
La Toscana del vino guarda al futuro
L’ Assessore all’Agricoltura della Toscana Gianni Salvadori racconta i suoi programmi per il vino
La serata è organizzata da Patrizio Angelini Presidente del Rotary Club di Chianciano Chiusi e Montepulciano. Soprattutto per amicizia ma anche per integrare i locali produttori di Chianti e Vino Nobile siamo stati chiamati io e Tommaso Bucci dalla terra del Brunello di Montalcino. L’Ingegner Bucci ha costruito insieme all’Architetto Angelini la cantina Banfi dove tutt’ora ricopre un ruolo dirigente.
di Donatella Cinelli Colombini
Eccoci dunque alle parole dell’Assessore la cui strategia ha due concetti portanti : “fare sistema” e “penetrare i mercati esteri” soprattutto asiatici.
Ovviamente la sua attenzione è anche alle strutture produttive: la Regione ha erogato 118.000.000 € per la riconversione di 17.000 ha di vigneto negli ultimi anni, ed è al lavoro per aumentare i finanziamenti pubblici sui nuovi impianti ( da 9 a 12.350€) e agevolare il credito bancario alle imprese.
Tuttavia il suo pensiero si concentra sul mercato. <<Con 56 vini con denominazione la Toscana ha il 15% delle DOC e DOCG italiane>> dice Salvadori << è un vanto ma anche un problema perché sostenere un’offerta coì articolata ci impone di fare sistema cioè di unire le forze >> . Ed ecco la sua idea << Toscana è una delle 40 parole italiane più conosciute nel mondo, usiamola come brand, facciamo lavorare insieme tutti i consorzi >> . L’impresa è difficile, lo sa anche lui, ma questo passaggio gli
sembra indispensabile per ottenere risultati duraturi. E’ disposto a spendersi a fianco delle cantine su mercati come la Cina, dove conta la presenza istituzionale . In questo scenario grandioso trovano posto parole come innovazione, irrigazione dei vigneti, tracciabilità del vitigno nei vini, aggregazione fra piccole imprese e infine il progetto di un grande evento sul vino che vada ad affiancare quello sull’agricoltura che già quest’anno ha attratto 150.000 persone.