10 Gennaio 2014
wine-destination
Donatella
Chi sono i blogger? Perché i più famosi sono tanto amati e temuti? Hanno corsie preferenziali, anteprime che neanche i giornalisti più blasonati hanno, e tutti li stanno a sentire.
di Bonella Ciacci
Firenze4Ever
Nei giorni scorsi Donatella Cinelli Colombini, mi ha mostrato un articolo su La Nazione dell’evento Firenze4Ever (ammetto, mi era totalmente sfuggito, ma io sono così poco modaiola che gli articoli sull’argomento proprio non li noto). Questa 3 giorni dedicata alla moda, un pre-PittiUomo 2014 organizzato da Andrea Panconesi, di Luisaviaroma.com, è già alla sua ottava edizione, quest’anno dedicata a Giorgio Armani. Per 3 giorni i 32 più famosi fashion bloggers del mondo vivranno e fotograferanno la città e i capi delle collezioni Primavera Estate 2014 dei designer più famosi.
Anche in Italia abbiamo i nostri fashion blogger molto seguiti, e mi è capitato di leggerne alcuni, (e neanche i più influenti, a giudicare dalla classifica di Ebuzzing). Apprezzo molto il blog di Alessia Marcuzzi, LaPinella, dove trovo che la presentatrice si sia reinventata con molta ironia. Non apprezzo invece, per quanto molto famosa, Chiara Ferragni e il suo TheBlondSalad. Ma per carità, sempre tutte bravissime, se si guarda come mi vesto io…
Comunque, ecco che mi sorge spontaneo domandarmi perché. Perché una delle boutique più famose e di culto come Luisa via
La Pinella Alessia Marcuzzi
Roma dedicano tanta attenzione ai bloggers, tanto da dedicare loro eventi, cene esclusive, pezzi disegnati in esclusiva, oggetti che diverranno dei veri e propri cult della moda, in serie limitata e numerata?
Questo fenomeno non è poi esclusivo del mondo della moda, ma bensì è sempre più diffuso, in ogni ambito, in ogni settore. Ed il vino non è da meno. In un articolo del 5 agosto 2013 avevamo già affrontato l’argomento, con la vittoria del Wine Blog Award negli USA di un articolo proprio su come ormai la comunicazione del vino, per i non addetti ai lavori, passi dal web, tra social e blog appunto, dove è depurata da eccessivi tecnicismi e punteggi aridi quanto spesso, ai più, incomprensibili e privi di praticità.