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Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio

Le Donne del Vino protagoniste di un programma di 14 giorni in collaborazione con il Comune di Firenze e la pittrice Elisabetta Rogai per il G20 dell’agricoltura

 

Firenze-Palazzo-Vecchio-Donne-del-Vino-in-preparazione-del-G20

Firenze-Palazzo-Vecchio-Donne-del-Vino-e-Massimo-Giletti-in-preparazione-del-G20

di Donatella Cinelli Colombini

Incontri, dibattiti, performance di pittura dal vivo, enoarte, degustazioni … formano un fitto programma che declina il vino in tutte le forme, stimola la riflessione e porta esempi concreti capaci di aprire strade verso il futuro dell’enologia e dell’agricoltura tutta.

 

G 20 DELL’AGRICOLTURA FIRENZE 2021

Quest’anno il G20 Agricoltura avrà luogo a Firenze alla metà di settembre e il Comune ha concesso uno degli spazi più belli di Palazzo Vecchio, la Sala d’Arme, alle Donne del Vino per organizzarvi un progetto di incontri, dibattiti, degustazioni dedicati ai temi del forum internazionale: la resilienza, la sostenibilità e il contrasto della fame nel mondo.

Firenze-Palazzo-Vecchio-Donne-del-Vino-in-preparazione-del-G20

Firenze-Palazzo-Vecchio-Donne-del-Vino-in-preparazione-del-G20

Il progetto impegnativo che trova nella mostra delle opere della pittrice Elisabetta Rogai una cornice raffinata, toscanissima e perfettamente aderente al tema. Infatti, la Rogai, è un’artista di fama internazionale, che usa il vino per dipingere. La sua tecnica assolutamente originale, celebra proprio quest’anno il suo decennale e si chiama “Enoarte”. Proprio dal rapporto di stima e amicizia che mi lega, da quasi vent’anni, ad Elisabetta Rogai, nasce l’unione di volontà che ha reso possibile la collaborazione fra Comune di Firenze, Donne del Vino e lei per il progetto “Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio”.

 

ELISABETTA ROGAI E L’ENOARTE

Quello di Elisabetta Rogai è un dipingere “di vino” di cui l’artista offre una pratica dimostrazione nelle performance live. Le tele di Elisabetta Rogai aggiungono un tocco di creatività e femminilità al programma di incontri organizzati dalle Donne del Vino in collaborazione con il Comune, per i 14 giorni – dal 2 al 15 settembre 2021- Una preparazione al G20 sull’Agricoltura a cui prendono parte 35 delegazioni estere con i 70 componenti.

 

Il turismo del vino in Toscana (1)

Toscana, ha fatto da incubatore al turismo del vino italiano e poi dei tour operator del vino. Ora sperimenta i wine resort e la formazione dei Wine hospitality manager

Turismo del vino al Casato Prime Donne e alla Fattoria del Colle Toscana

Turismo del vino al Casato Prime Donne e alla Fattoria del Colle Toscana

Di Donatella Cinelli Colombini

La Toscana ha fatto da incubatore al turismo del vino in Italia dando vita alla giornata Cantine aperte il 9 maggio 1993 con cento aziende di produzione che si aprirono per prime, tutte insieme, nella stessa domenica. Anche la prima legge sulle Strade del Vino del 1999, ha avuto il toscano Flavio Tattarini come primo firmatario e le Città del Vino, associazione che coordina le municipalità dei distretti viticoli è nata nel 1987 a Siena dove ha ancora la sua sede.

Tutt’ora la Toscana primeggia nell’offerta enoturistica con un portafoglio diversificato e molto ben organizzato di cantine in cui i visitatori trovano punto vendita, sala da degustazione, winery tours e personale poliglotta. La delegazione toscana del Movimento Turismo del Vino è ancora oggi la più grande e attiva fra le associazioni regionali delle cantine aperte al pubblico.

TOSCANA ANTICIPATRICE DELLA NORMATIVE SUL TURISMO DEL VINO

Movimento del Turismo del vino Toscana

Storytelling-Cantine aperte-Movimento del Turismo del vino Toscana

Dopo che il referendum del 1993 abolì il Ministero del turismo, questa materia è delegata alle regioni. Circostanza che ha determinato grosse diversificazioni nella possibilità di sviluppare l’enoturismo in cantina nei diversi distretti del vino. In Veneto o in Lombardia, ad esempio, fino all’approvazione dell’emendamento alla Finanziaria 2018 del Senatore Dario Stefano e il successivo Decreto Ministeriale 2019 di Gianmarco Centinaio, le cantine avevano enormi limitazioni nella commercializzazione dei servizi turistici a pagamento. La Toscana invece ha normato le attività di accoglienza dei visitatori nelle aziende di produzione fra quelle ricreative e didattiche previste nell’agriturismo, di fatto anticipando le norme nazionali e dando una spinta decisiva al turismo del vino regionale.

TURISMO DEL VINO IN CANTINA

L’enoturismo è una delle tipologie di turismo in maggiore espansione all’interno del comparto enogastronomico che sta segnando incrementi da capogiro. Roberta Garibaldi, nel suo 2° Rapporto sul Turismo Enogastronomico in Italia ha stimato + 21% nel 2016 +30% nel 2017 e + 48% nel 2018.

Vita da produttore: cronaca di 3 giorni di-vini

La vita dei produttori di vino pare divertente ma ….. 3 eventi in 3 giorni: Molesini a Cortona, Orcia Doc a San Giovanni d’Asso, Sorsi di Web a Bologna

Molesini-e-Cenerentola

Molesini-e-Cenerentola

Di Donatella Cinelli Colombini

Giovedì 27 ottobre, Cortona. L’Enoteca Molesini organizza una degustazione di Brunello e Doc Orcia Cenerentola. Il vento di tramontana crea un’atmosfera quasi invernale e, quando arrivo, mia figlia Violante ha le mani gelate, ma i clienti sono euforici e sorseggiano i loro calici chiacchierando piacevolmente all’aperto <<sono tutti americani>> mi spiega Marco Molesini <<e da loro bere vino in strada è proibito, per questo qui non ci rinunciano>>. Il successo dell’evento mi lascia basita; siamo a fine stagione e qui è pieno di VIP vestiti semplicemente ma con conti correnti milionari. A cena i 110 posti disponibili nella Locanda del Loggiato sono full booked da giorni e ci sono 50 ospiti in lista di attesa. Il locale è curato nel dettaglio con affreschi sui muri e rose sui tavoli. Ci sentiamo coccolati e quando il tenore comincia a cantare i pezzi d’opera quasi mi commuovo. Molesini è davvero un grandissimo ambasciatore del grande vino italiano nel mondo.

Orcia-Doc-I-produttori-e-i-giornalisti-a-San-Giovanni-d'Asso

Orcia-Doc-I-produttori-e-i-giornalisti-a-San-Giovanni-d’Asso

Back home e il giorno dopo arriva un press tour organizzato dal Movimento del Turismo del Vino della Toscana. Nel castello di San Giovanni d’Asso sede del museo del Tartufo bianco delle Crete senesi la Doc Orcia organizza la degustazione di 11 vini con i produttori che raccontano la propria storia. Violante Presidente di MTV oltre che figlia petulante aveva iniziato a brontolarmi due giorni prima <<11 sono troppi sarà una degustazione mortalmente noiosa>> e io a ripetere <<fidati, si divertiranno>> e infatti i giornalisti rimangono affascinati dalla giovane Doc Orcia rampante e appassionata dove ogni vino è fatto artigianalmente e quindi assume la personalità del produttore.

Più Abruzzo e meno Montepulciano con tanta voglia di vincere

Con i produttori abruzzesi per parlare di turismo, web e indentità. Cantine enormi e molto piccole, alla ricerca di un successo diverso dalla qualità-prezzo

Fabio Piccoli lavini Furlan Nicola D'Auria Donatella Cinelli Colombini

Fabio Piccoli lavini Furlan Nicola D’Auria Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini
… andiamo. E’ tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzo i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare … scriveva D’Annunzio. Arrivando in macchina l’occhio sale sulle pendici degli Appennini coperti di neve, alla ricerca delle greggi. Non ci sono più ma questa terra mantiene la sua forza straordinaria. E’ solenne, è vera, con la tragedia irrisolta del terremoto de L’Aquila, il silenzio delle montagne brulle che scendono verso il mare e le zone industriali piene di capannoni. Una terra di grandi contrasti, dove convivono enormi cantine sociali e piccoli produttori alle prese con un mercato italiano in difficoltà.

Dora D'Auria

Dora D’Auria

A cena da Nicola D’Auria, presidente regionale del Movimento turismo del vino, rimaniamo sbalorditi dalla bellissima struttura della sua azienda: una sala banchetti su due piani e un ambiente sotterraneo dove le pupitre dello spumante si alternano agli amplificatori per la musica dal vivo. Mi guardo intorno ammirata <<ammazza oh! E io che credevo di essere avanti!>>

Wine2wine il futuro nel bicchiere

Un modo nuovo di parlare fra produttori, fra produttori e giornalisti, fra produttori e tecnici. Un’abbuffata di contatti, stimoli e opportunità …veloce

Wine2wine Giovanni Matovani al centro Ian D'Agata a destra

Wine2wine Giovanni Matovani al centro Ian D'Agata a destra

Di Donatella Cinelli Colombini

Ha sorpreso tutti. Il mondo del vino è arrivato a Verona incuriosito ma non convinto. Ha partecipato a Wine2wine con crescente entusiasmo ed è tornata a casa con una gran voglia di rinnovarsi.

Stevie Kim Wine2wine  aspettando il ministro Martina

Stevie Kim Wine2wine aspettando il ministro Martina

Giovanni Mantovani, Gianni Bruno, Stevie Kim e Ian D’Agata  hanno creato un nuovo

format capace di aprire il futuro alle nostre cantine. Non posso raccontarvi tutto perché quattro forum in contemporanea, ogni ora, due giorni di seguito, costituiscono una massa che solo WineNews, con 5 persone a disposizione, è riuscito a seguire adeguatamente.

Vi racconterò, in pillole le cose che mi hanno colpito di più: Forum delle Donne del vino, presiedute da Elena Martusciello,  sui valori immobiliari delle cantine. Delis Pantini, di Nomisma, mostra il rendimento del capitale delle aziende agricole. Bene solo il Brunello di Montalcino (è questo che mi ha colpito) che pur diminuendo negli ultimi 4 anni, mette a segno un bel +5, 8%,  benino Alto Adige e Barolo mentre tutto il resto d’Italia affonda.  Situazione confermata da Bill Thompson Knght  Frank  <<i compratori esteri si stanno orientando  sulle zone vitate più importanti>>.

Enoturisti per caso, enoturisti, milionari e talent scout

Chi sono e cosa vogliono i visitatori delle cantine italiane. Crescono, cambiano, vogliono imparare in modo divertente e spendono tanto

Calici di stelle 2013 Violante Gardini

Calici di stelle 2013 Violante Gardini

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

I visitatori delle cantine italiane sono stimati fra 4 e 6 milioni di unità con una crescita del 3,6% nettamente superiore al turismo italiano che è in grande difficoltà. Da due anni l’Italia vede costantemente diminuire i flussi interni mentre i 46 milioni di arrivi dall’estero, sebbene in crescita dell’1,9% nel 2013, non riescono più a controbilanciare il calo del turismo domestico.
Anche sulla valutazione del business ingenerato dall’enoturismo  i dati sono molto vaghi e mancano indagini approfondite. Tutti gli esperti di settore fanno riferimento all’Osservatorio del turismo del vino redatto da

Festa-Vendemmia-Bottega

Festa-Vendemmia-Bottega

CENSIS servizi per l’Associazione Città del Vino che propone una forbice fra i 3 e i 5 miliardi di Euro di giro d’affari a seconda se viene preso in esame solo il business in cantina oppure l’intero fatturato ingenerato dai visitatori nelle aree del vino.
L’Osservatorio mette in evidenza come il vino da solo non generi turismo. I flussi nascono quando le bottiglie prestigiose sono prodotte in territori particolarmente belli e integri. L’elemento del paesaggio appare determinate e collegato sia al rispetto ambientale che a elementi di tipo culturale. I visitatori, infatti, percepiscono l’assaggio del vino come un complemento oppure addirittura come una parte integrante della civiltà del territorio in cui si trovano, al pari della visita di un castello medioevale oppure di una villa cinquecentesca. In questo senso non deve stupire che la qualità del territorio sia al primo posto (23%) fra i fattori che influenzano la scelta dei turisti del vino prima della cultura (19%), dell’enogastronomia (17%) e del vino stesso (13%). Si tratta di un legame inscindibile fra i vini e le terre in cui nascono. Un legame che i titolari delle cantine cercano di interpretare sia nell’accoglienza che nella degustazione del vino.

Io e gli Argiolas storia di una lunga amicizia

Il titolo esatto dovrebbe essere <<Io e Pina Argiolas, Violante e Francesca Argiolas 20 anni di un’amicizia vignaiola>>

Argiolas tutta la famiglia

Argiolas tutta la famiglia

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Ho conosciuto prima il Turriga prima di Pina Argiolas. Quel vino sardo potente e elegante insieme, di statura internazionale e di carattere assolutamente autoctono mi affascinò a tal punto che in un’intervista risposi alla domanda <<quale vino vorrebbe produrre?

Turriga Argiolas

Turriga Argiolas

>> risposi <<Turriga>>. Seguì una telefonata e Pina Argiolas mi sembrò una gentildonna d’altri tempi. L’immaginavo con colletto in merletto e crocchia di capelli argento e invece, era una bella e giovane insegnante in tailleur rosso. Lo raccontai in un’altra intervista che la fece molto ridere.

Terredora e Montefredane: vini, incontri e avventure in Irpinia

Fusilli fatti a mano, Taurasi inebriante, tanti amici,  antichi paesi, troppo cemento e pochi  segnali stradali. Cronaca del viaggio avventuroso al Wine Fredane 

Wine Fredane 2013 notte Castello dei Caracciolo

Wine Fredane 2013 notte Castello dei Caracciolo

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Io e mio marito Carlo Gardini arriviamo in Irpinia nel primo pomeriggio. La prima tappa è da Daniela Mastroberardino a Terredora. La presenza del fratello Lucio, da poco scomparso, è quasi tangibile fra i grandi tini in acciaio e nella bariccaia dove le  Seguin Moreau sono allineate a doppia fila. Il sorriso di Daniela è il simbolo del suo coraggio, ora gira il mondo da sola e non ha mollato un giorno neanche con il Movimento turismo del vino  di cui è presidente. C’è davvero da ammirarla.

Daniela Mastroberardino Terradora tinaia

Daniela Mastroberardino Terradora tinaia

Percorso fra i vigneti che salgono su colline ripide e molto alte, dove il cemento armato del dopo terremoto ha fatto benefici economici e danni paesaggistici decisamente grandi. Colpisce la mancanza di segnalazioni stradali e le strade molto strette e piene di curve a gomito. Incrementare il turismo e soprattutto il turismo del vino in queste condizioni mi sembra davvero difficile

Montefredane, sede del Wine Fredane – laboratorio Doc, ci accoglie  con un diluvio che per fortuna finisce in un’ora. La conferenza è in una ex chiesa restaurata con cura. Ci sono gli strepitosi studenti del corso in Wine business dell’Università di Salerno con in testa Marco Trasente che è la vera anima del festival. Due di loro mi regalano il vino “Galeotto” prodotto dai detenuti del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi. Bravi ragazzi oltre capacità professionali avete anche un gran cuore.

Balla fra le botti a Calici di Stelle alla Fattoria del Colle

Notte multisensoriale: musica dal vivo The Pipedreamers, assaggi di Cenerentola Doc Orcia e Brunello, profumeria artistica nella notte del 10 agosto

 

Calici Di Stelle 2013

Calici Di Stelle 2013 Violante Gardini

Violante Gardini festeggia l’elezione a Presidente Toscana del Movimento del Turismo del vino con una festa aperta al pubblico in occasione di Calici di Stelle – 10 agosto – alla Fattoria del Colle nel sud del Chianti.
Musica dal vivo per ballare in mezzo alle botti e ogni mezz’ora una sosta con degustazione e, prima di tornare in pista, dedicare qualche momento a un profumo, alle stelle cadenti e ai desideri.
Per chi vuole anche cenare ci sarà un buffet con 10 piatti fra cui una tartara di chianina creata per l’occasione (28€).
La festa della Fattoria del Colle sviluppa, con qualche tocco in più, il tema di Calici di Stelle 2013 nelle cantine toscane <<Stelle della musica e del vino >>.
Un rito nuovo, giovane, raffinato ma a diretto contatto con la natura e le suggestioni di una notte d’estate in campagna. La musica alla Fattoria del Colle inizierà alle 22 per proseguire fino a mezzanotte quando ci sarà il brindisi alle stelle.

Il racconto di un miracolo di vino: Cantine aperte

Ecco come inventai l’evento che ha portato al successo il turismo del vino in Italia: 9 maggio 1993 operazione “Cantine aperte”

Cantine aperte Montalcino Casato Prime Donne

Cantine aperte Donatella Cinelli Colombini al Casato Prime Donne

E’ una storia quasi incredibile con una sequenza di colpi di fortuna che capitano una volta nella vita.

L’antefatto a Cantine aperte è un’indagine effettuata fra i soci VIDE – Viticultori Italiani di Eccellenza – associazione di cantine di alto profilo che mi aveva chiesto un’azione di PR senza un budget di investimenti, una cosa che richiede quasi la bacchetta magica.

Inventai un questionario e lo feci riempire ai visitatori delle aziende VIDE. Con mia sorpresa scoprii che era la prima indagine mai effettuata in Italia sui turisti del vino. Dopo averlo elaborato non sapevo però come interpretarlo e, con la mia consueta faccia di bronzo, telefonai all’Università Bocconi, il più reputato ateneo di economia in Italia.  Secondo colpo di fortuna, l’incontro con la Professoressa Magda Antonioli Corigliano che letteralmente si innamorò dell’argomento e tirò fuori, dai miei dati, il primo identikit dei turisti del vino.

E’ Violante il nuovo sales manager di mamma Donatella

Finalmente Violante realizza il suo sogno e prende nelle mani la commercializzazione delle 170.000 bottiglie del Casato Prime Donne e della Fattoria del Colle

Violante Gardini Cinellicolombini Jr

Violante Gardini sales manager

Una piccola produzione di vini prestigiosi che già adesso sono venduti in ristoranti e enoteche di 31 Paesi del mondo.  Violante Gardini la Cinellicolombini Jr affronta la nuova sfida con entusiasmo a mille. Ha atteso 10 anni questo momento preparandosi con la laurea in Economia aziendale a Firenze,  lo stage nella segreteria nazionale del Movimento Turismo del vino, sotto l’occhio vigile di Chiara Lungarotti e soprattutto il Master OIV che, per un anno, l’ha portata nelle Università, nelle zone viticole e nei mercati del vino più importanti del mondo.  Nell’azienda della madre Donatella Cinelli Colombini ha fatto la sua gavetta nel front office dell’agriturismo e nel commerciale del vino. Ha imparato a trattenere l’impulsività e a riflettere prima di dire le sue opinioni. Violante ha infatti un carattere esplosivo e contenerlo è stata la sua maggiore battaglia.

Puglia fra le 10 top wine destination del mondo

La Puglia è ora la regione più di tendenza: spiagge da sogno, arte, gastronomia da vera dieta mediterranea e persino il vino più premiato da tutte le Guide

Turismo del vino a Bari

Ecco che l’Assessore Dario Stefàno vuole trasformare il giudizio positivo di “Wine Enthusiast” che ha messo la Puglia fra le 10 top Wine destination del mondo, in opportunità di sviluppo per un settore agricolo che pare il solo in grado di reggere l’impatto della crisi grazie a un’esportazione in crescita e alla valorizzazione dei vitigni autoctoni. A questo fine riunisce a Bari alcuni dei maggiori esperti: Carlo Cambi, Monica Larner di Wine Enthusiast, Alessandro Regoli di WineNews e Magda Antonioli Corigliano dell’Università Bocconi e Donatella Cinelli Colombini. Un seminario che sembra un laboratorio di idee e mette in luce la necessità di superare la fase dilettantesca, per munirsi di regie e strutture. C’è chi come Regoli mette l’accento sulla comunicazione e chi come l’Antonioli evidenza la scomparsa della distanza fra cultura e enogastronomia in un approccio a tutto tondo con i territori. Donatella ha proposto invece le nuove figure professionali legate al turismo del vino. Ma tutti, con Carlo Cambi, in testa hanno ribadito lo straordinario potenziale turistico di questa regione.

Cenerentola parcheggia la carrozza all’Hotel Chateau Monfort a Milano

Vi racconto l’Happymovinhour n°1 che  porta con se nuove amicizie, tanti sorrisi e tantissimi sogni.

Visto per voi da Violante Gardini, la Cinelli Colombini Jr

invito_aperitivo_chateau_monfort

invito_aperitivo_chateau_monfort

Il 23 gennaio è avvenuto il primo evento di una serie di aperitivi organizzati dal Movimento del Turismo del Vino della Lombardia.  Le regioni italiane verranno ospitate una dietro l’altra iniziando dalla Toscana.

Eccomi qui dunque con i vini di alcune cantine toscane aperte al pubblico. Nella sontuosa sala “Incantesimo” dell’Hotel Chateau Monfort c’erano i banchi di assaggio dei vini lombardi da una parte e dei vini toscani dall’altra. In contemporanea, nella Cella di Bacco, degustazioni guidate con vecchie annate di due belle cantine che hanno fatto la storia dei vini toscani.

I primi ospiti arrivano alle 19 e, in pochi minuti, la sala diventa piena. La curiosità di degustare alcune perle dell’enologia toscana aveva portato allo Chateau Monfort una gran folla di wine lovers, giornalisti, operatori del settore. I vini erano accompagnati da ottimi salumi e formaggi toscani arrivati direttamente dalla terra d’origine e non solo: lo chef aveva preparato eccezionalmente per la serata i “pici con le briciole”, buonissimi, proprio come quelli che mangio a casa a Montalcino!

Il Master di Parma va a lezione di enoturismo da Donatella

Dall’Università di Parma alla Fattoria del Colle per una lezione di Donatella Cinelli Colombini su come trasformare una fattoria in una destination turistica

10 studenti e 3 docenti fra cui Guido Stecchi e Marzia Morganti, per una lezione composta da due ore in aula , pranzo tipico, visita

MasterParma-FattoriaDel Colle

MasterParma-FattoriaDel Colle

didattica alle cantine e alla villa cinquecentesca. Questo il programma messo a punto da Donatella Cinelli Colombini per dimostrare come si passa dalla teoria alla pratica del turismo del vino.

Visto per voi da Marzia Morganti Tempestini docente del Master che ci presenta gli studenti e i corsi dell’Università di Parma

Sono giovani, belli, pieni di entusiasmo ed hanno voglia di imparare. Sono i miei allievi del Master di I livello “Cultura, Organizzazione e Marketing dell’enogastronomia territoriale” dell’Università di Parma, pronti a sbarcare in Toscana per scoprire il profumo e i sapori della nostra regione. E non potevano partire che da una visita alla Fattoria del Colle di Trequanda  con un incontro con la Signora del Brunello Donatella Cinelli Colombini che proprio in questi giorni festeggia vent’anni di una delle sue creature ‘Cantine Aperte’.