
Chi sarà il primo Master of Wine italiano?
I candidati sono 5: Alessandro Torcoli Gabriele Gorelli Andrea Lombardi di Bertani Domains Pietro Russo di Donnafugata e Gianpaolo Paglia di Poggio Argentiera
Di Donatella Cinelli Colombini
I Master of Wine sono la “best wine community” l’associazione più esclusiva di esperti di vino esistente al mondo. Sono nati nel 1953 a Londra e nei sessant’anni di vita dell’associazione solo 372 persone sono riuscite a superare i terribili esami di ammissione. Adesso ci sono 322 MW attivi in 24 Paesi ma nessuno di loro è italiano. Sono responsabili o proprietari di aziende che producono, vendono oppure spediscono vino, insegnanti, studiosi, sommelier, giornalisti e ogni forma di addetti all’enologia. Occupano i posti chiave del commercio del vino.
Per entrare in questo olimpo servono almeno tre anni durante i quali frequentare dei
seminari e compiere un percorso formativo con l’aiuto di un Master of Wine tutor. Gli esami sono tre e possono essere ripetuti per un massimo di cinque volte dopo di che si è definitivamente bocciati. Il primo è pratico e riguarda l’assaggio bendato di 12 vini da descrivere per scritto. Segue l’esame teorico su aspetti produttivi e commerciali e infine la relazione di 10.000 parole su un tema inedito frutto di una ricerca personale.
I nostri 5 candidati hanno superato la prova pratica con i vini bendati e sono stati ammessi al secondo anno di corso alla fine del quale ci sarà la prova teorica. Solo Alessandro Torcoli, direttore editoriale di “Civiltà del bere” è già stato promosso alla fase successiva che prevede la tesina finale.
Ovviamente speriamo che tutti riescano a diventare Master of Wine ma io faccio il tifo per il montalcinese Gabriele Gorelli. E’ un trentenne gentile, riservato e decisamente di bell’aspetto. Insomma ha tantissimi pregi. Suo nonno aveva una minuscola vigna di Brunello e lui ha sempre avuto una gran passione per il vino. Dopo la maturità linguistica si è iscritto alla facoltà di comunicazione che non ha ancora completato. E’ un ottimo grafico e un lavoratore
tenace e affidabile, di quelli che risolvono i problemi e non ti lasciano mai nei guai. Insieme al socio Alexander Brookshow ha fondato a Montalcino un’agenzia di comunicazione e pubblicità con cui ho ottimamente collaborato negli anni scorsi. A loro si devono il sito, i depliant e le pubblicazioni del Consorzio del Brunello. Di recente Gabriele ha vinto il concorso per il logo Scd “Stem cell differentiation” che è andato nello spazio con
Samantha Cristoforetti. Riguardava una ricerca sugli effetti della mancanza di gravità sulla salute. <<Chi da bambino non ha sognato di diventare un astronauta, una professione simbolo di impegno, costanza, coraggio e sacrificio ma ripagata da soddisfazioni incredibili. Ebbene sì, lo ammetto, anch’io l’ho desiderato. Anche se il mio modello di professione da bambino era rappresentato da Archimede (il personaggio di Topolino), l’inventore>> ha dichiarato Gabriele Gorelli a MontalcinoNews qualche mese fa ma noi speriamo che, invece che Archimede pitagorico lui diventi un Master of Wine con sapore di Brunello.