Sommelier russi, non immaginate quanto sono bravi!

DonatellaCinelliColombini-con-i-sommelier-russi-di -Mosca

Sommelier russi, non immaginate quanto sono bravi!

Due master class sul vino in Toscana, il sangiovese e il Brunello mi fanno scoprire l’impressionate competenza dei sommelier russi

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Di Donatella Cinelli Colombini

22 settembre, arrivo a Mosca ed è freddo ma la città è bellissima, non l’ho mai vista così bella. I palazzi ottocenteschi che prima neanche si vedevano, sono stati restaurati e ora rivaleggiano con quelli di San Pietroburgo.

MOSCA PIU’ SPLENDIDA CHE MAI

Tutte le strade sono ben tenute, i marciapiedi rifatti le ringhiere riverniciate, ci sono luci ai cornicioni di tutti gli edifici di pregio … impressionate! Se a questo aggiungiamo le vetrine di alta moda, i ristoranti eleganti, la gente per strada tutta giovane e ben vestita con in mezzo tante donne che ostentano vestiti griffati si ha l’impressione di un gigantesco boom economico. Appena scesi dal taxi assistiamo a uno spettacolo di luci, immagini e suoni sulla facciata del Bolshoi che diventa un enorme palcoscenico. L’albergo è quello del recente scandalo politico, il Metropol, a due passi dal Cremlino e pullula di delegazioni estere in costumi etnici.

LA SCOPERTA DELLA STUPEFACENTE COMPETENZA DEI SOMMELIER RUSSI

Brunello-2013-con-cucina-russa-innovativa-ristorante--Nomo-San-Pietroburgo

Brunello-2013-con-cucina-russa-innovativa-ristorante–Nomo-San-Pietroburgo

Sono in Russia per fare due lezioni ai sommelier russi sul vino toscano, il sangiovese e il Brunello. Le lezioni sono in inglese e io mi sono allenata da dieci giorni per esporle in modo fluente. Ho scelto la tecnica dello storytelling alternando numeri e dati tecnici a racconti storici. Oltre alla lezione frontale c’è la degustazione verticale dal barrel tasting al Brunello 2006.
La prima lezione davanti a 25 sommelier di Mosca è sconvolgente. Sanno tutto. Il quiz finale, che a me era sembrato troppo difficile, non basta a selezionare un vincitore perché 4 danno quasi tutte le risposte esatte.
Mi chiedo se i sommelier italiani reagirebbero allo stesso modo di fronte a una lezione sul Malbec oppure sulla più vicina e facile Borgogna. Mi spiegano che la scuola russa è nozionistica e sta progressivamente diventando ancora più difficile. Per questo loro diventano enciclopedie viventi del settore di cui si occupano e forse per questo i sommelier studiano il vino con una profondità da noi impensabile.

NON SOLO VINO MA ANCHE ARTE GRANCHI REALI A MOSCA

Prima di partire per San Pietroburgo in treno io e mio marito Carlo visitiamo San Basilio e rimaniamo impressionati dalla pittura religiosa russa che è rimasta la stessa per cinquecento anni. Anche le manifestazioni dell’ascetismo dei Santi sono shoccanti con catene di ferro e croci pesantissime di evidente scopo espiatorio. Una devozione vissuta in privato in tante cappelline scintillanti e altissime come qualcosa di riservato agli Zar e alla più alta aristocrazia. Non meraviglia che i rivoluzionari russi avessero chiuso le chiese così come non meraviglia la loro riapertura e restauro da parte di Putin. La religione è in Russia un supporto formidabile dell’identità nazionale.

Vitello-Stroganoff-ristorante-Palkin-San-Pietroburgo

Vitello-Stroganoff-ristorante-Palkin-San-Pietroburgo

Da Wine&Crab, a due passi dal Cremlino, sperimentiamo la prelibatezza dei granchi reali della penisola di Kamchatka enormi e buonissimi nelle zuppe e in insalata con avocado e gelato piccante.

I SOMMELIER DI SAN PIETROBURGO CONOSCONO IL BRUNELLO MEGLIO DI NOI

Andiamo in treno a San Pietroburgo. La campagna è piana come una tavola con boschi giovani e qualche villaggetto di case di legno dall’apparenza malmessa. Chi vive fuori delle città non deve avere vita facile in Russia, soprattutto in inverno.
San Pietroburgo è bellissima, come sempre, quasi tutti parlano inglese fluentemente, la ricchezza è meno ostentata che a Mosca, la popolazione è alta, possente e con facce sorridenti.
La seconda lezione ai sommelier mi trova più pronta. Ho aggiunto altre nozioni al power point e sorvolo sulle parti più descrittive ma alla fine i risultati sono ancora più sbalorditivi: un quiz con tutte le risposte esatte, due con un solo errore e 5 con tre errori. Impressionante! Pensate che quando ho mostrato il power point del Consorzio Brunello che riportava l’altitudine del paese c’è stato chi ricordava la scritta all’ ingresso di Montalcino con l’altitudine massima del comune e

Donatella-Cinelli-Colombini-firma-i-diplomi-di-partecipazione-per-i-sommelier-russi

Donatella-Cinelli-Colombini-firma-i-diplomi-di-partecipazione-per-i-sommelier-russi

mi ha contestato. Ho dovuto spiegare nel dettaglio tutti i livelli altimetrici della zona. In compenso i sommelier russi si sono divertiti e la sera a cena da Nomo una delle mie corsiste mi ha abbracciato entusiasta nel suo ristorante. Qui ho gustato della squisita quinoa e avocado con un Brunello 2013 vellutatissimo. Ottima la nuova cucina russa ma io continuo a preferire la borsch e il vitello Stroganoff per cui, prima di partire con mio marito Carlo sono andata da Palkin nella Prospettiva Nevskij dove, incredibile ma vero, c’era un altro dei miei corsisti che, non contento della lezione del giorno prima mi ha chiesto di indicargli un libro in inglese sui vini toscani perché <<l’associazione russa dei sommelier ci chiede di sapere moltissimo>>.
Mamma mia! Non mi meraviglierei che uno di loro vincesse qualche gara internazionale. Se mi chiameranno di nuovo il prossimo anno porterò una montagna di numeri, date e nomi, perché a me piacciono i tipi secchioni e soprattutto le sfide.