2015 vendemmia da sogno

Vendemmia 2015 nel Brunello Donatella Cinelli Colombini

2015 vendemmia da sogno

Un trionfo, una vendemmia meravigliosa. In vita mia non ho mai visto niente di simile, tutti i grappoli perfetti, maturi, piccoli e sani dal primo all’ultimo

Vendemmia 2015 nel Brunello Donatella Cinelli Colombini

Vendemmia 2015 nel Brunello Donatella Cinelli Colombini

Nel Brunello superata anche la grandissima annata 2010 e le notizie che arrivano dal resto d’Italia sono buone.
Per scaramanzia ho scritto poco sulla vendemmia 2015. Ho incrociato le dita e ho aspettato che arrivasse in cantina tutta l’uva. E’ stata una vendemmia lampo: 7-9 settembre il merlot, 21 -30 settembre il sangiovese, foglia tonda e sagrantino. Uno squadrone di 18 giovani andava avanti e indietro nei filari con le forbici in mano. Cestini rossi che si riempivano e poi si vuotavano nei bins diretti alle cantine del Casato Prime Donne e della Fattoria del Colle. Velocissimi, talmente veloci che la cantiniera Barbara ha avuto difficoltà a tenere il passo con l’uva che arrivava nel tavolo di cernita. Una

Vendemmia 2015 Divini dati Assoenologi

Vendemmia 2015 Divini dati Assoenologi

vendemmia in musica, moltissimi coglitori avevano gli auricolari come se facessero jogging. E’ stato forse questo a accelerare i ritmi. E’ una circostanza su cui riflettere, anche se la musica isola e impedisce quel chiacchiericcio pieno di scherzi, prese in giro e cameratismo che caratterizzano da secoli la vendemmia.
1.600 quintali d’uva, neanche tantissima, nei miei 33 ettari di vigneto. Una media di 46  quintali per ettaro.

Vendemmia 2015 Violante Gardini aspettando le 5 stelle

Vendemmia 2015 Violante Gardini aspettando le 5 stelle

A Montalcino, le analisi diffuse dal Consorzio del Brunello hanno evidenziato due aree diverse; la prima comprendente Tavernelle, Castelnuovo e Sant’Angelo con gradazioni molto alte e maturazione precoce, la seconda che riunisce l’area intorno al paese, Torrenieri e canalicchio dove le uve hanno maturato più lentamente e alla fine di settembre avevano ancora le acidità oltre 5%. Noi siamo in questo secondo gruppo e siamo felici.
La raccolta in Toscana è stata ottima come qualità ma scarsetta come quantità. In effetti la mia regione insieme a Lombardia e Sardegna sono le uniche dove i

Montalcino una vendemmia con musica

Montalcino una vendemmia con musica

volumi sono stimati in calo. Nel resto d’Italia si prevede invece un boom: la Puglia con il 25% in più dello scorso anno fa l’exploit più sensazionale, ma quasi tutte le zone prevedono fra il 15 e il 10% in più per un totale di oltre 46 milioni di quintali. Un numero che ci porta a eguagliare e forse superare la Francia. La regione più produttiva è il Veneto, che vinificherà oltre 9 milioni di ettolitri, e non è sorprendente vista la crescita vertiginosa del Prosecco arrivato a mezzo miliardo di bottiglie.
La vendemmia 2015 era iniziata in Franciacorta e Sicilia i primi giorni di agosto e si concluderà a novembre con il nebbiolo in Valtellina e il Cabernet in Alto Adige. I

Vendemmia 2015 Casato Prime Donne Montalcino

Vendemmia 2015 Casato Prime Donne Montalcino

commenti dei produttori riportati da WineNews sono molto, molto positivi: Pio Boffa della cantina Pio Cesare è contento della qualità ma prevede una quantità in calo; Guerrieri Gonzaga di Tenuta San Leonardo in Trentino << le uve sono molto belle e decisamente sane>> Sergio Zingarelli presidente del Chianti Classico <<non vedevo l’uva così sana e in condizioni così straordinarie almeno da un ventennio>>.

Tini in cemento Nomblot Casato Prime Donne

Tini in cemento Nomblot Montalcino Casato Prime Donne

Chiudo con una riflessione su quello che è successo a Battista Battaglino, il pensionato di Castellinaldo d’Alba che è stato multato (e poi fortunatamente perdonato) perché si faceva aiutare dagli amici nella raccolta dell’uva. Vorrei dire ai politici e ai funzionari dell’ufficio del lavoro che “lo scambio d’opera” è sempre stato praticato fra i contadini come una solidarietà necessaria per sopravvivere. Il caporalato e il lavoro nero sono tutt’altra cosa. Vanno trovati gli strumenti giuridici per sostenere le microimprese, non per punirle.