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Rivoluzione nelle Strade del vino: potenziando enoturismo e territorio

Cambiarle radicalmente è l’unico modo per portare al successo il  Turismo del vino che oggi è in grande difficltà. Certo si tratta di una cura d’urto, qualcosa che non migliora l’esistente ma lo stravolge dalle basi

Qualche giorno fa l’Assessore all’agricoltura della Toscana Gianni Salvadori mi chiedeva << Ce ne vuole così tante Strade del Vino ?  Ma servono? >>  Così come sono no

Vigneti delle Langhe

Vigneti delle Langhe

di Donatella Cinelli Colombini 

Tuttavia la possibilità di renderle vincenti c’è. E’ possibile trasformare le Strade in sistemi territoriali competitivi capaci di creare sviluppo e occupazione ma dobbiamo avere il coraggio di cambiarle.

Qui di seguito presenterò la prima tappa di questo cambiamento, la più sconvolgente ma capace di ridare alle Strade l’aspetto di destination cioè di luoghi unici, luoghi che valgono il viaggio. Il primo passo è la divisione  fra  “Strade del vino organizzate” e “Strade del vino libere” come nelle spiagge.

Nuovi manager per il turismo del vino

Vorresti  lavorare in una Strada del vino ? Credi che basti una laurea in lingue? Ebbene ti sbagli, è divertente, stimolante, creativo ma richiede una competenza profonda su tantissimi argomenti.
Chi lavora al front office dell’ufficio turistico di una Strada del vino deve parlare correntemente almeno l’inglese, conoscere a fondo la storia, l’offerta culturale, naturalistica e turistica della zona e soprattutto il vino, ma tutto ciò non basta

Ufficio informazioni Gaiole in Chianti

Ufficio informazioni Gaiole in Chianti

di Donatella Cinelli Colombini

Il suo ruolo è talmente importante, ai fini del successo delle Strade del vino, da richiedere la definizione di una specifica figura professionale e del percorso didattico per formarla.

Un segnale stradale per le cantine

Ci sono segnali stradali che indicano parco giochi, grotte, pineta, pineta a mare, fabbrica … invece manca il simbolo cantina

Donatella con i segnali di Cantine aperte

Donatella con i segnali di Cantine aperte

di  Donatella Cinelli Colombini

Le aziende di produzione enologica aperte al pubblico per la vendita diretta sono 12.000 di cui circa 1000 ben attrezzate per l’accoglienza. Troppe per ignorarle, è necessario introdurre nel codice stradale un disegno che indirizzi  chi vuole approvvigionarsi  sul luogo di produzione o fare esperienze di turismo del vino.

Turismo del vino. Dalla Fattoria del Colle lezioni di strategia sull’enoturismo

La Fattoria del Colle si conferma un punto di riferimento per la promozione enoturistica.Un gruppo di sindaci, funzionari pubblici e produttori del Friuli Venezia Giulia hanno recentemente sostato alla Fattoria del Colle. Il loro viaggio era organizzato dall’Associazione Nazionale Città del Vino e aveva lo scopo di mettere a confronto due regioni di eccellenza per la produzione enologica, il Friuli Venezia Giulia per i bianchi e la Toscana per i rossi.Donatella Cinelli Colombini ha presentato agli ospiti le ultime novità del turismo del vino: l’enorme crescita dell’approvvigionamento in cantina e delle cantine (+43% in 2 anni) con vendita diretta, la...