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Vernaccia di San Gimignano, il bianco di Toscana

Le 16 torri di San Gimignano vegliano sui filari di Vernaccia, il vino bianco che migliora invecchiando e sa di pietra focaia

di Sara Mazzeschi

San_Gimignano e vigne di vernaccia

San_Gimignano e vigne di vernaccia

Ricordo bene la mia prima degustazione orizzontale, a Siena l’Enoteca Italiana aveva riunito nelle esclusive sale sotteranee molti produttori di San Gimignano e per me, appena uscita dal 2°corso AIS, era un’incredibile occasione per conoscere meglio il vino bianco toscano per eccellenza, la Vernaccia Docg.  Che delusione! Al sesto assaggio già i vini mi sembravano tutti uguali ed in più la beffa, quel bianco asciutto dal retrogusto amarognolo e minerale proprio  non “andava giù”! Ho impiegato un po’ di tempo e numerosi bicchieri per apprezzarlo ed oggi, come spesso accade nel mondo del vino, non solo ho cambiato idea ma  ne sono diventata un’appassionata estimatrice, soprattutto della versione Riserva.

700 anni di Boccaccio che abitava in casa mia a Firenze

Si chiama “Casa di Boccaccio” perché l’autore del Decamerone vi soggiornò e vi ambientò il Ninfale Fiesolano. Ecco una bella storia

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Ninfale fiesolano

Ninfale fiesolano di Giovanni Boccaccio

Giovanni Boccaccio nacque il 16 giugno 1313, figlio illegittimo del mercante Boccaccio di  Chellino.  Nel podere Buon riposo, sulla collina intorno a Firenze- dov’è ora casa mia- aveva i telai e i bachi da seta, ma la sua professione principale era la banca. Nonostante gli sforzi dei parenti, Giovanni Boccaccio rifiutò tenacemente di occuparsi di finanza e dopo 6 anni di soggiorno a Napoli fu richiamato in Toscana. Fu allora, forse per punirlo, che Giovanni soggiornò “in casa mia” e vi ambientò il poemetto in ottava rima “Ninfale Fiesolano”. Narra la storia del pastore Africo che si invaghisce di Mensola, ancella della dea Diana, la quale, una volta scoperto il loro amore, li trasforma in torrenti.  Mensola e Africo sono infatti due fiumiciattoli che dalle pendici fiesolane affluiscono nell’Arno. Da piccola io davo la caccia ai girini nel Mensola che è proprio sotto casa.  Anche il Decamerone è ambientato poco lontano, nella villa di Poggio Gherardo

Un camino davvero meraviglioso

Il camino della sala degli stemmi, alla Fattoria del Colle contiene ora un parascintille del XVIII secolo in ferro battuto che sembra un merletto

parascintille in ferro battuto

parascintille fattoria del Colle

Le misure coincidono perfettamente, per cui sembra fatto apposta per il camino della sala degli stemmi, ma in realtà il parascintille in ferro battuto, è arrivato alla fattoria del Colle solo alcuni mesi fa. Era a Firenze a piano terra della “Casa di Boccaccio” l’imponente edificio sulle colline intorno alla città dove l’autore del Decamerone ambientò una sosta delle novellatrici. Qui suo padre Chellino di Boccaccio possedeva il podere “Buon riposo” e produceva bachi da seta. Del passato medioevale restano tracce di affreschi e un camino dove appunto si trovava il parafuoco in ferro battuto che, tuttavia, risale a un’epoca molto successiva. Si tratta infatti di un pregevole ferro battuto del Settecento talmente elegante da sembrare leggero. Al centro è arricchito da un vaso di rose ed era originariamente dorato e dipinto in rosso con un effetto decisamente sgargiante.

Donatella è la donna Inner 2012 premiata ieri a Firenze

Anche chi ha avuto tanti premi come “Lady BrunelloDonatella Cinelli Colombini, riceve il riconoscimento dell’Inner Wheel di Firenze  con emozione e orgoglio

Donatella con le socie Inner Wheel di Siena e Firenze

Donatella con le socie Inner Wheel di Siena e Firenze

Nell’albo d’oro di questo premio ci sono personaggi di spicco: donne di cultura come Dacia Maraini e Ilaria Occhini, il medico Maria Luisa Brandi, la regista Cintia T.H.Torrini e la scienziata Margherita Hack. Si tratta dunque di un riconoscimento importante che è stato consegnato dalla Presidente Gianna Maltagliati nella splendida cornice di Villa Viviani a Settignano, poco distante dalla Casa di Boccaccio dove Donatella ha la sua residenza fiorentina e dove, nel Trecento, visse l’autore del Decamerone. Il premio solennizza l’Inner Day la festa internazionale dell’associazione, che il Club Firenze celebra con particolare cura.  Viene assegnato a una donna scelta fra le candidate proposte dagli Inner Wheel toscani. Donatella Cinelli Colombini ha avuto la sua nomination dal Club di Siena e da due sponsor eccellenti, la presidente Lucia Galleni Fornaciari e la Past president Cecilia Cateni Mittica.

24 agosto oggi è il mio compleanno!!!

Sono nata nel 1953, ho un‘ età in cui si inizia a nascondere gli anni ma io non riesco perché il mio curriculum è dappertutto – Donatella Cinelli Colombini

 

Donatella_Cinelli_Colombini_neonata

Donatella_Cinelli_Colombini_neonata

Sono nata a Siena il 24 agosto nella casa dei miei nonni paterni che volevano farmi venire al mondo nella strada intitolata ai miei antenati Lelio e Fausto Socino “liberi pensatori” del Cinquecento che furono perseguitati dalla Chiesa come eretici. Persero tutto: case, terre … ma sono citati in tutti i libri di filosofia. La cosa, pur simbolicamente rilevante, traumatizzò mia madre al punto da farla decidere diversamente in occasione della sua seconda gravidanza e infatti mio fratello è nato a Firenze in clinica. Sono cresciuta a Firenze nella casa che fu di Giovanni Boccaccio, dove l’autore del Decamerone ha ambientato una sosta delle novellatrici e il Ninfale fiesolano. E’ un edificio molto grande che a piano terra ha un camino e un arco in pietra medioevali . Si trova sulle colline che circondano la città vicino al piccolo borgo di Corbignano e alla villa I Tatti in cui abitava il celebre storico d’arte Bernard Berenson e ora è la sede in Italia dell’Università di Harvard. Un tempo era una zona remota e tranquilla oggi è decisamente un’area residenziale molto ambita.