wine-destination: sangiovese

Alberto-Palliotti spiega le anomalie delle viti impazzite a causa del nuovo clima

SANGIOVESE BIANCO E VIGNE IMPAZZITE

PENSATE A UN GRAPPOLO DI SANGIOVESE BIANCO OPPURE A UNA VITE CON LE FOGLIE VERDI D’INVERNO. QUESTE E ALTRE LE PAZZIE INNESCATE DAL NUOVO CLIMA NELLA VIGNA

 

 

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Confesso di essere rimasta stupita anch’io ma l’autore dell’articolo è Alberto Polliotti Professore Associato dell’Università di Perugia e non un blogger di gossip. Inoltre la testata in cui è pubblicato l’articolo “VVQ Vigne, vino e qualità” ha un comitato scientifico a prova di bomba …. Mica il Vernacoliere!!!!

Quindi, le note che seguono non sono uno scherzo e vi invito ad andare a leggere l’articolo originarle per accertarvene.

Il punto è che sembrano incredibili.
Tutti sappiamo che il clima attuale è caratterizzato da estremi mai visti prima: radiazioni ultraviolette aumentate a dismisura, temperature dell’aria mai registrate in passato, sbalzi termici fino a 15°C in un giorno, bombe d’acqua che allagano intere regioni, carenze idriche di mesi e mesi ….
Ma anche la vigna sta impazzendo con anomalie – vecchie e nuove – ma più frequenti che nel passato.…

Giacomo-Palai irrigazione in deficit per il Sangiovese lo stress idrico non deve far paura

QUANTA ACQUA E QUANTO SOLE PER IL SANGIOVESE

Dall’Università di Pisa la ricetta delle grandi annate del Sangiovese: siccità da giugno alla raccolta. Favorevoli all’irrigazione in deficit cioè poca acqua

 

DI Donatella Cinelli Colombini   #wine destination

Le regole delle annate memorabili del Sangiovese in una ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agro-Ambientali dell’Università di Pisa, pubblicata sulla rivista “Frontiers in Plant Science” e premiata dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.

LO STRESS IDRICO NON MINACCIA IL SANGIOVESE MA VA GESTITO

Il merito dello studio è di Giacomo Palai, Giovanni Caruso e di Claudio D’Onofrio che, a vario titolo, concorrono al laboratorio che ha condotto le analisi.
Il risultato è la prova scientifica di quello che tutti i vignaioli avevano capito da tempo: il nuovo clima, al netto dei suoi eccessi, moltiplica le buone e le eccellenti annate del Sangiovese. Il problema è che gli eccessi ci sono: come la siccità da deserto dell’anno scorso e le piogge da diluvio universale di quest’anno.
L’evidenza scientifica rivela che <<la siccità aiuta a migliorare la qualità e il colore delle uve di Sangiovese, vitigno toscano per eccellenza, ma solo se lo stress idrico è imposto in alcune fasi specifiche della maturazione e secondo precise intensità>>. Ed ecco la ricetta magica <<un moderato deficit idrico prima dell’invaiatura (quando l’acino è ancora verde, da giugno sino a metà luglio) aumenta la quantità di flavonoidi nell’uva, mentre un severo stress idrico post-invaiatura (da metà luglio sino alla raccolta) influenza la colorazione degli acini, e quindi del vino, rendendoli più scuri e vicini alle tonalità del blu>>. …

Daniele Cernilli e Donatella Cinelli Colombini

LE CONTRADDIZIONI DEL SANGIOVESE SEMPRE DIVERSO

C’E’ CHI CHIEDE LA ZONAZIONE PERCHE’ VEDE TROPPA DIVERSITA’ NEL SANGIOVESE DELLA STESSA DENOMINAZIONE E CHI PENSA CHE IL SANGIOVESE SIA UGUALE IN TUTTE LE DENOMINAZIONI

 

Di Donatella Cinelli Colombini

Seguo Daniele Cernilli in un ragionamento sul Sangiovese che lui inizia con la sua consueta ironia pungente <<si parla tanto di territorio di zone, di sottozone, di vigne e altri concetti del genere ma poi si leggono tanti articoli e giudizi che riguardano il vitigno o, ancora peggio, la personale interpretazione di quel vitigno, che viene trasposta in ogni territorio in una modalità autoreferenziale che rasenta il ridicolo>>.

 

DANIELE CERNILLI E IL SANGIOVESE

Il ragionamento del mio amico Daniele sul Sangiovese parte da un paradosso: la presenza contemporanea di due estremi. Da un lato l’esaltazione del piccolo e diverso con la richiesta, dei giornalisti, di dividere le denominazioni in tante zone delimitate, oppure il bisogno di distinguersi che porta molti produttori al “famolo strano”. Dall’altra la difficoltà dei consumatori a capire anche le macro differenziazioni di un vitigno come il Sangiovese che ha 108 cloni e assume caratteri specifici in ogni terroir.…

Castello di Poggio alle Mura - Banfi Montalcino

Sanguis Jovis e la variabile tipicità del Sangiovese

Bellissimo Quaderno 2021 della Summer School Sanguis Jovis della Fondazione Banfi ci fa scoprire i terroir del Sangiovese e le ragioni delle sue differenze

 

Di Donatella Cinelli Colombini

Attilio Scienza Presidente di Sanguis Jovis, chiarisce il significato profondo di termini come terroir, zonazione, ma anche denominazione, partendo da un concetto molto alto e filosofico. Wax Weber filosofo – sociologo tedesco vissuto a cavallo fra Ottocento e Novecento, definisce il termine tipico come l’elemento riconoscibile che permette di catalogare e raggruppare persone o cose con lo stesso contenuto distintivo. Con il tempo la parola è stata banalizzata anche se generalmente indica un prodotto territoriale che non esiste in altre zone con caratteri identici.

 

IL SIGNIFICATO DELLA TIPICITA’ NEL VINO

Per questo, la ricerca della tipicità nel vino parte dall’esistenza di un profilo sensoriale originale nell’ uva/vino proveniente da una specifica zona e dipende dal suo microclima, dal vitigno e da come tradizionalmente è stato coltivato. Al contrario l’uso di correggere in cantina le caratteristiche originarie dell’uva/vino per assecondare le esigenze del mercato va interpretato come un “tradimento” della tipicità allo stesso modo come il recupero di vitigni autoctoni e la modificazione dei loro elementi originari a fini esclusivamente commerciali.
Quindi la tipicità come alternativa alla globalizzazione e lo stile come interpretazione culturale del proprio tempo.

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weekend-vendemmia-2021-Fattoria-del-Colle-Masterclass-sul-Sangiovese-tenuta -da -Leonardo-Taddei

Taddei e Pieroni confrontano i due 2 big del Sangiovese

Finiscono in bellezza i weekend della vendemmia 2021 della Fattoria del Colle con visite in cantina, assaggi, prove pratiche e super lezioni

Di Donatella Cinelli Colombini

Un successo confermato dal sorriso dei partecipanti ai due week end della vendemmia che, in realtà, hanno preceduto la vera raccolta dell’uva di Brunello per cui i partecipanti non hanno potuto impugnare le forbici ma solo assaggiare l’uva e i mostri di IGT bianco, Merlot e Sangiovese per il Chianti.

 

 

WEEKEND DELLA VENDEMMIA 2021 ALLA FATTORIA DEL COLLE

Provenivano da tutta Italia e anche dall’estero con un bel gruppo di sei maltesi e persino una signora colombiana esperta in comunicazione di alcolici. C’erano 8 amici che celebravano un addio al celibato in stile Sideways e quattro medici pugliesi che hanno fatto un break fra la vita lavorativa a l’inizio della pensione.
Due giorni intensi con la visita delle cantine Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle nella Doc Orcia. Tante degustazioni e soprattutto quella del piccolo enologo dove i wine lover hanno creato il proprio supertuscan facendo un blend di 3 vini dello stesso anno prodotti con uve diverse.

LE MASTERCLASS SUL SANGIOVESE

Il clou dell’esperienza sono state le masterclass sul Sangiovese tenute da Leonardo Taddei e David Pieroni. Due approcci diversi ma egualmente entusiasmanti: più tecnico quello del Delegato AIS di Lucca e più discorsivo quello del collaboratore della Guida Slow Wine.

Entrambi hanno insistito sulla “territorialità” del Sangiovese che varia da zona a zona.…

weekend-della-vendemmia-a-tutto-Sangiovese

Weekend della vendemmia 2021 a tutto Sangiovese

Visite in vigna per vendemmiare e in cantina. Assaggi dalle botti e poi Brunello, Chianti e Orcia. Masterclass sul Sangiovese ed experience enologo per un giorno

 

di Donatella Cinelli Colombini

Due appuntamenti a settembre: 17-19 e 24-26 per partecipare alla vendemmia 2021. Un’esperienza indimenticabile con il Sangiovese da cui nascono i grandi vini rossi toscani come Brunello e Chianti.

 

WEEKEND DELLA VENDEMMIA IN TOSCANA: A LEZIONE DI SANGIOVESE

Cogliere l’uva, imparare ad assaggiarla per valutare la maturità dei grappoli. Gustare il mosto e capire quando da succo si trasforma in vino.
Degustare il vino dalle botti e poi quello già in bottiglia. Provare addirittura a trasformarsi in enologo e fare il blend del proprio Supertuscan.
Visitare le cantine del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle nel Chianti e nella Doc Orcia scoprendo come una piccola realtà molto artigianale è riuscita a portare 10 vini oltre i 90 centesimi sulla stampa internazionale. Un risultato strabiliante con punte di eccellenza nelle bottiglie premiate con rating fino a 97/100.

 

LA VENDEMMIA NELLE CANTINE CASATO PRIME DONNE DI MONTALCINO E DELLA FATTORIA DEL COLLE NEL CHIANTI E DOC ORCIA

Vivere la vendemmia in cantine d’eccellenza, dove la qualità è una costruzione quotidiana, è entusiasmante e trasmette entusiasmo, oltre che tante informazioni.
Il programma dei weekend della vendemmia è molto intenso ed ha il suo momento clou nella master class tenuta da un grandissimo esperto di Sangiovese. Si tratta di un’opportunità unica per gli amanti dei grandi vini rossi toscani: Sabato 18, Leonardo Taddei, delegato AIS per Lucca e responsabile della didattica e della guida Vitae per tutta la Toscana; sabato 25 David Pieroni wine ambassador per Vigneron.wine…

Sangiovese-Masterclass-di-Leonardo-Taddei-Fattoria-del-Colle

I terreni del Sangiovese in Toscana 

La masterclass di Leonardo Taddei svela i profili dei vini di Sangiovese in base ai suoli dei vigneti e all’enorme variabilità geologica della Toscana

 

Di Donatella Cinelli Colombini

Leonardo Taddei, uno dei migliori palati e delle migliori menti fra i Sommelier AIS toscani. Ha tenuto la terza ed ultima masterclass della Vendemmia experience 2020 organizzata alla Fattoria del Colle. Una proposta enoturistica nuova che somma degustazioni, visite in vigneto ed in cantina, esperienze di vendemmia o di svinatura con una parte didattica di altissimo livello. Si sono succeduti in cattedra Leonardo Romanelli, Franco Pallini e Leonardo Taddei. Tre super esperti del vino toscano in tre weekend successivi.

Quella di Taddei è stata una lezione magistrale nel vero senso della parola che ha insegnato molto anche a chi pensava di sapere già tutto sul Sangiovese.
Dopo aver ammesso di essere anche un cultore di Champagne e birra, Leonardo Taddei ha fatto una premessa storica mettendo in fila le date e i numeri principali del Sangiovese.

 

LE DATE E I NUMERI DEL SANGIOVESE IN TOSCANA

1282: Arte dei Vinattieri a Firenze

1716: Bando di Cosimo III che istituisce le prime 4 denominazioni di origine a Carmignano, Chianti, Pomino e Valdarno Superiore
1872: lettera di Bettino Ricasoli che indica la “ricetta” del Chianti
1909: Girolamo Molon distingue il Sangiovese grosso da quello piccolo

Il Sangiovese ha 93 cloni omologati di cui 5 più diffusi.
In Toscana si producono 11 DOCG, 41 DOC e 5 IGT.…

Franco-Pallini-Masterclass-Vendemmia-Experienze-2020-Fattoria-del-Colle

FRANCO PALLINI IL SANGIOVESE LOVER

Franco Pallini e le differenze fra il Sangiovese di Montalcino più sensuale ed esuberante con quello del Chianti Classico più muscolari e aristocratici

 

Di Donatella Cinelli Colombini

La masterclass di Franco Pallini per la Vendemmia Experience  (la prossima nel weekend del 9-11 ottobre con Leonardo Taddei) organizzata da Donatella Cinelli Colombini alla Fattoria del Colle si è incentrata sulla differenza fra il Sangiovese di Montalcino e del Chianti Classico. Franco ha rivelato un amore sviscerato per questo vitigno soprattutto nelle sue espressioni più difficili.

 

FRANCO PALLINI E L’EVOLUZIONE DEL SANGIOVESE

Il Sangiovese si adatta più o meno a tutti i luoghi ma arriva all’eccellenza solo in determinati terroir esattamente come il Nebbiolo. Per questo, pur avendo origini meridionali ha in Toscana la sua terra di elezione, questo perché ogni vitigno esprime il meglio di sé in situazioni “al limite”. Un elemento che potrebbe spingere ancora più a Nord la terra promessa del Sangiovese se avvenisse un ulteriore innalzamento delle temperature.
Attualmente siamo in un momento di passaggio e di evoluzione: dall’americanizzazione di trent’anni fa, che aveva spinto i produttori verso vini costruiti e opulenti, più adatti ai concorsi che al pubblico, stiamo tornando alle origini con vini più adatti alla tavola, gradevoli, diversificati, con forte impronta di territorio.

 

LA FEMMINILITA’ E MASCOLINITA’ DEL SANGIOVESE SECONDO FRANCO PALLINI

Il Sangiovese ha aspetti femminili e maschili e ama i contrasti come, ad esempio, l’escursione termica fra la notte al giorno.…

I vini di Sangiovese più conosciuti del mondo

7 Brunello e 3 Supertuscan sono i vini di Sangiovese più cool: Fontodi, Casanova di Neri e Montevertine. La lista arriva da WineSearcher ed è sorprendente

Di Donatella Cinelli Colombini

Come sempre Don Kovanagh ci sorprende con un argomento intrigante per tutti i wine lover e soprattutto gli appassionati di vino toscano. I vini a base di Sangiovese che attraggono maggiormente la curiosità e sono più cercati on line nell’enorme portale Wine Searcher, una banca dati di 6 milioni di offerte che cresce continuamente.

I SANGIOVESE PIU’ POPOLARI NEL MONDO

Al primo posto un Supertuscan l’IGT Flaccianello della Pieve di Fontodi. Medaglia d’argento per il Brunello Tenuta Nuova di Casanova di Neri, il vino arrivato primo nella Top 100 del Wine Spectator del 2006. Terzo posto per Montevertine con il suo Pergole Torte Toscana IGT. Segue un quartetto di Montalcino: Poggione, Biondi Santi, Banfi, Soldera, Frescobaldi e Valdicava tutti con il Brunello salvo Case Basse-Soldera con i IGT a base della stessa uva di Sangiovese dei suoi celebri Brunello. …

Sanguis-jovis-suola-dialtaformazione-sul-sangiovese-fondazione-banfi

I terreni del Sangiovese: Chianti Classico e Montalcino

La natura del suolo imprime uno specifico carattere sensoriale al vino,  per cui capire i terreni è determinate per capire il vitigno più variabile: il Sangiovese

 

di Donatella Cinelli Colombini

E’ ben noto che il Sangiovese ha il maggior numero di cloni (108) e la maggiore variabilità. E’ insomma un vitigno “mutante” che si esprime al meglio in due zone: il Chianti Classico e Montalcino.

 

I SUOLI DEL SANGIOVESE NEL CHIANTI CLASSICO E A MONTALCINO

Capire i suoli di queste due aree serve per individuare le specificità dei vini nelle loro versioni più eccezionali. Ci facciamo condurre dal Professor Edoardo Costantini e dalle sue lezioni alla Scuola di alta formazione “Sanguis Jovis” della Fondazione Banfi pubblicate nel Quaderno “Il Sangiovese del futuro” (2019).

 

COS’E’ IL SUOLO

Va premesso e ben sottolineato, il concetto generale di suolo: esso è la parte superficiale della crosta terrestre, quella che varia a seconda del clima e dell’intervento dell’uomo. I suoli italiani rappresentano il 51% della variabilità geologica mondiale. Nel nostro paese c’è dunque un’enorme concentrazione di epoche: da quella più antica (Gallura) a quelle secondaria, terziaria e quaternaria.

 

L’EFFETTO DEL SUOLO SUL VITIGNO E SUL VINO

L’effetto del terreno sul vino è maggiore nelle annate calde e asciutte quando i caratteri distintivi del terroir sono più evidenti.
La vite, come qualunque pianta, reagisce in base alla quantità d’aria, d’acqua del suolo su cui è piantata. A seconda della profondità a cui le radici riescono a scendere e a trovare questi elementi per tutto il ciclo vegetativo annuale.…

Oculus Calatrava

Violante a New York fra turismo e Sangiovese seminar

Violante di nuovo in USA, questa volta con il fidanzato Enrico fa una fotogallery divertente a New York e guida con Francesco Rosi un  Sangiovese seminar con assaggio

Di Donatella Cinelli Colombini

Viaggiare per lavoro con mia figlia Violante è una cosa massacrante. E’ piccola ma ha una resistenza alla fatica impressionante, per cui riesce a prendere un aereo dietro l’altro dormendo poche ore e facendo cene, degustazioni, incontri per moltissimi giorni sembrando sempre fresca e entusiasta. Anzi sceglie sempre alberghi con la palestra per fare anche dello sport.

I VIAGGI DI VIOLANTE CINELLI COLOMBINI JR.

Ovviamente vede solo aeroporti, ristoranti e enoteche delle città dove si ferma. Solo il fine settimana, quando gli agenti dell’importatore e i distributori non lavorano, ha il tempo per fare shopping e guardarsi

un po intorno ma anche città dove è stata decine di volte, come New York, per lei sono ancora, in gran parte da scoprire. Ecco che questo febbraio, eccezionalmente, ha deciso di unire l’utile al dilettevole chiedendo al suo fidanzato Enrico di raggiungerla nella grande mela. Finalmente un po’ di turismo! Ed ecco che viene fuori un reportage divertentissimo dove Violante diventa parte del paesaggio. A Wall Street davanti al palazzo del New York Stock Exchange c’è una bambina di bronzo e una gemella a noi molto familiare, così come l’Oculus di Calatrava al World Trade Center ha un’ala in più che si armonizza con le linee curve dell’architetto spagnolo. E ora guardate la farfalla dedicata ai trans da Rubem Robierb, vedrete che il corpo della farfalla è Violante.…

Sangiovese-perfetto-vendemmia-2013

Il grappolo di Sangiovese perfetto

Il Sangiovese perfetto è maturo, sano, piccolo, regolare e alato. Non sempre la vendemmia lo regala ai produttori ma nel 2019 a Montalcino ce n’è tanto

Di Donatella Cinelli Colombini

IL SANGIOVESE PERFETTO E’ MATURO DENTRO E FUORI

Gli acini d’uva devono maturare contemporaneamente nella buccia e nella polpa. La maturazione tecnologica della polpa, valutabile in base al potenziale zuccherino che diventerà alcol e agli acidi -PH che assicureranno la longevità al vino, devono arrivare contemporaneamente alla maturazione polifenolica delle materie nobili contenute nella buccia e insieme serve la lignificazione dei vinaccioli che deve essere completa. Quando il clima non è favorevole può avvenire una maturazione troppo veloce o insufficiente. Nel 2019 la maturazione è perfetta.
Un altro elemento importante della maturità è il carattere omogeneo. Nelle grandi annate ogni vigna ha un livello di maturazione uniforme. Quando questo non avviene i bravi vignaioli passano più volte fra i filari selezionando, a mano, l’uva con la stessa maturità e ripetono la stessa operazione togliendo l’uva pronta per andare in cantina. Un lavoro certosino ma utilissimo per innalzare il livello qualitativo del futuro vino. Le grandi vigne, come la nostra Ardita del Casato Prime Donne di Montalcino portano a perfetta maturazione ogni anno tutti i grappoli contemporaneamente. La cosa sorprendente è che le migliori vigne sono anche quelle più facili da coltivare perché la natura fa tutto da sola.

Negli anni Novanta del Novecento, nell’epoca dei “vini potenti”, l’uva veniva colta quando era surmatura per avere il massimo di estrazione di sostanze nobili.…

Sangiovese 2019 vendemmia dopo 4 giorni

Il colore del Sangiovese

Quando e come il mosto d’uva Sangiovese prende il suo bel colore delicato e brillante rosso ciliegia. Sangiovese e Merlot a confronto

Di Donatella Cinelli Colombini

Appena pigiato il succo d’uva Sangiovese che entra nel tino di fermentazione è gelatinoso, torbido ma trasparente. Non come il Merlot che colora immediatamente il mosto.
Nelle vendemmie migliori quando la buccia dell’uva e la polpa arrivano a maturazione contemporaneamente, la colorazione del mosto è molto veloce perché le cellule esterne degli acini sono fortemente solubili. E’ possibile rilevare questa caratteristica toccando e assaggiando l’uva nella vigna ma anche analizzandola in laboratorio. Se infatti la quantità totale di polifenoli è molto influenzata dal calibro degli acini ed è tanto più alta quanto diminuisce la dimensione dei chicchi, la ricchezza di polifenoli estraibili dipende soprattutto dalla maturazione. Più è armoniosa e contemporanea di ogni parte del frutto più sale.

IL COLORE DEL SANGIOVESE NELLA VENDEMMIA 2019

Nella vendemmia 2019 il contenuto di polifenoli estraibili del Sangiovese era altissimo, al punto da costringere le cantiniere a interrompere il contatto con le bucce, nella produzione del rosato, dopo solo tre ore dalla pigiatura, mentre normalmente serve mezza giornata per raggiungere la colorazione desiderata.
Generalmente il mosto di Sangiovese prende progressivamente colore nei primi tre giorni della vinificazione e poi lo intensifica e lo fissa durante la fermentazione tumultuosa anche grazie ai rimontaggi all’aria. Con il freddo invernale può avvenire una caduta del colore.…