Orange Wine mi ama, non mi ama, ma quanto mi ama?
C’è chi è entusiasta e chi li trova schifosi, gli orange wines– vini a lunghissima macerazione hanno supporter e critici molto decisi, ma ognuno dica la sua
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Tempo fa scrissi un post sugli orange wine dopo aver letto un divertente articolo di Wine Searcher sugli equivoci e la confusione che regna su di loro. La quasi totalità dei consumatori non li conosce oppure crede siano miscele a base di succo d’arancia.
Un taglio leggero del mio post – stile toccata e fuga – trovò la disapprovazione del mio amico Paolo Valdastri << Mmmm, Donatella ci sarebbe bisogno di un approfondimento un pochetto più puntuale. Tecnicamente sono vini bianchi vinificati in rosso. Il lungo contatto con le bucce provoca, tra le altre cose, l’estrazione di tannino e la perdita dei profumi primari. Il problema dei profumi è notevole perché questi vini perdono la nota varietale e tendono a somigliarsi tutti. Il tannino li rende adatti ad abbinamenti con le carni, magari bianche, ma non con pesci al vapore ad esempio. Poi c’è il problema invecchiamento. Oltre un certo limite questi vini hanno tendenza ad ossidarsi.
In conclusione devono essere fatti molto bene per essere godibili>> Dalla discussione seguita al mio post arrivano altri spunti interessanti come quelli di Antonio Di Spiritoche ha grosse
riserve sugli orange wines << non è un caso la degustazione ortodossa e convenzionale inizia dalla “Visiva”. Vedendo certi vini naturali, torbidi e “macerati”, spesso ti passa la voglia di assaggiarli>>. La sua opinione poggia sulla convinzione che nel mondo ci sia un generale indirizzo << ad esaltare interventi leggeri, delicati, non invasivi in qualsiasi parte del processo produttivo; ma allora perché si arriva a far macerare un vino per oltre 300 giorni? >>.
Sull’aspetto degustativo Antonio Di Spirito fa un’analisi molto dettagliata <<I vini bianchi ottenuti con lunghe macerazioni, a mia modesta esperienza, tendenzialmente hanno bisogno di lunga maturazione e molte cure per raggiungere una buona stabilizzazione e non avranno mai profumi floreali o di frutta fresca. Hanno una struttura considerevole, profumano di frutta passita o disidratata, di orzo o di anice e, sovente, una leggera e piacevole ossidazione. Da giovani hanno poco carattere, un pò deboli, profumo e sapore rustico, aspretto e, magari, un pò acetello (i famosi vini “contadini” di Veronelliana memoria). Tutto questo quando non presentano difetti di riduzione od altre caratteristiche peggiori. Poi, per carità, si può correggere tutto! >>
C’è invece chi degli orange wines è un supporter convinto come Amedeo Ame Vantini che ha assaggiato praticamente tutto, quelli non vinificati in anfora e poi una lista lunghissima << Podversic, Radikon, Bressan , Gravner, Vodopivec, Feresin , Terpin, Menti, Cantina Giardino, Paraschos, Guttarolo, Aldo Viola>>
Alcuni di questi piacciono anche a Antonio Di Spirito << Tra quelli assaggiati e dei quali serbo un ottimo ricordo ci sono i soliti nomi: Valentini (un anno fà ho assaggiato un trebbiano del 1983 favoloso!), Gravner, Podversic, Radikon, Paraschos>>.
Ecco il preferito di Paolo Valdastri << Nosiola Fontanasanta di Elisabetta Foradori>> Elena Malquori dice invece << Prima Luce di Cappella Sant’Andrea Vernaccia di SanGimignano vinificata in anfora>> e l’altra produttrice Stefania Pepe <<Anch’io sto sperimentando l’anfora con le uve pregiate delle vigne di mio marito del 1971….ho scelto le anfore di terracotta naturali senza cerature o vetrificazioni…ma quanto “bevono”…>>. Ma il più gettonato è indubbiamente Gravner.
Un altro argomento caldo è l’abbinamento con il cibo. C’è chi non riesce a legarci niente come Ana Maria Savoia da Veiga e chi, sebbene con qualche cautela, ha una tavola piena come il nostro Amedeo Ame <<L’abbinamento a volte è difficile ma diciamo che quasi tutti quelli che ho bevuto si abbinano bene al pesce…. Se il vino è elegante si accosta bene anche a piatti leggeri di pesce come spaghetti alle vongole (in bianco) o pesce al vapore… Di solito però questi vini sono potenti e alcolici quindi sono perfetti per piatti di pesce più saporiti…cacciucco, salmone in umido e fritture … Se sono vini potenti sono ottimi gli abbinamenti con riso ai funghi e formaggi anche stagionati … Se le macerazioni sono molto lunghe e i vini assomigliano più a dei rossi si abbinano bene ad affettati e primi piatti di carne>>
Amedeo puntualizza sui vini a lungo invecchiamento <<ricordo un Vodopivez molto elegante bevuto con un pesce al vapore !… Io le cose migliori le ho bevute invecchiate e non ho trovato problemi di ossidazioni fastidiose… L invecchiamento (almeno nei vini che ho bevuto io) ha ammorbidito notevolmente il vino>>
Un’opinione che trova concorde Paolo Valdastri << In effetti Amedeo – quella degli orange wines- è una categoria di vini molto eterogenea. Il famoso Trebbiano di Valentini non dichiara apertamente con che tipo di vinificazione é ottenuto, ma credo che non si discosti molto. Ed è effettivamente molto longevo>>.
Ed ecco un contributo che arriva dall’Australia, Lisa Cardelli entra nel tecnico da ottimo Sommelier <<Eviterei I piatti troppo delicati come pesci tipo sogliola o carni bianche poco condite; per questi tipi di abbinamento carni e pesci andrebbero cotti al forno o griglia con salse saporite, erbe aromatiche ancora prendendo in considerazione la struttura e il profilo organolettico del vino. Poiché le proteine si legano bene ai tannini e ne riducono l’astringenza>> brava Lisa, ottima osservazione.
Ma parlando di abbinamenti può nascere anche un’amicizia e poi chi sa. Inizia Amedeo Ame << Gravner lo si abbina molto bene alle carni rosse e bianche vodopivez ha una eleganza tale da abbinarsi egregiamente a qualsiasi pesce… Ma se avessi un Gravner fine anni 90 me lo berrei DA SOLO!! Dimenticavo la bottarga è ottima con i macerati>> E Lisa Cardelli <<Be’ se tu avessi un Gravner fine anni 90 non ti consiglierei di berlo da solo ma in compagnia! : )>> Amedeo Ame sta al gioco <<Lisa questo è sicuramente l’abbinamento perfetto>>. Ora non resta che aspettare per vedere gli sviluppi e ascoltare anche le vostre opinioni.