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Le cantina star del turismo del vino

Sono le cantine e i produttori italiani più famosi del mondo i luoghi dove ogni wine lover vorrebbe entrare e proprio per questo sono anche le più inaccessibili

Sassicaia

Sassicaia

Di Donatella Cinelli Colombini esperta in turismo del vino

Continuiamo la nostra panoramica sulle cantine italiane aperte al pubblico e parliamo dei luoghi cult, quelli che producono i vini da mito destinati alle tavole dei miliardari, degli attori famosi, delle rock star e dei wine lover  più esigenti. Non mi riferisco però ai produttori come Bruno Giacosa oppure Quintarelli che ottengono altissime  quotazioni nelle aste dei vini di lusso ma sono noti soprattutto ai collezionisti e grandi esperti di vino.

Mi riferisco a vini come Sassicaia, Gaja, Biondi Santi, Ornellaia …  Quando

Gaja

Gaja

Madonna è stata intervistata nel programma tv “Che tempo che fa”, il giornalista Fabio Fazio le ha offerto una bottiglia di Sassicaia, lei l’ha presa in mano e l’ha riconosciuta immediatamente. Questo è un vino da mito

Le cantine storiche e monumentali in Italia

Vi racconto di castelli, ville, abbazie, borghi medioevali … luoghi storici con sotto le cantine, caratteri diversi e spesso storie centenarie

Brolio soffitto dipinto

Brolio soffitto dipinto

Di Donatella Cinelli Colombini esperta in turismo del vino

Ci sono villaggi dove le case sono popolate da botti, sale da degustazione con affreschi rinascimentali, stanza delle torture con dentro le bottiglie …. Cito solo due aziende che sono nella storia del vino italiano e hanno utilizzato benissimo il loro potenziale storico-enologico a fini turistici: le cantine Florio a Marsala, in Sicilia e il Castello di Brolio nel Chianti Classico, in Toscana.
CANTINE FLORIO
Le cantine Florio sono poco fuori la città di Marsala, vicino al mare. Sembrano

Marsala Cantine Florio bottaia1

Marsala Cantine Florio bottaia1

cattedrali con tini e botti enormi in sei corridoi altissimi e lungi oltre cento metri ciascuno. La sala da degustazione ha un tavolo per 50 persone e l’enoteca per lo shopping somiglia a una boutique di alta moda. Poi c’è la storia ! Nel 1833 i Florio furono i primi italiani a entrare nel business del Marsala. Imprenditori geniali, diventarono ricchissimi, fondarono la prima compagnia di navigazione italiana e persino una corsa automobilistica, la Targa Florio.

Le cantine d’autore in Italia

Gli archistar –architetti di grande fama – sono decisamente attratti dalla progettazione delle cantine. Qui troverete le più note e due raccontate nel dettaglio

Carapace Bevagna  interno

Carapace Bevagna interno

Di Donatella Cinelli Colombini esperta di turismo del vino

Sarà il fascino di un prodotto nobile e naturale, sarà il carattere glamour di tutto ciò che ruota intorno alle bottiglie, sarà la visibilità che offre il vino di lusso … sta di fatto che le costruzioni destinate a contenere tini e botti sono diventate autentiche opere d’arte. I vigneti di California, Francia e Spagna pullulano di capolavori di architettura contemporanea, quasi come nel Rinascimento quando i banchieri mostravano il loro successo negli affari chiamando i maggiori pittori a realizzare altari e volte. Oggi l’opera dell’archistar è un segno di prestigio per il brand ed

Antinori-cantina-Bargino-ristorante

Antinori-cantina-Bargino-ristorante

il vino. Anche in Italia, le cantine d’autore sono talmente tante, specialmente in Toscana, da impormi di restringere l’elenco alle più note. Si concentrano in quest’ultima regione che ha i maggiori flussi enoturistici e quindi può garantire un immediato ritorno economico all’investimento architettonico.

  • Nord
    Cascina Adelaide, Barolo CN, studio Archicura
    Ceretto, cappella del Barolo, La Morra CN, affrescata da David Tremlett e Sol Lewitt
    Ceretto, l’Acino, Monsurdo in Alba CN, Luca e Marina Deabate
    Cantina produttori di Valdobbiadene, Valdobbiadene TV, Devis Busato, Rodrigo Masiero e Matteo Pellizzari (Deroma)
    Distilleria Bartolo Nardini, Bassano del Grappa VI, Massimiliano Fuksas
    Rotari e Mezzacorona, Mezzacorona TN, Alberto Cecchetto
    Tramin, Termeno BZ, di Werner Tscholl,
    Terre Da Vino, Barolo CN, Gianni Arnaudo
  • Centro
    Antinori, cantina del Chianti Classico, San Casciano Val di Pesa FI, Marco Casamonti Archea
    Antinori, cantina Campo al Sasso Bolgheri LI, Gae Aulenti
    Badia a Coltibuono, Gaiole in Chianti SI, Piero Sartogo e Natalie Grenon
    Cavalieri, Genzano Romano, At Studio
    Collemassari, Cinigiano GR, Edoardo Milesi
    Fattoria La Massa, Panzano in Chianti SI, Bernard Mazieres
    Gaja, cantina Cà Marcanda, Castagneto Carducci LI, Giovanni Bo
    Lunelli, cantina Carapace, Bevagna PG, Arnaldo Pomodoro
    Marchesi dè Frescobaldi, L’ammiraglia, Magliano in Toscana GR, Piero Sartogo e Natalie Grenon
    Panerai e Rothschild, cantina Rocca di Frassinello a Gavorrano GR, Renzo Piano
    Terre Moretti, cantina Petra, Suvereto LI, Mario Botta
  • Sud
    Bisceglia, Lavello PZ, Hikaru Mori
    Cantina Taverna, Nova Siri MT, Onsitestudio
    Cusumano, Partinico PA, Ruffino associati
    Feudi di San Gregorio, Sorbo Serpico AV, Hikaru Mori-Zito

Le facce toscane di Cantine aperte 2015

Cantine aperte all’insegna dei vini rari e delle curiosità alimentari con programmi strepitosi in 50 aziende. La toscana del turismo del vino fa boom

Violante Gardini Presidente MTV Toscana

Violante Gardini Presidente MTV Toscana

Di Ignazio Anglani
Alcuni protagonisti delle giornate Cantine aperte 30 maggio -2 giugno 2015 in Toscana raccontati e fotografati durante Vinitaly. La cosa più bella è stata vedere l’entusiasmo con cui le aziende hanno ricevuto il materiale per la grande giornata dell’enoturismo.
Ovviamente non potevano mancare le foto della Presidente Violante Gardini e dei Consiglieri Emanuela Tamburini, Serena Contini Bonacossi di Capezzana, Alessandro Bindocci del Poggione e di Augusto Monaci della Fattoria Varramista.
Veramente tanti tanti sorrisi da Abbadia Ardenga, Artimino, Badia a Coltibuono, Barbi, Bindella, Bonollo, Camperchi, Carpineto, Poliziano, Vicchiomaggio…e tante altre!
Elegantissimo e sempre con il papillon Luigi Giovanni Cappellini di Castello di

MTV Toscana Cantine Aperte

MTV Toscana Cantine Aperte

Verrazzano. Gentili e disponibili Emilia Nardi di Tenute Silvio Nardi e Sergio Zingarelli di Rocca delle Macie. Veramente professionale in stile altoatesino ed in posa perfetta per Loaker.
I più precisi nel sistemare lo stand e riguardare le foto Catelvecchio e L’Impostino.
A Tenuta Vitereta e da Antinori indecisione su chi deve comparire in foto, per motivi diversi però: da Antinori sono in tanti! A Tenuta Vitereta la scelta della scelta della persona da fotografare è caduta su chi aveva i capelli sistemati meglio.

Meglio il turismo da shopping o lo shopping turistico?

Lo shopping è ormai una calamita turistica capace di accrescere l’appeal di qualsiasi destinazione oppure un’attrazione a sé stante

shopping turistico

shopping turistico

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Non solo, lo shopping turistico da un futuro all’artigianato artistico e l’agroalimentare d’eccellenza
Siamo nell’epoca del commercio globale che distribuisce le merci ovunque nel mondo, l’industria riproduce i prodotti tipici in milioni di pezzi e l’uso dell’e-commerce ha fatto svanire le ultime difficoltà a procurarsi merci eseguite dall’altra parte del globo … parlare di turismo da shopping sembrerebbe anacronistico, eppure ….
Questo turismo cresce e cresce tanto!

i turisti e lo shopping

i turisti e lo shopping

Un bellissimo articolo di Anthony La Salandra pubblicato in Risposte Turismo punta i riflettori su questo segmento e ci rivela tante notizie utili.
Il turismo da shopping è diverso dallo shopping turistico cioè dal viaggio a Roma per vedere il Colosseo, i Musei Vaticani e la fontana di Trevi … che tuttavia comprende anche un pomeriggio in Via Condotti.

A Salerno la prima cattedra di Wine business in Italia

Giuseppe Festa propone un nuovo modello di insegnamento dove la teoria accademica è massicciamente affiancata da testimonianze d’impresa, un’università aperta

Salerno Corso in Wine business

Salerno Corso in Wine business

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Le mie lezioni sul turismo del vino all’Univeristà di Salerno, oltre 40.000 studenti in un campus con piscine e campi da tennis come in America, mi mette davanti, anno dopo anno, classi piene di managers che già lavorano in cantine importanti oppure imprenditori che stanno per investire in grandi progetti, insomma, più che una classe è un vivaio di campioni .

Corso in wine business degustazione

Corso in wine business degustazione

E’ l’occasione per riflettere sulla distanza che separa questa da altre esperienze simili ma di più scarso successo.
Tutti gli accademici dicono di farlo ma pochissimi lo fanno davvero: aprirsi al confronto con le imprese affiancandole al percorso formativo con pari dignità della teoria. Ecco la ricetta vincente di Giuseppe Festa che, dietro modi forbiti, quasi ottocenteschi, nasconde un animo innovatore. E vai Giuseppe!

La Toscana superstar vince fra le wine destinations

Buone notizie per la Toscana del turismo del vino che è prima nella lista delle Best Wine Vacations pubblicata da travel.usnews

Castello del Trebbio

Castello del Trebbio

Di Donatella Cinelli Colombini
U.S.News Travel Rankins & Advice pubblica le classifiche di luoghi di vacanza, hotels, crociere, progetti turistici di tutto il mondo. I rankings dipendono da un gruppo di esperti e dal voto dei lettori web. Scopriamo dunque che nella lista dei migliori luoghi da visitare il primo è Parigi e non c’è nessuna città italiana. Per fortuna Venezia è al terzo posto fra le destinazioni della luna di miele ma nel complesso il Bel Paese è letteralmente tramortito da destinations emergenti come Santorini.
Sul turismo del vino le cose vanno meglio: la meta più ambita dai wine lovers di tutto il mondo è la Toscana. Certo che il pistolotto di inizio è scoraggiante <<Vote for your favorite spot to sip chardonnay or shiraz to help form next year’s rankings. Then grab a glass, pour some “cab” and start packing.>> letteralmente vota per la tua meta preferita sorseggiando Chardonnay o Shiraz per contribuire alla classifica del prossimo anno. Poi prendi un bicchiere, versaci del “cab” e prepara le valigie …. Mamma mia, con questa premessa diventa difficile per il nostro Brunello a base di Sangiovese!

Una vignaiola alla RAI

Donatella Cinelli Colombini racconta una giornata a Saxa Rubra con Anna Scafuri per scoprire cosa c’è dietro il teleschermo

Anna Scafuri è uno dei volti più noti dell’enogastronomia in TV. E’ in Rai dal 1990, ha

Donatella Cinelli Colombini Anna Safuri VideoChat

Donatella Cinelli Colombini Anna Safuri VideoChat

condotto la trasmissione “Terra e sapori” e fa parte della redazione economica del TG1. Chi la immagina come un tipo serio e pieno di numeri sbaglia, Anna è solare, sorridente, sempre vigile su tutto ciò che ha intorno e con la valigia in mano per andare dove ci sono eventi legati al vino, all’alta cucina e all’agricoltura di eccellenza. Adora il web dove ha un blog seguitissimo Sapore italiano …. insomma non esiste una guida migliore di lei per entrare nella cittadella della televisione italiana. Saxa Rubra è poco fuori

Anna Scafuri Mostra il blog Sapore italiano

Anna Scafuri Mostra il blog Sapore italiano

Roma, lungo la Via Flaminia. Arrivarci è semplice seguendo i cartelli e spengendo il navigatore della macchina che invece manda dentro un autentico labirinto. Sempre efficientissima, Anna ha predisposto per noi pass e ingresso per l’auto. Entriamo dunque in questo villaggio fatto di palazzine basse intorno al celebre cavallo scalpitante. Gli uffici sono pieni di monitor e di gente che lavora in silenzio soprattutto nelle regie che hanno intere pareti di schermi e brulicano di gente concentratissima. Stanno facendo il TG di mezza giornata dove lanceranno la videochat sul turismo del vino in cui io sono protagonista.

La guerra delle stazioni Chiusi batte Arezzo 1 a 0

Si chiamerà stazione MediaEtruria e romperà lo storico isolamento di Umbria, Toscana del Sud e alto Lazio. Benzina per economia, turismo e turismo del vino

Alta-velocità

Alta-velocità

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Il treno, il più antico mezzo di trasporto meccanico, ha una nuova giovinezza con l’alta velocità. Meno inquinante e decisamente più pratico dell’aereo, il treno è ormai preferito per i percorsi medio lunghi e quindi è ripartita la guerra per accaparrarsi fermate e linee.

Chiusi candidatura Stazione MediaEtruria

Chiusi candidatura Stazione MediaEtruria

Per l’area che comprende Umbria, Toscana meridionale e alto Lazio la prospettiva di rompere un isolamento lunghissimo e penosissimo ha scatenato un’autentica guerra tra Arezzo e Chiusi. Entrambe baricentriche, ma con Chiusi molto più avanti nella progettazione della stazione nei 5 ettari dell’ex centro carni, un’area che il comune sta bonificando e che permetterebbe di costruire l’intera infrastruttura velocemente e con un investimento di soli 20 milioni di Euro.
Un sogno che si realizza per il territorio senese rimasto fuori dalle grandi direttrici di traffico quando gli fu “scippata” l’autostrada del Sole deviando il percorso originario, per favorire Arezzo.

In memoria di Francesco Lambertini un gigante che sussurrava

Ci ha lasciato uno degli uomini che hanno dato di più al vino e al turismo del vino in Italia. Francesco Lambertini sapeva imporsi senza alzare la voce

F. Lambertini

F. Lambertini

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
L’ho conosciuto nel 1992 quando venne a Siena, da Bologna, per assistere al convegno in cui presentavo il primo identikit dei turisti del vino elaborato dall’Università Bocconi. Da quel momento non ha mai smesso di lavorare per accrescere le visite nelle cantine italiane fino a succedere a Ornella Venica nella Presidenza nazionale del Movimento turismo del vino.
Negli anni eroici dell’associazione, proprio all’inizio, quando c’erano pochissimi soldi e tante speranze, io incontravo spesso Francesco ammirando il suo carattere pacato e l’enorme mole di lavoro che faceva mantenendo sempre degli altissimi livelli. Era professore universitario di economia, sviluppava la Tenuta Bonzara fino a portare i suoi vini all’eccellenza e trovava anche il tempo di promuovere il turismo del vino. A quell’epoca, sia io che lui, avevamo i figli piccoli ma Francesco riusciva a dedicare ai suoi molto più tempo di quello che io davo alla mia Violante. Mi ricordo la sua casa <<cucino-centrica come tutte le vere case bolognesi>> mi spiegò sorridendo. Ricordo la cantina Bonzara che rispecchiava perfettamente la sua personalità: tecnologia avanzata, organizzazione e ordine perfetti, ma nessuna ostentazione. Mi mostrò il museo dove aveva raccolto gli oggetti degli antichi contadini e la spettacolosa sala banchetti sopra la tinaia.

Immagine e immaginario nel turismo del vino

Ecco perché, quanto, dove e come il turismo del vino -virtuale e reale- influenza la percezione di valore del vino,il suo apprezzamento e le sue vendite

Marsala Cantine Florio bottaia1

Marsala Cantine Florio bottaia1

Di Donatella Cinelli Colombini per OICCE
Due terzi del valore percepito del vino non è vino. Prezzo, posizionamento commerciale, packaging, storia, luoghi, pubblicazioni, personaggi …. Ognuno di questi elementi comporta una percezione di valore. In questa sede ci soffermeremo sui vigneti, la cantina, la zona dove nasce il vino e le persone che lo fanno nascere. Vedremo come il territorio di origine può, se ben usato, accrescere l’appeal e la fidelizzazione verso la denominazione o il singolo produttore. Il turismo del vino è lo strumento di questo processo ed è uno strumento potente. Il primo elemento da capire è la dimensione di questo strumento.
Dal 2012 i viaggiatori mondiali hanno superato il miliardo e crescono al ritmo del 4% all’anno. In Italia, nel 2013, gli arrivi di viaggiatori dall’estero sono stati 46 milioni, finalmente il nostro turismo ha ripreso a crescere anche se con un modesto 1,9%. Il turismo del vino aumenta più velocemente (intorno al 3% all’anno) ma meno uniformemente. I 5-6 milioni di visitatori che ogni anno vanno nelle zone di produzione enologica generano un business stimabile in 3 miliardi di Euro fra fatturato diretto e indotto; per un Euro pagato in cantina, l’enoturista ne spende altri 4 nella stessa zona.

La vendita diretta delle cantine Usa fa faville e da noi?

Il prezzo medio delle bottiglie spedite dalle cantine statunitensi ai clienti privati è 37$ e parliamo di 43 milioni di bottiglie

Florio Marsala negozio

Florio Marsala negozio

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Qualche giorno fa ho letto il bellissimo articolo di Fabio Piccoli su WineMeridien riguardante il “Direct Wine Shipping Report” cioè la vendita diretta delle cantine ai privati. Sono rimasta sbalordita dai numeri: 42 milioni di bottiglie spedite in un anno dalle cantine USA a casa dei clienti con una crescita del 30% dal 2010.
Ma il dato più strabiliante è il prezzo medio di queste bottiglie: 37,78$. Se consideriamo solo le piccole cantine, che sono quelle più attive nelle spedizioni ai privati, il prezzo medio sale a 54,05$
Valori talmente alti da spingere Fabio Piccoli a chiedersi se sarà proprio la vendita diretta la nuova frontiera del mercato enologico.
Ovviamente il turismo del vino italiano non è così florido come quello statunitense ma le cose stanno cambiando anche da noi e la vendita diretta comincia ad essere importante persino per i grandi gruppi. “L’indagine sul settore vinicolo” 2014 di Mediobanca mostra che le 25 maggiori cantine italiane vendono il 16,6% dei loro vini di alta gamma direttamente ai visitatori.

Wine business con sapore di pastiera pasquale

Vi mostro il Sud che vince e convince quello dei centri formativi di eccellenza, dei grandi vini, degli chef stellati e dei giovani pieni di speranze

Master in Wine Business 2014

Master in Wine Business 2014

Di Donatella Cinelli Colombini
Venerdì Santo al Master in Wine Business dell’Università di Salerno su invito del Professor Giuseppe Festa. Aula quasi piena nonostante la vigilia festiva e di nuovo una bella esperienza umana, professionale e gastronomica. E’ freddo, la pubblica amministrazione ha spento il riscaldamento tre giorni prima in tutta la Campania, ma nelle montagne intorno c’è la neve e dunque faccio lezione con il giaccone addosso. Una lezione anomala questa volta con meno teoria e più casi pratici. Vedo gli studenti davanti a me sconvolti, specialmente quando mostro loro le immagini del Chianti Classico dove forse la crescita del turismo del vino è stata addirittura troppa. Mi chiedo se ho calcato troppo la mano e allora li incoraggio <<qualunque territorio può arrivare al successo, Montalcino 60 anni fa era poverissimo, voi siete in una delle aree con maggiore potenziale, non perdetevi di coraggio >>. Alla fine sento di aver infuso in loro coraggio e determinazione.

Wine Advocate 92 per la riserva 2008 90 per il Brunello 2009

I buoni voti fanno sempre piacere ma solo le parole di Monica Larner a commuovere Donatella Cinelli Colombini che piange di gioia
Di Donatella Cinelli Colombini

Brunello Ris 2008 e Wine Advocate

Brunello Ris 2008 e Wine Advocate

Conosco e ammiro Monica Larner da anni. Ho visto la sua crescita professionale come assaggiatore fino all’attuale sicurezza “radiografica”, ma soprattutto ho visto come, in poco più di dieci anni, ha cambiato la geografia del vino italiano valorizzando territori del vino poco conosciuti e vitigni autoctoni minori. Monica ha anticipato la cultura del “localismo” e della diversità che sembra l’elemento guida dell’attuale cultura del vino. Solare, curiosa, infaticabile, impermeabile a ogni influenza, non meraviglia che il grande Robert Parker Jr l’abbia scelta come “italian Reviewer“ per il Wine Advocate.Monica Larner
Ebbene leggere la frase <<è una delle figure dell’attuale mondo del vino italiano che io ammiro di più >> scritta da Monica Larner su di me è qualcosa che non mi aspettavo e che mi commuove. Non sono di lacrima facile ma questa volta ho pianto. Mamma mia!
Fa l’effetto di una sferzata di coraggio. E’ la spinta che ci vuole per accettare nuove sfide. Grazie Monica!
Ed ecco le due schede dei miei Brunello pubblicate dal Wine Advocate e firmate da Monica Larner.

92                                    Brunello di Montalcino riserva 2008
Il Brunello di Montalcino 2008 mostra una profonda intensità scura. Un delizioso colore granato e un impressionante quantità di energia interna. La vendemmia 2008 è caratterizzata da vini di buona acidità e nettezza che stanno appena iniziando a perdere i loro spigoli nervosi. In rapporto con il suo frutto il vino ci si presenta maturo, spesso e soffice con una buona quantità di ciliegia dolce, freschezza e struttura che porteranno avanti questo vino per 10 anni e più. Bere fra il 2017 e il 2026.

Maria Grazia Lungarotti fra le Donne ad Alta quota

La creatrice dei Musei del Vino e dell’Olio di Torgiano è stata scelta della Fondazione Belisario per aver portato il made in Italy nel mondo

FamigliaLungarotti

FamigliaLungarotti

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

La Fondazione Bellisario festeggia i suoi 25 anni con una mostra al Palazzo Reale di Milano (fino al 9 marzo 2014) dove presenta le donne che, nel corso degli anni, sono state insignite della “Mela d’oro” riconoscimento del successo femminile nella società e nel lavoro. Maria Grazia Lungarotti, “Mela d’oro” 2010 sarà presente alla mostra con il volume Vino. Tra mito e cultura (Skira 2006).

Nel 2014 Maria Grazia è fra le “Donne ad Alta quota” titolo con cui la Fondazione Bellisario premia il saper fare femminile. Una donna del mondo del vino, che ha dato un contributo determinante nella comprensione degli aspetti culturali dell’enologia. Storica d’arte e archivista, animatrice instancabile ed eclettica della vita culturale italiana, Maria Grazia Lungarotti ha ideato il Museo del Vino di Torgiano (1974) a cui si è successivamente affiancato il Museo dell’Olivo e dell’Olio; 5.000 anni di storia raccontati e insegnati attraverso mostre e laboratori didattici. Due centri culturali di importanza internazionale che Maria Grazia guida attraverso la Fondazione Lungarotti.