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Temperatura e racconti nel marketing del vino

Le neuroscienze applicate al vino. Gli esperimenti di Neurexplore sul riscaldamento degli ambienti di vendita e i racconti diventano indicazioni utilissime 

calore vino e amicizia

calore vino e amicizia

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello Casato Prime Donne
La temperatura calda aumenta la socialità e la valutazione degli individui sui prodotti. Non è un’opinione ma un dato scientifico che arriva da Neurexplore un centro di analisi e supporto al marketing di Trento specializzato in neuroscienze applicate alle decisioni di acquisto.

raccontare

raccontare

Il calore fisico attiva il calore emotivo che viene trasferito sui prodotti e sulle persone suscitando valutazioni migliori, in altre parole le cose sembrano più belle e più buone, ma non solo, anche le persone appaiono più affidabili e dunque cresce la propensione a seguire i consigli di altri o adeguarsi all’opinione collettiva … persino nelle scommesse. Si tratta di un “effetto spillover” per cui una condizione favorevole di temperatura ne genera un’altra di crescita della socialità e degli acquisti. Ovviamente questo effetto non è illimitato e non aumenta fino a temperature da deserto africano.

Esiste una valutazione obiettiva del vino?

Il giudizio sul vino dipende solo dal vino? No. Anche gli esperti sono influenzati dal luogo di origine e dal nome sulla bottiglia, così come tutti

 

Assaggio bendato

Assaggio bendato

Di Donatella Cinelli Colombini

Si tratta di neuroscienze e di sperimentazioni fatte da specialisti, non dell’opinione degli amici del bar. Accantonarle come fossero banalità è sbagliato.

Qualche anno fa due diverse indagini – in Svezia e in USA- provarono che l’alto prezzo fa sembrare il vino più buono, soprattutto alle donne. Ora i ricercatori si sono di nuovo messi in moto per capire se una diversa origine del vino spinge, chi lo assaggia, a trovarlo migliore e addirittura a pagarlo di più. La risposta è SI anche quando si tratta di esperti che dovrebbero basarsi solo su vista, olfatto e gusto, le percezioni risultano condizionate dalle aspettative.

L'origine influenza la percezione

L’origine influenza la percezione

Questa volta l’indagine è nostrana, effettuata da un centro di ricerca e consulenza su neuro-marketing e economia comportamentale di Trento che si chiama Neurexplore. E’ stata segnalata dal sito Teatro Naturale e, a noi che lavoriamo nel vino, fa l’effetto del Re nudo, tutti lo sanno ma nessuno lo dice. O almeno pochi lo dicono, perché gli esperti di marketing sostengono, da anni, l’opinione che nel vino gli elementi immateriali valgano due terzi della percezione di valore e qualità.