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Il buono che c’è nel nuovo: il turismo e i social media

Rilanciare un territorio sfruttando una comunicazione nuova, più vicina alle nuove generazioni, dinamica. Ecco cosa è stato il social media tourAlTrasimeno”.

Visto per voi da Bonella Ciacci

depliant e accrediti #AlTrasimeno

depliant e accrediti #AlTrasimeno

Nel fine settimana dal 19 al 22 giugno, ho avuto l’onore (sì, perché per me è stato un onore) di partecipare ad una delle 4 giornate di cui è stato composto il social media tour “AlTrasimeno”. Un evento che ha reso possibile godere delle bellezze di uno dei territori più affascinanti del centro Italia, il lago Trasimeno, ed organizzato da Luca Preziosi e Gil Novello con il supporto di Sviluppumbria S.p.A.
Blogger, instagramer, twistar, e influencer vari sui vari social network si sono radunati nella bellissima cornice del Relais Borgo Torale, tra Passignano e Tuoro per passare i successivi 4 giorni a scoprire vecchi mestieri, antiche tradizioni, oasi naturali e paesini dalle storie fantastiche, che intrecciano storia e mitologia.

Grazie anche agli enti locali, ai sindaci, alle proloco, è stato possibile avere accesso a molte realtà del luogo. Ma niente di esclusivo. Tutto ciò che è stato visitato, fotografato, twittato, postato su facebook…sono cose che tutti possono fare, andare a vedere e goderne. Ma allora a cosa serve direte? Perché avere questa moltitudine di “smanettatori col telefonino” gratuitamente nel proprio laboratorio artigianale, o nel proprio museo, nel proprio agriturismo, o su una delle proprie barche a vela che vengono usate per fare scuola sul lago…?

La moglie magica di Sveva Casati Modignani

E’ appena uscito l’ultimo libro della scrittrice più amata d’Italia Sveva Casati Modignani ed è ancora una volta una bella storia avvincente

La moglie magica

La moglie magica

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

La nostra comune amica Anna Pesenti Buonassisi mi manda sempre i suoi libri autografati in anteprima e io li leggo in un lampo per poi raccontarveli e invitarvi a fare lo stesso.

Anche questa volta è una storia bellissima. La moglie magica (Sperling & Kupfer pp 171 € 14,9) è un racconto romantico che comincia con un incontro che sembra quello di Cenerentola col principe azzurro e poi si complica per finire a sorpresa. Un agrodolce talmente avvincente che mi ha tenuto sveglia fino alle due di notte per la curiosità di scoprire cosa sarebbe successo dopo. Insomma se avete in programma un week end rigenerante portatevi dietro questo libro perché è proprio quello giusto.

Contiene un messaggio importante dell’autrice alle donne che convivono con la paura  << fidatevi più di voi stesse e liberatevi del maschio violento>>.  C’è dunque molto di più di una storia romantica fra le pagine che vi invito a leggere.

Sveva Casati Modignani

Sveva Casati Modignani

Ma chi è Sveva Casati Modignani comune amica mia e di Anna Pesenti? Prima di tutto: 27 libri e 27 successi, la nostra scrittrice riesce a rimanere per settimane nella classifica dei libri più letti a ogni sua nuova fatica letteraria. I suoi romanzi sono tradotti in 20 lingue estere e hanno venduto oltre 10 milioni di copie.
In secondo luogo il suo nome: Sveva Casati Modignani è uno pseudonimo che, dal 1981, nasconde due persone Bice Cairati e suo marito Nullo Cantaroni deceduto nel 2004.

Vino, passione e…un nuovo lavoro

Siete dei winelover? Amate il vino e vorreste fare della vostra passione una professione? Sempre di più le cantine oggi ricercano figure nuove da inserire nel proprio organico.

Letto per voi da Bonella Ciacci

winelover

winelover

Fino a poco tempo fa le figure ricercate dalle cantine erano ben specifiche, e limitate a quelle che sono le varie fasi del processo produttivo del vino, fino a raggiungere la sua commercializzazione: enologi, agronomi, cantinieri, operai agricoli capaci di vendemmiare o potare…fino a responsabili commerciali sia per l’Italia che per l’estero.

Ma oggi, per vendere un vino, non basta più soltanto un prodotto di qualità, e dei buoni agenti. La comunicazione, i new media, e l’accoglienza in cantina sono i nuovi settori che si stanno sviluppando sempre di più, facendo nascere l’esigenza di nuove figure professionali. Non a caso, nel sito italiano specializzato nell’incontro domanda/offerta per il lavoro nel settore del vino WineJob.it, tra 8 offerte di lavoro al momento aperte, ben 4 sono riferite al settore marketing. Come non sorprende che tra il personale ricercato negli USA, tramite il sito winejobsusa.com, ci sia una specifica richiesta per i wine enthusiasts. Queste figure dovranno lavorare in modo indipendente, organizzando a casa o comunque privatamente eventi di degustazione, e percepiranno un compenso a percentuale sulla base degli ordini raccolti dopo questi eventi. E non solo. Sono richiesti molti consulenti, la cui mansione principale è accogliere clienti in cantina e presentare e vendere i vini dell’azienda, così come assistenti nelle sale degustazioni, e la principale caratteristica del candidato deve essere una grande passione per il vino e una spiccata personalità entusiasta e coinvolgente. Sono almeno una decina le richieste di questo genere, e questo soltanto tra le prime 50 di 234 totali che ci sono al momento sul sito.

Un amore Facebook fra due Lions Club

Nasce su Facebook l’incontro fra il Lions Club Firenze Brunelleschi e Palermo Leoni, fra vecchie e nuove amicizie cresce velocissimo fino al gemellaggio

Lions Clubs Palermo Leoni e Firenze Brunelleschi Carlo Gardini e Luigi Mellina firmano il gemellaggio

Lions Clubs Palermo Leoni e Firenze Brunelleschi Carlo Gardini e Luigi Mellina firmano il gemellaggio

<<Se fosse un matrimonio sarebbe una “fuitina” >> ha detto Luigi Mellina Presidente del Lions Club Palermo Leoni durante la cena del 2 maggio in cui è stato firmato il Gemellaggio con il Lions Club Firenze Brunelleschi e in effetti tutta la vicenda assomiglia a un “colpo di fulmine virtuale”.
Alla fine del 2013 Leonardo Zanuccoli che cura la pagina Facebook del club fiorentino avverte gli altri soci di una proposta di gemellaggio proveniente dal Lions Palermo Leoni. E’ in quel momento che cupido agisce con le sue magiche arti: il Lions fiorentino Maurizio Scalzo scopre fra i soci siciliani un suo ex compagno di scuola, poi Ugo Giannuzzo individua suo cognato

Lions Clubs Palermo Leoni – Firenze Brunelleschi guidoncini

Lions Clubs Palermo Leoni – Firenze Brunelleschi guidoncini

… insomma i legami fra i due Clubs si rivelano immediatamente molto solidi benché quello di Palermo abbia 10 anni e quello fiorentino debba ancora spegnere la prima candelina. Si tratta di due Lions di oltre quaranta soci che operano in città ricche di storia e d’arte ma soprattutto vitalizzate da  un tessuto socio culturale aperto al mondo. Per questo il rapporto fra i due club cresce rapidamente e quando i palermitani arrivano in forze a Firenze, con le pergamene del gemellaggio in valigia, Carlo Gardini, presidente del Lions Club Firenze Brunelleschi le firma con sincero entusiasmo. Durante una cena conviviale a Villa Viviani, avviene la formalizzazione del gemellaggio (sotto la regia dei cerimonieri Franco Generini e Vincenzo Traina), lo scambio dei doni e la promessa di un prossimo viaggio a Palermo per mettere le basi delle attività comuni che daranno concreta applicazione agli scopi del lionismo.

L’alcol in rete, il confine tra il bene e il male

Internet è un megacontenitore dove si può viaggiare tra tutti gli estremi, anche nell’uso dell’alcol. Ecco un esempio di come la rete può diventare una trappola.

Visto (e sentito) per voi da Bonella Ciacci

Le neknomination

Le neknomination

La moda è partita dall’Australia e si è diffusa in brevissimo tempo negli Stati Uniti, in Inghilterra e nel resto di Europa. Si chiamano “NekNomination” ed il meccanismo è semplice quanto letale: farsi un video mentre si tracanna una bottiglia di un qualche alcolico (birra, vino, o peggio ancora bottiglie con mix micidiali di superalcolici), fino all’ultima goccia, postarlo sui vari social network, e poi nominare altri 3 amici che in 24 ore devono fare la stessa cosa, pena la pubblica derisione online. Da qui il nome del pericoloso giochino, ovvero Nek (dal collo della bottiglia) e Nomination (perché vanno nominati altri amici per proseguire la catena).

Una catena di Sant’Antonio che all’estero ha fatto molte vittime, e anche in Italia alcuni ragazzi hanno rischiato molto, finendo in coma etilico.
Per fortuna, come si sono moltiplicate online (principalmente su facebook) le pagine che incitavano a continuare questa moda assassina e stupida, altrettanto sono cresciute le pagine che la condannavano e chiedevano che venisse fermata.

Il vino ha bisogno di un social media su misura

Facebook e Twitter forse non bastano per dare al mondo del vino notizie e contatti come per gli studenti USA che usano un canale specifico

California-Polytechnic-State-University

California-Polytechnic-State-University

Un recente studio di Marianne McGarry Wolf, Mitch Wolf, Leanne Brady, Hanna Peszynski, Lindsey Higgins and Shane Wolf  pubblicato in “Wine economics” mostra come  il mondo del vino faccia un uso crescente dei social media. 11,5 milioni di utilizzatori statunitensi di Facebook sono interessati a vino, birra o superalcolici. Per questo il comparto enologico usa internet per dialogare con i clienti e definire il loro profilo. Ma non solo, lo usa anche per stabilire relazioni industriali e trovare fornitori. Un’indagine di ABLE “Social Media Marketing” 2012  ha rivelato che il 94% delle cantine americane sono su Facebook , il 73% sono su Twitter e quasi la metà ritiene che i social media agevolino la vendita dei vini.