Non è trippa per gatti
Questa ricetta di Buonconvento, un paese sulla strada che collega il Casato Prime Donne di Montalcino (10 km) e la fattoria del Colle di Trequanda (25km)
Si tratta di un quadernino scritto a mano dalle massaie in cui è racchiusa tutta la sapienza domestica appresa dalle nonne. Le ricette sono semplici, veloci ma buonissime.
Buonconvento è lungo la strada romana Cassia che nel medioevo diventò Via Francigena. Era dunque un luogo di sosta fortificato da splendide mura, per eserciti, mercanti, pellegrini e persino sovrani. Nel 1313 vi morì l’Imperatore Arrigo VII che, secondo la leggenda, fu avvelenato nel convento con un’ostia consacrata da cui il detto <<Buonconvento e cattivi frati>> che ha perseguitato i bonconventini – detti anche granocchiai o nebbiaioli – fino ai giorni nostri.Ingredienti della trippa
Trippa mista lessata, la buccia grattata di mezzo limone, una cipolla, passata di pomodori pelati, parmigiano grattato, olio extravergine, sale e pepe
Preparazione:
Rosolare nell’olio extravergine la cipolla tagliata finemente a cui aggiungere la trippa dopo averla affettata a strisce. Salare e pepare, aggiungere la scorza di limone e poi la passata ottenuta sbollentando, pelando i pomodori e passandoli poi dal passaverdura.
Continuare la cottura a fuoco basso per circa un’ora facendo sobbollire il pomodoro.
A fuoco spento cospargere la trippa di parmigiano e portare in tavola.