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DONATELLA VI RACCONTA LE SUE CANTINE

Due cantine con una sola anima toscana e il sogno dell’eccellenza qualitativa al femminile. Il Casato Prime Donne a Montalcino e la Fattoria del Colle a Trequanda

Fattoria del Colle Trequanda

Fattoria del Colle Trequanda

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Il podere Casato era già dei miei antenati nel 1592. Nei secoli lo usavano per la caccia e per la luna di miele. Oggi la proprietà sembra vicina all’abitato di Montalcino in direzione Nord, verso Siena, ma a quell’epoca appariva remoto e in mezzo ai boschi adatto per un’intimità solitaria. Più recentemente il Casato è stato di mia nonna Giuliana Tamanti Colombini, poi di mia madre Francesca e in futuro andrà a mia figlia Violante.  Tutte donne per una cantina che è la prima cantina con un organico interamente femminile ed è stata ribattezzata: “Casato Prime Donne”.

CASATO PRIME DONNE A MONTALCINO

Nel 1998, quando mia madre me lo donò, il Casato era quasi un rudere. In 25 anni si è trasformata in un’azienda capace di esportare in 44 Paesi del mondo con intorno 17 ettari (su una superficie totale di 40) di vigneti di Sangiovese BIO coltivati con cura maniacale. Io sono tradizionalista, amante della natura ma anche anticonformista e piuttosto ribelle. Per questo, nei miei primi anni da sola, ho cercato soluzioni nuove e diverse, poi sono ritornata ad essere la paladina di tutto ciò che è antico e manuale con le radici orgogliosamente nella terra.  I miei Brunello si distinguono per la loro eleganza armonica e sicuramente femminile.

CENERENTOLA DOC ORCIA 2019

Grandissima annata 5 stelle, la prima di una sequenza fortunata di 4 buone vendemmie consecutive. Cenerentola nasce nei vigneti BIO della Fattoria del Colle

Cenerentola 2019

Cenerentola 2019, annata 5 stelle

 

Si trovano nel Sud della Toscana, a 404 metri sul mare. Il terreno è composto prevalentemente di sabbie marine. Le viti sono coltivate in modo biologico e vendemmiate a mano. L’uva è stata vinificata, maturata in botte e affinata nella cantina della Fattoria del Colle dove tutte le cantiniere sono donne comprese le tre enologhe Barbara, Sabrina e Giada.

Nel 2019 la primavera piovosa ha disturbato la fioritura riducendo la dimensione e il numero di grappoli. Una circostanza favorevole al vitigno Foglia Tonda che tende ad essere troppo produttivo e gode quando il clima l’aiuta a trovare un equilibrio.

Anche il settembre assolato è stato molto favorevole: al momento della vendemmia l’uva aveva acini molto piccoli, sanissimi e perfettamente maturi. Le caratteristiche del frutto si ritrovano nel vino particolarmente ricco di colore e sostanze nobili

COME ERAVAMO, COME SIAMO E COME DIVENTEREMO

Il sogno di produrre grandi vini che si realizza. Donatella Cinelli Colombini racconta l’inizio difficile e la lenta creazione di un brand con un’identità forte

 

2002 Casato-Prime -Donne-Montalcino-Donatella-Cinelli-Colombini-in-cantina

2002 Casato-Prime -Donne-Montalcino-Donatella-Cinelli-Colombini-in-cantina

1998-2002 ANNI EROICI

20 ettari di vecchio vigneto e 5 ettari di nuovo impianto su uno sbancamento che avranno purtroppo molti problemi e vita breve.
Non ci sono cantine e il vino è parte alla Fattoria dei Barbi e parte in spazi in affitto da amici produttori.
La produzione del vino inizia l’attività con una “dote” di futuro Brunello 1993,  94,  95,  96 e 97
Viene creato il brand “Donatella Cinelli Colombini”, il logo e le etichette dei primi vini. Nasce il progetto Prime Donne con la cantina gestita da uno staff femminile, il Brunello selezionato da un gruppo assaggiatrici donne e il premio Casato Prime Donne dedicato al nuovo ruolo femminile nella società e nel lavoro.
Nel 2001 viene inaugurata la cantina della Fattoria del Colle
Nel 2002 viene inaugurata la cantina del Casato Prime Donne
Inizia l’impianto dei nuovi vigneti: Cenerentola e Pieve alla Fattoria del Colle, Ardita e Pero al Casato Prime Donne di Montalcino
Sperimentazione del vitigno autoctono Foglia Tonda partendo da 400 marze del vitarium della Regione Toscana
Le vigne sono coltivate in modo convenzionale, in cantina ci sono botti e barriques. Gli enologi sono inizialmente Luigino Casagrande e poi Fabrizio Ciufoli.

 

Cenerentola Orcia Doc 2018

Prima annata certificata BIO del Doc Orcia Cenerentola 2018 per un’annata di statura gigante. Un vino intenso, complesso, imponente come un velluto di seta

 

Toscana-Orcia-Doc-Cenerentola-2018-Fattoria-del-Colle-Donatella-Cinelli-Colombini

Toscana-Orcia-Doc-Cenerentola-2018-Fattoria-del-Colle-Donatella-Cinelli-Colombini

Un risultato sorprendente in un’annata sorprendente che ha chiesto ai vignaioli tutto il loro impegno. In primavera hanno lavorato anche la domenica per mantenere i grappoli sani dagli attacchi della peronospora scatenata dall’alternarsi di pioggia e giornate caldissime. Persino la fioritura è stata disturbata dalle perturbazioni determinando la riduzione della dimensione e del numero dei grappoli.

 

IL CLIMA PAZZO DEL 2018 ANNATA DI PIOGGE INCESSANTI

Il numero di giornate piovose del 2018 è impressionante: 16 a gennaio, 16 a febbraio, 20 a marzo, 11 a aprile e 18 a maggio. Anche la quantità di pioggia è stato impressionante, alla fine di maggio, la Fattoria del Colle fu colpita anche da una “bomba d’acqua” che allagò la cantina storica dove si trova la bottaia. Dopo ferragosto arrivò una perturbazione gelida che imbiancò le montagne e irrigidì le cellule delle bucce dell’uva.

 

2018 ANNATA BENEDETTA DAL SOLE DI SETTEMBRE E OTTOBRE

I meteorologi avevano previsto un settembre assolato ma dopo un’estate con l’ombrello nessuno ci credeva. Invece arrivò il sole dando una svolta alla vendemmia.

Vendemmia-2018-Donatella-Cinelli-Colombini

Vendemmia-2018-Donatella-Cinelli-Colombini

Le viti furono sfogliate alla “vecchia maniera” e il calibro degli acini tornò normale e l’accumulo dello zuccherò crebbe gradualmente.
Nei vigneti di Donatella Cinelli Colombini scommettemmo sul sole e decidemmo di fare la vendemmia “dei nonni”, come usava 50 anni fa. Cogliemmo l’uva meno promettente per prima lasciano la migliore al sole più a lungo possibile. Una situazione da cardiopalma con le previsioni del tempo avverse che, per fortuna, si rivelarono sbagliate. La raccolta è andata avanti con il sole. La pioggia è arrivata il giorno dopo la fine della vendemmia.
La qualità del Cenerentola 2018 è nel nostro coraggio vignaiolo.

 

Cenerentola Orcia Doc 2017 DONATELLA CINELLI COLOMBINI

2017: la vendemmia più mediterranea mai avvenuta in Toscana che ha prodotto vini molto sensuali, caldi, potenti e capaci di dare il meglio di sé in gioventù, ecco il Cenerentola Doc Orcia.

 

LA VENDEMMIA 2017 DEL CENERENTOLA DOC ORCIA

Cenerentola-DOC-Orcia-Sangiovese-e-Foglia-Tonda

Nasce nell’annata più pazza dall’inizio del secolo: alla fine di aprile c’è stata una gelata primaverile che ha colpito l’intera Europa. Le nostre colline sono rimaste miracolosamente quasi indenni mentre, persino in Spagna o in Sicilia, le giovani gemme delle viti venivano bruciate.
Ma un altro pericolo era in agguato: dopo un inverno povero di piogge è arrivata un’estate africana che, all’inizio di agosto ha fatto salire i termometri a 40°C. Siepi di bosso, querce centenarie secche, torrenti senz’acqua e branchi di cinghiali assetati che mangiavano l’uva ancora acerba per dissetarsi.
Chi, come noi, pratica l’agricoltura biologica, ha avuto meno problemi di stress idrico nei vigneti perché le viti, sollecitate a reagire spontaneamente al clima, si sono mantenute in equilibrio naturalmente abbandonando una parte dei grappoli che sono rimasti verdi e sono stati tolti.

Alla fine la vendemmia d’uva 2017 è stata la più piccola mai raccolta.
Mentre il Sangiovese, uva principale della Toscana, ha sofferto la sete ed il caldo, il Foglia Tonda, vitigno locale ancora molto raro, ha avuto una delle sue migliori performance qualitative.

 

CENERENTOLA DALLA FIABA AL VINO

Il motivo di questo buffo nome è nella somiglianza fra la fiaba di Cenerentola e la Doc Orcia, denominazione nata nel 2000 nelle alte colline che si trovano in mezzo ai territori del Brunello di Montalcino e del Vino Nobile di Montepulciano. Una circostanza apparentemente sfavorevole, con due sorellastre più grandi e famose che sono invitate ai banchetti reali, mentre la giovane Doc Orcia viene ignorata. Ma è anche una circostanza che sprona alla combattività e alla creatività.
Ecco che la Doc Orcia, con tanto coraggio e un pizzico di magia, sfida le sorelle.

Vendemmia 2020 si profila un’altra doppietta a 5 stelle

Vendemmie 2019 e 2020 come gemelli diversi: entrambe meritevoli del massimo punteggio ma anche di essere capite nelle diversità come le 2015 – 2016

 

Brunello-Vendemmia-2020-Casato-Prime-Donne-le-due-giovani-enologhe-Giada-e-Sabrina

Brunello-Vendemmia-2020-Casato-Prime-Donne-le-due-giovani-enologhe-Giada-e-Sabrina

di Donatella Cinelli Colombini

E’ sempre difficile brillare accanto ad una stella di prima grandezza: sarà difficile per chi correrà i 100 metri dopo Usain Bolt, è stato difficile per tutti i matematici dopo Albert Einstein ed è difficile per qualunque imprenditore confrontarsi con Jeff Bezos di Amazon.
E’ la stessa cosa per l’annata 2020. Non riesce a brillare dopo una vendemmia capolavoro come la 2019 anche se è una delle migliori raccolte d’uva degli ultimi 20 anni, sicuramente meritevole delle 5 stelle che premiano le migliori annate di Montalcino.

 

LA VENDEMMIA COVID DEL 2020

Ma andiamo per ordine raccontando nel dettaglio la vendemmia dell’anno covid, la prima con le mascherine e la necessità di allontanare chiunque avesse avuto rapporti, anche indiretti, con persone positive. E’ stato brutto dire a due vendemmiatori con i figli in una classe in quarantena <<dovete stare a casa finchè non avete un tampone negativo>> ed è stato difficile dire alla nostra consulente enologa Valerie Lavigne << se non riesce a farsi il tampone prima di partire dalla Francia dovrà rinunciare a venire>>. Il rischio del contagio ha creato tanta paura, tanti problemi e comunque un’atmosfera molto meno gioiosa del solito.

 

CLIMA: VENDEMMIA 2020 DAL SECCHISSIMO AL PIOVOSISSIMO

Vendemmia-2020-Montalcino-Casato-Prime-Donne-Violante-e-Enrico

Vendemmia-2020-Montalcino-Casato-Prime-Donne-Violante-e-Enrico

C’è stata una gelata durante il germoglio (18-23 marzo) alla fine di marzo. Inizialmente le vigne sembravano indenni ma poi abbiamo visto che l’uva era decisamente meno del solito.
L’inverno è stato mite e arido. In primavera abbiamo subito un attacco di oidio nei vigneti della Fattoria del Colle e i trattoristi hanno passato notti insonni per dare zolfo alle vigne prima dell’alba.
A giugno finalmente è arrivata l’acqua con un mese piovosissimo. Il caldo torrido è iniziato alla metà di luglio ed è durato fino alla metà di settembre quasi senza piogge salvo una bella precipitazione a fine agosto. Per fortuna l’escursione termica fra la notte e il giorno è stata sempre forte.
L’invaiatura è avvenuta alla fine di luglio e l’ultima fase della maturazione è stata accelerata dal caldo, specialmente a settembre quando le temperature diurne si sono mantenute sopra i 32°C. Le vigne non sono state sfogliate per proteggere l’uva dal sole che comunque ha fatto dei danni.
Il guaio è che le perturbazioni sono arrivate proprio durante la vendemmia e il costante rischio pioggia ha costretto tutti ad un lavoro accelerato, con grande batticuore e persino qualche preghierina per cui in vigna è stata trasmessa anche Radio Maria.

 

Cenerentola nascita di un vino destinato a diventare un mito

A volte le imprese impossibili si realizzano. Cenerentola diventa un vino da fiaba e scala le classifiche mondiali conquistando i cuori prima delle menti

Cenerentola Orcia Doc con-le-pietre-del-fiume-Orcia

Cenerentola Orcia Doc con-le-pietre-del-fiume-Orcia

di Donatella Cinelli Colombini

Cenerentola la storia impossibile della ragazza perseguitata dalla sorte e dalla cattiveria degli uomini che ha il coraggio di sfidare il suo destino e riscattarsi grazie alle sue buone qualità. Nella fiaba lei fa innamorare il principe che poi la sposa, nella realtà tutte le donne sognano la grande occasione che in poco tempo le porta in alto.
Ma poi non tutte le donne hanno il coraggio di provarci come Cenerentola.
Io invece adoro le sfide. Più sono difficili e più mi attraggono. E quella della Doc Orcia, denominazione nata il 14 febbraio del 2000 sulle alte colline fra i territori del Brunello e del Vino Nobile, sembrava proprio una sfida impossibile.

FOGLIA TONDA VITIGNO AUTOCTONO  SENESE  ABBANDONATO DA UN

Cenerentola-Doc-Orcia-con-la-corona-in-etichetta- e la-lampada-celebrativa

Cenerentola-Doc-Orcia-con-la-corona-in-etichetta- e la-lampada-celebrativa

SECOLO FRA OPPORTUNITA’ DI SCOPERTE E RICERCHE MANCATE

Capii subito che la competizione con le due sorelle più grandi e famose, doveva essere fatta con un uvaggio diverso dal loro. Usare il Sangiovese in purezza significava trasformare l’Orcia in un Brunello di serie C.

Questo perché Montalcino ha una vocazione straordinaria per il Sangiovese che arriva a livelli straordinari.
Ma anche nell’ipotesi di trovare terroir ancora migliori nell’Orcia non avevano un brand forte come il Brunello. Purtroppo il concetto “vince il più bravo” è vero nello sport ma non nel vino dove i valori simbolici – posizionamento, prezzo, fama ….. – hanno la prevalenza sulla qualità intrinseca delle bottiglie.
Serviva un vitigno indigeno complementare al Sangiovese. Già vent’anni fa i supertuscan erano in fase calante e quindi un blend con Merlot, Cabernet o Syrah era da escludere. Quindi mi misi a cercare un vitigno autoctono promettente. Lo trovai per caso a una degustazione organizzata dalla Regione Toscana all’Enoteca Italiana di Siena. Il vitigno foglia tonda abbandonato da oltre un secolo ma chiaramente descritto dai libri di ampelografia toscana. Era presente nei vigneti del Barone di Ferro a Brolio e persino nei vigneti urbani dentro le mura di Siena.

9 ottobre la super vendemmia 2019 è finita

Cronaca di una vendemmia strabiliante al Casato Prime Donne di Montalcino e alla Fattoria del Colle di Trequanda. Come è nato il Super Brunello 2019

Vendemmia-2019-Sangiovese -con-due-giorni-di-vinificazione

Vendemmia-2019-Sangiovese -con-due-giorni-di-vinificazione

Di Donatella Cinelli Colombini

Verrà ricordata come la vendemmia del Sangiovese perfetto e indistruttibile perché l’uva è arrivata in cantina perfetta, senza muffe, nonostante due perturbazioni davvero formidabili il 22-23 settembre e il 2 ottobre quando ha persino provato a grandinare. <<Sembra Cabernet>> ha detto l’enologa Valerie Lavigne guardando gli acini piccolissimi e i grappoli molto aperti, quando è venuta per decidere il calendario della vendemmia. E aveva ragione perché il Sangiovese si è comportato esattamente come il più celebre vitigno francese. Cessione di colore immediata e intensissima, grappoli inattaccabili dalla muffa nonostante la pioggia. Che spettacolo!
Mai vista una vendemmia così!
Le viti verdi e rigogliose fino al giorno della vendemmia, come nel 2010 e come in quell’annata magica, l’uva è stata abbondante oltre che di qualità altissima.
A questo punto sappiamo che le grandi vendemmie derivano da inverni o primavere piovose che creano una scorta d’acqua nel terreno, estati molto calde interrotte da temporali.
Abbiamo anche capito che il global warming può far crescere molto il potenziale qualitativo del Sangiovese e del Brunello.

Vendemmia-2019-Sanforte-meno-famoso-e-più-speziato-del-Sangiovese

Vendemmia-2019-Sanforte-meno-famoso-e-più-speziato-del-Sangiovese

 

CALENDARIO DELLA VENDEMMIA 2019

Una vendemmia durata un mese, per cogliere ogni vigna nel momento perfetto, senza fretta, facendo selezioni estreme con anche tre vendemmie nello stesso vigneto. La scelta di separare tutta l’uva migliore, senza mescolare i grappoli con grado di maturazione diversa, ha richiesto continui spostamenti dei raccoglitori e l’utilizzo di tutti i tini della cantina. Un lavoro certosino e una dimostrazione di rispetto per un’uva super con un potenziale qualitativo mai visto.
In cantina sono arrivati oltre 2.100 quintali d’uva da 33 ettari di vigna.
9-10 settembre Traminer per passito e Sanchimento IGT bianco toscano
16-20 settembre Merlot e sangiovese delle vigne senza recinzione
23 settembre 3 ottobre Sangiovese per Brunello e Rosso di Montalcino
4-7 ottobre Sangiovese per Orcia DOC, Chianti Superiore e Supertuscan
8 ottobre Foglia Tonda e Sangiovese per il Vinsanto Occhio di Pernice
9 ottobre Sagrantino
La vendemmia è finita possiamo andare a cercare i funghi.

Foglia tonda nuova stella del vigneto toscano

Forum sull’antico vitigno Foglia Tonda con i vini di 9 cantine. Donatella Cinelli Colombini e Gianni Fabrizio raccontano la storia, le specificità

Foglia-Tonda-Donatella-Cinelli-Colombini

Foglia-Tonda-Donatella-Cinelli-Colombini

Venerdì I° febbraio alla Fattoria del Colle, nel Sud della Toscana, segna il debutto del Foglia Tonda nel “salotto buono” del vino, quello in cui si confrontano le grandi espressioni dell’enologia davanti alla grande critica del vino. Donatella Cinelli Colombini, padrona di casa e vera artefice della riscoperta di questo antico vitigno senese abbandonato da oltre un secolo e ora tornato a interessare il mercato e gli esperti, racconta la storia e, insieme ad altri 8 colleghi, mette in degustazione i vini a base di Foglia Tonda.

FORUM DEL FOGLIA TONDA – COME ERA ORGANIZZATO

<<Abbiamo trovato 18 cantine produttrici di Foglia Tonda e 9 di loro, di zone molto diverse della Toscana, hanno risposto al nostro invito. Il forum consente a un gruppo di esperti e di influencer di conoscere meglio le specificità del Foglia tonda nelle diverse espressioni di terroir e stile>> ha spiegato il notissimo giornalista e assaggiatore Gianni Fabrizio. Egli guiderà la degustazione organolettica di tre vini ottenuti da Foglia tonda in purezza di cui i primi maturati in anfora permetteranno di capire meglio le specificità del frutto e due in blend daranno l’opportunità di valutare il potenziale del Foglia Tonda come partner del Sangiovese, vitigno principe della Toscana. Gli altri quattro vini in degustazione saranno serviti direttamente dai loro artefici con la modalità arround the table.

Foglia-tonda-degustazione-forum-2019

Foglia-tonda-degustazione-forum-2019

PARTECIPANTI AL FORUM DEL FOGLIA TONDA

Partecipano al forum: Podere Sequerciani (Gavorrano GR), Podere Ema (Grassina FI), Mocine (Asciano SI), Il Castellaccio (Castagneto Carducci LI), Donatella Cinelli Colombini Az,Agr. (Trequanda SI), Mammuccini Droandi Nuova Agricoltura (Montevarchi AR), Podere Anima Mondi (Casciana Terme PI), Santa Vittoria (Foiano della Chiana AR), Poggio al Vento Mascelloni (Castiglion d’Orcia SI).

Cenerentola Doc Orcia un vino con la corona

2016 vendemmia vecchio stile che entusiasma i grandi wine lover e mette la corona sopra l’etichetta del Cenerentola Doc Orcia

Annata 2016 da incorniciare: profondità, complessità, finezza e soprattutto grande capacità di invecchiamento, caratteri che solo una lenta maturazione dell’uva riesce a donare al vino.

Il Sangiovese, vitigno principale del Cenerentola DOC Orcia (insieme al Foglia tonda), produce un’uva “metereopatrica” cioè molto influenzata dal clima. La sua buccia è composta da pochi strati di cellule e quindi ha bisogno dell’aiuto del sole per esprimersi al meglio.
Per questo, nelle alte colline del Sud della Toscana, dove il clima è arido ma fresco, il Sangiovese ha il suo habitat ideale e giunge a livelli di eccellenza inarrivabili in qualunque altra parti del mondo.

Foglia-tonda-donatella-cinelli-colombini

Foglia-tonda-donatella-cinelli-colombini

Nel 2016 il primo semestre dell’anno è stato piovosissimo, ha idratato la terra in profondità creando le riserve per i mesi caldi, ma ha anche disturbando la fioritura al punto da ridurre sensibilmente il numero e la dimensione dei grappoli. Poi è arrivata un’estate “pazzerella”. Giornate molto calde -sopra i 35°C- alternate a temporali di grande violenza e i produttori hanno avuto autentici batticuore per il rischio grandine.
Chi, come noi, è stato risparmiato dalle calamità, ha fatto una delle migliori vendemmie a memoria d’uomo.
Anche sulla data della raccolta ci sono state delle sorprese: il germoglio delle viti era avvenuto 15 giorni prima del solito e tutti, noi compresi, prevedevamo una vendemmia anticipata, invece già nel momento dell’invaiatura (cambio di colore dei grappoli da verde a blu) il calendario del ciclo vegetativo si era riallineato a quello tradizionale e poi la maturazione è andata avanti lentamente e con regolarità. Nel 2016, la prima volta dopo diversi anni, i grappoli hanno percorso il cammino verso la vendemmia a passo di lumaca con l’accumulo degli zuccheri nella polpa degli acini che procedeva più lentamente della maturazione polifenoloca, cioè quella delle sostanze nobili contenute nella buccia.

Un video da fiaba per Cenerentola DOC Orcia

La storia del vino diventa fiaba durante la vendemmia e la scarpa di Cenerentola ci porta a vedere vigneti, tinaie e bottaie fino alla sorpresa finale

Ecco il paggio del principe con in mano un cuscino su cui è adagiata una scarpa che brilla come un raggio di luna. Entra nella vigna di Sangiovese, sulle alte colline della Fattoria del Colle, durante la vendemmia, vede una ragazza che coglie l’uva e le chiede di provare la scarpa. Non è lei.
Allora va nella tinaia dove il mosto di Sangiovese e di Foglia Tonda, in tini diversi, si sta trasformando in vino; il paggio vede una cantiniera e le chiede di provare la scarpa. Non è lei.
Altro tentativo nella bottaia, dove, a lume di candela, fra le botti e i tonneau di rovere, il paggio trova un’altra cantiniera. Le prova la scarpa ma non è lei. Benché nella cantina lavorino solo donne e quindi ci sia ampia possibilità di scelta, nessuna riesce a mettersi la piccola scarpa di Cenerentola.
Finalmente il paggio del principe arriva alla Fattoria del Colle vicino all’enorme camino della cucina cinquecentesca della villa. Qui trova una giovane che sta sorseggiando un vino rosso. Le prova la scarpa e lei si trasforma in principessa. Appare la bottiglia del DOC Orcia 2015. Il vino che, dopo 15 anni dalla sua prima vendemmia, ha raggiunto uno straordinario livello di armonia e personalità. Ecco Cenerentola!
Questa è la storia narrata nel breve video creato da Tommaso Dironato mostrandoci, in un gioco, fra il fiabesco e il reale, dove nasce il vino Cenerentola e come diventa una principessa dell’enologia internazionale.

MERCATI E RICONOSCIMENTI
Il vino Cenerentola ha fatto molta fatica per affermarsi ma oggi ha fan in tutto il mondo. E’ esportato in 15 Paesi. Oltre ai consumatori anche i critici i wine critics apprezzano Cenerentola: ha ottenuto 90/100 da Robert Parker Wine Advocate e 91/100 da Wine Spectator.

Cenerentola Orcia Doc 2013 alla conquista del mondo

Cenerentola un vino che porta il nome di una fiaba e contiene due antichi vitigni toscani ma vuole conquistare i signori del vino del mondo

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2013 anno fortunato per i vini della Fattoria del Colle di cui Cenerentola è il fiore all’occhiello. Un vino importante perché profondo e complesso, quindi destinato a durare nel tempo evolvendosi verso eleganze straordinarie.

<<In questa annata abbiamo visto la maturazione procedere lentamente con gli zuccheri e gli acidi che si evolvevano di pari passo con i polifenoli della buccia dell’uva. Ma a differenza di quanto avveniva nel passato la vendemmia a cavallo delle piogge autunnali ha mandato in cantina uva sanissima>>ha detto Donatella Cinelli Colombini.
Il vino Cenerentola prende il nome dalla famosa novella dove una giovane con due sorelle più grani e invitate al ballo del principe, sfida la sorte e in modo avventuroso va anche lei alla festa e conquista il principe azzurro. Anche la DOC Orcia a cui il

Cenerentola-DOC-Orcia-2013-Violante-Gardini-Cinellicolombini-Jr

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vino Cenerentola appartiene, è nata per ultima (il 14 febbraio 2000) fra le storiche denominazioni del Brunello e del Nobile di Montepulciano. Giovane e con due sorellastre ma anche con l’ambizione di arrivare sulla tavola del principe e farlo innamorare.
Da questa somiglianza deriva il nome del vino.
Cenerentola è prodotto con due vitigni autoctoni: il Sangiovese (65%) uva protagonista dei grandi rossi toscani e Foglia tonda (35%) varietà antica della zona senese abbandonata da circa un secolo. Nel 2001 Donatella Cinelli Colombini decise di puntare su questo vitigno e negli anni è riuscita a ridurre il numero dei suoi grappoli che era all’origine dei suoi problemi cento anni fa.

Vale la pena vinificare le uve rare

Uve ormai dimenticate a volte poco qualitative ai fini enologici di cui rimangono poche piante. Produrre vino con queste uve è solo un capriccio?

Foradori, Nosiola Fontanasanta

Foradori, Nosiola Fontanasanta

Di Donatellla Cinelli Colombini, Montalcino, Casato Prime Donne
Salvare dalla sparizione le uve rare è importante << per scopi culturali più che enologici>> mi ha detto a Napoli il Professor Luigi Moio, concetto ribadito da Valerie Lavigne enologo e docente all’Università di Bordeaux <<in Portogallo ce ne sono molte ma solo qualcuna può dare buoni vini>>.
Vale dunque la pena di salvare le uve rare dal lungo passato storico anche se non danno origine a grandi vini, esse costituiscono frammenti della biodiversità e della specificità dei territori. Ma a cosa possono servire oltre che a creare delle collezioni destinate ai posteri? Ci sono casi fortunati come il Sagrantino sul quale l’Università di Perugia aveva dato parere negativo e grazie alla tenacia di Marco Caprai e al talento agronomico del

Marco Caprai Sagrantino

Marco Caprai Sagrantino

Professor Leonardo Valenti è diventato una star della viticultura italiana. In altri casi le varietà “orfane” davano, danno e daranno vini mediocri. Vini che tuttavia potrebbero originare delle mini produzioni sfiziose, qualcosa di rarissimo e particolare che il turista potrebbe comunque assaggiare anche solo per avere l’esperienza di un antico sapore locale. E’ il caso del progetto Senarum Vinea che mira a recuperare le varietà coltivate all’interno delle mura di Siena (Gorgottesco, Tenerone, Salamanna, Prugnolo gentile, Occhio di pernice, Procanico, Rossone, Mammolo) con un’azione che assomiglia al restauro e allo scavo archeologico. In pratica porterà alla produzione di vini, sicuramente mediocri, ma simili a quelli che bevevano i mercanti medioevali della città del Palio. Un vino “storico” che andrebbe sorseggiato nei boccali di terracotta come avveniva nel medioevo.

Grappa di Cenerentola e la fiaba ha un nuovo sapore

Cenerentola Doc Orcia è il vino preferito da Violante Gardini la Cinellicolombini Jr che ha creato una grappa in piccole bottiglie adatte a giovani principesse

CENERENTOLA GRAPPA E SHOPPERnew

CENERENTOLA GRAPPA E SHOPPERnew

<<Sono una romanticona e la fiaba di Cenerentola mi ha sempre fatto sognare, poi il vino Cenerentola è quello che amo di più, per questo ho creato una grappa giovane da monovitigno vestendola come una principessa bella, elegante e al passo con le ultime tendenze>> ha detto Violante raccontando come è nato il suo primo progetto di marketing per 600 piccole ma raffinatissime bottiglie di grappa di Cenerentola.

LA GRAPPA DALLE UVE DI FOGLIA TONDA

Prima di tutto la grappa: bisogna ricordare che viene distillata delle vinacce cioè dalle bucce dell’uva estratte dal tino ( e spremute ) quando la fermentazione si conclude e il vino è travasato in un altro contenitore. Violante ha usato le vinacce di foglia tonda, antico e rarissimo vitigno senese, che viene usato solo per la produzione dell’Orcia Doc “Cenerentola”. Ha scelto la “Distillerie Alboni Srl” una piccola realtà artigianale che si trova a Mensanello, vicino a Colle Val

GRAPPA DI CENERENTOLA

GRAPPA DI CENERENTOLA

d’Elsa, quindi abbastanza vicino da ricevere e distillare le vinacce ancora calde. Si tratta di un impianto molto artigianale discontinuo a vapore con due caldaiette e un alambicco dove tutto è manuale e i tempi di lavorazione sono lunghissimi.

PACKAGING: CENERENTOLA DIVENTA UNA GIOVANE PRINCIPESSA

<<Avevo solo 120 litri di grappa ma proprio per l’eccezionalità di questo distillato ottenuto dall’antico e raro vitigno Foglia Tonda di cui la Fattoria del Colle è il maggiore produttore, ho avuto l’idea di fare un autentico azzardo. Un packaging assolutamente nuovo: bottiglia molto piccola di 20 cl, da profumo, confezionata in una mini-shopper-bag nera lucida, come quelle che noi giovani donne usiamo per andare in spiaggia con le amiche>>.