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Trento DOC e Franciacorta i fratelli diversi

Un modo diverso di fare marketing che sembra premiare la Franciacorta mentre il Trento Doc appare meno brillante dietro la stella Ferrari

Matteo Lunelli e Robert De Niro

Matteo Lunelli e Robert De Niro

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello

Confesso di essere partita da una predilezione per il Franciacorta di essere poi diventata una fan del Trento DOC. Ne bevo spesso, soprattutto d’estate, alternandolo con lo Champagne che mio marito Carlo si procura da piccole ma ottime maison.
Per questo seguo con un certo interesse le azioni di marketing delle bollicine rimanendo sempre abbagliata dalle iniziative dei cugini d’Oltralpe che, per dimensione e effetto glamour, sono realmente al top. La commistione con moda, gioielli e cosmetici del gigante del lusso LVMH crea una tendenza e un locomotore inarrivabile. Mettiamoci il cuore in pace e guardiamo i due maggiori territori dello spumante in attesa che Alta Langa e Oltrepò Pavese affianchino al loro ottimo potenziale qualitativo una politica di immagine in grado di farle brillare.

Ca del Bosco Franciacorta

Ca del Bosco Franciacorta

Parto dal bellissimo articolo di Luciano Ferraro (quell’uomo è un mago del giornalismo) su DiVini blog del Corriere della Sera, dal titolo intrigante De Niro e il Perlé Zero, la scalata trentina. La scalata trentina indica la creazione di vigneti Ferrari ad alta quota e della produzione del Perlé Zero, non la scalata del Consorzio Trento DOC. L’articolo parla degli spumanti Ferrari alla cerimonia di consegna degli Emmi Awards a Los Angeles e della vittoria allo Champagne and Sparkling Wine World Championships. Due successi che sono il sogno di qualunque cantina, le porte del paradiso. Pare che Robert De Niro abbia detto a Matteo Lunelli «È lei mister Ferrari? La voglio conoscere, in un film ho recitato attorniato dal suo vino».

Svendita di vini DOC di pregio, si può impedire?

Bottiglie di Franciacorta con prezzo al pubblico di 2,9 €: è un esempio di svendita di vini Doc che danneggia tutte le cantine di un’intera denominazione

Vinarius-contro-la-svendita-di-vini-doc

Vinarius-contro-la-svendita-di-vini-doc

Di Donatella Cinelli Colombini, fattoria del Colle

L’occasione di questa riflessione è una lettera aperta del presidente delle Enoteche Vinarius Andrea Terraneo al presidente del Consorzio Franciacorta Vittorio Moretti . La missiva inizia con la frase << è dominio pubblico che si trovi sul mercato del Franciacorta al prezzo di 2,90 euro al pubblico>>. Prosegue raccontando che una svendita simile avvenuta nell’estate 2015 e che gli sforzi del consorzio e delle singole cantine per valorizzare la qualità del vino rischiano di essere vanificati a causa di un singolo episodio che fa << crollare l’immagine di questa denominazione>> perché, come tutti sanno, << prezzo di vendita è uno degli elementi più pregnanti (oltre ovviamente alla qualità) che nell’immaginario collettivo contribuisce ad elevare lo status di prodotto di eccellenza>>.

Franciacorta

Franciacorta

In realtà le bottiglie vendute sotto costo sono risultate provenienti da un fallimento che le ha cedute a 0,9€ l’una. Quindi si è trattato di un caso isolato e non di un’attività continuativa.
Tuttavia le considerazioni contenute nella lettera sono verissime e conducono alla domanda <<quali misure un Consorzio può mettere in atto per contrastare episodi simili?>>.

Musica e vino l’unione dei sensi che aumenta il piacere

Comincia con da Bellavista in Franciacorta il primo vero studio sull’assonanza di brani musicali a specifici vini e ora facciamolo insieme sul Brunello

Bellavista Franciacorta e musica

Bellavista Franciacorta e musica

Di Donatella Cinelli Colombini
Jazz & wine, MelodiadelVino, EnoArmonie, Bacco&Bach, Suoni di Vini … concerti e festival si susseguono nelle cantine … e dintorni come “7 note in 7 notti” serie di appuntamenti musicali-enologici, a Siena nelle splendida cornice della sala del

Cantine Aperte 2013 Bonella

Cantine Aperte 2013 Bonella

Concistoro del Palazzo Pubblico che l’11 dicembre ha visto impegnati i produttori dell’Orcia Doc insieme all’ensemble allievi dell’Istituto “Rinaldo Franci” sul tema “I fatti e i detti memorabili di Domenico Beccafumi” riferito agli affreschi della volta della sala. L’argomento vino-musica è dunque tutt’altro che nuovo ma è invece inedita la proposta di scegliere esattamente i brani musicali più capaci di rispecchiare le sensazioni di specifici vini. Comincia Vittorio Moretti con i suoi spumanti Bellavista e l’aiuto di un violoncellista di fama mondiale: Mario Brunello. L’obiettivo è di una completa assonanza che aumenti l’intensità del piacere e la comprensione di entrambe le espressioni artistiche: il vino e la musica.

Bollicine glamour per una Franciacorta scintillante

Una coppa da spumante che si immerge nel ghiaccio una glacette a forma di lingotto per bottiglie dorate …. Ed ecco che lo spumante diventa moda

Bicchiere Living Betella

Bicchiere Living Betella

Di Ignazio Anglani
Il mio amico Edo Mora mi fa da guida nel mondo affascinante della Cantina Lovera Betella dove lo spumante diventa fashion: coppe da immergere nel ghiaccio, bottiglie dorate, astucci in pelle … Grandi vini e creatività, da una giovane e bella realtà produttiva della Franciacorta guidata dai fratelli Alice e Giacomo Betella che hanno appena 30 anni.
Colpisce subito il loro stile ed il packaging innovativo e di impatto. I vini sono divisi in due linee Betella e Betella Gold. La prima con linee più classiche ha astucci rifiniti in pelle che li rendono particolarmente preziosi. La linea Gold è più appariscente e comprende bottiglie dorate e soprattutto molti grandi formati.
Caratteristica di tutti i vini, salvo il millesimato, è l’utilizzo del monovitigno, con uve prodotte nei vigneti inseriti del parco naturale che circonda la Dimora Lovera.
La qualità dei vini è alta, sono complessi, freschi e con dosaggi di zucchero molto bassi che invitano a bere e ribere. La cosa che colpisce maggiormente però sono le confezioni come la bottiglia dorata e il secchiello a forma di lingotto. Quasi una sottolineatura del carattere prestigioso ed esclusivo.

Con Pia Donata Berlucchi la Franciacorta fa innamorare

I Gourmet affascinati da Pia Donata Berlucchi e il suo modo di parlare di vino citando i filosofo greci, gli imperatori normanni e ovviamente l’enologia

Pia Donata Berlucchi all'Unione Européenne des Gourmets

Pia Donata Berlucchi all'Unione Européenne des Gourmets

Di Donatella Cinelli Colombini
Che donna! Pia Donata Berlucchi ha fatto innamorare i soci dell’Union Européenne des Gourmets di Siena con i suoi vini ma soprattutto con la sua personalità ancora più spumeggiante. E’ passata dalle massime di Aristotele alla spiegazione del satèn un francesismo che vuol dire setoso ed è usato solo in Franciacorta, per i vini a prevalenza di Chardonnay, con meno di 5 bar di pressione.
Non è quello che dice che affascina ma è il modo con cui lo dice. Ora tutti hanno ben chiara la differenza fra le cantine Berlucchi, che producono milioni di bottiglie, e quelle dei fratelli Berlucchi – dirette da Pia Donata – che spumantizzano solo ciò che arriva dai loro vigneti. Così come tutti hanno capito come, milioni di anni fa, il ritirarsi dei ghiacciai ha creato il particolare terreno della Franciacorta.

Vuoi sapere tutto delle bollicine? Leggi il giallo

Un libro da leggere e da bere. Prendetene e bevetene tutti il  bellissimo giallo di Giovanni Negri (Einaudi18€ pp. 340)

Giovanni Negri scrittore

Giovanni Negri scrittore

E’ popolato di persone che conosco. Conosco Negri ex deputato e esponente Radicale che tentò di coinvolgermi nel suo progetto ” Wine train”. L’idea di usare stazioni dismesse e tratti ferroviari secondari per visitare le zone del vino era brillantissima ma fu realizzata talmente male da diventare oggetto di una puntata del programma TV “Report”.
Molto meglio scrivere libri gialli ambientati nel mondo del vino. Il primo a
Montalcino e questo  in Franciacorta.

Nel mondo boom delle bollicine ma in Italia 7 mil. in meno

Aumenti a due cifre per i vini spumantizzati fino al 2016 nel mondo, con la Gran Bretagna in veste di primo mercato superando Germania e USA

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Champagne

Champagne momento della stappatura

Continua dunque, nel mondo, il momento favorevole per i vini spumeggianti che dal 2007 ad oggi hanno segnato una crescita del 13,5% (dati WineNews).
Meno bene le cose in Italia che produce 465 milioni di bottiglie di vini spumanti di cui 25 con metodo tradizionale e 440 con metodo italiano per un fatturato in cantina di 1,2 miliardi di Euro.
Nel 2012 un terzo delle bollicine nostrane sono rimaste nel mercato domestico che ha consumato anche sei milioni di bottiglie straniere. Un bel numero ma meno del vino spumantizzato consumato nel 2011. <<Discontinuità e infedeltà all’etichetta – dice Giampietro Comolli, fondatore dell’ Osservatorio Economico Nazionale – le cause del calo iniziato nel 2010, dopo 15 anni di continua crescita dei consumi interni>>.
La crisi italiana morde dunque anche questo segmento che sembrava immune e che comunque ha tenuto meglio di altri, infatti dal 2010 il calo è stato solo del 6,64%.
Torna l’acquisto legato alle ricorrenze e torna l’abitudine a invitare a mangiare in casa, torna l’abitudine al “regalo spumeggiante” e all’acquisto presso il luogo di produzione. Il luogo di maggior acquisto è comunque il supermercato da cui passa il 61% delle vendite: 2 bottiglie su 5 brut, 1 dolce, 2 extradry e dry.

Da 10 a 600.000 € per ettaro i prezzi dei vigneti in Italia

Dai 10.000 € di Copertino in Puglia ai 600.000 del Lago di Caldaro in Alto Adige ci sono vigneti di tutti i prezzi in Italia. Di Donatella Cinelli Colombini

Montalcino

Montalcino

Un recente articolo del “Corriere Vinicolo” (26 novembre pp.20-21) fa la mappa dei valori immobiliari dei vigneti italiani sottolineando il calo delle compravendite ma la sostanziale tenuta dei prezzi nonostante la crisi economica che attanaglia il nostro Paese. L’indagine realizzata da Inea fa notare come in Italia, dall’inizio del Millennio, il valore dei vigneti sia cresciuto del 28% cioè più dell’inflazione per cui, in termini reali, sia cresciuto del 2% e tutto questo nonostante la contrazione dei prezzi avvenuta dopo il 2008.

VALORI DEI VIGNETI NELLE DIVERSE REGIONI

Il valore medio di un ettaro di vigneto a livello nazionale è di 36.000€ cioè molto superiore a quello delle altre colture che è di 19.400€.
Cosa dice dunque l’indagine relativamente al periodo 2010-2011: andamenti negativi dei prezzi dei terreni vitati per Veneto e Toscana. In quest’ultima regione anche i terreni di produzione del Brunello e del Chianti Classico hanno perso valore, seppure leggermente.

Turismo del vino e Sommelier insieme per qualcosa di nuovo

Guide enoturistiche, docenti nei corsi di vino per turisti … basta con l’improvvisazione ora le eno- “destination” hanno bisogno di questi professionisti

Brunello - seminario di Berlino tenuto da C. Eder- aprile 2012

Brunello - seminario di Berlino tenuto da C. Eder- aprile 2012

Di Donatella Cinelli Colombini
Chi sono le guide enoturistiche? Sono specialisti che ancora non esistono, parlano inglese e tedesco, guidano i minibus (NCC trasporto con conducente), conoscono storia, arte, vino e gastronomia del territorio ma soprattutto sanno raccontare tutte queste cose in modo divertente. Figure a metà fra la guida turistica tradizionale, la guida ambientale, i sommelier e gli animatori perché i wine lovers e più ancora i foodies amano il paesaggio come il vino e sono pronti a pagare molto pur di vivere un’esperienza unica , coinvolgente e ovviamente divertente.
E’ un segmento di offerta in crescita verticale, un segmento dove c’è di tutto: dai turisti per caso che non sanno la differenza fra Chianti e Brunello ma vogliono scappare dai musei e raccontare qualcosa agli amici, fino ai miliardari gourmand a cui proporre solo cose esclusive e carissime.