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Come decidere il giorno della vendemmia

Il metodo del calendario, l’analisi dei polifenoli tipica dell’ultimo Novecento e l’assaggio dell’uva: ecco come viene deciso il giorno della vendemmia

Vendemmia 2014 agosto Sangiovese alla Fattoria del Colle

il giorno della vendemmia, come deciderlo

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello, Casato Prime Donne

I vecchi manuali parlano di una sorta di “regola aurea” 60-60-60 cioè sessanta giorni dal germoglio all’allegagione (fioritura e formazione del grappolo), sessanta giorni dall’allegagione all’invaiatura (cambio di colore dell’uva) e sessanta giorni dall’ivaiatura alla vendemmia. Il 180° giorno dovrebbe essere dunque il giorno della vendemmia, ma non sempre è così.
Il ciclo vitale della vite iniziava nella prima metà di aprile e finiva nella prima metà di ottobre. Dopo il global warming gli intervalli far una fase e l’altra sono più o meno gli stessi ma iniziano prima e finiscono prima come hanno mostrato Lydia e Claude Bourguignon sui rilevamenti effettuati a Ronanée Conti.

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Giorno-della-vendemmia-la-decisione-dipende-fall’assaggio-dell’uva

In annate come il 2017 l’anticipo è di circa venti giorni perché l’inverno molto mite ha favorito un germoglio precocissimo e quindi non deve meravigliare se la vendemmia è anch’essa precocissima.
Ad accelerare i tempi concorrono altre circostanze, prima di tutto il sole e poi lo stress idrico che possono innescare fenomeni di appassimento dell’uva sulle piante. In annate estreme, come fu il 2003, il clima può far aumentare la concentrazione di zucchero e diminuire il succo negli acini costringendo i vignaioli a cogliere anche se le cellule della buccia dell’uva sono ancora troppo dure per cedere (idrolizzare nel mosto) i preziosi antociani e tannini. In pratica la maturazione tecnologica c’è ma quella polifenolica no.

Solo la grandine può distruggere il sogno della vendemmia

Nel 2013 torneremo a vendemmiare in ottobre come 20 anni fa. I grappoli sono piccoli, sani e non c’è stato bisogno di diradarli. Invaiatura lentissima

Violante e un grappolo di Sangiovese

Violante e un grappolo di Sangiovese 27 agosto

Di Donatella Cinelli Colombini

Negli ultimi tre anni il cambio di colore dell’uva da verde a blu era stato lentissimo <<colpa della siccità>> dicevano gli agronomi. Io dunque mi aspettavo un’invaiatura veloce quest’anno perchè le viti avevano bevuto anche troppo  nella primavera più piovosa da 50 anni a questa parte. Invece è stata lunghissima. Dai primi acini blu, all’inizio di agosto, ai grappoli con tutti gli acini blu – invaiati  sono passati 30 giorni. E dire che sui manuali il fenomeno è descritto come qualcosa di istantaneo!

Ma, all’apparenza, le viti si stanno adattando al nuovo clima con i suoi fenomeni estremi.

I dati analitici sull’uva diffusi dal Consorzio del  Brunello mostrano la zona di Tavernelle leggermente più avanti e quella di Torrenieri leggermente più indietro nel procedere della maturazione con un alcool potenziale nettamente sotto 11.

L’uva è poca rispetto a un raccolto normale ma certo è molta di più dello scorso anno. I grappoli sono tanti ma piccoli e per fortuna perfettamente sani. Niente diradamento dell’uva quest’anno, non ce n’è bisogno, salvo nella vigna di Sangiovese Cancello Nero della Fattoria del Colle,  che non deve “strafare” nel primo anno di produzione. 

E’ luglio ma le viti agostano nel Brunello e nell’Orcia

Prima cronaca dalla vigna per l’annata 2013. L’uva è poca ma sanissima e ci sono i primi segni di invaiatura. La vendemmia è prevista a fine settembre

sangiovese Vigneto

Violante e Felix vigneto di Sangiovese luglio 2013

Nei vigneti di Brunello del Casato Prime Donne la situazione è ottimale. La squadra dei vignaioli guidati da Efisio Luche ha lavorato sotto la pioggia e nel fango per mesi ma ha fatto un vero miracolo. E’ prevista una vendemmia nei tempi tradizionali cioè fra la fine di settembre e i primi 15 giorni di ottobre
Tutta l’uva è sanissima con grappoli abbastanza piccoli. E’ ancora coperta dalle foglie per proteggerla dal sole di agosto, la sfogliatura avverrà solo quando la punta del caldo estivo sarà superata.
I tralci delle viti di Sangiovese hanno le striature marroni dell’agostamento cioè si stanno preparando al momento di maggior caldo estivo quando entrano in una sorta di torpore che interrompe la crescita dei tralci che adesso, invece, sta avvenendo. Qualche acino ha cambiato colore, è il primo segno dell’invaiatura. Si tratta di quel processo, innescato dallo stress idrico, che segna l’inizio della maturazione con i grappoli che diventano blu.

Vendemmia verde. Il diario della vita del Brunello di Donatella Cinelli Colombini e l’impegno per un vino di alta qualità

Si prevede una vendemmia d’altri tempi e questo grazie ai segnali dell’invaiatura. Ecco perché produrre meno uva e uva migliore. Si chiama “vendemmia verde” perché di fatto i grappoli vengono vendemmiati cioè tolti dalle viti, ma invece di andare in cantina, come durante la vendemmia vera, sono gettati a terra. Il diradamento serve per diminuire il carico d’uva delle piante in modo che i grappoli rimasti arrivino prima e più facilmente alla perfetta maturazione. Viene fatto durante l’invaiatura cioè il cambiamento di colore dell’uva da verde a blù. Normalmente, nella Toscana centrale l’invaiatura avviene i primi di agosto ma quest’anno è...