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IAN D’AGATA E IL BRUNELLO 2019 DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

LA DEGUSTAZIONE DI IAN D’AGATA DI BRUNELLO 2019 E RISERVA 2018 PREMIA I VINI DI DONATELLA CON 93,94 E 93 CENTESIMI E OFFRE UNA VISIONE D’INSIEME SU MONTALCINO

 

 

Ian D’Agata è italiano di origine ma è cresciuto in Canada dove i genitori gli hanno fatto frequentare le scuole di lingua francese per cui Ian ha tre lingue madri. Una ginnastica che poi gli è servita quando è diventato medico e ha scelto la pediatria e la ricerca approdando all’università più selettiva del mondo la Harvard Medical School. Insomma era un giovane genio della ricerca scientifica finchè non si è innamorato del vino e anche in questo campo ha dato un tocco magistrale orientando l’interesse sui terroir e sui vitigni autoctoni. Il suo contributo riguarda eventi e degustazioni ma anche libri di grandissimo successo come “ The Ecco Guide to the Best Wines of Italy” e in monumentale “Native Wine Grapes of Italy”. E’ uno dei massimi esperti mondiali dei vini di Italia, Alsazia, Bordeaux e Canada.

C’è da chiedersi come faccia a sapere così tante cose e la risposta è: ha una memoria di ferro e non dorme mai. E’ sempre in movimento fra una nazione e l’altra e fra un argomento e l’altro. Quando preparavo con lui le degustazioni di Vinitaly delle Donne del Vino mi rispondeva a qualunque ora del giorno e della notte, sempre con battute divertenti e autoironiche. Ovviamente l’esperienza della ricerca medica ha lasciato una traccia in lui: non vuole dati generici <<dire che un terreno è composto di sabbie e argille non basta senza le percentuali >> ma poi sa tirare le somme come pochi, decide e arriva sull’obiettivo con il sorriso sulle labbra, come se fosse stato tutto facile.

94 Wine Spectator Insider al Brunello Prime Donne 2018

Il Brunello Prime Donne 2018 di Donatella Cinelli Colombini nell’Insider del Wine Spectator, la vetrina che presenta in anteprima i vini migliori

 

Wine spectator Insider 94/100 Brunello 2018 Prime Donne

Wine spectator Insider 94/100 Brunello 2018 Prime Donne di Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini

L’Insider arriva online agli abbonati della principale rivista del vino, il Wine Spectator, pubblicato a New York e diffuso in tutto il mondo. Contiene, in anteprima, un piccolo numero di recensioni eccellenti ed esemplari. Essere nell’Insider è un’opportunità di grandissima importanza perché tutti i wine lovers del mondo lo aprono e lo guardano con maggiore attenzione rispetto alle grandi liste di recensioni  che appaiono, ogni mese, all’interno della rivista.
Qualche giorno prima di Vinitaly il Brunello di Montalcino selezione Prime Donne 2018 era nell’Insider con il punteggio di 94/100 e una bellissima descrizione scritta da Bruce Sanderson Senior Editor e Tasting Director del Wine Spectator e grandissimo esperto del vino Toscano e specificamente del territorio di Montalcino.

 

 

 

 

 

 

 

BRUCE SANDERSON DEL WINE SPECTATOR E IL BRUNELLO 2018

La presentazione di Bruce Sanderson dell’annata 2018 è magistrale << Following the robust 2017s from Montalcino, with their dark fruit ëavors and dense tannins, the 2018 releases of Brunello di Montalcino are a breath of fresh air. These new wines exude red fruit ëavors like strawberry, cherry and currant, with plenty of ëoral notes such as rose hip and hibiscus>>. Dopo i robusti vini di Montalcino del 2017, dal frutto scuro sapori e tannini fitti, il Brunello di Montalcino 2018 è una boccata d’aria fresca. Questi nuovi vini richiamano i frutti rossi: fragola, ciliegia e ribes, con abbondanti note di rosa canina e ibisco.
Secondo Sanderson il 2018 è un’annata decisamente classica che richiama le migliori della fine del Novecento. Io la penso alle stesso modo e trovo bellissimo come il critico USA pensi al vino come un’interpretazione della natura che ogni anno cambia e ogni produttore legge con la sua sensibilità. Fa pensare al lavoro del direttore d’orchestra che rispetta la partitura del compositore ma vi aggiunge una sua interpretazione e quindi l’attualizza.

Brunello 2015 la parola di Monica Larner

I commenti e i giudizi di Monica Larner per Robert Parker Wine Advocate premiano i due Brunello 2015 di Donatella Cinelli Colombini con 94 e 95 centesimi

 

Brunello 2015

Brunello 2015 Donatella Cinelli Colombini 94 e 95/100 da Robert Parker

94 centesimi per il Brunello e 95 per la selezione “Prime Donne” due splendidi giudizi e soprattutto due commenti che fotografano in modo perfetto i vini di Donatella Cinelli Colombini e le sue scelte stilistiche.
Monica Larner è super assaggiatrice dei vini italiani per Robert Parker – Wine Advocate, la pubblicazione enologica che, dal 1978, recensisce e giudica oltre 12.000 vini all’anno, valutando la migliore produzione mondiale e orientando i buyer più importanti. Dal 2013 Monica Larner è l’Italian reviewer e nel tempo si è distinta per una straordinaria capacità di talent scout individuando nuove tendenze e denominazioni emergenti. Le sue doti giornalistiche emergono negli articoli dove racconta eventi e personaggi con lucidità e profondità dando sempre un tocco personale.

Brunello 2015 Donatella Cinelli Colombini 95/100 da Robert Parker Wine Advocate

Brunello 2015 Donatella Cinelli Colombini 95/100 da Robert Parker Wine Advocate

WINE ADVOCATE  – ROBERT PARKER

Wine Advocate-Robert Parker, recentemente acquisita dal gruppo Michelin della celebre guida rossa dei ristoranti, è l’unica pubblicazione di critica enologica che non accetta pubblicità. Scelte etiche rigorose che sono condivise da tutti i collaboratori e che Monica Larner ha esteso ad altri ambiti come nel 2013 quando rifiutò di assaggiare i vini di un produttore che aveva scritto offese razziste contro una donna di colore.
Le parole di Monica Larner sui Brunelli 2015 di Donatella Cinelli Colombini sono un esempio di intelligenza giornalistica e grande capacità di assaggio.

 

Quando la pubblicità del vino non dice la verità

Cosa succede se una cantina si attribuisce requisiti o elementi distintivi inesistenti? E cosa succede a chi imita il nome o l’etichetta di un altro vino?

pubblicità ingannevole

pubblicità ingannevole

Di Donatella Cinelli Colombini

<< … qualsiasi pubblicità che in qualunque modo, compresa la sua presentazione, sia idonea a indurre in errore … >> è vietata, sia quando truffa il consumatore, sia quando danneggia un concorrente. Questo dice la Legge del 2005 chiamata Codice del Consumo. Perciò non basta controllare ciò che è scritto sulle etichette delle bottiglie ma è indispensabile che la comunicazione sia corretta anche sugli imballaggi, i depliants, il sito e ogni altro strumento con cui la cantina comunica.

I consumatori “ingannati” hanno due strumenti a loro disposizione: lo IAP Istituto di autodisciplina pubblicitaria e lAntitrust. Il primo è privato e si basa di un Codice di autodisciplina e un Giurì privato. Il secondo è pubblico e fa riferimento al Codice del Consumo quindi a una legge che prevede sanzioni.

Le donne amano il Brunello

Un sondaggio di MontalcinoNews durante BenvenutoBrunello conferma la predilezione femminile per i grandi vini rossi d’invecchiamento, le Prime Donne esultano

Brunello 2010 Prime Donne Cinellicolombini

Brunello 2010 Prime Donne Cinellicolombini

Per il 60% delle donne il Brunello si associa con l’idea della festa, è insomma il tocco di classe nelle ricorrenze con amici e parenti (50%) ma anche nelle cene di coppia (50%) dove diventa un generatore d’amore. Le donne associano al Brunello il mito dell’eterna giovinezza e lo preferiscono perché è possibile berlo a distanza di anni,

Montalcinonews

Montalcinonews

in occasioni veramente speciali. Insomma, al pragmatico spirito femminile, il Brunello appare un bene durevole, quasi un buon investimento che cresce di valore, e di qualità, nel tempo. << Più complesso, e intrigante, invece, andare a ricercare i perché le donne, nel 20% dei casi, il gentil sesso ammira il Brunello in quanto vino complicato>> una valutazione che Montalcino News spiega con <<il riferimento alla “degustazione ricercata” al “piacere della complessità” e, anche, all’affinità del Brunello con l’immaginario del “bello e impossibile”, come un ammaliatore, che ha già visto e assaporato tutto. >>

Brunello Prime Donne 2010 un sogno che diventa realtà

Donatella Cinelli Colombini ci presenta il Brunello 2010 Prime Donne. Viene prodotto solo nelle annate migliori come il 2010 la migliore degli ultimi 100 anni

Brunello 2010 Prime Donne Cinellicolombini

Brunello 2010 Prime Donne Cinellicolombini

Come tutti i grandi vini rossi del mondo il Brunello è appagante quando è giovane e quando è vecchio. Questa caratteristica è evidente nell’annata 2010 più che in ogni precedente vendemmia.
Montalcino è uno dei pochi luoghi nel mondo dove è possibile produrre un grande vino con un solo vitigno, il Sangiovese. Un rapporto quasi magico fra natura, microclima e uomini che porta a risultati diversi ogni anno e qualche volta arriva alla perfezione come è avvenuto nel 2010.
Nel 2010 l’inverno e la primavera idratarono in profondità il terreno con piogge e neve. Per questo, le temperature altissime di luglio non arrecarono problemi alle viti che addirittura arrivarono alla vendemmia con una chioma ancora in vegetazione. Elemento estremamente raro ma molto favorevole. Nel 2010 i grappoli d’uva erano piccoli, sanissimi, con acini piccoli e vinaccioli lignificati.
Il Brunello Prime Donne viene prodotto solo nelle migliori vendemmie. E’ il simbolo dell’azienda e del suo impegno in favore della parità di genere nel mondo del vino. Nasce infatti in una cantina con un organico interamente femminile e viene seguito da un gruppo di quattro assaggiatrici espertissime che decidono le botti dove farlo maturare e l’assemblaggio conclusivo. Sono la Master of Wine inglese Maureen Ashley, la Pr italo americana Marina Thompson, l’enotecaria tedesca Astrid Schwarz e una delle migliori sommelier italiane Daniela Scrobogna.

Vino e tatuaggi, una passione contagiosa

Eleonora Guerini, Luca Gardini, Sarah Jane Ranieri e un crescente numero di wine lovers hanno tatuaggi  “di vini”

Marco Sabellico e Eleonora Guerini

Marco Sabellico e Eleonora Guerini

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

I tatuaggi più famosi del mondo del vino italiano sono quelli di Eleonora Guerini curatrice della Guida dei Vini del Gambero Rosso, che ha recentemente aggiunto un coloratissimo volo di farfalle sul braccio sinistro al serpentone che le sale dal gomito destro fino alla spalla. La bella Eleonora ha una particolare predilezione per questo genere di decorazione del corpo e usa spesso vestiti sbracciati e lasciano vedere i disegni sulla sua pelle.

E non è la sola fra i personaggi vip del vino. Il Sommelier campione del mondo 2010 Luca Gardini ha  tatuaggi portafortuna: il numero 23 e un tribalino dietro al collo. Ci sono tatuaggi anche sulla pelle di Gelasio Gaetani Lovatelli consulente giramondo delle bottiglierie milionarie di personaggi da copertina come  Sharon Stone e George Clooney.

Il Gambero rosso conquista i Vichinghi

L’assalto degli importatori a Copenaghen e la sala super trendy nella neve di Oslo. Venite con me ai tasting del Gambero Rosso in Scandinavia

Oslo, la sala della degustazione del Gambero Rosso prima dell'inizio

Oslo, la sala della degustazione del Gambero Rosso prima dell'inizio

Di Donatella Cinelli Colombini
La Danimarca è il Paese del Lego e si vede, anche le case sembrano fatte coi mattonicini. Copenaghen è meno monumentale di Stoccolma ma forse più animata. Ovunque in Scandinavia, pochissimo traffico di auto, qui i trasporti pubblici funzionano e tutti usano quelli. La degustazione del Gambero Rosso con 32 cantine della Guida vini d’Italia è in un bel palazzo settecentesco del centro storico, un tempo sede delle associazioni artigiane, la sala per noi ha degli enormi lampadari in cristallo. Arriva una quantità di importatori impressionate, qui qualunque wine lover un po’ intraprendente può aprire la sua ditta, li chiamano garage importers e sono un fenomeno solo danese. Distinguerli dalle società più strutturate è un problema ma alla fine mettiamo insieme un pacco di business card, a casa controlleremo su internet e faremo una selezione. Pur centellinando il vino rimaniamo a secco alle cinque – abbiamo servito oltre 300 assaggi- con grande disappunto dei soci dei wine club che arrivano nelle ultime due ore, tutti con la stessa richiesta <<Brunello?>>.

Ascoltare il mercato o le guide? Il dubbio dei produttori

Se fino a 5 anni fa un 90/100 del Wine Advocate oppure del Wine Spectator apriva il mercato ora cresce l’influenza del web e il desiderio di vini diversi
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Wine Advocate Brunello riserva 2007

Wine Advocate Brunello riserva 2007

Il tema è <<Chi compra il vino e chi sono gli “influencers”>>. Un tema importante e da sempre al centro dell’attenzione dei produttori di vino. Ma anche un tema che ha risposte diverse, anzi molto diverse rispetto a 5 anni fa. Nel Wine Industry Financial Symposium, che ha avuto luogo il 23 settembre scorso a Napa Valley in California, uno dei principali relatori era John Gillespie capo del Wine Market Council e Ceo di Wine Opinion. Nella sua relazione ottimamente riassunta da WineNews in un articolo dal titolo esplicito <<Usa: il consiglio di un amico meglio di Parker>>, Gillespie ha portato i risultati di un recente sondaggio che dimostra come l’appassionato di vino USA si fa guidare volentieri dagli amici più esperti oppure dai sommelier dei ristoranti e delle enoteche mentre è quasi impermeabile alle recensioni della stampa specializzata la cui influenza proviene in ordine decrescente da Wine Spectator, Wine Enthusiast e Wine Advocate.

92/100 al Brunello 2007 Riserva dal Wine Advocate

L’ultima degustazione da Montalcino  di Antonio Galloni per il Wine Advocate riguarda il  Brunello annata 2008 e la riserva 2007: per noi 89, 90 e 92/100 

Brunello di M  2007 riserva

Brunello di M 2007 riserva Wine Advocate

Di Donatella Cinelli Colombini

E’ quasi un addio per Antonio Galloni che continuerà la sua carriera di degustatore sul suo blog e lascia lo scettro di super degustatore del periodico del vino più influente del mondo – Wine Advocate di Robert Parker – a  Monica Larner.  Monica porterà nei giudizi il tocco del target in maggiore crescita, quello femminile. Brava e infaticabile, conosce profondamente il vino italiano e ha sempre dimostrato   un grande interesse verso i caratteri identitari e i vitigni autoctoni che va a tutto vantaggio del vino italiano dai mille campanili.

Vediamo ora l’assaggio di Antonio Galloni sul Brunello 2008 e la riserva 2007.

205 Brunello recensiti, meno della metà di quelli prodotti. Già da questo dato si intuisce che la selezione è stata davvero forte e infatti Antonio Galloni è noto per essere un giudice molto severo. I suoi giudizi sui più recenti Brunello sono buoni ma senza punteggi stellari.

Wine Enthusiast 93/100 per la Riserva 91 per il Brunello

Monica Larner degustatrice della rivista statunitense  “Wine Enthusiast” è sempre la prima a valutare i nuovi Brunello nel gennaio di ogni anno

Wine Enthusiast 93/100 al Brunello 07 riserva

Wine Enthusiast 93/100 al Brunello 07 Riserva

Viene a Montalcino e si sottopone a un vero tour de force assaggiando per 10 ore al giorno finchè non ha esaminato le bottiglie di tutte le cantine. Alla fine il Wine Enthusiast pubblica i suoi commenti prima di tutta la stampa specializzata internazionale. E’ una sorta di scoop e Monica  ha la grande difficoltà di lavorare senza punti di riferimento. Ma lei è coraggiosa, brava e una gran lavoratrice.
Le piacciono i Brunelli muscolosi, di grande struttura. Per questo, nel passato, ha premiato un mio Brunello mettendolo ai primi posti nella classifica dei TOP 100 del mondo del Wine Enthusiast. Il nuovo stile dei miei vini le è meno congeniale ma ne capisce la modernità e li giudica positivamente.

Prime Donne all’assaggio del Brunello 2012 e 2010

Degustazione entusiasmante per le Prime Donne con due Brunello 5 stelle: il nuovissimo 2012 e il 2010 pronto per essere preparato per l'imbottigliamento [caption id="attachment_11710" align="alignleft" width="300" caption="Brunello 2010 e 2012 al vaglio delle Prime Donne"][/caption] Daniela Scrobogna e Astrid Schwarz affiancate dall'enologa Valerie Lavigne e dall'enotecnica Barbara Magnani sono uscite dalla degustazione col sorriso sulle labbra convinte di aver scelto dei vini che lasceranno il segno In mancanza del Brunello 2009, annata in cui non verrà prodotto il Brunello Prime Donne, le super degustatrici si sono concentrate sulle annate 2012 e 2010. Il 2012 le ha entusiasmate per la potenza e la pienezza...

Fotogallery dal Canada: gastronomia, personaggi e vino

Il Canada è un Paese da leccarsi i baffi: ecco a voi piatti, chef, blogger, eventi  di un viaggio all’insegna della buona tavola

Toronto-Bymark Restaurant-tonno

Toronto-Bymark Restaurant-tonno

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Abbiamo visto di tutto ma qui racconterò solo le cose più curiose. Il club esclusivo Soho è in un antico edificio rimontato, mattone su  mattone, in mezzo ai grattacieli di Toronto e poi  arredato con  soli mobili d’antiquariato. Qui ho mangiato il super grano –quinoa in un salotto tipo castello inglese.
A Edmonton, Corso 32 ristorante è piccolo, semplice ma ha una cosa straordinaria,  il giovanissimo chef di origine italiana Daniel Costa considerato uno dei 5 migliori del Canada. Serve a me e Luca Mittica – responsabile commerciale delle mie cantine per l’America – un’ insalata di rucola e finocchiella, fiorellini e nocciole tostate che ci lascia basiti per la semplicità di questo piatto dal sapore strepitoso.

L’ immagine del Premio Casato Prime Donne 2012

Ecco le  Prime Donne  del vignettista Emilio Giannelli  in occasione del Premio che porta il nome della cantina al femminile di Donatella Cinelli Colombini [caption id="attachment_9365" align="alignleft" width="300" caption="Giannelli_per_CasatoPrimeDonne"][/caption] La regina Elisabetta II, Santa Caterina, Giovanna d’Arco, Margaret Thatcher, Elisabetta I d’Inghilterra, Maria Teresa d’Austria, Angela Merkel. Queste sono le Prime Donne che brindano con il Brunello disegnate da Emilio Giannelli vignettista della prima pagina del "Corriere della Sera". Domani vedrete le immagini della cerimonia al teatro degli Astrusi a  Montalcino con la premiazione di Maria Carmela Lanzetta, Giorgio Dell’Orefice, Luciano Ferraro, Montalcino News e Gianfranco Bracci. Infine le foto della cena in onore dei...

586 donne cercasi per i CDA

Dal 12 agosto le grandi società dovranno avere il 20% dei consiglieri di amministrazione donne per poi arrivare al 33%. E’ l’ora delle prime donne

 

On. Lella Golfo

On. Lella Golfo

La legge, approvata lo scorso anno, porta la firma di Lella Golfo l’animatrice della Fondazione e del Premio Marisa Bellisario. L’Onorevole Golfo è del PDL ma la seconda firmataria della legge, Alessia Mosca, è PD a dimostrazione della trasversalità, tutta femminile, che sostiene  la nuova norma. Rimane da fare il regolamento attuativo che stabilisce i controlli e le sanzioni per le società che non accettano abbastanza donne nei loro organi direttivi, ma tutti sperano che arriverà prima del 12 agosto.

Intanto le donne nelle stanze dei bottoni delle imprese private sono salite dal 6 al 10% e non sono mogli e figlie degli azionisti, come si temeva. Anzi hanno abbassato l’età media dei CDA, innalzato il livello di preparazione e l’immagine internazionale perché, nella maggior parte dei casi,  si tratta di professioniste con una carriera di alto profilo. Finalmente le competenze contano e non solo l’affiliazione a una lobby!