Wine tours: dove vanno e quanto costano
Fra le escursioni in cantina con guida c’è di tutto: dal tour per milionari con degustazioni top all’enologo ciclista che accompagna il gruppo in bicicletta
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Ovviamente la meta più gettonata è la Toscana, ovviamente il mercato dei wine tour è on line e gli utenti sono soprattutto nordamericani ma l’offerta è talmente ricca, diversificata e piena di sorprese che conviene esaminarla con attenzione anche perché l’argomento è in gran parte inesplorato.
Prima cosa evidente è che digitando “winery tours” escono dal web prevalentemente la Toscana, qualche proposta su Veneto, Piemonte e Sicilia mentre invece scrivendo “visite in cantina” Google tira fuori una lista di proposte in Piemonte e in qualche caso, in Sicilia. Questo è già un indizio per capire quale clientela hanno le “società di incoming” cioè i trasportatori con partita iva e sito internet che commercializzano wine tours.
Un secondo e più decisivo elemento di riflessione arriva da uno studio del Gruppo Poste Italiane proposto alla
Confesercenti di Siena nel gennaio 2014. Sul web la ricerca della parola Tuscany si associa a wine (21%) winery (9,7%) winery tours scritto in vario modo ( 13%). Il Paese che maggiormente ricerca la destinazione Toscana sul web sono gli Stati uniti 31%, se invece prendiamo in esame la destination Siena gli utenti a stelle e strisce salgono al 64% seguiti da britannici, canadesi e australiani con una compagine anglofona che supera il 90%.
Ecco dunque perché la Toscana del turismo del vino è così forte nel web soprattutto in lingua inglese.
A livello mondiale agenzia di wine tour più famosa e di più alto livello è l’inglese Arblaster & Clarke. Riesce a far entrare i wine lovers nelle cantine più prestigiose e esclusive, a farli incontrare con gli enologi e i personaggi da mito. Insomma ha le chiavi dei paradisi enologici. In Italia non esiste niente del genere ma Fufluns è quella che gli assomiglia di più. Porta il nome del dio etrusco del
piacere e offre vacanze personalizzate con esperienze enoiche indimenticabili nelle zone del vino, oppure visite private alle cantine irraggiungibili e ancora il tour fra i ristoranti stellati Michelin…. A capo dell’agenzia Filippo Magnani fra gli aspiranti al titolo di primo Master of Wine italiano. Un altro pioniere, forse il pioniere dei wine tours in Italia è Dario Castagno scrittore di successo – “Too much tuscan sun” che accompagna personalmente i visitatori nel cuore del Chianti Classico seguendo un suo personalissimo percorso attraverso uomini, luoghi e vini.
Scendiamo dall’olimpo per vedere i wine tour più diffusi nel web. L’escursione giornaliera dura circa sette ore in mini bus e include la visita con degustazione di due cantine
oltre a un pranzo tipico. Costa 130-160€ a persona. Per chi vuole viaggiare da solo o in coppia c’è la macchina con autista che lo va a prendere in hotel la mattina verso le 9 e lo riporta nel pomeriggio dopo avergli fatto fare un viaggio nelle vigne, un pranzo e la sosta in due cantine dove avviene un assaggio di vini importanti. Il prezzo sale a 500 -700€ a coppia.
C’è chi aggiunge anche un’ora di lezione frontale nella “wine school”, la visita a un artigiano e a una piccola città d’arte ma più o meno lo schema del wine tour giornaliero è abbastanza consolidato.
Oltre al vino le stesse agenzie propongono escursioni dedicate all’olio extravergine, i tartufi, i formaggi e naturalmente le lezioni di cucina che sembrano la grande moda del momento. Ci sono poi i tour in cui la bicicletta o il trekking si associano al vino. Si tratta di proposte, di uno o più giorni, che uniscono la bellezza dei panorami visitati alle cene degustazione anche con un enologo ciclista o trekkers come guida.
Per comprare i winery tours il canale più semplice è internet, per aiutare nella scelta c’è Trip Advisor che permette di verificare il gradimento di ciascuna proposta. In linea di massima le valutazioni sono molto buone, forse perché il rapporto fra i turisti e le guide autista – quasi tutte giovani, competenti e entusiaste – trasforma le gite fra i filari in belle avventure anche quando piove. Tuttavia aprendo i siti è facile imbattersi anche in proposte dilettantesche in cui è impossibile capire i prezzi oppure c’è una inondazione di testi.
Un altro sistema per prenotare è attraverso i piccoli uffici delle agenzie di incoming dei paesi del vino. Meno
utili i siti e gli uffici delle Strade del vino che, nella maggior parte dei casi, propongono itinerari e elenchi di cantine con orari di apertura al pubblico ma non commercializzano tour, per cui il turista deve usare la sua macchina.
I periodi privilegiati per i wine tours sono la primavera e l’autunno. Da aprile a giugno la lunghezza delle giornate permette di godersi i panorami fino all’ora di cena. In autunno la vendemmia prima e successivamente le foglie dorate e rosse, offrono delle emozioni indimenticabili. Molti wine tours sono proprio dedicati al momento della raccolta dell’uva e qualcuno propone persino delle mini esperienze nel vigneto – Vendemmia tour – vendemmia experience.