Storia di un Traminer emigrato in Toscana e del suo passito

Traminer grappoli per il passito

Storia di un Traminer emigrato in Toscana e del suo passito

Mi presento sono Carlo Gardini marito (o forse martire) di Donatella Cinelli Colombini e vi racconterò della vigna di Traminer della fattoria del Colle

Traminer grappoli per il passito

Traminer per passito Carlo Gardini

Si potrebbe pensare ad una sperimentazione o ad una voglia di diversità a ogni costo ma la realtà è molto più prosaica e meno fantasiosa.
Tutto inizia circa 35 anni fa quando, per seguire una tendenza al consumo di vini a più bassa gradazione alcolica, un gruppo di importanti aziende toscane decise di utilizzare le uve bianche del territorio chiantigiano per produrre “Galestro”, un vino bianco semplice e molto beverino destinato ad accompagnare i piatti soprattutto di pesce e calmare la sete estiva
Passano gli anni e a mio suocero ed al suo enologo, di origine veneta, questa tipologia di “bevanda” non piace e non convince………ed allora come utilizzare le uve di trebbiano ancora presenti alla Fattoria del Colle di Trequanda? Dopo una attenta riflessione e qualche discussione, l’enologo propone di piantare del Traminer per realizzare un bianco che sommasse al corpo del Trebbiano, già presente in azienda, il profumo del Traminer appena arrivato.
Ecco quindi le prime bottiglie di “Sanchimento”, il nuovo bianco che prende il nome dalla giovane vigna di Traminer piantata proprio dietro la chiesetta della fattoria dedicata a San Clemente (storpiato in “vernacolo” locale proprio in San Chimento).
Con il passare degli anni, le vecchie viti di Trebbiano producono sempre meno e, lentamente, diminuiscono di numero fino a scomparire…..ed il Sanchimento diviene un bianco toscano prodotto unicamente da uve Traminer.
Più delicato e austero dei Traminer che nascono sull’arco alpino, grazie alla forte escursione termica fra il giorno e la

IGT Toscana Sanchimento

IGT Toscana Sanchimento 2012

notte che caratterizza la zona di Trequanda, Sanchimento è un bianco strutturato, fine, di ottima impronta aromatica che si abbina perfettamente a carni bianche, pesce ed antipasti.
La resa di uva per ettaro è molto bassa, dai 25 ai 30 quintali per ettaro e le bottiglie prodotte non supero mai le 5.000 unità.
Ma la storia non finisce qui.
Sfruttando la passione e le capacità della nostra cantiniera Barbara Magnani, nonostante l’opposizione di Donatella che predilige i rossi della tradizione toscana, e con la mia complicità, da tre anni produciamo anche una piccolissima quantità di passito utilizzando uve di Traminer esposte al sole in cassette e poi vinificate in acciaio.

Passito Fattoria del Colle

Passito di Traminer Fattoria del Colle

Un vino da dessert così diverso dal nostro Vin Santo ma che ci ricorda, con i suoi profumi e la sua delicatezza, quanto il sole possa donare complessità e piacevolezza all’uva e al vino. Nessun cedimento mediterraneo, il passito è netto nei suoi sentori varietali, armonico e soprattutto permane lungamente in bocca quasi come un ricordo piacevole.