
Il Brunello 2007 sta per nascere
Brunello diventa Brunello a mezzanotte di Capodanno. Mi spiego meglio: il vino rosso da uve Sangiovese prodotte a Montalcino e poi vinificate, maturate in botte e affinate in bottiglia secondo le regole del disciplinare, diventa Brunello a mezzanotte del I° gennaio del quinto anno dopo la vendemmia
Dunque fra poche ore nascerà il nuovo Brunello. Si tratta di un’annata straordinaria: la vendemmia 2007 cinque stelle, in cui le uve raggiunsero dei livelli di perfezione mai toccati prima.
Vi racconto come fu il clima nel 2007 e perché permise la produzione di un’uva meravigliosa.
Quell’anno l’inverno non ci fu. In Toscana sembrava di essere in Sicilia ed era possibile
pranzare fuori anche di gennaio. Le piogge arrivarono in primavera. In estate, nonostante qualche giornata bollente il caldo rientrò nella norma con temporali che periodicamente abbassarono le temperature e agevolarono il ciclo vegetativo delle viti.
Dopo le esperienze del 1997 e del 2003 gli agronomi di Montalcino avevano imparato a gestire la chioma delle viti in funzione ombreggiante ed a tenere molto bassa la quantità
d’uva per ogni pianta. I grappoli arrivarono dunque a piena maturazione con qualche giorno di anticipo ma in modo regolare. L’unico elemento anomalo, ma comune a tutta la Toscana, fu l’acidità dell’uva che si mantenne elevata nonostante l’alto contenuto di zuccheri. L’acidità si è poi riequilibrata naturalmente durante la fermentazione malolattica.
Dopo le vendemmie 2006 e 2007 i vignaioli montalcinesi dimostrarono di saper sfruttare i vantaggi del cambiamento climatico. Se un tempo invidiavano i colleghi siciliani per la facilità e la frequenza delle buone vendemmie ora le condizioni climatiche favoriscono la Toscana interna e soprattutto luoghi più freschi, come il Casato Prime Donne.