C’era una volta Montalcino

Ilio Raffaelli

C’era una volta Montalcino

L’orologio di Montalcino torna indietro di cinquant’anni in uno spettacoloso documentario voluto dal Lions Club Montalcino la Fortezza

Ilio Raffaelli

Ilio Raffaelli

Di Donatella Cinelli Colombini

Comincia con le note di “Volare” suonata dalla banda di Montalcino e finisce con una barzelletta tipicamente montalcinese quella <<dell’uccellino dal becco giallo che aveva due gambe uguali, specialmente la sinistra>> raccontata da Giovanni Guerrini detto Giovannone.
Dentro c’è l’affresco della Montalcino prima del successo del Brunello. Ed è bellissimo.
Allegro e vivace come tutti i bei ricordi, vero anche nelle cose brutte, pieno di persone, fatti, luoghi, ma soprattutto di un senso di comunità, di solidarietà e di identità che, senza dirlo, tutti rimpiangono.
E’ questo il documentario che il Lions Club Montalcino la Fortezza ha commissionato a MontalcinoNews e donerà alla cittadinanza durante la presentazione di venerdì 16 maggio alle 21 nel chiostro del Museo Civico e Diocesano. <<L’idea di cercare i valori della solidarietà nel passato, attraverso il racconto dei nonni e dei pensionati è nata dal tema di studio nazionale 2013/14 della nostra associazione >> ha detto il Presidente del Lions Club Montalcino La Fortezza Piercurzio Ciacci.
Da qui la decisione di finanziare un documento che proponesse ai giovani di Montalcino <<il passato attraverso la testimonianza dei “custodi della memoria” >>. La realizzazione del progetto da parte di MontalcinoNews ha richiesto sei mesi di lavoro e 50 ore di interviste

Don Otello

Don Otello

filmate a 20 testimoni della storia recente della città del Brunello. Racconti, luoghi, oggetti, che sono stati cuciti insieme a formare un affresco vivente da Alessandro Schwed, uno scrittore, qui nelle vesti di sceneggiatore e voce narrante, a si devono bellissimi libri pubblicati da Mondadori come l’ultimo “La via del pavone”.
Il piccolo team, che ha lavorato al progetto, si completa con Elisa Manieri Direttore responsabile di MontalcinoNews e Giuseppe Sanfilippo che ha effettuato le riprese e i montaggi. Un team molto “local” e dunque capace di ricostruire il passato ma anche un team di professionisti che del passato hanno dato una lettura obiettiva e narrativamente efficace.
Non è ne triste ne nostalgico, questo bellissimo documentario intercalato dalle note della canzone “Volare”. Ed è proprio la sua leggerezza, il carattere autentico senza patinature, ma anche senza forzature che lo rende convincente come testimonianza diretta di un mondo passato di cui, fra pochi anni, non rimarrà una memoria diretta. Un medioevo giunto fino alla metà del Novecento che propone una riflessione sui suoi valori ai giovani dell’epoca di internet. Mostra come senza essere continuamente collegati attraverso il telefonino le

Angelo Maccioni

Angelo Maccioni

persone si capivano e si aiutavano a vicenda forse più di oggi. Questo è il dono che il Lions Club Montalcino La Fortezza intende fare ai giovani della terra del Brunello facendosi portavoce dei “custodi della memoria” cioè di chi era giovane negli anni 50 e 60.

Il Lions Club International è la più grande organizzazione di service del mondo con 1,35 milioni di soci che danno il loro apporto in 208 Paesi e aree geografiche. Fedeli al motto “We serve” dell’associazione, il Lions Club Montalcino La Fortezza ha voluto dare alla propria comunità un prezioso documento filmato sul suo passato prossimo e sui valori di coraggio e solidarietà che hanno messo le fondamenta al successo del Brunello e al benessere di oggi. La sceneggiatura firmata dallo scrittore Alessandro Schwed, e sviluppata da Elisa Manieri e dalla telecamera di Giuseppe Sanfilippo, narra di un mondo, e un modo di vivere che appaiono lontanissimi, <<in cui la gente andava a piedi e col buio accendeva la lanterna. A volte le persone si incontravano ai crocicchi e chiacchieravano con la faccia al vento. Nei poderi, si faceva la spesa quando passava il “troccolone”, un commerciante che girava a piedi oppure col calesse e portava stoffe, utensili e tazze che lui scambiava con uova, polli e conigli.>> racconta Schwed mentre Piercurzio Ciacci Presidente del Lions Club Montalcino La Fortezza da a tutti appuntamento a venerdì 16 maggio nel chiostro del Museo di Montalcino per la proiezione inaugurale.