LE DONNE NUOVE PROTAGONISTE DEL VINO 2

Casato Prime Donne Montalcino staff femminile Donatella Cinelli Colombini giada, barbara e sabrina

LE DONNE NUOVE PROTAGONISTE DEL VINO 2

Gender pay gap – differenze salariali fra i generi. Le performance delle cantine con guida femminile. La crescita dell’importanza femminile nel mercato del vino

 

Donatella Cinelli Colombini Prime Donne nel cuore Casato Prime Donne Montalcino

Donatella Cinelli Colombini Prime Donne nel cuore Casato Prime Donne Montalcino

di Donatella Cinelli Colombini

 

GENDER PAY GAP LA RETRIBUZIONE DELLE DONNE

Secondo i dati ISTAT in Italia la retribuzione oraria è pari a 12,2€ per le donne e 16,2€ per gli uomini con un differenziale retributivo più alto fra i dirigenti (27,3%) e i laureati (18%).

Apparentemente il vino è un’isola felice del gender pay gap.

I pochi dati a disposizione provengono dagli Stati Uniti dove la wine industry è stata esaminata dal Western Management Grouprilevando che per ogni Dollaro pagato a un uomo la media della retribuzione alle donne è di 96 centesimi. Molto di più rispetto ai 90 centesimi della media nazionale delle addette a tempo pieno.

In Italia il 5 novembre 2021 la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato la Legge 162/2021 sulla parità di genere (modifica al D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198) che introduce, con effetto dal 1° gennaio 2022, la certificazione al fine di verificare le misure adottate nelle imprese per arrivare alla parità salariale e di mansioni fra uomini e donne. La certificazione è obbligatoria per le imprese oltre i 50 dipendenti. Da origine a sgravi sui contributi previdenziali a carico del datore del lavoro non superiori all’1% e nel limite massimo di 50.000. Soprattutto, importantissimo nel settore agricolo, ingenera punteggio per accedere ai finanziamenti nazionali e europei. Allo stato attuale, purtroppo, solo la Regione Veneto ha recepito la norma nazionale.

 

LE DONNE NELLE IMPRESE DEL VINO ITALIANO

Le donne guidano il 28% delle imprese agricole con vigneto e/o cantina, il 24,8% delle imprese commerciali al dettaglio di vino e il 12,5% di quelle all’ingrosso. Dirigono il 12,3% delle cantine industriali e nel complesso il 26,5% delle 73.700 aziende italiane del vino (2017 CRIBIS Società del gruppo Crif specializzata nel business information).

Un rilevamento più recente (2022 Nomisma Wine Monitor Viaggio nell’Italia del vino) ci fornisce un’indicazione più dettagliata della presenza femminile nelle imprese italiane del vino: in vigna e in cantina la loro presenza è del 14%, dato che corrisponde anche alle iscritte donne di Asssoenologi. Il gentil sesso cresce di numeri e di ruolo via via che il vino si avvicina al consumatore: sono l’80% degli addetti al marketing e alla comunicazione, il 51% di chi si occupa di commerciale e il 76% di chi riceve gli enoturisti.

 

DONNE VINO E MERCATO DEL VINO

Apparentemente, nel mondo, il vino è prodotto soprattutto da uomini (82,2%) e comprato soprattutto dalle donne (80%). Un paradosso che è diventato lo slogan dello Women’s Wine & Spirit Awards.

In effetti la crescita di importanza delle donne fra chi compra e consuma il vino è piuttosto generalizzata e anche in Italia, nel 2021, per la prima volta, fra i consumatori abituali, le wine lovers superarono (55%) gli uomini (Fonte Wine Intelligence per Osservatorio UIV presentato a Vinitaly Special Edition). Un’indagine che non è stata confermata dagli studi successivi nei quali, tuttavia, si conferma una crescita del segmento femminile. Esso era già arrivato, nel 2010, alla parità fra i bevitori occasionali (Doxa Osservatorio Giovani e alcol).

Altro elemento che emerge dalle indagini è uno spostamento degli acquisti e del consumo femminile dal vino quotidiano acquistato insieme ai generi alimentari alle tipologie più qualificate. Un’evoluzione che corrisponde anche a una crescita della cultura del vino e ovviamente a una maggiore presenza del gentil sesso nei corsi di formazione. In Italia un terzo di chi frequenta i corsi da Sommelier è donna. Avviene lo stesso anche all’estero. A riprova di questo Wset – Wine & Spirit Education Trust, con corsi in 70 Paesi del mondo, ha mostrato come nel 1970 le donne costituissero il 10,6% dei diplomati mentre nel 2018 fossero il 42,8%.

A UC Davis in California, nel Dipartimento di viticultura ed enologia, 20 persone su 35 impegnate nel programma sono donne. (Fonte: SUSAN KOSTRZEWA).

I Paesi dove il mercato del vino è maggiormente in mano alle donne sono Giappone, India e in generale l’Asia. In Giappone anche il principale concorso enologico Sakura ha una giuria interamente femminile. E’ il principale concorso “in rosa”, ma non l’unico.

Ci sono il National Women’s Wine Competition “Wine Women Wont” Santa Rosa California vini giudicati alla cieca da esperti donne (www.nwwc.info). Femmes et Vins du Monde Principato di Monaco con giuria femminile. Presieduta dall’enologa Régine Le Coz (www.femmesetvinsdumonde.com). Feminalise, Beaune Francia, vini assaggiati alla cieca da 350 esperte (www.feminalise.com). Premios Vino y mujer nato nel 2007 una giuria di donne giudica vini fatti dalle donne (www.vinoymujer.com). Women.s Wine & Spirits Awards prima edizione 2018 a Londra la giuria è composta da 100 buyer e esperte donne. Organizzato da China Wine & Spirit Awards (CWSA).