Dalla cucina di Sale e pepe a Palazzo Medici Riccardi
Cronaca di una giornata con belle emozioni: studio fotografico con cucina di Sale e Pepe a Milano e cena a palazzo con il Lions Club Firenze Brunelleschi
Di Donatella Cinelli Colombini
Avete mai visto lo studio fotografico specializzato in gastronomia? Ci sono finestre immense, macchine fotografiche enormi montate su cavalletti enormi, armadi pieni di ogni genere di piatti, bicchieri, posate, tovaglie, sedie – una sola cosa per tipo – e soprattutto una cucina grande e completamente attrezzata. Nell’atelier di Michele Tabozzi sono passati tutti i grandi chef e ora arriviamo noi. Io, che non so cucinare, e Roberta Archetti chef del ristorante della Fattoria del Colle. Lei preparerà due cavalli di battaglia: i pinci col sugo di nana e le bistecchine di cinghiale con fagioli di Sorana che
saranno oggetto di un servizio per la rivista “Sale e Pepe ”. All’arrivo Roberta è tiratissima e sorride a denti stretti mentre le tremano leggermente le dita … poi inizia a cucinare e si scioglie, alla fine ammetterà di essersi persino divertita.
Nello stesso giorno un altro appuntamento favoloso: visita guidata all’Adorazione dei Magi di Benozzo Gozzoli e la cena di gala nel cortile di Palazzo Medici Riccardi con il Lions Firenze Brunelleschi. Per i soci del Club è il momento di stringersi idealmente intorno al Presidente
Carlo Penna che è in clinica per i postumi di una caduta di bicicletta. Questa doveva essere la sua serata e Paolo Giuntini, impeccabile supplente, lo ha fatto sentire presente, con tatto e affetto. Per rappresentare il sentimento dei 53 soci verso il loro Presidente malato sono stati usati i pinguini che, durante l’inverno, si uniscono per proteggere e scaldare quelli più deboli finchè non torna la primavera.
Qualche perla culturale giusto per apprezzare Palazzo Medici Riccardi. Fu costruito nel 1444 da Cosimo il Vecchio dei Medici che rifiutò il progetto di Filippo Brunelleschi, troppo sfarzoso, e lo fece disegnare da Michelozzo. Che dire … come scambiare un leone con un gatto, contento lui!
Quando i Granduchi di Toscana si spostarono in Palazzo vecchio cedettero la loro residenza ai Riccardi che erano i Gran Ciambellani di Corte, anche loro ricchissimi. La tennero fino all’Ottocento quando andarono in rovina e i loro beni furono messi all’asta.
Al primo piano del palazzo c’è la celebre Cappella dei Magi dipinta da Benozzo Gozzoli nel 1459-60. Uno scrigno interamente affrescato con il corteggio dei Magi in cui si riconoscono i ritratti di Cosimo il Vecchio, Lorenzo il Magnifico, lo stesso Benozzo e i personaggi più illustri presenti al Concilio di Firenze, come il Cardinal Bessarione. Nel palazzo, sede della Provincia di Firenze e della Prefettura, ci sono sale spettacolari come quella degli specchi con il soffitto affrescato da Luca Giordano e quella degli arazzi. Piccola curiosità rivelata da Giovanni Cipriani, esperto di storia fiorentina dalla straordinaria capacità affabulatoria, che ha tenuto una piccola conferenza: le palle nello stemma dei
Medici erano sempre di numero differente – a volte cinque, a volte otto-, finché un membro del casato non diventò Papa con il nome di Leone X e dovette definire in modo definitivo lo stemma mediceo.