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UN MANIFESTO PROGETTA LA SOSTENIBILITA’ DEL CHIANTI CLASSICO

IL CONSORZIO CHIANTI CLASSICO STRUTTURA IN UN QUESTIONARIO IL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE, SOCIALE E CULTURALE DEL PROPRIO TERRITORIO

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Consorzio-Chianti-Classico-manifesto di sostenibilità e tutela del territorio

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Bellissimo progetto del Consorzio Chianti Classico che coinvolge le cantine nella gestione sostenibile del territorio chiantigiano. Un esempio virtuoso di azione lungimirante e innovativa. Da un lato introduce criteri nuovi e dall’altro spinge le imprese verso la consapevolezza e l’assunzione di responsabilità nei confronti del paesaggio, della popolazione locale e della salvaguardia delle eredità culturali lasciate dal passato.

LE CANTINE E LA CORRETTA GESTIONE DEL LORO TERRITORIO

Bravi Presidente Giovanni Manetti e Direttrice Carlotta Gori. Celebrare il centenario del Consorzio con un impegno collettivo che guarda al futuro è bellissimo.
Spero le amministrazioni pubbliche sappiano approfittare del “Manifesto di Sostenibilità” del Chianti Classico per sostenerlo con interventi infrastrutturali e agevolazioni. Spero anche nell’emulazione di altri territori del vino.

BRUNELLO CONTRO ROSSO DI MONTALCINO

I DUE VINI DI MONTALCINO POSSONO FARSI CONCORRENZA? DAL THE WALL STREET JOURNAL ARRIVA UNA PROVOCAZIONE CHE NELLA TERRA DEL BRUNELLO TROVA POCHI SOSTENITORI

 

Rosso-di-Montalcino-DOC-2020-BIO

Rosso-di-Montalcino-DOC-2020-BIO

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Esistono territori del vino in cui c’è una concorrenza interna alla stessa denominazione. Penso al Collio, ad esempio, che viene declinato in base ai vitigni per cui nel listino della stessa cantina ci sono molti vini più o meno allo stesso prezzo: Collio Friulano, Collio Chardonnay, Collio Pinot bianco, Collio Ribolla, Collio Riesling …. Ho sempre pensato che una simile situazione fosse problematica a causasse più danni che benefici. Forse mi sbaglio, forse è un modo per vendere più bottiglie …. Ma io ho sempre pensato che l’approccio giusto fosse quello di costruire la produzione enologica di una zona a grande vocazione come una piramide qualitativa e di prezzi in modo da avere vini per tutte le occasioni e per tutte le tasche senza che si cannibalizzassero a vicenda.

CON RYANAIR IL PROSECCO VOLA

UNA BEST PRECTICE DEL TURISMO DEL VINO: ALLEANZA DEL PROSECCO CON IL COMUNE DI TREVISO E RYANAIR PER FAR CRESCERE I FLUSSI FUORI STAGIONE DA 44 DESTINAZIONI

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Land of Prosecco progetto del Consorzio Prosecco Treviso e Ryanair

di Donatella Cinelli Colombini

Il progetto di chiama “Land of Prosecco” ed è la prosecuzione di quello 2021 che ha visto alleati il Consorzio Prosecco Doc, il comune di Treviso e Ryanair.
Una genialata che solo i veneti, con il loro pragmatismo nel business, riescono a realizzare. Si basa su due concetti semplici ma così semplici che stupisce come tutti gli altri territori del vino non vedano la convenienza di fare lo stesso.

IL TURISMO DEL VINO E QUELLO D’ARTE SONO FRA I PIU’ DESTAGIONALIZZATI

Primo punto: il turismo italiano ha bisogno di destagionalizzarsi per dare continuità di lavoro a commessi, camerieri, cuochi, managers…. Puntare sul turismo d’arte e il turismo enogastronomico permette questa destagionalizzazione o, almeno, allunga la stagione fino a 9-10 mesi di durata.
Secondo punto: il turismo ha un settore produttivo enorme stimato in 1.400 miliardi. Quindi chi è piccolo è invisibile ma unendo la fama di un prodotto come il Prosecco – che quasi tutti gli adulti europei bevono almeno una volta l’anno- il brand Veneto e Ryanair con la sua massiccia presenza in tutti i siti di viaggio esistenti nel web … si ottiene una massa critica che produce un messaggio forte, anzi molto forte.

Orcia Doc da Bibenda all’Orcia Wine Festival

Settimana sfavillante per l’Orcia Doc, il vino più bello del mondo, che mette in fila 6 degustazioni guidate, 1 cena a palazzo e 4 giorni di assaggi around the table

Bibenda-i-produttori-Orcia-con-Daniela-Scrobogna

Bibenda-i-produttori-Orcia-con-Daniela-Scrobogna

di Donatella Cinelli Colombini

Un finale col botto per la mia presidenza del Consorzio Orcia e l’orgoglio di veder accompagnato una denominazione giovane, nella sua crescita in termini di qualità, autostima e prestigio.

 

L’ORCIA DOC A ROMA DA FIS BIBENDA

La galoppata finale è iniziata giovedì 21 aprile a Roma fra gli arazzi e gli specchi della sala da degustazione FIS Bibenda del Cavalieri Waldorf Astoria. 8 vini in assaggio fra cui il mio Cenerentola Doc Orcia 2018 spiegati magistralmente da Daniela Scrobogna. Pubblico di professionisti nel pomeriggio e di amatori nella degustazione serale. Sala piena per cui i produttori Orcia sono stati costretti a sedersi di fianco. Era evidente la sorpresa dei partecipanti che conoscevano il territorio sotto il profilo turistico ma non la varietà e qualità delle sue proposte enologiche.

 

Il Tempio del Brunello

Il museo che fa vivere le emozioni dei grandi rossi di Montalcino e dà una cornice prestigiosa , aggiornata e glamour al Brunello trattandolo come un’opera d’arte

 

Tempio-del-Brunello-Montalcino

Tempio-del-Brunello-Montalcino

di Donatella Cinelli Colombini

Il Tempio del Brunello usa le parti gotiche dell’antico convento di Sant’Agostino, nel cuore di Montalcino, per offrire ai wine lovers di tutto il mondo, un’esperienza emozionante sul vino e sul territorio. Soluzioni architettoniche e tecnologiche molto moderne sui muri medioevali che sovrespongono la doppia anima di Montalcino: quella antica e quella attuale. Due motivi di grande orgoglio che si esaltano a vicenda.

 

OPERA LABORATORI E IL TEMPIO DEL BRUNELLO

Tempio-del-Brunello-Montalcino

Tempio-del-Brunello-Montalcino

Opera Laboratori, è forse la più grande impresa culturale italiana, e sicuramente quella che ha saputo meglio interpretare il concetto moderno di museo come spazio da vivere, dove i viaggiatori acquisiscono informazioni anche attraverso un’esperienza emotiva e coinvolgente.

 

BRUNELLO COME OPERA D’ARTE

Colpisce la volontà di rispettare l’offerta turistica delle cantine, degli agriturismi e di quanti, nel territorio, offrono visite con degustazione, lezioni di cucina, ricerca del tartufo e altre esperienze dirette della civiltà locale.  Colpisce il rispetto di certe regole, anche a rischio di complicare la comprensione dei messaggi. Il territorio di Montalcino è infatti descritto nella sua attuale dimensione comprensiva del municipio di San Giovanni d’Asso anche se non fa parte del territorio di produzione del Brunello.
Così come colpisce il ruolo protagonista affidato al territorio, raccontato dalla visita aerea dei luoghi attraverso la visione a 360 gradi, attraverso le terre esposte accanto ai paesaggi vitati e attraverso i colori che permettono di creare immagini da ricevere online.

 

Brunello riserva 2013 oro al concorso Texsom

Il Brunello di Montalcino Riserva 2013 vince la medaglia d’oro al Texsom International Awards. Concorso enologico dei migliori sommelier USA

 

Oro al Brunello riserva 2013 di Donatella Cinelli Colombini

Texsom premia con l’oro il Brunello Riserva 2013

Il Texas, terra di petrolio ma anche di mandrie e bistecche, è fra i mercati più importanti per il Brunello e infatti il Consorzio dei produttori vi organizza spesso grandi degustazioni con grande successo di buyer e di appassionati.

 

TEXCOM IL PIU’ SELETTIVO CONCORSO ENOLOGICO IN USA

Vincere una medaglia d’oro al concorso TexsomThe most selective competition in Unites States” con il Brunello Riserva 2013 è molto importante sia per la produttrice Donatella Cinelli Colombini sia per l’importatore USA Banville Wine Merchants. Il concorso si avvale di una giuria internazionale di 70 professionisti del vino di altissimo livello, fra cui molti Master of Wine e Master Sommelier. Valuta le bottiglie in modo bendato durante tre giornate di degustazione.
Viene organizzato da Texcom, fondata nel 2005 come “Texas Sommelier Conference” da due Master Sommelier – James Tidwell e Drew Hendricks –,  con lo scopo di innalzare la professionalità di chi deve scegliere e servire i vini. Nel tempo Texsom ha sviluppato attività di formazione, divulgazione con mezzi social e un vero giornale, concorsi per sommelier e per vini. Lo standard altissimo di ogni iniziativa ha trasformato Texsom in un locomotore nella preparazione dei migliori Sommelier. Nel Continente americano, infatti, hanno in mano gran parte della comunicazione social di argomento enoico e guidano il settore distributivo del vino in ristoranti, enoteche e non solo.

 

Texsom oro al Brunello

Texsom oro al Brunello di Montalcino Riserva 2013

BRUNELLO 2013 RISERVA UN’ANNATA DA INVECCHIAMENTO VINCE L’ORO AL CONCORSO TEXSOM

Vincere una medaglia d’oro al Texsom International Awards è più di un premio importante. Questo significa che il Brunello di Montalcino Riserva 2013 ha un’altissima qualità percepita dai professionisti del vino USA, cioè del più importante mercato mondiale del Brunello.
Figlio di un’annata fresca il Brunello 2013 è partito in sordina, come capita a tutti i vini di Montalcino più longevi. Per questo, pur avendo un giudizio di solo 4 stelle, ha poi superato, al giudizio di tutti i maggiori esperti, l’annata 2012 che si fregiava di 5 stelle. Il Brunello Riserva 2013 (94/100 da Robert Parker-Wine Advocate) conferma la vocazione di questo vino al lungo invecchiamento rivelandosi di straordinaria eleganza e armonia.

 

Chianti in polvere e Chianti al mirtillo

In 6 mesi i cacciatori di truffe ingaggiati dal consorzio Chianti hanno scovato 6000 casi di kit contenenti preparati chimici per fare il vino in casa

Chianti-Superiore-Fattoria-del-Colle-Violante-Gardini

Chianti-Superiore-Fattoria-del-Colle-Violante-Gardini

di Donatella Cinelli Colombini

10.700 minacce al brand Chianti individuate nei primi sei mesi del 2019 dai cacciatori di truffe Griffeshield, azienda specializzata in nuove tecnologie. Il Presidente del Consorzio Chianti Giovanni Busi precisa che nella stragrande maggioranza si tratta di violazioni del brand della denominazione ma anche di vendita di vini Chianti contraffatti e di etichette Chianti contraffatte.

CHIANTI: LE DIMENSIONI DELLE FRODI

La frode principale è rappresentata dai così detti wine kit cioè dalle confezioni contenenti preparati chimici per fare il vino in casa. Purtroppo il vino “fai da te” riscuote un notevole successo grazie alla fantasia dei truffatori che propongono anche il Chianti al mirtillo. Infatti sono state individuate e rimosse circa 6.000 proposte di questo tipo. Altri 3.000 illeciti riguardano casi di Chianti falso spacciato per vero e 2.000 etichette contraffatte.

Il fiasco e la commercializzazione del vino Chianti

LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI VINI CONTRAFFATTI AVVIENE ON LINE

La commercializzazione di queste porcherie avviene on line attraverso siti come Italian Chianti Style oppure Original Chianti e Vintners Reserve Chianti o ancora World Vineyard Italian Chianti seguiti dai principali canali di e-commerce E-bay e Amazon.
In uno scenario commerciale simile alla giungla con bestie feroci e minacce ovunque. Per questo il Consorzio Chianti ha deciso di continuare il monitoraggio e nel terzo trimestre 2019 Griffeshield ha individuato altre 4.852 nuove violazioni. E’ evidente che i truffatori si spostano appena vengono scovati diventando minacce quasi inafferrabili. Tuttavia nei due anni di attività dei cacciatori di truffe Griffeshield, è stato registrato un calo delle minacce a conferma che la crescita dei controlli ha dissuaso una parte dei taroccatori.

Orcia Wine Festival dal 25 al 28 aprile

A San Quirico d’Orcia, il “Vino più bello del mondo” fa festa nei palazzi e nella via Francigena durante il lungo ponte di primavera

Orcia Wine Festival 2019

Orcia Wine Festival 2019

Di Donatella Cinelli Colombini

Orcia Wine Festival 2019 segna un punto di svolta nella storia della giovane denominazione Orcia: interesse di stampa e clienti come mai prima d’ora, un finanziamento PIF in arrivo che metterà cantine climatizzate e i video dell’Orcia DOC nei punti vendita del territorio di produzione e una imminente tornata elettorale che rinnoverà i vertici dei comuni e del consorzio di tutela.
Finisce un ciclo con grossi motivi di soddisfazione. L’Orcia è ormai considerata fra le denominazioni emergenti in Italia e i suoi vignaioli sono il simbolo di come, da piccole superfici, possano nascere grandi vini grazie al lavoro artigiano, la passione e l’attaccamento al territorio: valori che sono riassunti nel claim <<Orcia il vino più bello del mondo>>

ORCIA WINE FESTIVAL 2019

Orcia Wine Festival 2019

Orcia Wine Festival 2019

La decima edizione del festival, dal 25 al 28 aprile, trasformerà per 4 giorni San Quirico d’Orcia in un paese di vino con le degustazioni di 20 produttori e delle specialità gastronomiche nel Palazzo Chigi Zondadari, la degustazione guidata da Simone Loguercio miglior sommelier italiano Ais, le altre degustazioni a tema condotte da ONAV, la conferenza di Giampietro Comolli (Osservatorio Vini Spumanti) in vista del cambio di disciplinare che introdurrà le bollicine nell’Orcia e un’infinità di eventi e animazioni descritte nel programma pubblicato nel sito del Consorzio.

ORCIA WINE FESTIVAL– FRANCIGENA DI VINO

Torna l’Orcia Wine Festival, con un’edizione che si prospetta più bella e ricca che mai sviluppando il tema “Francigena di Vino”. E’ infatti la via Francigena che dette origine a San Quirico d’Orcia con i suoi palazzi e le sue chiese. La strada maestra del medioevo da cui passarono Federico Barbarossa, Santa Caterina, Enrico di Nassau della casa reale d’Olanda che morì proprio a San Quirico nel 1451 e ancora Lorenzo il Magnifico … personaggi che tornano ad animare la Francigena nel tratto urbano mentre le vetrine dei negozi si riempiono di bottiglie e lo splendido Palazzo Chigi, sorto nel Seicento per ospitare un Papa che non venne mai, diventano la cornice delle degustazioni e dei banchetti dedicate al vino Orcia.

San Valentino d’amore e di – vino

Alla Fattoria del Colle per la cena degli innamorati del 14 febbraio oppure per un weekend consacrato all’amore, al Brunello e ai profumi afrodisiaci

San Valentino 2019 vino amore e profumi seduttivi

San Valentino 2019 vino amore e profumi seduttivi

Cena di San Valentino – 14 febbraio – a lume di candela con un menù dedicato all’amore. Weekend 15-17 febbraio fra profumi erotici, Benvenuto Brunello e riti romantici per coppie winelover. Un programma intenso e irripetibile per vivere al top le proprie passioni.

CENA DI SAN VALENTINO

Cominciamo con la proposta short per il giorno di San Valentino. Cena romantica nella veranda del ristorante della Fattoria del Colle: musica soffusa, candele, menù a base di antiche pietanze toscane interpretate con ingredienti afrodisiaci come ciancifricola con uova di quaglia, panpepato, tartufo, zafferano, chiodi di garofano, cioccolato .. (4 portate vini esclusi 34€) da accompagnare a grandi vini quali Brunello o Brunello riserva, Cenerentola Doc Orcia …. Per chi vuole preparare la pelle a una notte d’amore la cena può essere preceduta da massaggi a base di olio EVO o da una vinoterapia di coppia oppure da un bagno, ancora in coppia, nella jacuzzi panoramica.

WEEKEND DI SAN VALENTINO E BENVENUTO BRUNELLO

Fattoria del Colle massaggio di coppia con olio extravergine 2

Fattoria del Colle massaggio di coppia con olio extravergine 2

Il weekend degli innamorati coincide quest’anno con Benvenuto Brunello, l’anteprima dei vini di Montalcino (biglietto di ingresso da acquistare direttamente nel sito del Consorzio) in cui verrà presentata la strepitosa Riserva 2013. Montalcino dista solo 35 km dalla fattoria del Colle. https://www.facebook.com/pages/Profumeria-Nella/121554951804109LA SCOPERTA DEI PROFUMI DA SEDUZIONE

Il nostro programma 2019 per il fine settimana di San Valentino 15-17 febbraio, è dedicato al vino, ai profumi erotici e all’amore. L’esperienza di profumare il corpo e le spiegazioni sul carattere seduttivo delle essenze arriva da Gloria Del Dottore esperta in profumeria artistica. Con lei, le donne innamorate compiranno un viaggio aromatico per capire come indossare i profumi più voluttuosi e quando invece usare le fragranze che danno energia oppure rilassano.
Le camere e gli appartamenti per i pernottamenti sono arredati con mobili di piccolo antiquariato, hanno l’intimità dei luoghi autentici e sono particolarmente adatti per questo soggiorno. Per il programma completo e i pacchetti clicca qui e per informazioni e prenotazioni 0577662108 holiday@cinellicolombini.it 

Vernaccia di San Gimignano, il bianco di Toscana

Le 16 torri di San Gimignano vegliano sui filari di Vernaccia, il vino bianco che migliora invecchiando e sa di pietra focaia

di Sara Mazzeschi

San_Gimignano e vigne di vernaccia

San_Gimignano e vigne di vernaccia

Ricordo bene la mia prima degustazione orizzontale, a Siena l’Enoteca Italiana aveva riunito nelle esclusive sale sotteranee molti produttori di San Gimignano e per me, appena uscita dal 2°corso AIS, era un’incredibile occasione per conoscere meglio il vino bianco toscano per eccellenza, la Vernaccia Docg.  Che delusione! Al sesto assaggio già i vini mi sembravano tutti uguali ed in più la beffa, quel bianco asciutto dal retrogusto amarognolo e minerale proprio  non “andava giù”! Ho impiegato un po’ di tempo e numerosi bicchieri per apprezzarlo ed oggi, come spesso accade nel mondo del vino, non solo ho cambiato idea ma  ne sono diventata un’appassionata estimatrice, soprattutto della versione Riserva.

Bolgheri, il Bordeaux della Toscana, alla ricerca di identità

Igt, Bolgheri Doc, Sassicaia Doc, una gran confusione definita “il solito pasticcio all’italiana”che però ha dato vita ad alcuni dei migliori vini al mondo

Sara Mazzeschi

Viale dei cipressi, Bolgheri

Viale dei cipressi, Bolgheri

Sassicaia, Paleo, Super Tuscan , vini toscani per lo più della zona di Bolgheri, tra i più apprezzati ma allo stesso tempo ritenuti il tipico esempio del caos italiano perché vini da tavola dai costi esorbitanti. Questo è più o meno quello che il mondo sa su di loro ma non è proprio la verità! Molti di questi vini hanno ottenuto – faticosamente – la Denominazione di Origine Controllata e Bolgheri è da anni teatro di discussioni, modifiche al disciplinare, acquisizioni da parte di grandi investitori. Un’area in pieno fermento dove “identità” e “terroir” sono sentiti più che mai perché se da una parte sono punto di partenza per la produzione enologica, dall’altra non c’è ancora un’idea precisissima di dove sia la zona, pur conoscendo ed apprezzandone i vini.

Nobile di Montepulciano Docg, il più social, il più pulito e il più rosa

Dagli etruschi fino ad una produzione senza emissione di CO2, passando dalle App per gli Smartphone.  Ecco il vino “nobile fuori” con un’anima  High-Tec

Di Sara Mazzeschi

Nobile at Heart - vino Nobile di Montepulciano DOCG

Nobile at Heart – vino Nobile di Montepulciano DOCG

Ho sempre saputo che il Nobile di Montepulciano è tra i vini più legati al territorio, tanto che sono i produttori stessi e con loro il Consorzio,  a difendere e valorizzare un bagaglio culturale ed esperienziale antichissimo, certo non immaginavo quanto lo fosse.  Nel 1868 fu scoperta in una tomba etrusca una kylix – tazza – che raffigurava Flufluns, dio del vino ma di maggior valore è considerato  un documento del 789 che sanciva il lascito di una vigna nel castello di Policiano alle autorità ecclesiastiche locali.

Grazie agli elogi di Francesco Redi , medico e poeta del XVII secolo, questo vino diventò tra i più ricercati nelle corti Europee:  << Montepulciano d’ogni vino è Re>> , dopo di chè l’oblio fino agli anni’30 quando Adamo Fanetti, delle omonime cantine, presentò un rosso strepitoso alla Mostra Mercato dei vini a Siena. Lui stesso scrisse l’etichetta e la sua grafia divenne così identificativa da essere ripresa negli anni da altre cantine ma Fanetti fece molto di più: aveva il vezzo di denominare “Nobile” ciò che produceva…da qui la nascita del vino Nobile di Montepulciano!

Chianti Classico ma non troppo

Il Chianti Classico , vino rosso della Toscana tra i più famosi, non è poi così “classico” anzi, quest’anno 300 candeline per lui ma in realtà è una Docg giovane e alla moda

Di Sara Mazzeschi

Chianti Classico Collection 2016

Chianti Classico Collection 2016

Lo scorso febbraio  si è svolta a FirenzeChianti Classico Collection”, presentazione delle nuove annate ed occasione per festeggiare un  compleanno importante, 300°annivesario dall’emanazione del bando di Cosimo III de Medici che fissò, per la prima volta nella storia, i confini delle zone di produzione del Chianti. Aveva capito l’importanza di tutelare un vino che secoli dopo sarebbe diventato il Chianti Classico e per questo creò anche delle Congregazioni di Vigilanza, veri e propri antenati dei Consorzi che oggi controllano e promuovono le denominazioni.  Nel 1932 viene

Mappa Chianti Classico

Mappa Chianti Classico

aggiunto il suffisso “classico” proprio per distinguere  quei Comuni, tra Siena e Firenze, delimitati nel 1716 da Granduca di Toscana.

Il Consorzio del Chianti Classico è prodotto oggi con uve Sangiovese  per almeno l’80%, nel restante 20% possono andare altri vitigni a bacca rossa – dal 2006 sono state vietate uve bianche – sia autoctoni come Canaiolo o Colorino sia internazionali come Merlot e Cabernet.  La produzione media annua si aggira sui 270 mila ettolitri che in termini di bottiglie equivale a circa 35 milioni, vendute in oltre 100 Paesi.  Questo vino ha caratteri simili a quelli del Chianti ma più eleganti e raffinati, i profumi che lo contraddistinguono richiamano giaggiolo, mammola e frutti di bosco, grazie poi ad un affinamento in legno di minimo 11 mesi (24 per la Riserva), note speziate e balsamiche rendono il rosso toscano particolarmente complesso ed armonico.