Denis Pantini Tag

Wine Marketing di Nomisma: istruzioni per l’export

Sei un giovane export manager oppure hai appena creato la tua cantina? L’ultimo Wine Marketing di Nomisma Wine Monitor ti dice come e dove esportare

Nomisma-Denis-Pantini-richeste-di-export-manager

Nomisma-WineMonitor-Denis-Pantini-manuale-Wine-Marketing

Di Donatella Cinelli Colombini

Il nuovo manuale di “Wine marketing” a cura di Nomisma Wine Monitor ci regala 112 pagine piene di importatori di tutto il mondo. Un elenco aggiornato di nomi indirizzi, dati sul tipo di attività e persino l’indicazione dei top manager. Preziosissimo per i giovani export manager e le cantine esordienti.
Ma non è l’unico contenuto di questo manuale improntato sulle notizie utili e ultra aggiornate. Ogni mercato estero è esaminato in base ai trend, i prezzi, i competitori, i canali di vendita e alla fine c’è persino l’elenco delle principali fiere.
Basta tenerlo sul tavolo per non fare grossi errori nelle trattative internazionali del vino.
Nella parte iniziale ci sono i dati di scenario e autentiche perle di conoscenza. Non opinioni ma velocissime informazioni con percentuali e sondaggi. Ve ne propongo due: la vendita on line e l’enoturismo

VENDITA ON LINE IN ITALIA PREZZI E TARGET

L’indagine realizzata da Wine Monitor con VINO75.COM nel 2017 riguarda 300 imprese vinicole italiane. Il 50% vende già on line direttamente o

Denis-Pantini-Nomisma-WineMonitor

Denis-Pantini-Nomisma-WineMonitor

indirettamente. La crescita di interesse, per questo canale è forte, al punto che un ulteriore 17% pensa all’e-commerce nel prossimo futuro.
On line comprano vino soprattutto uomini (85%) fra i 36 e i 55 anni (61%), residenti nel Centro Nord Italia. La spesa media è di 13€ a bottiglia che sale di un euro per rossi fermi e spumanti. I Millennials acquistano meno ma vini più cari e per i rossi fermi e gli spumanti arrivano a pagare una media di 16€.
Le sorprese arrivano dall’analisi di genere: cosa comprano gli uomini e cosa comprano le donne.
Rosati: 2,4% uomini 3% donne
Bianchi fermi: 25,2% uomini 26,2% donne
Spumanti: 26,7% uomini 31,4% donne
Rossi fermi 41,7% uomini 45,6% donne
Era facile prevedere che il gentil sesso amasse le bollicine più dei maschietti ma credo che nessuno avrebbe immaginato la netta predilezione femminile per i rossi fermi al punto da superare le scelte maschili.

Ci salveranno gli chef?

Fra i nuovi ristoranti del mondo, uno su tre è “italiano”, in tutto sono 60-80.000 e sono la locomotiva del nostro export di vino e cibo

Chef a lavoro

Chef a lavoro

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Servono 3 milioni di pasti al giorno e generano un fatturato annuo di 30 miliardi di Dollari. Ovviamente una parte di questi ristoranti è in Italia ma una bella fetta è all’estero dove risiedono anche 60 milioni di nostri connazionali o ex connazionali. Gli emigranti sono dunque più di noi e hanno propagato la ristorazione italiana che, con il passare degli anni, si è professionalizzata diventando sinonimo di

Alessandra Moneti Denis Pantini

Alessandra Moneti Denis Pantini

buon vivere. Traggo questi dati dal bellissimo libro Ci salveranno gli chef di Alessandra Moneti e Denis Pantini (Agra editrice pp 134 €15) che spiega come l’export di cibo e vino vada dietro alla ristorazione tricolore come un cane segugio. Scopriamo dunque che solo i ristoranti cinesi, nel mondo sono più numerosi dei nostri.
La cucina del terzo millennio è fetish, sexy e punk. Un mondo di bad boy come Gordon Ramsay, il più cattivo dei giudici televisivi, ha lanciato un reality in cui cucina in prigione con i carcerati. Ed è vero che guardare i programmi TV di cucina spinge a fare la spesa con logiche diverse dal risparmio: più qualità, più visite nei luoghi di produzione, più biologico.

Wine monitor per sapere dove va il vino italiano

Dove va? All’estero! Anche nel terribile 2012 c’è stato un aumento del valore del vino esportato del 6,6% ma per le piccole cantine è sempre più dura 

Bologna Nomisma Convegno Wine Monitor

Bologna Nomisma CinelliColombini DeCastro Dell'Orefice

Nomisma celebre e celebrato istituto bolognese di studi economici, presenta il suo “Wine monitor” osservatorio sul mercato del vino che aiuta le imprese a esportare soprattutto nei mercati extraeuropei. La presentazione é sottolineata da un convegno con relatori e pubblico di altissimo profilo: Denis Pantini di Nomisma, Fabio Piccoli, Emilio Pedron, Antonio Rallo, Gianni Zonin ….. e Giorgio Dell’Orefice come moderatore. Comincia Pietro Modiano Presidente di Nomisma che elenca le (poche) cose che vanno bene in Italia: la finanza pubblica, le banche e l’esportazione. Subito dopo la doccia fredda di Rolando Chiossi di Giv Cantine riunite << il 2013 é iniziato con un crollo dei consumi del 9%>>. Agrodolce da me, sul turismo, che cresce nonostante tutto grazie ai visitatori esteri e anche lo scorso anno ha portato in Italia 32 miliardi di Euro. L’ 11% di questa somma é costituito da cibi e vini e sicuramente molte delle migliori bottiglie vendute in Italia sono lì dentro.

Anche in Italia sono le donne a comprare il vino

Nel 60% dei casi, è la donna a scegliere ed dunque lei il nuovo bersaglio del marketing del vino. Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini  

Le Donne del vino in azione

Le Donne del vino in azione

La notizia arriva da Denis Pantini che ha presentato lo studio “I consumatori italiani e l’agroalimentare. Il caso dell’Emilia Romagna” dove ha indagato sulla spesa di 800 famiglie. Un campione rappresentativo che rivela come la componente femminile nello shopping alimentare e del vino prevalga su quella maschile.
Una situazione comune a molti Paesi esteri, ad esempio negli USA l’acquisto rosa vale il 65% delle vendite di vino.
Ma vediamo le logiche di questi consumi che Pantini- responsabile Agricoltura di Nomisma – ha presentato in occasione di “Enologica” (Salone dell’agroalimentare 16-19 novembre Faenza). Il primo fattore di scelta è la provenienza italiana (26%), poi la denominazione (23,8%), seguita dalla regione di origine (16,4%) e dai caratteri organolettici (12,4%). La marca del produttore orienta solo il 10% dei consumatori.

La nuova mappa del consumo mondiale del vino

Denis Pantini esperto di Nomisma: sono i Paesi più grandi e dove ora si beve meno di 10 L di vino all’anno quelli dove il consumo crescerà di più

Denis Pantini

Denis Pantini

Denis Pantini, responsabile “Agricoltura e Industria Alimentare” di Nomisma è uno dei più attenti e acuti analisti dei mercati. A lui si devono numerosi saggi di marketing sul vino. In occasione dell’ultimo Vinitalyha esposto i suoi dati sull’evoluzione del mercato mondiale del vino. Ecco quello che mi hanno

Bologna - Nomisma

Bologna - Nomisma

maggiormente colpito.  I consumi mondiali di vino sono cresciti dal 1996 al 2007 passando da 222 milioni di ettolitri a 249. La frenata della crisi mondiale fra il 2008 e l’anno successivo ha poi stabilizzato le vendite sui 240 milioni di ettolitri e solo nel 2011 è stata registrata una lieve ripresa che, tuttavia, non ha riportato l’assicella al punto massimo. Nello stesso periodo sono avvenuti altri cambiamenti: il baricentro dei consumi comincia a spostarsi fuori dall’Europa che, detiene ancora la leadership con il 64,9% del totale, ma non ha più lo strapotere di quindici anni prima quando aveva il 72% dei consumi. Un cambiamento è innescato da Cina +233%, Canada + 124%, Giappone +89%, Russia +80%, USA +50% che hanno cominciato a bere vino in modo crescente e grazie alla loro enorme popolazione fanno cambiare la geografia dei mercati. Infatti nello stesso periodo – dal 1991-95 al 2011 – le Nazioni tradizionalmente bevitrici di vino hanno ingranato la marcia indietro:

Francia           37.310          29.936          -20%

Spagna           15.439          10.150          -34%

Italia               35.122          23.052        -34%

Il Premio Casato Prime Donne 2010 vola tra le stelle con Samantha Cristoforetti

Il premio organizzato il 18 settembre a Montalcino dalla prima cantina italiana tutta al femminile è andato al Tenente pilota Samantha Cristoforetti, prima donna astronauta italiana. A questa giovane piena di talento si affiancano i vincitori dei premio sulla ricerca e la divulgazione del territorio montalcinese: Mara Amorevoli, Rossana Vesnaver, Francesco Alberti, Denis Pantini, Paolo Bono e il fotografo Duccio Nacci.[caption id="attachment_264" align="alignleft" width="300" caption="Foto di gruppo con Samantha Cristoforetti al Premio Casato Prime Donne 2010"][/caption]È l’astronauta Samantha Cristoforetti la vincitrice del Premio “Casato Prime Donne” 2010 scelta dalla giuria come personaggio emblematico di una femminilità positiva, vincente, attuale ma...