Ascoltare il mercato o le guide? Il dubbio dei produttori

Wine Advocate Brunello riserva 2007

Ascoltare il mercato o le guide? Il dubbio dei produttori

Se fino a 5 anni fa un 90/100 del Wine Advocate oppure del Wine Spectator apriva il mercato ora cresce l’influenza del web e il desiderio di vini diversi
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Wine Advocate Brunello riserva 2007

Wine Advocate Brunello riserva 2007

Il tema è <<Chi compra il vino e chi sono gli “influencers”>>. Un tema importante e da sempre al centro dell’attenzione dei produttori di vino. Ma anche un tema che ha risposte diverse, anzi molto diverse rispetto a 5 anni fa. Nel Wine Industry Financial Symposium, che ha avuto luogo il 23 settembre scorso a Napa Valley in California, uno dei principali relatori era John Gillespie capo del Wine Market Council e Ceo di Wine Opinion. Nella sua relazione ottimamente riassunta da WineNews in un articolo dal titolo esplicito <<Usa: il consiglio di un amico meglio di Parker>>, Gillespie ha portato i risultati di un recente sondaggio che dimostra come l’appassionato di vino USA si fa guidare volentieri dagli amici più esperti oppure dai sommelier dei ristoranti e delle enoteche mentre è quasi impermeabile alle recensioni della stampa specializzata la cui influenza proviene in ordine decrescente da Wine Spectator, Wine Enthusiast e Wine Advocate.
Questi dati non devono tuttavia far dimenticare che gli “amici esperti di vino” e i sommelier sono a loro volta influenzati

Brunello Riserva 2007 Wine Spectator 94

Brunello Riserva 2007 Wine Spectator 94

dai grandi guru del vino. Tradizionalmente Wine Advocate orienta sull’acquisto delle bottiglie da sogno, quelle a moltissimi zeri. Wine Spectator e Wine Enthusiast influenzano i consumatori evoluti i cultori delle buone bottiglie. Tanzer International Wine Cellar offre punti di riferimento per il mercato – sommelier e buyer.
Questo è il quadro che per anni ha influenzato le vendite del vino in USA e nel resto del mondo oltre a spingere i produttori a conformarsi allo stile apprezzato dagli assaggiatori delle riviste più importanti – la così detta parkerizzazione- con vini fruttati, potenti e concentrati. Oggi sono arrivati due elementi rivoluzionari: il web e i consumi di una generazione di millenials che ama vini con caratteri identitari e diversi all’opposto del gusto omologato dominante fino a pochi anni fa. Ecco che infatti Roger Gentile, uno dei maggiori esperti e commercianti di vino USA, intervistato da Elisabetta Tosi le ha detto <<Parker funziona se uno ha più di 45 anni, o giù di lì. Se sei più giovane, quelli che contano sono i media elettronici>>.

Brunelli assaggiato da Barolista

Brunelli assaggiato da Barolista

Cresce dunque l’importanza di repertori come CellarTracker dove ogni consumatore può esprimere il suo giudizio anche senza una grande competenza, ma soprattutto dei wine blogger che sempre di più e con maggior autorevolezza degustano e dicono la loro opinione. E’ il caso, ad esempio di Barolista un grande appassionato svedese che compra grandi bottiglie, le assaggia e pubblica i suoi punteggi. Dopo una recente degustazione di Brunello, dove il mio Prime Donne 2001 era stato molto apprezzato, gli ho scritto un ringraziamento e lui mi ha risposto dicendomi dove aveva comprato la mia bottiglia e quanto l’aveva pagata per poi compiacersi di aver fatto un ottimo affare. Probabilmente sono proprio questi assaggiatori indipendenti e molto esperti, che giocano con il vino una caccia al tesoro mondiale, cercando novità e ottime bottiglie, che influenzeranno il mercato nel futuro. Creando anche una nuova moda simile a ciò che è successo con l’abbigliamento dove la donna “griffata” dalla testa ai piedi passa per una provinciale perché chi è figo sa mescolare le cose del mercato con quelle della boutique in modo da esaltare il proprio personaggio.