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Maietta conclude la sua presidenza dei Sommelier AIS

Il Presidentissimo AIS Antonello Maietta lascia lo scettro dopo un mandato di 12 anni che ha cambiato il volto della più grande associazione italiana dei Sommelier

 

Luca Martini Campione del mondo Sommelier

Antonello Maietta, Luca Martini, Osvaldo Baroncelli

di Donatella Cinelli Colombini

Antonello Maietta lascia la presidenza a Sandro Camilli di Amelia in Umbria che guiderà AIS per i prossimi 4 anni. Avrò modo di parlare di lui, ora vorrei raccontarvi di Maietta. Non è la personificazione del Sommelier AIS ma poco ci manca. Senza dubbio è fra i personaggi più carismatici di questa associazione fino da quando, nel lontano 1990, vinse il concorso di miglior Sommelier d’Italia. Ha cominciato la carriera di assaggiatore giovanissimo, negli anni eroici in cui la cultura del bere raffinato si faceva strada in mezzo a un’ignoranza diffusa. C’era tanto da fare: bicchieri sbagliati, temperature di servizio sbagliate, carte dei vini scriteriate, scarsità di persone formate…. In situazioni del genere, chi ha talento e competenze, può reagire in modo diversi. C’è chi si monta la testa, chi mugugna e chi invece si rimbocca le maniche per cambiare le cose. Antonello Maietta ha lavorato tanto, ma proprio tanto per diffondere la cultura del vino ed è stato uno dei protagonisti dell’ascesa delle bottiglie italiane verso i vertici internazionali.

 

ANTONELLO MAIETTA DA MIGLIOR SOMMELIER ITALIANO A PRESIDENTE AIS

Antonello-Maietta

Antonello-Maietta

Dal 2010 è presidente dell’Associazione Italiana Sommelier, il sodalizio italiano più grande della sommelerie. Non è stata una presidenza facile. Lo scontro con Franco Ricci concluso nel divorzio che portò alla nascita della Fondazione Italiana Sommelier – Bibenda ha avuto toni e dimensioni di una contesa d’altri tempi. Prima erano amici. Ricordo di aver partecipato anch’io, in qualità di vicepresidente del Consorzio, alla degustazione romana dei produttori del Brunello di Montalcino organizzata in concomitanza con l’elezione del consiglio che portò alla presidenza Maietta. I vini di Montalcino, presentati dai loro produttori, nelle splendide sale dell’Hilton (ora Cavalieri Waldorf Astoria Hotel), incentivarono la frequenza alle urne dei sommelier romani.
Negli anni successivi la contesa fra Franco Ricci e la dirigenza AIS divenne sempre più forte fino a farla definire “un incubo” dallo stesso Maietta. Alla fine ci furono la divisione e gli avvocati con un epilogo che mi riempì di tristezza per l’amicizia e la stima che mi lega a entrambi e la convinzione che negli scontri non ci sono vincitori ma solo perdenti.

 

3 stelle Veronelli, 4 viti AIS al Brunello Prime Donne

Il Brunello Prime Donne 2015 conquista i massimi riconoscimenti di 3 stelle oro della Guida I vini di Veronelli e 4 viti della Guida Vitae dei Sommelier AIS

 

 

I-vini-di-Veronelli-2021-Vitae-Guida-AIS-2021-Brunello-Prime-Donne-2015

I-vini-di-Veronelli-2021-Vitae-Guida-AIS-2021-Brunello-Prime-Donne-2015

Un bottino di premi davvero grande per i Brunello di Donatella Cinelli Colombini nelle guide italiane dei vini. Dopo i Tre Bicchieri del Gambero Rosso al Brunello 2015 arrivano le tre stelle oro de I vini di Veronelli presentata a Bergamo il 22 ottobre e le quattro viti della Guida Vitae dei Sommelier AIS (responsabile per la Toscana: Leonardo Taddei) che verrà festeggiata a Roma sotto la nuvola di Fuksas il prossimo 28 novembre.

 

GUIDA I VINI DI VERONELLI E GUIDA VITAE  DI AIS

Gli ultimi due riconoscimenti vanno al Brunello Prime Donne 2015 che, fra le etichette di Donatella Cinelli Colombini, è quella dedicata all’universo femminile e alle scelte delle wine citics che tradizionalmente prediligono rossi dai caratteri più strutturati e potenti.

GuidaVeronelli2021-Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli, Alessandra Piubello

GuidaVeronelli2021-Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli, Alessandra Piubello

<<Un successo che premia il grande lavoro fatto in vigna e in cantina per tornare ad uno stile con forte impronta del terroir e della cultura di Montalcino>> dice Donatella raccontando come la scelta della viticultura biologica e della manualità sia andata di pari passo con la reintroduzione dei tini di cemento nudo, delle follature durante le fermentazioni e delle botti più grandi.
Le tre stelle oro della Guida I Vini di Veronelli (curata da Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli, Alessandra Piubello) sono l’occasione per ricordare Daniel Thomases, storico collaboratore della guida scomparso nel marzo scorso. Grande amico e divulgatore del vino italiano di cui tutti hanno un grato ricordo.

 

I terreni del Sangiovese in Toscana 

La masterclass di Leonardo Taddei svela i profili dei vini di Sangiovese in base ai suoli dei vigneti e all’enorme variabilità geologica della Toscana

 

Sangiovese-Masterclass-di-Leonardo-Taddei-Fattoria-del-Colle

Leonardo-Taddei-Fattoria-del-Colle-Sangiovese-Masterclass

Di Donatella Cinelli Colombini

Leonardo Taddei, uno dei migliori palati e delle migliori menti fra i Sommelier AIS toscani. Ha tenuto la terza ed ultima masterclass della Vendemmia experience 2020 organizzata alla Fattoria del Colle. Una proposta enoturistica nuova che somma degustazioni, visite in vigneto ed in cantina, esperienze di vendemmia o di svinatura con una parte didattica di altissimo livello. Si sono succeduti in cattedra Leonardo Romanelli, Franco Pallini e Leonardo Taddei. Tre super esperti del vino toscano in tre weekend successivi.

Quella di Taddei è stata una lezione magistrale nel vero senso della parola che ha insegnato molto anche a chi pensava di sapere già tutto sul Sangiovese.
Dopo aver ammesso di essere anche un cultore di Champagne e birra, Leonardo Taddei ha fatto una premessa storica mettendo in fila le date e i numeri principali del Sangiovese.

 

LE DATE E I NUMERI DEL SANGIOVESE IN TOSCANA

1282: Arte dei Vinattieri a Firenze

Leonardo-Taddei-AIS-Toscana-Masterclass-sul-Sangiovese-Fattoria-del-Colle-Vendemmia-Experience

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1716: Bando di Cosimo III che istituisce le prime 4 denominazioni di origine a Carmignano, Chianti, Pomino e Valdarno Superiore
1872: lettera di Bettino Ricasoli che indica la “ricetta” del Chianti
1909: Girolamo Molon distingue il Sangiovese grosso da quello piccolo

Il Sangiovese ha 93 cloni omologati di cui 5 più diffusi.
In Toscana si producono 11 DOCG, 41 DOC e 5 IGT.

 

I CARATTERI DEI VINI DI SANGIOVESE A SECONDA DEI SUOLI DEI VIGNETI

L’approfondimento di Leonardo Taddei fa leva sulle sue competenze di geologia per spiegare le correlazioni fra i terreni toscani e i caratteri del Sangiovese.
Va ricordato che più della metà delle variabili geologiche mondiali sono presenti in Italia e la Toscana ha suolo particolarmente diversificato perché l’area si è formata grazie alla spinta della placca africana che ha dato origine a montagne e depressioni. Nel Pliocene, cioè 5 milioni di anni fa, ci fu la massima estensione del mare. Alla fine di questa era geologica avviene il sollevamento delle aree centrali della Toscana mentre fenomeni di erosione e sedimentazione caratterizzano gli ambienti fluviali e lacustri. Si forma il Macigno del Chianti.
Ogni suolo lascia un’impronta nel Sangiovese e, in base a uno studio condotto dagli assaggiatori AIS Toscana, è possibile tracciare alcuni profili principali dei vini prodotti su ciascun tipo di terreno.

 

Chi accoglie i turisti alla Fattoria del Colle

Alessia, Sara, Carolina e Silvia vi accolgono alla Fattoria del Colle per organizzare soggiorni, visite, benessere naturale, degustazioni e matrimoni

Di Donatella Cinelli Colombini

Alcune, come Alessia e Sara, sono da anni i volti sorridenti e le voci gentili della Fattoria del Colle. Spesso i turisti che arrivano per passare qualche giorno di vacanza, visitare la cantina oppure soltanto per assaggiare il vino e mangiare vogliono incontrarle perché hanno parlato con loro per telefono oppure le hanno incontrate nei viaggi precedenti. Altre sono arrivate lo scorso anno e magari vi incuriosiscono di più, sono Carolina e Silvia.

CAROLINA VITOLO LA SOMMELIER DELL’AGRITURISMO DELLA FATTORIA DEL COLLE

Carolina è di Sinalunga a 10 km dalla Fattoria, ma i suoi antenati sono un mix di provenienze diverse:Istria, Austria e Sardegna. Lei ha alle spalle studi giuridici e sociali che l’hanno portata

Carolina Vitolo la sommelier della Fattoria del Colle

Carolina Vitolo la sommelier della Fattoria del Colle

a lavorare a Bruxelles nei progetti di Emma Bonino sull’integrazione internazionale. E’ Sommelier AIS e in passato si è occupata di wine tours. Parla un inglese fluente e degusta i vini in questa lingua nei video del canale YouTube di Donatella Cinelli Colombini.

 

E’ ancora Carolina a guidare la maggior parte delle degustazioni turistiche della cantina che presto si amplieranno alla master class sul Sangiovese in cui insegna ai turisti wine lovers perché e come questo vitigno dà origine a capolavori come il Brunello.

SILVIA ARGILLI L’ANIMA ARTISTICA DELLA FATTORIA DEL COLLE

Silvia Argilli l'artista della Fattoria del Colle

Silvia Argilli l’artista della Fattoria del Colle

Silvia è di Arezzo ed è un’artista. Ha fatto la pittrice come attività principale per un lungo periodo e per questo le sono affidate le parti più artistiche della comunicazione aziendale come i pannelli che raccontano il territorio durante gli eventi, le foto dei vini e dei piatti a soprattutto i deliziosi racconti per immagini che insegnano come cucinare pan lavato, zuppa di Trequanda e altre ricette locali. Laurea in Scienze Politiche e Servizio Sociale con esperienze precedenti nell’accoglienza e a Rondine la Cittadella della Pace. Qui si occupava dei giovani provenienti da Paesi in guerra fra loro che facevano l’esperienza di studiare insieme diventando futuri ambasciatori di pace. Nel gruppo che accoglie i turisti, Silvia è la più sorridente e la più paziente. La sola che riesce a rimanere imperturbabile di fronte a chi dichiara di essere allergico << al pelo di cane maschio>> oppure, in inverno, si lamenta per il freddo della stanza dei bambini dimenticandosi la finestra aperta.

La temperatura del vino in tavola

Consigli pratici per raffreddare o riscaldare il vino prima di servirlo nei calici, ricordando che la temperatura del vino modifica il gusto e persino gli aromi

 

Temperatura del vino: Chianti fresco, Fattoria del Colle

Temperatura del vino: Chianti fresco, Fattoria del Colle

Di Donatella Cinelli Colombini

Ricordo l’espressione schifata dei produttori francesi quando noi italiani, in estate, servivamo il Brunello a “temperatura ambiente”, cioè poco meno di 30° Centigradi. Per loro quel tepore da brodino era quasi offensivo rispetto alla dignità del vino <<ma come fate a berlo così caldo, è fuori temperatura!>>. Poi si sono diffuse le cantinette climatizzate ma ancora oggi l’abitudine di portare in tavola il vino bianco prendendolo da frigo a 4°C e il vino rosso dalla credenza della sala da pranzo è diffusisissima e non solo nelle case.
Chi ama il vino lo rispetta e lo gusta con calma, nei calici di cristallo e alla temperatura giusta.

Non tutti gli esperti concordano sulle temperature di servizio. Nel manuale dei Sommelier AIS troviamo l’indicazione di temperature fresche di stile francese: 4-6°C per gli spumanti-Champagne secchi e 6-8°C per le bollicine dolci o abboccate.

 

 

Temperatura dei vini

Temperatura dei vini

La temperatura sale a 8-10°C per bianchi secchi e rosati e poi su su fino a 18°C per i rossi tannici da grande invecchiamento.

Altri manuali segnalano temperature più mediterranee, ma la cosa importante è capire il motivo per cui il vino viene raffreddato o riscaldato.
Il calore aumenta le sensazioni dolci. Per questo i passiti vengono raffreddati quando accompagnano il dessert in modo che l’effetto complessivo non sia stucchevole.
Il freddo aumenta la percezione di freschezza del vino e quindi meglio evitare di raffreddare troppo i bianchi ricchi di acidità benché nel complesso l’effetto sia gradevole.
Viceversa il freddo mitiga la sensazione di alcolicità, l’astringenza tannica e il gusto amaro. Questa è la ragione per cui i sommelier servono più caldi i vini magri, tannici e in generale poco armonici, di cui vogliono mitigare i difetti.
Anche gli aromi variano a seconda della temperatura del vino: il freddo esalta i sentori varietali e il caldo i profumi complessi.

L’università di Salerno dove nascono i futuri rural managers

Al Master in Wine business dell’Università di Salerno diretto dal bravissimo Giuseppe Festa per ritrovare il piacere di insegnare turismo del vino

Università-Salerno-Master-in-Wine-Business-2016

Università-Salerno-Master-in-Wine-Business-2016

Di Donatella Cinelli Colombini

L’Università di Salerno punta sempre più in alto, scalando la classifica degli atenei italiani ma anche allargando la propria offerta formativa e persino sfidando Napoli. Ed ecco che la storica facoltà di Agraria di Portici, la prima d’Italia, non è più l’unico corso di laurea in agraria della Campania perchè Salerno mette in campo un rivale. Inizio col botto: l’obiettivo era di 70 iscrizioni e ne sono arrivate oltre il doppio al punto da rimandare a casa un bel numero di aspiranti manager agricoli. Un successo oltre le previsioni che carica di entusiasmo il nuovo

Università-di-Salerno-Wine-Business-lezione-turismo-del-vino

Università-di-Salerno-Wine-Business-lezione-turismo-del-vino

corpo docente fermamente deciso a rispondere alle nuove esigenze del mondo rurale dove sono più importanti di prima il management e il marketing. Una strategia poco diffusa negli atenei italiani ancora troppo concentrati sulle produzioni agricole, ma che a Salerno ha già espresso il Master in Wine Business diretto dal Professor Giuseppe Festa. Un corso giunto, quest’anno, alla quinta edizione e capace di dare agli studenti gli strumenti per gestire le cantine in modo aggiornato. Teoria e pratica in parallelo, quello che tutti chiedono e pochissimi fanno nelle università italiane.

Corsi da Sommelier perché non li esportiamo?

Corsi WSET sul vino in 66 nazioni. I nostri corsi da Sommelier potrebbero fare lo stesso diffondendo la conoscenza del vino italiano? Serve un piano strategico

Di Donatella Cinelli Colombini Casato Prime Donne

Corsi da sommelier

Corsi da sommelier

WSET – Wine and Spirit Education Trust’s, creato nel 1969 da Ian Harris è oggi la più grande organizzazione mondiale di formazione sul vino, presente in 66 nazioni. Un vero boom di corsi in termini di quantità e di qualità delle docenze che coinvolgono anche Master of Wine.
Il successo di WSET efficacemente descritto da un recente articolo di Drinks International stimola una riflessione: non sarebbe possibile fare lo stesso con i nostri corsi da sommelier trasformandoli in diffusori della cultura del vino italiano nel mondo?

Wset corsi Londra

Wset corsi Londra

In Italia i corsi sul vino vengono tenuti soprattutto da AIS – Associazione Italiana Sommelier, FISAR – Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori, FIS –Fondazione Italiana Sommelier e ONAV –Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino che rilascia il titolo di assaggiatore quindi prepara all’assaggio ma non la servizio del vino. A fianco di queste associazioni più diffuse ci sono poi altri corsi a comporre un’offerta formativa molto ben fatta in termini di contenuti, docenti e materiale didattico. Il titolo da Sommelier è riconosciuto e da diritto a qualifiche professionali e l’ingresso nelle commissioni di assaggio.

Orange wines asso nella manica di molti sommelier

Lisa Cardelli sommelier AIS nata a Lucca e attiva a Melbourne spiega gli Orange wines categoria di nicchia, non accademica e spesso vista con scetticismo

Lisa Cardelli Sommelier AIS

Lisa Cardelli Sommelier AIS

Di Lisa Cardelli
La mia prima esperienza con un orange wine fu nel 2010, quando ancora non ero sommelier Ais, e già’ avevo la fortuna di lavorare a Sydney come Commis Sommelier presso un ristorante italiano. Dalla loro interessante carta dei vini scelsi, un giorno, l’unica bottiglia rimasta, ed ormai da troppo tempo invenduta, del romagnolo Denavolo Dinavolo, incuriosita piu’ dal fatto che potessero esistere vini color arancio, che dal nome alquanto allusivo. La prima impressione che ebbi fu

Orange wines decantazione

Orange wines decantazione

quella che il vino fosse tremendamente ossidato ed imbevibile! Allo stesso tempo però la sua struttura tannica e la pienezza di bocca mi lasciarono perplessa e mi portarono a discutere di quel vino per giorni, senza cavarne una valida conclusione a proposito della sua qualità.
Da allora ho nutrito una sempre maggiore curiosità nei confronti di questa categoria e seppur per motivi di lavoro e viaggio non sono riuscita sino ad ora a visitarne i maggiori esponenti, ho sempre cercato di assaggiarne diversi esempi, prezzi permettendo poiché molto costosi.

Vi presento Ye Liu Jie la prima sommelier AIS cinese

I corsi da Sommelier AIS sono ormai frequentati da russi, indiani, giapponesi e a Milano il delegato AIS, Hosam Eldin Abou Eleyoun ed è di origine egiziana

Ye Liu Jie

Ye Liu Jie

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Ye Liu Jie è la prima sommelier cinese diplomata in Italia dopo aver superato i tre corsi AIS. L’ha scoperta Alessandra Coppola che le ha dedicato un articolo nel “Corriere della Sera” . Il grande quotidiano milanese e il suo blog DiVini curato da Luciano Ferraro propongono aspetti meno consueti del mondo del vino, ritratti e storie capaci di rappresentare l’attualità più vera e importante. Si perché dietro il racconto di persone come Ye Liu Jie c’è la vicenda di tanti giovani immigrati che inventano il loro futuro con tenacia e determinazione partendo quasi dal niente. Storie di quotidianità in cui il vino gioca un ruolo importante e diventa uno strumento di riscatto per giovani di talento.

4 candidati a una presidenza AIS

Emanuele Conte, Antonello Maietta, Romeo Mancini e Alessandro Scorsone campagna elettorale durissima per la presidenza nazionale dei Sommelier AIS

Antonello Maietta, Alessandro Scorsone, Romeo Mancini, Emanuele Conte

Antonello Maietta, Alessandro Scorsone, Romeo Mancini, Emanuele Conte

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

I Sommelier AIS di nuovo al centro della cronaca e con toni decisamente aggressivi e sullo sfondo la recente divisione con Bibenda-Fondazione Italiana Sommelier.
L’uomo da battere è il presidente uscente Antonello Maietta, autore del regolamento che, per la prima volta il 23 giugno, consentirà ai 31.000 sommelier AIS di votare direttamente il loro leader nazionale. E’ lui il bersaglio delle critiche degli sfidanti. Può mettere sul tavolo un bel pò di lavoro fatto che lui stesso ci illustra: la << nuova rivista Vitae in uscita a breve con il secondo numero, di cui andiamo fieri. Redatto interamente dall’Ais, non demandata a terzi, e che ospita grandi personaggi della critica del vino come Fabio Rizzari. E poi c’è la nuova guida che lanceremo ad ottobre, interamente curata dall’Ais, e che si differenzierà dalle altre in tante cose>>. A lui va il sostegno di voci autorevoli come Carlo Macchi di Winesurf e del blog Vinodaburde di Andrea Gori che riporta un lungo elenco di Sommelier “maiettiani”.

Il tartufo bianco delle Crete senesi in trasferta a Roma

Presentazione a Roma, nella sede dell’ANCI, per la Mostra Mercato del tartufo bianco delle Crete senesi. Piccola storia di un grande territorio

Michele Boscagli e Donatella Cinelli Colombini all'ANCI

Michele Boscagli e Donatella Cinelli Colombini all'ANCI

Di Donatella Cinelli Colombini
Partenza all’alba con la Fiat Doblò del sindaco di San Giovanni d’Asso Michele Boscagli. Siamo in 5 compreso il Sommelier AIS Sergio Pinarello, il mitico Enzino, anima di tutti gli eventi legati alla preziosa trifola e una rappresentante de Le Biancane che gestisce il Museo del Tartufo. Dopo una corsa affannosa verso la stazione di Chiusi-Chianciano scopriamo che il nostro treno è in ritardo di un’ora. Meno male perchè nel frattempo ci accorgiamo di non avere il formaggio pecorino per il buffet. Il sindaco ne compra una forma con un profumo così intenso che mette fame. Questo Boscagli è un portento!

Arriviamo a Roma quasi all’ora di inizio della conferenza stampa e letteralmente saltiamo su due taxi. La sede dell’ANCI –Associazione Nazionale Comuni Italiani – è in un palazzo storico con sale moderne chiuse da bellissime porte barocche. Fa effetto sedersi al posto del sindaco di Torino Piero Fassino ma è anche divertente.

I sommelier siciliani alla conquista della Toscana

Antinori, Biondi Santi, Sassicaia e Donatella Cinelli Colombini, ecco il viaggio in Toscana di 27 Sommelier AIS della Sicilia fra assaggi, incontri, scherzi e nubifragi

Sommelier AIS Sicilia Montalcino

Sommelier AIS Sicilia Montalcino Casato Prime Donne

di Donatella Cinelli Colombini

Sono venuti in Toscana vestiti da estate nel primo week end d’autunno, quello più piovoso … ma loro impavidi sono andati nella cantina Biondi Santi di Montalcino in divisa facendo a piedi tutto il viale di accesso. Degli eroi, più che dei Sommelier! Un bel gruppo davvero, competente e attento quando c’era da assaggiare ma pronto allo scherzo e alla battuta fra una cantina e l’altra. I commenti alle degustazioni di Camillo Privitera e l’entusiasmo travolgente di Tiziana Gandolfo segnavano i passaggi da una fase all’altra.
Ecco il percorso di viaggio: prima tappa il Castello della Sala, la splendida tenuta di Orvieto dove alla visita delle cantine è seguito un pranzo nel castello medioevale dei Marchesi Antinori. Sosta a Piena, città capolavoro del Papa Pio II e arrivo alla Fattoria del Colle. Anche qui visita e poi a tavola. A questo punto mi sono unita al gruppo assaporando l’atmosfera goliardica e il piacere di far assaggiare a persone competenti il mio Chianti Superiore e l’IGT Il drago e le 8 colombe.

Il Brunello scala l’Etna

Wine lovers da tutta la Sicilia per assaggiare 13  Brunello a Milo nel paese amato da Lucio Dalla in mezzo ai vigneti dell’Etna.  Di Donatella Cinelli Colombini

Brunello Sommelier AIS Sicilia

Vini Milo 2013 degustazione Brunello

Fine agosto in una Sicilia allagata dai nubifragi su invito del presidente regionale dei Sommelier AIS Camillo Privitera che ha organizzato un talk show durante Vini Milo un appuntamento annuale nel cuore della zona viticola etnea. Io mi lascio trasportare e quasi aggredisco i presenti << è il web lo strumento per dare visibilità turistica alla vostre cantine, lo capite o no?>> Il mio è un autentico appello in favore di un territorio di eccellenze enologiche, gastronomiche, paesaggistiche e culturali …. che però sembra un palcoscenico con i riflettori spenti. E continuo << non pensate ai vostri vicini come concorrenti ma come alleati. Sostenere loro significa sostenere il vostro stesso vino>> Mi guardano scettici ma la degustazione che segue è la dimostrazione di questo concetto: 13 Brunello 2008 diversi e proprio per la loro diversità capaci di formare una squadra vincente. Quei sommelier che hanno iniziato la degustazione pensando di cercare il Brunello più buono si trovano davanti vini più potenti insieme ad altri più eleganti, alcuni più strutturati e longevi mentre altri sono più pronti. E’ proprio l’alto livello qualitativo unito a stili molto diversi che consente al Brunello di conquistare mercati e consumatori con diverse sensibilità. Alla fine sono entusiasti ma scioccati. Missione compiuta! Sono quasi tutti Sommelier e rafforzeranno il mito del Brunello fra gli appassionati di tutta la Sicilia.

Il Sommelier e l’intuito femminile

Sommelier donne sono tante, sono brave e contano sempre di più: Karina Tholin presidente dei Sommelier svedesi

 

Karina Tholin

Karina Tholin

Non meravigliamoci se, in un ristorante stellato, è una donna a porgere al cliente la carta dei vini e a illustrare cantine e  zone di produzione di tutto il mondo con sicurezza e competenza. Le donne Sommelier sono ormai una realtà in crescita esponenziale.

Fra le Donne del Vino sono il 9% delle socie, molte meno rispetto alle produttrici, che costituiscono il cuore dell’associazione, ma comunque tante e  autorevoli. La crescita numerica ( fra i Sommelier Ais sono  ¼ del totale) e soprattutto qualitativa della componente rosa dei “sacerdoti” del vino è ben percepibile dai riconoscimenti e dai premi che aumentano ogni anno.

2007 Nicoletta Gargiulo –attuale presidente della delegazione Campania- miglior Sommelier AIS italiana

2009 la Guida dei Ristoranti dell’Espresso incorona miglior Sommelier d’Italia Alessia Meli

2010 a soli 24 anni Karen Casagrande diventa “Sommelier dell’anno” FISAR

2011 Daniela Scrobogna presidente dei Sommelier AIS di Roma, vince l’Oscar come miglior docente Sommelier

Ricetta: seppia nera con triglia di Zazzeri per le Donne

8 marzo con le Donne del vino della Toscana, i Sommelier AIS di Livorno e lo chef stellato Michelin del Luciano Zazzeri del ristorante La Pineta di Bibbonavisto per voi da Marzia Morganti Tempestini[caption id="attachment_6816" align="alignleft" width="221" caption="Luciano Zazzeri ricetta seppia nera con triglie"][/caption]L’8 marzo - festa delle donne - una serata da sogno, tutta in rosa, vedrà protagoniste le Donne del Vino della Toscana coordinate da Donatella Cinelli Colombini e i sommelier AIS di Livorno guidati da Paola Rastelli e il grande chef Luciano Zazzeri che ha studiato un menù speciale per una festa della donna indimenticabile. A...