Paolo Valdastri Tag

Gourmet in mezzo al mare

Come e perchè le crociere sono diventate occasioni per gustare cibi e soprattutto vini importanti; le tendenze attuali e quelle future 

Silversea tavola-e-chef

Silversea tavola-e-chef

Di Paolo Valdastri 

LE CROCIERE TRADIZIONALI COME VACANZA DI MASSA

L’espansione del settore crociere negli ultimo dieci anni è stato vertiginoso. Navi nuove, sempre più grandi, sempre più capienti, sempre più veloci ma sempre più dedicate ad un turismo di massa. Stessi porti, anzi sempre meno porti per il problema terrorismo, stesse escursioni, servizi standardizzati con menu di

Royal-Clippers crociera gourmet

Royal-Clippers crociera gourmet

gruppo poco accattivanti, intrattenimento che ricorda troppo da vicino quello dei villaggi turistici. Una formula che alla lunga ha cominciato a stancare le fasce più esigenti di pubblico

Una parte di utenza sempre più consistente non accetta più questo tipo di turismo, ma richiede nuove suggestioni, nuove proposte, maggiore personalizzazione. Le compagnie si sono viste costrette a trovare una soluzione al problema.

La cantina di Paul ovvero la personal wine suite

Dai maestri falegnami Campo e da Paolo Valdastri conoscitore dei migliori vini di tutto il mondo ecco la bottiglieria che ogni wine lovers vorrebbe avere

La cantina di Paul

La cantina di Paul

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Assomiglia a un portagioie gigante tanta è la raffinatezza delle finiture e la tecnologia che serve a proteggere il prezioso contenuto dalla luce, dal caldo e soprattutto dai ladri. Questa è la cantina di Paul un piccolo vano per bottiglie pregiate completamente diverso da quelli che siamo abitati a vedere nei ristoranti di lusso o nelle riviste di arredamento con le case dei miliardari. Se infatti quelli sono bunker in acciaio e cristallo, funzionali ma decisamente tetri, la cantina di Paul è un capolavoro di ebanisteria artigianale, uno scrigno in legno intagliato e intarsiato di circa due metri per due che trasmette allegria e amore per il vino.
Nasce dall’incontro di persone con cultura e provenienze diverse.

Orange Wine mi ama, non mi ama, ma quanto mi ama?

C’è chi è entusiasta e chi li trova schifosi, gli orange winesvini a lunghissima macerazione hanno supporter e critici molto decisi, ma ognuno dica la sua

Orange Wines

Orange Wines

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Tempo fa scrissi un post sugli orange wine dopo aver letto un divertente articolo di Wine Searcher sugli equivoci e la confusione che regna su di loro. La quasi totalità dei consumatori non li conosce oppure crede siano miscele a base di succo d’arancia.
Un taglio leggero del mio post – stile toccata e fuga – trovò la disapprovazione del mio amico Paolo Valdastri << Mmmm, Donatella ci sarebbe bisogno di un approfondimento un pochetto più puntuale. Tecnicamente sono vini bianchi vinificati in rosso. Il lungo contatto con le bucce provoca, tra le altre cose, l’estrazione di tannino e la perdita dei profumi primari. Il problema dei profumi è notevole perché questi vini perdono la nota varietale e tendono a somigliarsi tutti. Il tannino li rende adatti ad abbinamenti con le carni, magari bianche, ma non con pesci al vapore ad esempio. Poi c’è il problema invecchiamento. Oltre un certo limite questi vini hanno tendenza ad ossidarsi.
In conclusione devono essere fatti molto bene per essere godibili>>