno

150 anni fa è una barriera invisibile che tuttavia fa sembrare distanti anche posti relativamente vicini.

Ecco perché l’escursione a Foligno ha il sapore della scoperta, dell’avventura, del viaggio. Già questo è eccitante, poi c’è il piacere di essere accolti dagli amici del Lions Club con in testa Salvatore Zaiti e di passare una giornata ricchissima di esperienze.

Il centro storico di Foligno sorprende tutti. Non per “lo centru du mundu” l’incrocio che è al centro della città, che è al centro dell’Umbria, che è al centro d’Italia e quindi del globo. Foligno ci fa camminare nel medioevo e che medioevo! La cattedrale con gli splendidi portali ed i rosoni che sembrano merletti, Palazzo Trinci con le sale affrescate da Gentile da Fabriano che fanno rivivere la vita cortese dei ricchi e colti mercanti folignati. Dopo un po’ anche noi ci sentiamo dame e cavalieri quattrocenteschi.