Turismo del vino: Donatella al Senato con 3 Ministri
Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini con Franceschini, Patuanelli e Garavaglia per presentare il libro Turismo del Vino in Italia e parlare di ripartenza
Di Donatella Cinelli Colombini
Il Senatore Dario Stefàno – Presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato della Repubblica ha voluto che la presentazione del libro scritto a quattro mani con me “Turismo del Vino in Italia. Storia, normativa e buone pratiche” (Ed. Edagricole – News Business Media, nella collana “Strategia e Management”, pag. 198) diventasse un momento veramente importante. Quasi un summit sul ruolo del vino e dell’enoturismo nella ripartenza post covid e sulla necessità di unire le forze su progetti strategici.
I MINISTRI FRANCESCHINI, PATUANELLI E GARAVAGLIA PARLANO DI ENOTURISMO
Nella Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama sede del Senato della Repubblica, alla presenza dei tre Ministri che, in modo diverso, interagiscono con l’enoturismo.
C’erano il titolare del dicastero della Cultura Dario Franceschini, delle Risorse Agricole Stefano Patuanelli e del Turismo Massimo Garavaglia. Oltre a loro due padrini di eccezione: Federico Quaranta di Decanter e Riccardo Cotarella Presidente mondiale degli enologi che hanno firmato le prefazioni del libro ed il giornalista di Edagricole Lorenzo Tosi collegato online.
MASSIMO GARAVAGLIA: UN PIANO SUL TURISMO ENOGASTRONOMICO CE L’HA ANCHE IL CAMERUN
Tutti hanno concordato sul ruolo strategico del vino e dei territori del vino per la ripartenza turistica. C’è chi lo fa in modo quasi scherzoso, come il Ministro Garavaglia <<un libro interessante, curioso, pieno di aneddoti (come quello su Carlo Magno). E che ci fa scoprire le Regioni d’Italia inseguendo i propri vini … E che Dio benedica gli astemi che non sanno quel che si perdono!>>. Garavaglia ha comunque le idee chiare sulla necessità di un piano sul turismo enogastronomico <<ce l’ha anche il Camerun>>.
STEFANO PATUANELLI: E’ NECESSARIO SOSTENERE IL VINO E SOPRATTUTTO LE CANTINE CHE HANNO PIU’ SOFFERTO PER LA PANDEMIA
Il Ministro Patuanelli ha fatto un ragionamento più tecnico. <<Io intendo sostenere il vino, soprattutto le cantine che vendevano quasi solo nell’HORECA e hanno sofferto di più con la pandemia. E’ sempre più centrale il ruolo dell’enogastronomia nel turismo>> e poi entrando nel vivo dell’argomento <<le destinazioni del turismo del vino, grazie alla loro diffusione sul territorio nazionale, alla disponibilità di spazi aperti, sono sembrate subito una valida alternativa alle tradizionali destinazioni di viaggio. In questo quadro, l’Italia vanta il primato in Europa dell’offerta enoturistica>>.
DARIO FRANCESCHINI: IL VINO E MOLTI TERRITORI DEL VINO FANNO PARTE DELLA CULTURA ITALIANA
Argomenti a cui il Ministro della Cultura, Dario Franceschini aggiunge un tocco da intellettuale <<la cultura del vino è parte integrante dei caratteri originali del nostro Paese, anche nel suo aspetto fisico, se non altro perché contribuisce a rendere unico il paesaggio della Penisola al punto che alcuni territori vitivinicoli sono riconosciuti patrimonio Unesco. Una eccellenza tutta italiana da scoprire o riscoprire>>.
La mia sollecitazione a usare i Consorzi del vino per realizzare il suo progetto sui piccoli borghi dimenticati, lo incuriosisce. Speriamo che approfondisca la questione ma sapere che i distretti delle 77 denominazioni DOCG hanno al loro interno piccole città d’arte da rivitalizzare lo ha colpito.
Era questa unità di intenti che Dario Stefàno voleva ottenere invitando i Ministri di Cultura, Risorse Agricole e Turismo a parlare insieme di enoturismo anche per usarlo come locomotore della ripartenza post Covid.
DARIO STEFÀNO: HO DATO LA PRIMA NORMATIVA ALLE CANTINE TURISTICHE MA ORA BISOGNA ANDARE AVANTI
Il Senatore Dario Stefàno, Presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato, estensore della prima normativa sul turismo in cantina è partito proprio da quella. <<Aver normato l’enoturismo – ha commentato il senatore Stefàno, presidente della Commissione Politiche europee – è stato un primo obiettivo importante per un Paese come il nostro che vanta una ampelografica unica al mondo e una potenzialità di sviluppo senza eguali, che però necessitavano di una legittimazione normativa>> e il Senatore tira le orecchie a regioni come Veneto o Friuli che non hanno ancora recepito la normativa normando le loro cantine turistiche. Poi guarda avanti: <<Ora bisogna mettere in campo una capacità strategica fuori dal comune, perché l’enoturismo può essere una leva competitiva importante anche in chiave di ripartenza, poiché ci permette di qualificare l’offerta turistica con tratto identitario esclusivo, qual è il nostro vino. L’Italia, sappiamo bene, è conosciuta nel mondo anche per i suoi vini e i turisti stranieri scelgono l’Italia come destinazione perché attratti anche dalla nostra enogastronomia. Certo, oggi assistiamo al crollo del turismo estero, causato dalla pandemia che ha messo in ginocchio ristoranti, alberghi e città d’arte. Occorrono lungimiranza e un nuovo modello di turismo, ma anche di agricoltura e di imprenditori: giovani, digitalizzati e rispettosi della natura, capaci di accorciare la catena alimentare, innalzare la cultura del mangiare sano valorizzando le nostre identità con linguaggio competente ed elevata professionalità>>.
DONATELLA CINELLI COLOMBINI DOPO IL COVID I TURISTI DEL VINO E I LORO BISOGNI NON SONO PIU’ GLI STESSI
La presentazione del libro è servita a me per fare il punto, dei cambiamenti intervenuti nell’enoturismo a seguito dell’epidemia covid19 <<sono essenzialmente quattro: la necessità delle cantine di differenziarsi di fronte a visitatori che chiedono esperienze e scoperte. Cresce il ruolo della connettività internet e le nuove modalità di prenotazione. Cambia il cambio di target con una crescita delle donne e degli “enoturisti per caso”. Infine gli effetti di una sensibilità ambientale sono più accentuati che in passato>>.
Green deal, Farm2Fork, Next Generation: coniugare i grandi progetti UE con la ripartenza post Covid passa attraverso il turismo e l’uso del locomotore vino. Il manuale “turismo del vino in Italia “ di Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini insega come fare.