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Come e perché Brunello trova l’assassino nella Ragnatela

Brunello Dotti il criminologo di Montalcino protagonista del nuovo giallo di Maurizio Centini. Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Montalcino-Teatro-degli-Astrusi-Presentazione-libro-Maurizio-Centini

Montalcino-Teatro-degli-Astrusi-Presentazione-libro-Maurizio-Centini

Questa volta il libro mi riguarda direttamente e fra i vini apprezzati dal criminologo gourmand c’é anche il mio Cenentola DOC Orcia,  insomma il mio nome compare più volte in questo giallo. Si intitola Ragnatela (Editore Memoranda pp. 257 € 17) come la tessitura di delitti horror complicati.

Lo scenario di fondo è ancora Montalcino, come nei precedenti due gialli di Maurizio Centini, che, benché “espatriato” da trent’anni, si sente <<ancora e totalmente montalcinese>> . Altri elementi comuni ai libri precedenti dello stesso autore, sono la presenza di un serial killer, la componente simbolica quasi in forma di rebus e la crudeltà dei delitti. Per il resto la nuova storia è inedita e avvincente anche se decisamente forte nei contenuti violenti.

Vi consiglio di leggero e di regalarlo come farò io. 

Per scrivere gialli bisogna essere anche gastronomi?

Georges  Simenon,  Andrea Camilleri, più di recente Qiu Xiaolong hanno incentrato i loro polizieschi sulla suspense ma anche sulla buona tavola. E il vino?

Montalbano-Zingaretti

Montalbano-Zingaretti

I primi pranzi celebri sono stati quelli cucinati della Signora Maigret nella serie televisiva dove il commissario francese era impersonato da uno strepitoso Gino Cervi.

Poi è arrivato Montalbano con i piatti siciliani descritti e gustati da un altrettanto strepitoso Luca Zingaretti. Dobbiamo al successo del commissario siciliano se ora la cucina di Scicli e dintorni è molto apprezzata.

L’ultimo in ordine di tempo è il cinese compagno ispettore capo Chen Cao. I libri gialli di cui lui è protagonista sono meno violenti e cruenti di molti altri ma la cucina che ci racconta è piena di pesci mangiati crudi, zuppe a base di sangue di serpente … insomma abbastanza impressionate. Migliaia di piatti, descritti negli ingredienti, nell’aspetto e soprattutto nel sapore. Se esiste un propagandista dell’alta cucina cinese è sicuramente  Qiu Xiaolong.