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Il Vinitaly: monstre per mettere il turbo all’export

Bellissimo 50° Vinitaly più spumeggiate che mai. 55.000 operatori e i produttori che non hanno neanche il tempo di mangiare con la fila di buyer in attesa.

Sergio Mattarella al Vinitaly

Sergio Mattarella al Vinitaly

Un successone che è andato oltre le più rosee speranze degli organizzatori. Un successo annunciato visto che il direttore generale Giovanni Mantovani aveva prospettato un investimento aggiuntivo di 8 milioni di Euro nell’incoming di buyer esteri. Una circostanza che aveva trovato conferma nell’edizione sotto tono della fiera tedesca Prowein diretta concorrente di Vinitaly. Alle e-mail delle cantine gli importatori rispondevano <<quest’anno ci vediamo a Vinitaly>> e infatti gli export manager sono partiti per Verona con le agende belle piene di appuntamenti. Poi in fiera sono stati letteralmente presi d’assalto. Un super Vinitaly e un’euforia generale che ha comunque creato dei piccoli problemi con ingorghi stradali enormi.

4.100 espositori, 100.000 metri quadri di padiglioni fieristici, 55.000 operatori, con il 37%

Espositori Vinitaly

Espositori Vinitaly

di buyer esteri ( di 140 Paesi esteri) sul totale degli operatori presenti. Tutto in crescita rispetto alle precedenti edizioni.  Persino i telefonini funzionano!

Inaugurazione alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. E’il primo Vinitaly aperto dalla più alta carica dello Stato e il massimo riconoscimento istituzionale al 50° anniversario della fiera. Mattarella parla delle Donne del Vino e riconferma la sua straordinaria sensibilità quando, alla fine del pranzo, stringe la mano a tutto il personale di cucina.

Cosa mangiano i potenti

Nel piatto dei grandi del mondo: la Regina Elisabetta non ama gli spaghetti, Obama le barbabietole, mentre la Merkel preferisce la cucina tradizionale tedesca

Queen Elizabeth a tavola

Queen Elizabeth a tavola

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Un delizioso pezzo di TGCom24 poi sviluppato da WineNews ci rivela gli ultimi gossip sulle tavole dei potenti del mondo. E le curiosità sono davvero tante. Il presidente Russo Putin ha un assaggiatore che lo difende dai cibi avvelenati come Caligola e Hitler. Non è un buon segno e rivela tutta la tensione del momento politico. Per la Regina Elisabetta le attenzioni sono d’altro genere: non le

Angela Merkel

Angela Merkel

piacciono i cibi piccanti, i crostacei, i cibi orientali e gli spaghetti. Pasteggia con acqua e prima di cena gradisce un gin. Il Principe consorte Filippo invece preferisce la birra al vino.
Barack Obama è un supporter della cucina italiana, ama la birra artigianale ed ha comprato personalmente l’apparecchiatura per fabbricarla alla Casa Bianca usando il miele delle arnie di sua moglie Michelle. Il risultato è talmente buono che il presidente la offre spesso ai suoi ospiti. Sulla sua tavola è bandita la barbabietola rossa che non digerisce mentre abbondano gli ortaggi del suo orto.
François Hollande ha riportato sulla tavola dell’Eliseo i formaggi che il suo predecessore Sarkozy aveva eliminato con grande imbarazzo dei cultori della gastronomia francese. L’attuale Presidente ama gli hamburger e detesta il caviale, le aragoste e i tartufi.

Renzi facci sognare! Vogliamo De Castro commissario Europeo

Paolo De Castro è il nostro super esperto di agricoltura e di  Parlamento Europeo ed è l’unico che potrebbe tesaurizzare la vittoria elettorale italiana

Paolo-De-Castro

Paolo-De-Castro

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Il portafoglio più grosso dell’Unione Europea è quello agricolo. Assorbe il 34% delle risorse comunitarie e attraverso la PAC -sigla ombrello che significa Politica Agricola Comune- ha allargato il concetto di agricoltura alla difesa ambientale, alla sicurezza alimentare e alla salute pubblica cioè ha dato un connotato sociale a ogni decisione sul mondo rurale. Bellissimo a dirsi e difficilissimo a farsi. I negoziati estenuanti e la continua contrapposizione fra il Nord Europa e l’area mediterranea hanno visto spesso l’Italia alle corde, a subire decisioni svantaggiose. Tra gli agricoltori è diffusa la convinzione che solo i Ministri tecnici come Luchetti, De Castro, Zaia o Catania siano riusciti a tenere testa alle agguerritissime delegazioni straniere.
Per questo, per trasformare il successo elettorale di Matteo Renzi  in qualcosa di vantaggioso per il nostro Paese bisogna far sedere Paolo De Castro nella sedia di Commissario Europeo.

Perché voterò Renzi e spero che lo farete anche voi

Non ha la bacchetta magica ma almeno ci prova. Promette un cambiamento e questa è la cosa principale, ma crede anche nel talento e non nelle clientele

Vanity Fair copertina

Vanity Fair copertina

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

La politica non mi piace, soprattutto non mi piace la politica che vedo qui in Italia, ma continuo a sperare in una rinascita, a sperare che sia possibile avere coraggio, cambiare le cose e uscire dalla crisi. Per questo sostengo chi vuole provarci, come Matteo Renzi

Qualche francobollo delle cose che ha detto di recente

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19 novembre – da eNEWS 376
Sul Ministro Cancellieri <<Cancellieri dice ai giornali “Se ci fosse stato il vecchio PD mi avrebbe difeso”. Non so. Io spero che ci sia un PD nuovo. E lo spero per l’Italia, non per Cancellieri.>>
Sull’alluvione in Sardegna << negli ultimi 50 anni le alluvioni hanno travolto circa 1.500 centri urbani provocando 4.200 morti e quasi mezzo milione di sfollati. Quante vittime dobbiamo ancora contare perché finalmente si consideri la difesa del suolo una grande emergenza nazionale?>>
Giusto, provaci Matteo, salvaci dalle acque come Noè!

20 novembre – da “Vanity Fair” <<Via le province, via il Senato, via la metà delle poltrone nei consigli regionali, nelle giunte, nelle aziende partecipate. Dimezzare il numero dei politici, raddoppiare il numero delle biblioteche e degli asili nido: su 100 famiglie che fanno richiesta solo 14 trovano posto, si rende conto? >>
Questo si che mi piace!

Vini e capricci del re di Gozo Abraham Said

Inaugurato dal Primo Ministro di Malta Joseph Muscat, Vini e capricci è più di un negozio perché insegna a mangiare e bere le cose migliori

Abraham Said con Donatella e Carlo

Abraham Said con Donatella e Carlo

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
500 invitati e tanti ospiti venuti dall’Italia e persino dal Belgio per festeggiare Abraham Said e il suo meraviglioso nuovo centro di esperienze gastronomiche Vini e capricci. Venerdì 11 ottobre alle 17,30 in punto – come da programma – arriva il Primo Ministro Joseph Muscat 39 anni, bell’uomo, sorridente, sguardo diretto e intelligente,

Joseph Muscat Abraham Said

Joseph Muscat Abraham Said

ha studiato all’Università di Malta e di Bristol. Sembra Matteo Renzi in versione maltese. E’ stato eletto qualche mese fa dopo 30 anni di governo conservatore quasi ininterrotto. La sua presenza e il suo discorso non lasciano dubbi sulla sua strategia politica <<bisogna sostenere chi investe e crea posti di lavoro ma soprattutto chi punta in alto, come in questo caso, perché ci permette di crescere e di competere sempre meglio anche nel turismo. Quello che inauguriamo oggi è importante per Gozo ma anche per tutta la Nazione>> Abraham, visibilmente commosso, ha accompagnato il Primo Ministro all’interno dove ha scoperto la lapide celebrativa e ha assistito alla benedizione. Qui siamo nello stato più cattolico del mondo e la preghiera viene detta in maltese.

Vissero per sempre cornuti e contenti

Francesco Totti è il papà più sexy seguito da Beckham, Ramazzotti e Matteo Renzi. Il sindaco supera di slancio Brad Pitt e Tom Cruise ma anche Obama.

Francesco Totti al mare

Francesco Totti coi bambini

Il controverso sito Victoria Milan sulle scappatelle extraconiugali, fondato in Norvegia nel 2010,  indaga sulle opinioni degli italiani in fatto di sesso e le sorprese non mancano. Quello che innesca il tradimento è in genere una piccola cosa, un’abitudine fastidiosa. Per gli uomini sono insopportabili i piagnistei, la scarsa avvenenza,  i lamenti, la sporcizia, la pigrizia e i peli. Le donne detestano i partner pigri, avari, lagnosi, che parlano a voce alta,  sporchi e amanti delle battute sconce.

Ma alla fine il tradimento non è così devastante nella coppia. Molto peggio quando una moglie denigra, si prende gioco o sfrutta economicamente il marito. Le donne trovano invece devastanti la violenza, alcune abitudini fastidiose oppure i rapporti costruiti per i vantaggi economici che portano. Il tradimento è al 6 posto per gli uomini e al settimo per le donne. Tutto sommato si può anche sopportare se il partner è gentile e premuroso.

Fuori! E’ il titolo del libro di Renzi ma lo pensiamo tutti

Matteo Renzi, non è un genio della politica ma ora lo aspettiamo a gloria. Intanto vi racconto del suo libro e vi invito a leggerlo

Matteo Renzi

Matteo Renzi sindaco di Firenze

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Ho avuto una sola conversazione con Matteo Renzi, attraverso la regia televisiva di una TV locale – io da Siena, lui da Firenze – e non mi piacque. Da abitante di un paese (sebbene famosissimo) della campagna senese sono allergica al “Firenze centrismo” di certi politici che tendono ad accentrare nel capoluogo risorse e opportunità. Per questo la sua sfrenata passione per Firenze mi dette fastidio. E’ solo leggendo il suo libro che ho capito come fosse un amore viscerale e autentico come il mio per il Brunello. L’ho sostenuto nelle passate primarie e mi prodigherò per fargli vincere le prossime. Intanto vi racconto il suo libro. Il primo libro scritto da un politico divertente e avvincente come un romanzo.
Il titolo è un programma politico “Fuori” (Rizzoli pp 208 € 17,5) e nel retro c’è una spiegazione ancora più esplicita << Contro i soliti noti, contro i tromboni e i trombati, contro una classe politica che ha sprecato la propria opportunità di cambiare le cose>>.

Roberto Benigni, Dante e le Olimpiadi

Meravigliosa serata fiorentina ascoltando Roberto Benigni che spiega i guasti della politica di oggi usando il medioevo, le Olimpiadi e Dante

<<Ho sentito alla televisione che un giovane fiorentino ha vinto una medaglia d’argento alle Olimpiadi mirando al centro e mi

Roberto-Benigni-spiega-la Divina-Commedia

Roberto-Benigni-spiega-la Divina-Commedia

sono chiesto: ma che ci fa Matteo Renzi alle Olimpiadi? Poi mi hanno spiegato che è uno che tira con la carabina>>. Questo è l’inizio di una serata magica davanti a Santa Croce a Firenze. Roberto Benigni continua senza un attimo di sosta << avete visto dove vinciamo alle Olimpiadi noi italiani? E’ emblematico … tiro con l’arco, pistola, carabina, fioretto, judo .. è il segno del momento … stiamo imparando a sopravvivere>> << si perché Monti ci ha preso tutto con le tasse, ha preso, preso, preso … e ha promesso che poi ci sarà la ripresa  …. perchè fino a ora non gli è bastato! >>

Seimila persone guardano questo piccolo uomo vestito di grigio con una giacca troppo grande per lui e i capelli in disordine. Lo ascoltano, ridono, applaudono ma soprattutto stanno attenti a quello che dice. Non ci sono posti vuoti, non come alle Olimpiadi! Poi, quando Roberto comincia a spiegare la Divina Commedia il silenzio diventa tutale. Nessun brusio, nessun telefonino che suona, nessuno che si alza. Tutti lo guardano come ipnotizzati. E non è un pubblico di vecchie signore con un passato al liceo classico, ci sono soprattutto giovani.