PRIMO ASSAGGIO DEL VINO in 3 SEMPLICI MOSSE

ESAME VISIVO

PRIMO ASSAGGIO DEL VINO in 3 SEMPLICI MOSSE

3 semplici step, per gli esordienti, tanta voglia di imparare e una passione smisurata per il vino: ecco i miei consigli per fare bene il primo assaggio del vino

Di Alice Bracciali

Vi è mai capitato di assaggiare un vino, che vi piace molto ma non riuscite a capire il perché? L’arte di degustare  è complicata, ed è impossibile improvvisarsi assaggiatori o sommelier. Con poche semplici mosse però, possiamo entrare in questo mondo tanto affascinante quanto complesso. Ma ricordatevi che bere vino è un piacere, quindi non fossilizzatevi troppo sulle regole: assaggiate solo buone bottiglie,  sperimentate quelle che non conoscete e divertitevi!

Iniziamo con due  raccomandazioni fondamentali,  evitare due errori che abbiamo commesso tutti da neofiti.  Come si tiene in mano il bicchiere? Può sembrare una banalità ma invece è importante : il modo corretto è di prendere il bicchiere dallo stelo e non dalla coppa. Un calice pieno di impronte è brutto da vedere e in più si rischia di influire sulla temperatura del vino. Altro tasto dolente: bere vino è molto diverso da bere acqua perché buttarlo giù a sorsi è sbagliato. E’ importante sorseggiarlo e trattenerlo in bocca  quasi masticandolo. Solo  prestando attenzione alle sensazioni  che ci dà  è possibile capirlo e apprezzarlo. Bisogna assaporatelo lentamente! Per degustare il vino dobbiamo mettere in moto i nostri sensi: la vista, l’olfatto e il gusto. Soprattutto gli ultimi due sono strettamente legati e non è difficile capire perché. Pensate a un brutto raffreddore, riuscite a sentire il sapore di ciò che mangiate? No purtroppo! La vista rivela gran parte dei caratteri del vini e ci introduce alla bellezza del vino. Pensate all’immagine sinuosa di un bicchiere di vino rosso intenso, tanto intrigante da far sognare. Ma iniziamo ed entriamo piano piano in questo mondo:

1° STEP – ESAME VISIVO

ESAME VISIVO

ESAME VISIVO

La prima cosa da osservare in un vino è la sua capacità di farsi attraversare dalla luce e se sono presenti particelle in sospensione. La brillantezza è sempre un elemento di salute e un indice di qualità. Fatelo ruotare e guardate la lentezza con cui gira nel bicchiere che rivela la struttura.  Mettendo il bicchiere inclinato a contrasto di una superficie bianca, è possibile coglierne l’intensità e il colore. Ci sono molte eccezioni ma in linea di massima gli elementi verdi , nei bianchi e violacei, nei vini rossi sono indice di giovinezza così come i toni ambrati (bianchi) e mattonati (rossi) fanno pensare alla maturità avanzata.

2° STEP – ESAME OLFATTIVO

ESAME OLFATTIVO

ESAME OLFATTIVO

In questa fase esaminiamo i profumi  del vino. Il segreto è avvicinare il naso al bicchiere per 3 o 4 secondi, non troppo a lungo per non assuefarsi. Ruotare il bicchiere per far sprigionare gli aromi e quindi annusare ancora. Questo movimento fa evaporare l’alcool e consente alle molecole aromatiche di raggiungere le papille olfattive. Potrete percepire aromi fruttati, floreali, vinosi dei vini giovani  oppure spezie e confetture tipiche dell’invecchiamento. Questa fase è molto importante perché dà un’anticipazione di ciò che gusteremo in seguito.

3° STEP – ESAME GUSTATIVO

ESAME GUSTATIVO

ESAME GUSTATIVO

Questo step rappresenta la verifica e la sintesi di quanto emerso durante l’analisi visiva e olfattiva. Il segreto è prendere un sorso di vino, trattenerlo in bocca e ruotarlo in modo che tutte le papille gustative ne entrino in contatto. Per i principianti è sufficiente non prendersi del tempo e non avere fretta.  Il vino andrà a lambire tutta la cavità orale permettendoci di valutare l’equilibrio e l’intensità dei diversi componenti (zuccheri, alcoli, acidi, tannini). Una volta deglutito possiamo apprezzare la persistenza  cioè il tempo in cui il sapore rimane in bocca.

BONUS – 4° STEP

Dopo queste poche regole voglio darvi un consiglio, un ultimo step da tenere in considerazione: non demoralizzatevi se non riuscite a sentire ciò che gli esperti  percepiscono  …… ….. dopo il terzo bicchiere sarete tutti d’accordo! Basta continuare a fare tanti piccoli ed  eccellenti assaggi, presto tutto vi risulterà chiaro e magari avrete voglia di fare il corso da Sommelier per diventare ancora più bravi.

E allora, alziamo il calice per un brindisi,  buoni assaggi!