Il Vinitaly: monstre per mettere il turbo all’export
Bellissimo 50° Vinitaly più spumeggiate che mai. 55.000 operatori e i produttori che non hanno neanche il tempo di mangiare con la fila di buyer in attesa.
Un successone che è andato oltre le più rosee speranze degli organizzatori. Un successo annunciato visto che il direttore generale Giovanni Mantovani aveva prospettato un investimento aggiuntivo di 8 milioni di Euro nell’incoming di buyer esteri. Una circostanza che aveva trovato conferma nell’edizione sotto tono della fiera tedesca Prowein diretta concorrente di Vinitaly. Alle e-mail delle cantine gli importatori rispondevano <<quest’anno ci vediamo a Vinitaly>> e infatti gli export manager sono partiti per Verona con le agende belle piene di appuntamenti. Poi in fiera sono stati letteralmente presi d’assalto. Un super Vinitaly e un’euforia generale che ha comunque creato dei piccoli problemi con ingorghi stradali enormi.
4.100 espositori, 100.000 metri quadri di padiglioni fieristici, 55.000 operatori, con il 37%
di buyer esteri ( di 140 Paesi esteri) sul totale degli operatori presenti. Tutto in crescita rispetto alle precedenti edizioni. Persino i telefonini funzionano!
Inaugurazione alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. E’il primo Vinitaly aperto dalla più alta carica dello Stato e il massimo riconoscimento istituzionale al 50° anniversario della fiera. Mattarella parla delle Donne del Vino e riconferma la sua straordinaria sensibilità quando, alla fine del pranzo, stringe la mano a tutto il personale di cucina.