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Grappa di Cenerentola e la fiaba ha un nuovo sapore

Cenerentola Doc Orcia è il vino preferito da Violante Gardini la Cinellicolombini Jr che ha creato una grappa in piccole bottiglie adatte a giovani principesse

CENERENTOLA GRAPPA E SHOPPERnew

CENERENTOLA GRAPPA E SHOPPERnew

<<Sono una romanticona e la fiaba di Cenerentola mi ha sempre fatto sognare, poi il vino Cenerentola è quello che amo di più, per questo ho creato una grappa giovane da monovitigno vestendola come una principessa bella, elegante e al passo con le ultime tendenze>> ha detto Violante raccontando come è nato il suo primo progetto di marketing per 600 piccole ma raffinatissime bottiglie di grappa di Cenerentola.

LA GRAPPA DALLE UVE DI FOGLIA TONDA

Prima di tutto la grappa: bisogna ricordare che viene distillata delle vinacce cioè dalle bucce dell’uva estratte dal tino ( e spremute ) quando la fermentazione si conclude e il vino è travasato in un altro contenitore. Violante ha usato le vinacce di foglia tonda, antico e rarissimo vitigno senese, che viene usato solo per la produzione dell’Orcia Doc “Cenerentola”. Ha scelto la “Distillerie Alboni Srl” una piccola realtà artigianale che si trova a Mensanello, vicino a Colle Val

GRAPPA DI CENERENTOLA

GRAPPA DI CENERENTOLA

d’Elsa, quindi abbastanza vicino da ricevere e distillare le vinacce ancora calde. Si tratta di un impianto molto artigianale discontinuo a vapore con due caldaiette e un alambicco dove tutto è manuale e i tempi di lavorazione sono lunghissimi.

PACKAGING: CENERENTOLA DIVENTA UNA GIOVANE PRINCIPESSA

<<Avevo solo 120 litri di grappa ma proprio per l’eccezionalità di questo distillato ottenuto dall’antico e raro vitigno Foglia Tonda di cui la Fattoria del Colle è il maggiore produttore, ho avuto l’idea di fare un autentico azzardo. Un packaging assolutamente nuovo: bottiglia molto piccola di 20 cl, da profumo, confezionata in una mini-shopper-bag nera lucida, come quelle che noi giovani donne usiamo per andare in spiaggia con le amiche>>.

Foglia tonda antico vitigno toscano

Originario del senese fu abbandonato perchè i poveri contadini di un secolo fa che lasciavano tanta uva sulle viti per cui nessun grappolo maturava

Foglia tonda

Foglia tonda

I° parte.

La descrizione dell’antica vite Foglia tonda continua fra due giorni
I vitigni autoctoni minori hanno tutti delle storie tormentate e il bisogno di un piccolo mago che li porti al successo. Un piccolo mago come Marco Caprai con il Sagrantino oppure una streghetta come Donatella Cinelli Colombini con il foglia tonda. Poi, quando finalmente il loro carattere unico e la loro capacità di raccontare un territorio, vengono riconosciuti …. Allora ridiventano un patrimonio collettivo e, spesso, danno un vantaggio competitivo alla denominazione che li adotta. E’ successo con il Sagrantino, speriamo che presto avvenga con il Foglia Tonda nella zona dell’Orcia.
IL VITIGNO FOGLIA TONDA

V-LavigneF-Bencini-B-Magnani-E-Luche-dalle-viti-Foglia-Tonda

V-LavigneF-Bencini-B-Magnani-E-Luche-dalle-viti-Foglia-Tonda

Intanto scopriamolo insieme il Foglia tonda vitigno raro e affascinante. E’ diffuso nella Toscana meridionale e forse in Umbria da tempo immemorabile. Di Rovasenda (1877), nel “Saggio per una ampelografia universale” descrive la Foglia Tonda nel Castello di Brolio. Breviglieri e Casini (1964) lo riferiscono al Chianti. Più di recente è stato identificato nelle vigne storiche dentro le mura di Siena con il progetto “Senarum Vinea” (2007-2012)
Dal 1970, il Foglia Tonda è iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite e nel 1978 è stato omologato dall’Università di Firenze.

Campai brindiamo con il Brunello in Giappone

Tokyo, due aspetti dello stesso racconto: il mondo del vino superprofessionale e quello del turista curioso che va dove i normali visitatori non vanno 

Di Donatella Cinelli Colombini

IL VINO ITALIANO IN GIAPPONE E LE DIFFICOLTA’ PRATICHE

Tokyo prima sera di donatella e Violante

Tokyo Donatella e Violante con Mitsuyuki Umevawa

Il Giappone è il 6° Paese importatore di vino italiano, ci sono 10.000 ristoranti italiani ma, a differenza di molte nazioni estere, hanno solo personale giapponese e non italiano, sono proprio i cuochi e i sommelier locali che vengono da noi per imparare e poi tornano nella loro terra natale per lavorare. C’è anche una giovane maitre-sommelier che ha lavorato all’Enoteca Pinchiorri e parla perfettamente la nostra lingua.
Io e Violante Gardini siamo in Giappone, per la seconda volta in due anni, perché questo Paese ci piace e vogliamo che diventi uno dei nostri mercati esteri più forti.

cucina giapponese

cucina giapponese

Ma l’avventura giapponese inizia maluccio. Arrivati in treno a Tokyo dall’aeroporto, scopriamo che ci sono 8 Hotel Principe e noi siamo in quello nella zona della movida e delle luci rosse, mamma mia! Ha camere piccolissime e senza armadio per cui dobbiamo tenere tutti vestiti nelle valige chiuse altrimenti non riusciamo ad entrare in bagno. C’è da chiedersi come fanno i giapponesi ad aprire i loro enormi bagagli. L’unica cosa davvero apprezzabile sono i wc con sedile riscaldato e ogni sorta di accessori, compreso la profumazione a spruzzo. Tuttavia l’agenzia che ha organizzato il viaggio riceve tutti i nostri peggiori pensieri.
Con qualche telefonata in Italia, anche il nostro amico importatore Mitsuyuki Umevawa riesce a trovarci, meno male, ma la cena prenotata va in fumo e quindi mangiamo il sushi in un posto nei dintorni.

Vendemmia 2015 meglio della mitica 2010

Una vendemmia  da record e se la classificazione delle annate del vino fosse stata aumentata come quella degli alberghi sarebbe a 7 stelle

donne sul trattore alla Fattoria del Colle

donne sul trattore alla Fattoria del Colle vendemmia

Montalcino, come sempre strafortunato, con i paesi intorno alluvionati soprattutto Buonconvento, dove il 24 agosto c’è stata la piena dell’Arbia. Anche la Fattoria del Colle può accendere un cero alla Madonna per essere stata risparmiata dalle grandinate che, a Sinalunga e poi a Torrita, hanno distrutto auto e tetti.

Insomma la fortuna ha guardato i vigneti di Brunello e di Orcia; l’uva è bella come non si vedeva da tanti anni persino meglio di quella 2010 che pure gli assomiglia molto come qualità e come “storia” del ciclo vegetativo. Inverno mite e

vendemmia 2015 merlot

vendemmia 2015 merlot Fattoria del Colle

piovoso, primavera piovosissima che ha disturbato la fioritura riducendo i grappoli. Le viti avevano iniziato il ciclo vegetativo a tutta velocità quando il luglio più caldo degli ultimi 200 anni le ha bloccate. L’invaiatura è iniziata verso il 25 luglio ed è durata oltre due settimane. Agosto con piogge alternate a punte di caldo e settembre con giornate assolate e

il cane della vendemmia Annibale

il cane della vendemmia Annibale

notti quasi fredde. All’inizio del mese le analisi mostravano un’uva molto dolce, circostanza che i cinghiali hanno capito immediatamente accorrendo in massa nei vigneti. Le recinzioni elettrificate hanno, per ora, salvato gran parte della produzione, ma ogni giorno i rischi di invasione degli ungulati aumentano, specialmente a Montalcino dove ci sono anche pecore golose d’uva. 

Ecco la foto vincitrice 2015 scelta da voi 

Il 31 agosto è finita la votazione online sulla foto più rappresentativa dei territori di Brunello e Orcia: ha vinto il Premio Casato Prime Donne Francesco Caso

Francesco Caso Chiesa di Vitaleta San Quirico d'Orcia

Francesco Caso Chiesa di Vitaleta San Quirico d’Orcia

Per oltre un mese la casella di voto è rimasta aperta e moltissimi di voi hanno espresso la loro preferenza fra i 5 finalisti scelti dalla giuria del premio Casato Prime Donne: Francesca Colombini Cinelli (Presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione.
Ha vinto la fotografia di Francesco Caso raffigurante la Cappella di Santa Maria a Vitaleta. Il soggetto è quasi un’icona della campagna toscana, resa celebre da migliaia di scatti di grandi reporter e semplici turisti. Francesco Caso ha scelto il bianco e nero e un cielo quasi notturno, dove le nuvole corrono sospinte dal vento, caricando l’immagine di grande tensione. Il risultato è sorprendente e pieno di significati nuovi.

Armonia perfetta fra Orcia Doc e cacio di Pienza

Alla “Fiera del Cacio” si gioca con gli abbinamenti fra vini Orcia e pecorini. Gli assaggiatori Onaf sceglieranno le migliori proposte dei visitatori

Vini Orcia e cacio Pecorino a Pienza

Vini Orcia e cacio Pecorino a Pienza

In collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e nell’ambito delle iniziative per EXPO 2015, venerdì 4 settembre si rinnova l’appuntamento per gli amanti del formaggio pecorino e dei vini nella città capolavoro di Pienza, creata alla metà del Quattrocento dal Papa umanista Pio II. Un pomeriggio di degustazione (dalle 15:00 alle 18:30) che vedrà protagonisti i grandi vini Orcia doc e il famoso cacio all’interno dello splendido Chiostro di San Francesco. La degustazione si svolge nel quadro della Fiera del Cacio evento che, ogni anno, accende i riflettori sul formaggio di cui Pienza è uno storico mercato ed ha un ricco programma: concorsi, concerti, convegni e premi.
Novità assoluta di quest’anno sarà il gioco della perfetta armonia con i vini Orcia. Grazie

vini Orcia in degustazione Fiera del cacio Pienza

vini Orcia in degustazione Fiera del cacio Pienza

ad una scheda fornita all’ingresso, i partecipanti alla degustazione potranno proporre il giusto abbinamento fra vino e pecorino, ma solo i migliori abbinamenti, valutati dagli assaggiatori Onaf, riceveranno una simpatica sorpresa offerta dal Consorzio vino Orcia. << Si tratta di un’esperienza unica e allo stesso tempo divertente per assaggiare e conoscere i vini della nostra giovane denominazione. I produttori di Orcia, artigiani del vino più bello del mondo, serviranno direttamente i vini, mentre gli assaggiatori Onaf proporranno in degustazione pecorini di diverse stagionature e daranno consigli di abbinamento ai visitatori >> spiega Donatella Cinelli Colombini, presidente del Consorzio Orcia.

Votate, votate, votate la foto più bella

Scegli la vincitrice fra le 5 fotografie finaliste del Premio Casato Prime Donne 2015. Riguardano i territori dei vini Brunello e Orcia: Montalcino, Pienza, Trequanda … 5 immagini bellissime, di un territorio meraviglioso. Sono talmente belle che decidere la migliore è davvero difficile ma una sola vincerà la sezione fotografica del Premio Casato Prime Donne 2015 La casella di voto rimarrà aperta fino al 31 agosto. Per accedere basta cliccare Concorso fotografico Premio Casato Prime Donne Il vincitore del concorso fotografico parteciperà alla cerimonia di premiazione che avrà luogo a Montalcino nel week end 12-13 settembre. L’immagine vincitrice sarà esposta in modo permanente nella sala Ilda Bartoloni del...

Il Brunello è carioca, paulista o candango?

Entusiasmo alle stelle per il Brunello e per l’Orcia Cenerentola a San Paolo Rio de Janeiro e Brasilia. Donatella fotografata a raffica come una diva del cinema 

Rio de Janeiro Donatella Cinelli Colombini

Rio de Janeiro Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini

Io e mio marito Carlo arriviamo in Brasile dove è inverno e piove. A San Paolo sono tutti contenti (noi meno) perché hanno la più grave crisi idrica della storia. E’ proibito lavare le macchine e i timer dei rubinetti sono così veloci che sciacquarsi le mani è difficile. Il nostro importatore Vinissimo ci accoglie con una faccia preoccupata: ci sono nuove tasse e le tasse sulle tasse, la bottiglia che parte dall’Italia a 13€ arriva in tavola a Rio de

Rio de Janeiro Pan de asucar

Rio de Janeiro Pan de asucar

Janeiro a 170€. Assurdo! Pare che il governo eletto lo scorso anno abbia creando una voragine nei conti pubblici per cui è stato costretto a aumentare le imposte in modo enorme, soprattutto sugli alcolici. E pensare che il Brasile ha un sottosuolo pieno di ricchezze: petrolio, pietre preziose, metalli … per non parlare dell’enorme estensione di terreno fertile, altro che Cina! Il Brasile è un Paese Bric e tutti si aspettavano un decollo a razzo della sua economia, invece attraversa un momento complicato.

Brindisi arcobaleno nelle cantine con vista

I vini Orcia partecipano a “Toscana arcobaleno d’estate” con un brindisi domenica 21 giugno alle ore 19 nei punti panoramici del vino più bello del mondo

Toscana Arcobaleno Estate

Toscana Arcobaleno Estate

Un modo di festeggiare l’estate ma anche un benvenuto ai turisti condividendo con loro il sapore dei grandi vini Orcia davanti ai panorami più belli. Un brindisi in tipico stile toscano che avrà luogo nei belvedere delle cantine Orcia. Si tratta di punti panoramici appositamente allestiti, con sedili e spiegazioni in due lingue, per valorizzare quello che orgogliosamente viene definito il “vino più bello del mondo”.

Fattoria del Colle Trequanda Punto panoramico

Fattoria del Colle Trequanda Punto panoramico

<<L’Orcia nasce in una settantina di piccole cantine (43 iscritte al consorzio) dove tutto è ancora fatto con cura artigianale. 13 comuni con al centro la Val d’Orcia, l’area agricola che, per prima, è stata iscritta nel patrimonio dell’Umanità Unesco per il lavoro contadino che ha creato un capolavoro di armonia fra l’uomo, la natura e la storia>> dice la presidente del Consorzio Donatella Cinelli Colombini << Toscana Arcobaleno d’estate sarà l’occasione per assaggiare i nuovi vini bianchi e rosati Orcia insieme ad amici e turisti davanti alla meravigliosa campagna in cui nascono>>.

7 piatti e 7 vini per 7 sere

Nuovo look per l’Osteria della Fattoria del Colle che propone un calendario settimanale di piatti creati su misura per Brunello, Chianti, Orcia e Supertuscan

Petto d'anatra in porchetta - Cenerentola (10)

Petto d’anatra in porchetta – Cenerentola (10)

La Chef Roberta Archetti che, da oltre un anno, collabora con Donatella Cinelli Colombini ha dedicato i mesi invernali allo studio di alcune ricette capaci di esaltare, in un gioco di assonanze e leggere contrapposizioni, i vini del Casato Prime Donne e della Fattoria del Colle.
Roberta è partita da tradizioni culinarie e materie prime, per la maggior parte locali, come il maiale medioevale cinta senese o la carne di chianina, il cacio pecorino o le lenticchie di Castelluccio della vicina Umbria, a cui ha aggiunto un pizzico di creatività. Ne è uscito un programma di sette piatti abbinati a Brunello, Chianti superiore, Orcia e Supertuscan che permettono ogni giorno un assaggio diverso e intrigante. Ruoli rovesciati insomma, perché

Ravioli con ripieno di pecorino Leone Rosso (7)

Ravioli con ripieno di pecorino con Leone Rosso DOC Orcia

normalmente le pietanze vengono scelte per prime mentre, in questo caso i vini migliori, compresi il Brunello, il Brunello “Prime donne” 2010 e la Riserva 2008 sono serviti da ispirazione addirittura per la creazione delle ricette che li accompagnano.
L’idea è di proporre ai clienti ogni sera un assaggio diverso insieme a un calice di vino diverso esponendo il programma in una splendida cornice argento, che troneggia nell’angolo della sala da pranzo. Sarà poi Florjan Canaj, giovane maitre dell’osteria a raccontare ai clienti le virtù e i piccoli aneddoti di ciascun piatto e di ciascun vino compresi i punteggi che stanno premiando il meraviglioso Brunello 2010.

E il vino Orcia fa il pienone

Una folla mai vista all’Orcia Wine Festival 2015. Inaugurata l’Orcia Wine Class con gli studenti canadesi di hospitality. Cena di gala con giallo finale

Orcia Wine Festival 2015 sale dela cena di gala

Orcia Wine Festival 2015 sale dela cena di gala

Di Donatella Cinelli Colombini

L’unico momento di sconcerto nell’edizione 2015 dell’Orcia Wine Festival è stata la sparizione di 3 tele di Arianna Greco, la pittrice pugliese che dipinge con il vino e esponeva le sue opere nelle sale della cena di gala a Palazzo Chigi di San Quirico d’Orcia. Alla fine di un banchetto delizioso a base di cinta senese, pecorino delle Crete, zafferano … in ricette delicatamente innovative, scopriamo che tre dipinti mancano dalla zona d’ingresso. Il Sindaco Valeria Agnelli sbalordita chiama i Carabinieri che arrivano subito. Primi

Arianna Greco una delle tele scomparse

Arianna Greco una delle tele scomparse

sopralluoghi e il ladro, che evidentemente era ancora in zona, decide di rinunciare. Le tre tele vengono ritrovate la mattina dopo in sacchi dell’immondizia.  Lieto fine ma qualche interrogativo su un gesto che assomiglia più a una bravata che a un crimine.

Per il resto l’Orcia Wine Festival 2015 è stato un successo. Nonostante mancasse un ponte festivo e il tempo fosse piovigginoso, l’afflusso del pubblico è stato imponente.

Anteprime di Toscana-BuyWine un successone anche per l’Orcia

Chianti e Chianti Classico presentano le nuove annate come life syle con musica da discoteca, social e socializzazione. La scoperta estera delle piccole Doc 

BuyWine 2015 degustazione guidata di Luca Martini P1030917

BuyWine 2015 degustazione guidata di Luca Martini

Di Donatella Cinelli Colombini

Sotto la sapiente regia di ToscanaPromozione, BuyWine-Anteprime di Toscana 2015 accendono i riflettori sulle piccole denominazioni e propongono un modo più social, trendy e giovane di approcciare il vino.
E’ un nuovo format che ringiovanisce la formula delle anteprime e ottiene un immediato successo. <<E’ la migliore degustazione sui vini toscani fatta negli ultimi 10 anni>> ha detto un Master of Wine a Luca Martini che aveva guidato l’assaggi di 18 piccole

BuyWine 2015 anteprima Orcia

BuyWine 2015 anteprima Orcia

denominazioni nelle annate 2007 e 2009. Un giudizio che rispecchia la voglia di scoprire, di esplorare, di capire cosa c’è oltre le grandi DOCG. Una voglia di nuovo che ha investito con il suo entusiasmo anche le degustazioni dei giornalisti nei saloni dell’Hotel Baglioni a Firenze. Qui, molto prima dei 18 anni, la Doc Orcia fa il suo debutto accanto a Bolgheri e Carmignano.
Assaggi a raffica, persino troppi rispetto alle piccole forze organizzative della giovane Doc Orcia. Intanto l’anteprima del Chianti  faceva il botto con il suo evento alla Manifattura Tabacchi. Complici San Valentino, un DJ coinvolgente e degli ottimi vini, l’evento del 14 febbraio ha rivelato tutto l’amore e l’entusiasmo toscano verso la denominazione principe della regione che risorge in versione social e interattiva.

Trendy friendly wonderful è il vino toscano di Buy wine 2015

Il borsino del vino toscano porta 290 buyer a incontrare i produttori e a vedere i territori del vino ma soprattutto fa scoprire quelli nuovi come l’Orcia

Buy Wine 2015 le protagoniste di Toscana Promozione

Buy Wine 2015 le protagoniste di Toscana Promozione

Di Donatella Cinelli Colombini

C’è voluto un bel coraggio per portare 290 buyer del vino di tutto il mondo a cena nel marcato centrale di Firenze. Ma è stato un successo! Svolta storica, il vino toscano in versione trendy esce dalle sale delle ville nobili, dove era stato presentato negli anni scorsi, e entra nei luoghi più di moda in questo momento i nuovi mercati dove le eccellenze del vino e della gastronomia tipica arrivano in tavola in modo friendly senza formalità e con molta autenticità. Un successo superiore alle previsioni: i compassati managers degli importatori hanno preso d’assalto i tavoli dei sommelier che servivano i migliori vini di tutta la Toscana, si sono rilassati, hanno mangiato con le mani le costine di maiale arrosto – costoleccio, le fritture, i dadini di sopressata e di formaggio pecorino, entrando in quello stato d’animo entusiasta che predispone alle successive giornate di contrattazioni. Unico problema farli andare a dormire perché in un clima così goliardico hanno assaggiato tutto, bevuto moltissimo e familiarizzato fra loro con il risultato di non volersi più alzare da tavola. Lo staff di Toscana Promozione, guidato da Silvia Burzagli, sorrideva raggiante.

Donatella Cinelli Colombini si racconta

Come sono? Sono fantasiosa, lavoratrice e fortunata. Poi sono bassa, grassottella, freddolosissima, attratta da persone, posti e attività che non conosco

Donatella e Violante al Casato Prime Donne Montalcino

Donatella e Violante al Casato Prime Donne Montalcino

Di Donatella Cinelli Colombini

Prima di tutto vi dico un particolare che pochi sanno. Sono dislessica, cresciuta in un’epoca in cui nessuno sapeva cosa fosse la dislessia e i bambini che tardavano a imparare a leggere erano considerati scemi. Solo dopo, quando anche mia figlia Violante ha manifestato la stessa disabilità, ho capito i pro e i contro di avere una percezione dello spazio diversa, ma anche una tenacia e una capacità organizzativa bestiali. Noi abbiamo una fantasia concreta, per questo molti dei più grandi architetti sono dislessici.

Ho studiato storia dell’arte medioevale. Direte << ma a che ti serve, visto che fai la vignaiola>> Incredibilmente serve tanto. Alla fine degli anni Settanta non c’erano i pc neanche nelle grandi biblioteche e fare ricerca significava spremere ogni grammo di cervello, dopo non ho più fatto lavori così difficili e emozionanti. La storia dell’arte è il mio grande amore (dopo mio marito Carlo) e quando ho smesso di studiare ho evitato i musei per anni perché non sopportavo il calo della mia capacità di individuare epoche, provenienze e autori….come un musicista che diventa sordo.  Ora invece mi piace passare un pomeriggio al museo.  Ho trascinato al Guggenheim di NY, all’Art Institute di Chicago anche i produttori di Brunello e lo staff del Consorzio.