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Brunello di Montalcino: storie, ettari e tanti tanti euro

Una stella rossa tra premi Nobel, scandali e miliardari. Il Brunello di Montalcino è molto più di un vino, è l’anima di una terra con una specialissima forza di gravità

di Sara Mazzeschi

I love brunello di Montalcino

I love brunello di Montalcino

Forza di gravità. Il Brunello ne ha una tutta sua ma cos’è che attrae così tanto le persone? E’ da anni sulla cresta dell’onda, chiunque beva vino, dunque non necessariamente un appassionato, lo conosce e ne ha letto su riviste, siti web e anche su qualche muro ma nonostante ciò l’interesse non cala, al contrario.  Il fatto è che il Brunello non è solo un grande vino, è l’essenza stessa di Montalcino, entrambi legati da sempre al territorio e chi lo vive creano  –penso- una speciale attenzione per il prodotto finale, per la gente e per l’origine di tutto.

Anniversario al Museo Ferragamo

Io e Carlo abbiamo festeggiato i 37 anni di matrimonio andando, con il Lions Club Firenze Brunelleschi  al Museo Ferragamo a Palazzo Spini Feroni 

Ferragamo Museo Palazzo Spini Feroni a Firenze

Ferragamo Museo Palazzo Spini Feroni a Firenze

Di Donatella Cinelli Colombini

Serata tiepida d’autunno e Firenze che sembra un film sulla bellezza. Io e mio marito Carlo Gardini ci sentiamo in una cornice incantata che celebra, in segreto, un amore che dura dalla nostra giovinezza. Firenze non è la nostra città, siamo di Siena tutti e due, ma siamo vissuti tantissimo qui e abbiamo la casa di Boccaccio dove furono ambientate il Ninfale Fiesolano e una sosta delle novellatrici del Decamerone.

Lions Club Firenze Brunelleschi Giovanni Cipriani e Marco Boscherini

Lions Club Firenze Brunelleschi Giovanni Cipriani e Marco Boscherini

Questo è dunque un giorno speciale in un luogo speciale e con amici speciali.
Prima tappa il Museo Ferragamo nel sotterraneo di Palazzo Spini Feroni un enorme edificio costruito nel 1289 e usato come comune di Firenze negli anni (1865-1870) in cui la città fu capitale d’Italia. Ci accoglie l’esposizione di 1.000 scarpe da sera, tutte diverse, tutte fatte a mano, tutte elegantissime e con tacchi molto alti. Fanno parte della collezione di 15.000 scarpe di Salvatore Ferragamo, il geniale artigiano che in California divenne il “calzolaio” delle grandi star del cinema e poi affermò, a livello mondiale, la sua ditta di scarpe di lusso.

Vini in passerella: le cantine degli stilisti

Solo Mario Moretti Polegato creatore di Geox è passato dal vino alla moda, Cavalli, Renzo Rosso, Ferragamo …. arrivano alle vigne dal fashion

Renzo Rosso Diesel Farm

Renzo Rosso Diesel Farm

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Sono bottiglie griffate, hanno un pizzico di glamour le bottiglie dei grandi nomi della moda che sono approdati al vino. Anche quando le cantine sono delle star internazionali come quella di Arnaldo Caprai a Montefalco si portano dietro l’impronta di un mondo più creativo, internazionale e scintillante. Marco Caprai, il nome più celebre del Sagrantino, viene da una famiglia di produttori di cashmere, gli stessi dei famosissimi braccialettini di merletto Cruciani.
Esiste tuttavia chi ha fatto il percorso inverso: Marco Moretti Polegato è un enologo diventato stilista. Villa Sandi, di proprietà della sua famiglia, è uno splendido edificio in stile palladiano al centro di una tenuta con vigneti e cantine.

Personaggi da copertina nella vigna a Montalcino e in Toscana

Dai cantanti Gianna Nannini e Sting, agli stilisti di moda come Ferragamo, dai banchieri, alle porno dive … c’è di tutto fra i vip del vino

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Massimo Ferragamo Cesare e Andrea Cecchi

Massimo Ferragamo Cesare e Andrea Cecchi

Per certi versi il vigneto toscano assomiglia a un palcoscenico per uomini e donne di successo che hanno tutto e forse cercano nuove emozioni come quella di firmare un piccolo gioiello enologico. Persone di eccezionali capacità e fama che possono mettere in campo grandi capitali e grandi contatti. Persone quindi, che accrescono il prestigio e il mito dei vini toscani quasi la vigna fosse il red carpet degli Oscar.
Ce ne sono ovunque ma Montalcino letteralmente pullula di super vip.
Partiamo dal Brunello e dai nuovi arrivi: il più recente in ordine di tempo è la Soleya International Corporation di Panama anche se non c’è ancora un volto dietro a questa società.
Andrè Santos Esteves, 45° banchiere brasiliano 329° uomo più ricco del mondo e 14° in Brasile nella classifica di Forbes. Adora i grandi vini e ha visto nella

Alejandro Bulgheroni

Alejandro Bulgheroni

splendida tenuta di Argiano a Montalcino una sorta di chateau italiano.
Alejandro Bulgheroni uomo più ricco dell’Argentina nella classifica Forbes ha il suo business nel gas e nel petrolio ma passa molto tempo in Italia dove vive sua moglie. Forse per questo ha comprato Dievole in Chianti Classico, Poggio Landi (proprio davanti al mio Casato Prime Donne) e Podere Brizio a Montalcino aggiungendoli ai vigneti di Mendoza in Argentina, Garzòn in Uruguay, California …

Il Sound Tourism nasce in città ma si adatta alle vigne

Dopo il Central Park di NY anche Padova usa  il suono per trasformare la visita in un’ esperienza coinvolgente. Perché non farlo anche nelle terre del vino

Gattamelata-Padova

Gattamelata-Padova

Per ora l’applicazione del Sound Tourism riguarda solo le città (Siena, New York, Toronto, San Paolo, Padova) ma può funzionare anche in campagna, anzi è in grado di arricchire la visita dei distretti vinicoli di alto pregio con il racconto di esperti e produttori, le musiche,  i suoni della vendemmia e persino il canto degli animali in diverse ore del giorno o nei diversi mesi dell’anno. La visita si carica di emozioni e informazioni fino a diventare un momento irripetibile.

Vista, olfatto e gusto sono alla base del turismo del vino ma perché non usare anche l’udito? La tecnologia al servizio del turismo. Nel 2014 la comunicazione internet su device mobili supererà quella su desktop fissi. Già adesso 4 miliardi di persone possiedono un cellulare e la crescita dell’utilizzo del telefono per accedere a internet, è esponenziale. Nel primo trimestre 2011 in Italia era aumentata del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e c’è un’evidente correlazione fra la diffusione degli smartphone (20 milioni di apparecchi) e l’accesso a internet.