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Bio, insolito, salutare ecco i gusti dei Millennials

Millennials o Ygeneration, giovani nati dopo il 1980, guidano il mercato del vino anche se i boomer sono ancora quelli che consumano più bottiglie 

vino, giovani e informalità

vino, giovani e informalità

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Per decidere quale vino comprare i millennials si lasciano affascinare dalla sua storia, stanno attenti alla regione di origine e al packaging, ascoltano i consigli del personale addetto alla vendita più che i wine critics. I millennials canadesi (BevSupport), a cui si riferisce l’ultima indagine, amano i vini italiani che mettono poco sotto i francesi con un netto distacco su tutte le altre zone vinicole del mondo.
Non c’è niente da meravigliarsi, i nostri vini sono vicino ai gusti di questi nuovi consumatori per i quali contano la sostenibilità ambientale, il carattere insolito, familiare e non globalizzato della produzione, caratteri di moltissime piccole cantine italiane. Caratteri ben illustrati nell’articolo di WineNews  che riporta l’intervista di “Fox Business” a Rowan Gormley, Ceo di Naked Wines e Chris Fehrnstrom, chief marketing officer di Constellation Brands.

Rallenta il circolo virtuoso del vino marchi-prezzo-margine

Leggera frenata degli Champagne del colosso del lusso LVMH nel primo semestre 2013 per effetto dell’Asia che ha smesso di crescere

Krug

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Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Per esteso si scrive Louis Vuitton Moët Hennessy S.A. ed è una holding che somma Champagne, gioielli, moda, orologi e tutto ciò che costa caro. Un gigante con 77.000 dipendenti e 2.400 negozi in giro per il mondo con a capo Bernard Arnault. Nel primo semestre 2013 il settore alcolici segna un utile operativo di 542 milioni, in crescita del 9% e con un margine record del 30% secco. Roba strabiliante. Tuttavia si tratta di un risultato che non si lega al vino ma solo agli spiriti.

Bernard Arnault

Bernard Arnault

LVMH ha in portafoglio alcune delle più belle cantine del mondo: Château d’Yquem, Cloudy Bay, Krug, Dom Pérignon, Veuve Clicquot …. Cantine che sembrerebbero impermeabili alla crisi … un impero dorato che appariva in crescita illimitata e invece forse sta rallentando. Il settore vino e Champagne aveva aumentato i suoi utili operativi dopo la crisi del 2009 passando da 77 milioni di Dollari a 185 e contemporaneamente aveva riposizionato il suo business nel mondo compensando il calo di vendite in Europa con uno spettacolare aumento di 10 punti percentuali in Asia. Il problema è che nel 2013 i clienti con gli occhi a mandorla non sono aumentati anzi!. Alla fine nonostante una crescita nel numero delle bottiglie vendute il fatturato di vino e Champagne è calato, soprattutto per effetto delle bollicine.

Quali consumatori USA sono wine lovers?

I Boomers comprano il 44% del vino ma sono i più giovani Millennials a bere le bottiglie più care. Una riflessione su come dialogare con il consumatore USA

Millennials

Millennials

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
E’ la generazione nata dopo la seconda guerra mondiale in pieno boom economico (1945-1964) che guida saldamente i consumi di vino in USA. Una fetta del 30% di shopping enologico va alla Generation X che gradualmente sostituirà il target precedente via via che invecchia. I Millennials, cioè i consumatori nati negli anni ’80 che hanno ora dai 20 ai 30 anni comprano poco meno del 13% del vino come gli ultra sessantenni.

Questa ripartizione arriva da Rob McMillan, fondatore della Silicon Valley Bank’s Premium Wine division ed è stata ben commentata da WineNews. Ad essa vanno aggiunti i dati sulla tipologia delle bottiglie consumate. Quando Rob McMillan dichiara che i Millennials non sono ancora una risorsa per l’industria del vino si riferisce infatti più al segmento commodity che ai vini premium o ultra premium come il Brunello o il Barolo.

Sono i millennials i nuovi clienti del vino in USA

I migliori acquirenti dei vini costosi sono i Millennials. Vogliono naturalezza e vini sconosciuti. Bevono rosati ma anche vini arancioni.

Millennials

Millennials

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Un interessante articolo di Ben O’Donnell pubblicato nel  Wine Spectator ci presenta il miglior cliente delle bottiglie di vino oltre i 20$. Ecco la classifica:   Boomers 12%, Generation X 14%, Millennials 25%

L’indagine è della  Nielsen Company realizzata nel 2010 e i risultati sono sorprendenti: lo Champagne Krug è consumato per il 24% da persone fra i 21 ed i 24 anni di età e per il 20% da clienti solo leggermente più vecchi ( 25-34 anni).