E’ luglio ma le viti agostano nel Brunello e nell’Orcia
Prima cronaca dalla vigna per l’annata 2013. L’uva è poca ma sanissima e ci sono i primi segni di invaiatura. La vendemmia è prevista a fine settembre
Nei vigneti di Brunello del Casato Prime Donne la situazione è ottimale. La squadra dei vignaioli guidati da Efisio Luche ha lavorato sotto la pioggia e nel fango per mesi ma ha fatto un vero miracolo. E’ prevista una vendemmia nei tempi tradizionali cioè fra la fine di settembre e i primi 15 giorni di ottobre
Tutta l’uva è sanissima con grappoli abbastanza piccoli. E’ ancora coperta dalle foglie per proteggerla dal sole di agosto, la sfogliatura avverrà solo quando la punta del caldo estivo sarà superata.
I tralci delle viti di Sangiovese hanno le striature marroni dell’agostamento cioè si stanno preparando al momento di maggior caldo estivo quando entrano in una sorta di torpore che interrompe la crescita dei tralci che adesso, invece, sta avvenendo. Qualche acino ha cambiato colore, è il primo segno dell’invaiatura. Si tratta di quel processo, innescato dallo stress idrico, che segna l’inizio della maturazione con i grappoli che diventano blu.
L’inverno e la primavera sono state le più piovose degli ultimi 50 anni. Nel periodo della fioritura il freddo e le
precipitazioni hanno fatto abortire una parte delle allegagioni soprattutto nel vigneto di uva bianca Sanchimento di varietà Traminer nella Doc Orcia . Qui l’uva sarà <<poca o punta>> per il terzo anno di seguito.
Molto meglio nei vigneti di uva rossa. Il maltempo ha addirittura agevolato (solo sotto questo aspetto) il lavoro dei vignaioli riducendo la produzione e quindi facendo una sorta di diradamento naturale. Non sarà dunque necessaria la vendemmia verde salvo nei vigneti giovani come il “Cancello nero” della Fattoria del Colle che è al suo primo anno di attività e deve avere un basso carico di grappoli per non pregiudicare il suo futuro. Come un atleta bambino di grande talento deve avere un processo di crescita graduale per arrivare a dare uva da Campionato del mondo.
Unica nota negativa il numero molto alto dei trattamenti. Per contrastare la muffa che attacca le viti quando le piogge
sono frequenti i trattori hanno girato spesso fra i filari spruzzando zolfo e poi concime fogliare per far recuperare vigore alle piante dopo che la pioggia aveva impoverito il terreno. Per fortuna, durante l’inverno, erano stati seminati nei vigneti fave e altre piante apportatrici di azoto e quindi le viti hanno trovato qualcosa “da mangiare” nonostante il maltempo