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WINE CLUBS PROPRIETARI DELLE CANTINE STATUNITENSI

L’ANALISI WINE CLUBS DELLE CANTINE USA PROVIENE DAL REPORT 2024 DELLA SILICON VALLEY BANK – FIRST CITIZENS BANK E SERVE PER CHI, IN ITALIA, VUOL FARE LO STESSO

wine club delle cantine USA

wine club delle cantine USA

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

La fotografia dei wine club proprietari delle cantine USA insegna moltissimo alle aziende italiane che intendono sviluppare questo canale di vendita e, come vuole il pragmatismo statunitense, fornisce molti dati e pochi commenti. Proviene dalla Survey 2024 di  Rob Mc Millan della Silicon Valley Bank – First Citizens Bank.

INCENTIVI ALL’ACQUISTO

Tradizionalmente, i membri del wine club ricevono sconti sugli acquisti in cantina. E’ questo lo strumento principale per aumentare le vendite. Lo sconto medio 2023 è stato del 17%, con un minimo del 14% a Napa e un massimo del 22% a Paso Robles. Un altro strumento di marketing era la spedizione gratuita che attualmente molte cantine stanno abbandonando in favore della spedizione scontata.

VENDITA DIRETTA NELLA CANTINE USA (2)

DALL’ASSAGGIO AL BANCONE ALLA DEGUSTAZIONE SEDUTA, DALL’ACCESSO LIBERO ALL’INGRESSO SOLO CON PRENOTAZIONE, LA DIMINUZIONE DEI VISITATORI PER AUMENTARE LE VENDITE

degustazione in cantina cosa cambia in USA

degustazione in cantina cosa cambia in USA

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Il maggior cambiamento avvenuto nelle tasting room delle cantine USA, descritto nel report della Silicon Valley Bank, è il passaggio dalla degustazione in piedi, al bancone, all’assaggio seduti che ha tassi di conversione maggiori cioè spinge i clienti a ordinare più vino. Altro cambiamento, innescato dal covid, è il passaggio dall’accoglienza senza appuntamento a quella con appuntamento. Oggi la stragrande maggioranza delle imprese hanno entrambe le modalità (66%).
Il prezzo medio della degustazione è adesso di 58$. Anche sul listino degli assaggi ci sono stati grossi aumenti, infatti nel 2012 la media nazionale era 8,5$. La degustazione si è spostata dall’essere un costo di marketing a diventare un centro di profitto. Attualmente rappresenta il 39% delle entrate medie della cantina. Ecco che il prezzo delle degustazioni guidate è cresciuto progressivamente adattandosi al valore dei vini in assaggio e il numero dei tasting offerti dalle aziende è cresciuto fino a 9 nelle cantine più grandi.

VENDITA DIRETTA NELLA CANTINE USA (1)

MENO VISITATORI PER AUMENTARE I PROFITTI QUESTA LA RIVOLUZIONE POST COVID DELLE CANTINE TURISTICHE USA CON NAPA A FARE DA BATTISTRADA CON 444$ DI SCONTRINO MEDIO

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

turismo del vino nelle cantine USA

turismo del vino nelle cantine USA

Il report della Silicon Valley Bank – First Citizens Bank fornisce un’autentica lezione sul turismo del vino in USA che forse prefigura l’evoluzione italiana di questo comparto.
Dopo il boom del periodo Covid, quando le cantine erano fra i pochi posti accessibili e fecero il boom di vendite, c’è stato un periodo di stanca e quindi un riequilibrio per cui, alla fine del 2023, il trend delle visite è stato positivo e questa crescita è continuata anche all’inizio di quest’anno. Del resto tutto il turismo sta tornando ai livelli pre covid e anche i viaggiatori europei negli stati Uniti hanno superato il loro numero 2019.

UNA CRESCITA VERTICALE DI VISITATORI E VENDITE DIRETTE CHE SONO IL MAGGIOR CANALE COMMERCIALE DELLE PICCOLE CANTINE

Benchè il numero di bottiglie vendute al pubblico in cantina siano diminuite quasi ovunque (ma non a Napa e in Virginia), il valore complessivo e la marginalità sono cresciute in tutti i distretti del vino più rinomati ad esclusione di Paso Robles e Washington. Questo per effetto di un generalizzato aumento dei prezzi.

COSA CAMBIA NEL MERCATO USA DEL VINO?

DOPO IL 2021, IN USA  LA CRESCITA DEI CONSUMI DI VINO SI E’ ARRESTATA. I DISTRIBUTORI SONO PIENI DI BOTTIGLIE INVENDUTE SOPRATTUTTO PRIMO PREZZO O MOLTO CARE

COSA CAMBIA NEL MERCATO DEL VINO USA 2024

COSA CAMBIA NEL MERCATO DEL VINO USA 2024

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Dalla Silicon Valley Bank – First Citizens Bank arriva la Survey 2024 con i commenti di Rob Mc Millan. Sintetico e incisivo come sempre, Mc Millan traccia l’evoluzione del mercato del vino e delle “tasting room” che, negli anni intorno al 2020, vendevano il 70% del vino delle piccole cantine

WINE SURVEY 2024 DELLA SILICON VALLEY BANK

Tre i maggiori elementi di cambiamento dello scenario statunitense del mercato del vino

  • I baby boomer non saranno più il segmento di consumatori dominante.
  • Crescerà la concorrenza e il prezzo di produzione e questo stimolerà i produttori a investire e innovare anche investendo sulla vendita online.
  • I margini della vendita diretta diminuiranno via via che si affermeranno altri canali di acquisto di vino.

DAL NEVERENDING AL CRM DEL VINO

Quanto conta registrare e profilare i visitatori delle cantine in un sistema elettronico di gestione al fine di continuare a vendere loro il vino dopo la visita

 

neverending-dell'enoturista-e l'uso-del-CRM-per-gestire-i-rapporti-dopo-la-visita-in-cantina

neverending-dell’enoturista-e l’uso-del-CRM-per-gestire-i-rapporti-dopo-la-visita-in-cantina

di Donatella Cinelli Colombini

Uno dei sentiment cresciuti in epoca covid è il neverending cioè la voglia degli enoturisti di continuare il viaggio anche dopo il ritorno a casa mantenendo i contatti con le persone conosciute in cantina e assaggiando i vini. Questa attitudine amplifica le opportunità di vendita. Va precisato che il punto vendita delle cantine italiane ha un volume d’affari che oscilla fra il 6 e il 14% del suo fatturato totale (dati Nomisma Wine Monitor 2022) a seconda della dimensione aziendale. L’incidenza è maggiore nelle piccole imprese e decresce con l’aumentare della dimensione aziendale. La media italiana è del 7%. Siamo quindi lontanissimi dalla situazione statunitense dove la maggior parte delle vendite delle cantine avviene nella “tasting room”. Tuttavia c’è un altro canale di vendita che fa leva proprio sul neverending di cui parlavamo prima. Mandando ai clienti newsletter contenenti proposte di acquisto oppure iscrivendoli nel proprio wine club è possibile mantenere i rapporti e accrescere le vendite.

 

L’eredità covid nel digitale delle cantine turistiche

Come gestire le prenotazioni delle esperienze enoturistiche che crescono di numero, arrivano sempre più a ridosso dell’arrivo e dai canali più diversi? Channel manager

 

Prenotazioni-enoturistiche-last-minut-e-multicanale-richiedono-il Channel-manager

Prenotazioni-enoturistiche-last-minut-e-multicanale-richiedono-il Channel-manager

di Donatella Cinelli Colombini

L’accelerazione nell’uso dell’elettronica e di internet è stata fortissima durante il lockdown e riguarda il modo di comunicare, il web marketing, la percezione del tempo …. A questo si aggiungono il cambiamento del profilo dei turisti e dell’offerta enoturistica che si sta diversificando per motivazioni di viaggio, prezzi e servizi sempre più sofisticati.

 

LA PRENOTAZIONE DELLE ESPERIENZE ENOTURISTICHE

Qui vorrei soffermarmi solo su due aspetti che mi sembrano i più importanti sotto il profilo del business enoturistico legato all’elettronica: l’organizzazione delle visite e le vendite del vino.
Una delle normative Covid per le visite in cantina riguardava la prenotazione. Se fino al 2019 solo i gruppi fissavano in anticipo il giorno, l’ora e il tipo di esperienza enoturistica da fare, con la pandemia, la necessità di prenotare si è estesa agli individuali. Le cantine hanno visto i vantaggi di un flusso più preordinato per cui anche quelle che prima davano la massima libertà di accesso hanno cominciato a mettere dei paletti.

 

I DONI DELL’ENOTURISMO AL VINO ITALIANO (2)

15 milioni di visitatori delle cantine italiane da trasformare in destinatari delle offerte. I winery Hotel come vetrina dell’enologia italiana. Vediamo come

 

WINERY-HOTEL-STOCCOLMA-SOFIA-RUHNE

WINERY-HOTEL-STOCCOLMA-SOFIA-RUHNE

di Donatella Cinelli Colombini

Durante il covid, l’obbligo di prenotare l’esperienza in cantina, ha creato l’abitudine a fissare in anticipo la visita con degustazione. Un tempo lo facevano solo i gruppi ma ora si tratta di un comportamento diffuso anche fra i turisti privati. Spesso il contatto è online mediante il cellulare o il PC e questo permette di registrare messaggi e e-mail del cliente con una procedura abbastanza veloce. Altro strumento per ottenere i contatti del visitatore è l’offerta del WiFi gratuito in cantina in cambio di una liberatoria alla registrazione.
Con gli stranieri che si fanno spedire il vino a casa ottenere i contatti è ancora più facile. Ovviamente bisogna ottemperare alle norme sulla privacy e possibilmente profilare il cliente in base a ciò che compra. Due elementi che, fin ora, frenavano la raccolta dei contatti a causa della reazione negativa dei clienti in fila davanti alla cassa. Forse bisogna aggirare l’ostacolo, usare i sistemi descritti sopra, ma anche usare meglio gli strumenti di pagamento: collegare la cassa al lettore del codice a barre delle bottiglie e digitare gli indirizzi mail dei clienti. Il CRM profilerà il visitatore e svilupperà i contatti successivi.

 

VENDITA DIRETTA NELLE CANTINA USA 2022

Crollo delle degustazioni online, recupero dei punti vendita delle cantine. Ogni azienda ha oltre 5.000 contatti e la vendita tramite emali sta tenendo bene

 

degustazione-in-cantina-USA

degustazione-in-cantina-USA

Di Donatella Cinelli Colombini

L’indagine sulle floride vendite dirette ai privati delle cantine USA fanno venire l’acquolina in bocca a noi produttori italiani e indicando anche la direzione da prendere nel futuro.
I dati arrivano dalla Silicon Valley Bank un istituto di credito californiano che si orienta principalmente sull’innovazione e fornisce dati ai propri clienti e investitori.
In questo caso l’indagine riguarda il 2021 e gli anni precedenti.
La vendita diretta della “tasting room” è il 45% del totale. Non è ancora tornata ai livelli pre -Covid ma è solo due punti percentuali sotto. Cala invece il business del wine club che durate la pandemia aveva toccato il 40% e ora è sceso più in basso del 2019. Potremmo pensare che i wine lovers desiderino il reale e non il virtuale, dopo l’esperienza del virus, ma non è così. Infatti le vendite scaturite dallo scambio di mail, che era passata dal 9% al 14% nel primo anno del Covid, hanno tenuto e mostrano solo una piccolissima flessione. Questo significa che vince il contatto diretto, personale. Vince in cantina, ma vince anche online. Forse i consumatori si sono stufati di dialogare con i sistemi elettronici.

USA: metà delle cantine in vendita dopo il covid

Il sistema produttivo del vino USA è il primo ma non sarà l’unico ad affrontare un diffuso cambio di proprietà delle cantine per effetto della pandemia

 

Previsione di-mollte-cantine-USA-in-vendita-nel-2021

Previsione di-mollte-cantine-USA-in-vendita-nel-2021

Di Donatella Cinelli Colombini

La fonte non è giornalistica ma bancaria: la Silicon Valley Bank. La notizia è che metà delle cantine USA potrebbero essere messe in vendita nel 2021. Va detto che la stragrande maggioranza dei proprietari statunitensi non hanno le radici nella terra dei vigneti, come succede in Italia e apparentemente l’interesse a vendere nasce dalla convinzione che i valori immobiliari tengano. In altre parole c’è interesse a vendere e non a svendere.

50% DELLE CANTINE USA IN VENDITA NEL 2021

Rimane da vedere se questa ipotesi sarà confermata dai fatti e un numero così alto di imprese messe sul mercato contemporaneamente non farà crollare i prezzi.
Secondo il responsabile del settore vino della Silicon Valley Bank, Rob McMillan intervistato da W.Blake Gray per WineSearcher si prospetta dunque una vera girandola di compravendite soprattutto nelle Sierra Foothills, nella zona di Lodi/Clarksburg, a Napa e a Sonoma.
<<In un momento come questo, incontri acquirenti che pensano che sia il 1929 e venditori che pensano che sia il 2015>> ha detto McMillan manifestano gli stessi miei dubbi sulla tenuta dei valori immobiliari.

DIFFERENZE FRA  LA WINE  INDUSTRY  USA E I PRODUTTORI DI VINO ITALIANI

Previsione di-mollte-cantine-USA-in-vendita-nel-2021

Previsione di-mollte-cantine-USA-in-vendita-nel-2021

La produzione del vino in USA ha una storia giovane e spesso una matrice speculativa perché il terreno da vigna è cresciuto di valore quasi ovunque e i guadagni della wine industry sono stati molto più alti che in Europa.

Da noi fare vino è generalmente una tradizione di famiglia e ci sono norme che limitano fortemente la crescita e i guadagni delle imprese: regole sui diritti di impianto, contingentamento delle superfici Doc/DOCG, salvaguardia del paesaggio, tasse, costo della mano d’opera …..
Secondo i dati ufficiali il wine business 2020 viene definito buono o molto buono dal 79% delle cantine USA. Un dato che lascia abbastanza dubbioso l’autore dell’articolo e su cui anch’io ho delle riserve. Infatti se le cantine che vendono alle rivendite e alle società di delivery, se la sono cavata, tuttavia la crisi dei ristoranti causata dal covid ha colpito tutte le imprese di produzione enologica.

Va comunque considerato che le winery a stelle e strisce hanno tratto vantaggio dal modo con cui gestiscono la clientela privata. L’e-commerce, i wine club aziendali e la community di clienti privati -censiti e ben profilati- a cui fanno offerte periodiche online e per telefono. Tutte cose che loro fanno da anni e sono servite ad attenuare gli effetti del covid, mentre noi in Italia le stiamo attuando solo ora e senza nessuna esperienza.