
Ciaramiglia il dolce antico della Val di Chiana
La Ciaramiglia con la vera ricetta di Cortona. Era un dolce pasquale ma ora si mangia tutto l’anno, soprattutto a colazione e nel pomeriggio con il te
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Provate la ciaramiglia con un buon tè classico oppure come dessert con una cucchiaiata di panna montata e sentirete qualcosa di perfetto, qualcosa che vi metterà di buon umore e vi darà la carica per ore e ore.
UN DOLCE POCO DOLCE
Il dolce tradizionale della Val di Chiana aretina è “poco dolce” ha consistenza, sapori armoniosamente fusi e quel pizzico di “sapore di nonna” che trasforma ogni ricetta in un’esperienza sentimentale. Anche la fattoria del Colle è in Val di Chiana, nel delizioso paese di Trequanda, ma la ciaramiglia è completamente sconosciuta. Questo è infatti un dolce che si tramanda da madre in figlia ed ha un carattere locale per cui difficilmente ve lo offriranno in altre parti della Toscana. La ricetta che segue è di Lorena nata e cresciuta a Cortona. Ho incontrato Lorena alla festa per i 20 anni di matrimonio di sua sorella e mia grande amica, Gioia Milani a Radda in Chianti. Tutti erano entusiasti della ciaramiglia e ne chiedevano la ricetta, perché questo dolce buonissimo è ancora abbastanza sconosciuto. Offritelo e farete un figurone.
INGREDIENTI SEMPLICI PER LA CIARAMIGLIA
6 uova, 8 hg di farina 6 hg di zucchero, 100 g di zucchero, 25 g di lievito di birra, una tazza di latte, 2 presine di lievito per dolci, un manciata di uva sultanina e 150 g di canditi misti, mezzo bicchiere di Vin Santo
PREPARAZIONE
Sciogliere il lievito nel latte tiepido e mettere l’uvetta a bagno nel Vin Santo. Impastare le uova e lo zucchero con la farina dentro una zuppiera. Aggiungere il latte e tutti gli altri ingredienti mescolando
per ottenere un composto omogeneo. Mescolare finchè l’impasto non diventa abbastanza sodo e lasciarlo riposare per un’ora a temperatura ambiente. Foderare la teglia con carta da forno e deporvi l’impasto facendolo di nuovo riposare. Cuocere per circa un’ora a 170°C. E’ da sfornare quando la superficie è marroncina e infilando nel dolce uno stecchino lo si tira fuori asciutto.