
GREEN, ETICA SOCIALE E TURISMO DEL VINO 8
Gli enoturisti sono sempre più attratti dal “buono pulito e giusto” che Carlo Petrini descrisse nel 2005 rovesciando gli stereotipi su cibo e agricoltura

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Di Donatella Cinelli Colombini
La richiesta di una campagna preservata e rispettata, in cui trascorrere il tempo libero, è talmente forte che le cantine turistiche sono spinte ad accelerare la transizione ecologica affiancandosi a quella fascia di imprese in cui l’aspirazione alla sostenibilità esprime il modo di essere vignaioli. Mi riferisco specificamente alle imprenditrici descritte nell’articolo di Marta Galli pubblicato in “Sustainability” e intitolato “Addressing Tensions and Paradoxes in Sustainable Wine Industry: The Case of the Association “Le Donne Del Vino”” che descrive il sincero e diffuso sentimento ambientalista dell’enologia femminile.
DAL VETRO LEGGERO AL BIO – LE SCELTE SOSTENIBILI DELLE CANTINE
L’ampiezza della svolta sostenibile del vino riguarda la coltivazione BIO – biodinamica delle vigne ma non solo. L’attenzione si concentra sul nuovo packaging e soprattutto le bottiglie di vetro leggero che Wine Intelligence mette al primo posto fra le 5 tendenze 2022 del vino. Alcune etichette hanno attualmente bottiglie che pesano un chilo ma anche un normale vetro da 500 gr rappresenta il 29% dell’impronta carbonica del vino. Ecco che ridurre il peso delle bottiglie fa scendere di un grammo di CO2 per ogni grammo di vetro. Per questo il rinnovamento del packaging è fondamentale nel rispetto ambientale delle cantine.
La seconda tendenza 2022 indicata da Wine Intelligence è <<Luxury wine will need to burnish sustainability credentials>>.

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Quindi il vino, soprattutto nelle sue espressioni più prestigiose, deve mostrarsi sostenibile e non solo essere sostenibile. Una tendenza che i grandi gruppi enologici italiani stanno già mettendo in atto. Il gusto digitale del vino italiano 2021, indagine realizzata da Omnicom PR Group Italia – sulle 25 maggiori cantine dalla classifica annuale di Mediobanca, mostra come il 28% del campione sia già autosufficiente dal punto di vista energetico al 100% dei suoi consumi utilizzando energia da fonti rinnovabili.
L’IMPEGNO SOCIALE E CULTURALE DELLE CANTINE
E’ sul fronte dell’impegno sociale e culturale che le scelte etiche diventano più visibili con progetti di supporto a enti culturali come musei o il Fai, l’attivazione di cantine didattiche, progetti per le scuole o borse di studio e il sostegno di associazioni collegati all’inclusione sociale. Meno diffuse e meno note, anche attraverso la comunicazione giornalistica, le buone pratiche di governance aziendale sebbene inizino a diffondersi.
Da parte dei consumatori e dei turisti del vino cresce la consapevolezza che le scelte alimentari possono determinare il futuro del mondo. Sentimenti che spingono i consumi verso i vini sostenibili e le imprese di produzione verso una viticultura e un’enologia meno “invasiva” e più rispettosa di natura e tradizioni come il recupero dei vitigni autoctoni in estinzione.
ENOLOGIA LEGGERA E VINI SENZA MANI
Sentiments che talvolta conducono a posizioni integraliste che favoriscono il successo di chi fa scelte estreme come i vini “senza mani” dove l’intervento dell’uomo è ridotto al minimo. Più moderata la posizione di Luigi Moio attuale Presidente di OIV – Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino che in un suo intervento al Cirve (Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia) dell’Università di Padova, a fine 2021 ha teorizzato l’”enologia leggera” dove l’uomo sovrintende ma non interviene sulla natura.
In generale l’ambientalismo avrà crescenti ripercussioni sulle prospettive di vendita e di visita delle cantine turistiche e già adesso le scelte sostenibili e di responsabilità sociale, così come la capacità di comunicarle danno un vantaggio competitivo.
L’IMPORTANZA DI EVIDENZIARE LE SCELTE SOSTENIBILI A FINI TURISTICI
Quindi è importante segnalare, nella comunicazione scritta ma anche con la cartellonistica interna all’azienda e spiegare, durante le visite guidate, che i vigneti sono BIO, l’energia è autoprodotta, l’acqua viene risparmiata, le verdure del ristorante provengono dal proprio orto, i rifiuti sono divisi per favorire il loro riciclaggio ….. invitando anche i visitatori a collaborare nelle azioni di rispetto ambientale.
E’ anche utile organizzare delle dimostrazioni tangibili delle proprie scelte. In una cantina c’è una bilancia con due piatti contenenti 100 bottiglie ciascuno ma, se provate a sollevare quelle di vetro pesante non ci riuscirete, mentre quelle leggere rivelano tutto il risparmio di vetro e energia che ha richiesto la loro produzione.
Il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei turisti è fondamentale perché lascia un’impronta più duratura nella mente dei visitatori. Allo stesso modo è necessaria la coerenza dei propri comportamenti. Chi dice di essere un ambientalista convinto e poi serve gli abbinamenti con il vino su piatti di plastica monouso, diventa poco credibile e lascia un’ombra di dubbio che arriva fino alle sue bottiglie.