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DONATELLA CINELLI COLOMBINI PRESENTA CANTINE APERTE

ESPERIENZE MEMORABILI AL CASATO PRIME DONNE E ALLA FATTORIA DEL COLLE IN TOSCANA PER CANTINE APERTE 2024 DEDICATE AI GRANDI VINI E AL PANE TOSCANO DOP

Cantine aperte 2024 Orcia Doc Fattoria del Colle

Cantine aperte 2024 Orcia Doc Fattoria del Colle

Donatella Cinelli Colombini celebra Cantine aperte 25-26 maggio 2024 offrendo ai wine lover, che verranno nelle sue aziende, due esperienze diverse e memorabili. Degustazioni itineranti dentro e fuori le cantine intercalate da racconti, assaggi di grandi Brunello e Orcia Doc in abbinamento con cibi di antichissima tradizione.

CANTINE APERTE AL CASATO PRIME DONNE DI MONTALCINO

Ecco che il pane toscano DOP fatto con grano della regione, lievito madre e rigorosamente sciocco (senza sale), viene accompagnato a saporitissimi salami di cinta senese (il maiale medioevale), cacio pecorino stagionato, olio extravergine di Moraiolo, “condito” dei contadini, “zuppa di Dante” fatta con gli ingredienti che c’erano nell’anno 1300 quando il sommo poeta passò da questa zona per andare a Roma.

SPOSI IN PRIMAVERA O IN AUTUNNO

AUTUNNO O PRIMAVERA? E’ IL DUBBIO DELLE COPPIE SULLA DATA DEL MATRIMONIO. ECCO I CONFRONTI FRA LE DUE STAGIONI VISTI DALLA FATTORIA DEL COLLE IN TOSCANA

 

Cielo stellato, cena di matrimonio in stile campestre Toscana Fattoria del Colle

Matrimonio in stile campestre Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

 

Mi permetto un consiglio un pochino aristocratico. Il matrimonio ha un’etichetta e rispettarla è una garanzia per la riuscita finale. Creatività si, cattivo gusto no e neanche improvvisazione.
Questo significa che il proprio matrimonio va pensato, fino dall’inizio tenendo d’occhio la spesa, ma senza cambiare programma cammin facendo.
Ad esempio, c’è chi parte con idee faraoniche e poi taglia con il risultato che, magari, i fiori risultano troppo miseri rispetto a una location grandiosa, oppure ci sono spose che, alla fine, chiedono di dilatare gli orari in modo da avere più tempo per godersi il loro giorno tanto atteso e questo fa anticipare la cerimonia nunziale, prevista all’aperto, per cui gli ospiti sono costretti ad aspettarlo sotto il sole del primo pomeriggio e letteralmente si liquefanno. C’è chi riempie la cena di discorsi facendola durare un’eternità e comprimendo il party successivo che, per quasi tutti, è il momento più divertente…..
Insomma decidere location, orari e scelte “stilistiche” fino dall’inizio è molto meglio.

IL TURISMO E LA VITA DEI RESIDENTI IN TOSCANA

Il turismo crea occupazione e ricchezza ma anche disagi ai residenti di città grandi e piccole. Esiste un compromesso possibile che migliori lo stile di vita?

 

Limiti del turismo del vino San Gimignano

turismo San Gimignano

Di Donatella Cinelli Colombini

Il turismo ha un importante ruolo nell’economia Toscana ma anche nel disagio abitativo dei residenti delle città d’arte piccole e grandi. Senza il turismo i piccoli centri del Chianti e della Valdorcia si spopolerebbero (1/3 del PIL e degli occupati dipendono dal turismo) ma il degrado indotto dai visitatori è talmente evidente che spesso viene chiamato “Chiantizzazione”.
Le attività turistiche sono fra i responsabili della crescita rallentata dell’economia toscana negli ultimi 20 anni. Queste imprese sono infatti piccole o molto piccole e, come tutto questo settore, hanno una produttività bassa.

 

Foliage in Toscana per vedere i vigneti color oro

C’è un momento magico nei vigneti di Sangiovese che coprono come un broccato di velluto le colline toscane, il foliage, quando diventano giallo oro

 

Foliage-Toscana-Fattoria-del-Colle-autunno

Foliage-Toscana-Fattoria-del-Colle-autunno

di Donatella Cinelli Colombini

Dura pochi giorni ma è il periodo in cui la campagna toscana è più bella e fa capire quanto sia amata da chi ci vive e ci lavora. Il Sangiovese, vitigno principe, del Brunello, del Chianti e di moltissime denominazioni toscane, cambia colore dopo la vendemmia e le sue foglie verdi diventano gialle oro prima di cadere. Il risultato è spettacolare specialmente al tramonto quando la luce radente esalta la brillantezza dei colori. E specialmente in territori, come quello del Brunello e della Doc Orcia, che l’Unesco ha iscritto nel patrimonio dell’umanità nel 2004 per la magica armonia del paesaggio agricolo costellato da piccole città d’arte: Pienza, Montalcino, San Quirico, Buonconvento ….

 

FOLIAGE NEI VIGNETI CON COLORI DIVERSI A SECONDA DEI VITIGNI

Il foliage, cioè lo spettacolo delle foglie che cambiano colore, costituisce un’attrazione turistica in Nord America dove vengono organizzati tour autunnali nei boschi di alberi ad alto fusto. Da noi in Italia non è ancora molto conosciuto anche perché la macchia mediterranea non offre grandi suggestioni, cosa che invece avviene nei vigneti e mi spinge a invitarvi a camminare in mezzo alla campagna del vino nel suo momento più bello. Attenzione, però …. il foliage dura pochi giorni. Sbrigatevi!

gastronomia-tartufo-autunno-Toscana-Fattoria-del-Colle

gastronomia-tartufo-autunno-Toscana-Fattoria-del-Colle

 

FOLIAGE E GASTRONOMIA TRADIZIONALE

Le suggestioni visive si associano alla possibilità di assaggiare l’olio nuovo e i tartufi bianchi. Piaceri semplici come la ricerca dei funghi nei boschi e il primo assaggio del vino nuovo con le castagne arrosto.
Questo è il bello del turismo autunnale che, quest’anno, per i problemi del covid deve svilupparsi a pochi chilometri da casa, possibilmente in luoghi in cui camminare da soli, all’aria aperta immersi nella natura. Un limite che forse può rivelarsi un’opportunità per godere nel silenzio uno spettacolo naturale con colori meravigliosi.

 

WINE WEEKEND DI INIZIO ESTATE IN TOSCANA

Wine experience alla Fattoria del Colle nel cuore della Toscana per rigenerarsi e acculturarsi su Brunello di Montalcino, Chianti e Orcia durante i weekend di inizio estate

 

Fattoria-de-Colle-murales-di-Cenerentola-all'ingresso

Fattoria-de-Colle-murales-di-Cenerentola-all’ingresso

Nella Toscana dei grandi vini rossi, in una fattoria storica, per vivere esperienze uniche e piacevoli come visite guidate con assaggi itineranti, cene gourmet con 3 piatti pensati e abbinati a specifici vini, il gioco dell’enologo, la preparazione del formaggio …… tanti momenti coinvolgenti a cui possono aggiungersi trekking, safari fotografici, assaggi con vista davanti a panorami mozzafiato oppure passeggiate e soste per godere del silenzio e dei profumi della campagna.

 

LA FATTORIA DEL COLLE UN ANGOLO INTATTO DI ANTICA TOSCANA

La Fattoria del Colle  (clicca per prenotare) è nata nel 1592 come un borgo rurale che, nei secoli, si è miracolosamente conservato e offre soggiorni in appartamenti, camere e ville. Sono arredati con mobili autentici e un confort moderno nella semplicità accogliente, tipica della campagna. Intorno ci sono parchi attrezzati, 3 piscine, ristorante, sala per le feste, scuola di cucina e zona per il benessere naturale.

 

LE CANTINE DEL BRUNELLO, DEL CHIANTI E DELLA DOC ORCIA ED IL LORO SUCCESSO INTERNAZIONALE

Cantine-Orcia-Doc-Chianti-Supertuscan-Fattoria-del-Colle-Toscana

Cantine-Orcia-Doc-Chianti-Supertuscan-Fattoria-del-Colle-Toscana

La cosa più importante è ovviamente il vino. La proprietaria, Donatella Cinelli Colombini, ha creato alla Fattoria del Colle di Trequanda ed al Casato Prime Donne di Montalcino le prime due cantine italiane con un organico di sole donne. Una bandiera per l’enologia al femminile che in soli 22 anni è riuscita a produrre una gamma di vini di assoluta eccellenza, 9 dei quali con punteggi superiori a 90/100 sulla stampa specializzata internazionale e un’esportazione in 39 Paesi del mondo.

 

WINE EXPERIENCE IN FATTORIA PER I WEEKEND DI INIZIO ESTATE

Il programma che viene proposto ai partecipanti dei weekend del vino di inizio estate, alla Fattoria del Colle, comprende quattro appuntamenti giornalieri: due visite guidate dedicate a vino e storia intercalate da assaggi, un’esperienza sul formaggio e una cena con tre piatti abbinati a tre vini capaci di esaltarne il sapore. Le visite sono inconsuete e sorprendenti. Nell’orto ci sono i fiori e le essenze spontanee della Toscana che vengono servite in insalata dal ristorante della fattoria ma anche il pepe, l’aglione, la cola, l’assenzio … e tante piante da cui imparare … come la “consolida” con cui venivano fatte le antiche ingessature. Anche in cantina i visitatori troveranno delle sorprese, come la sala immersiva in cui sentire e vedere cosa avviene nei vigneti nelle diverse ore del giorno e nelle diverse stagioni.

 

Dormire in una fattoria di grandi vini

Donatella Cinelli Colombini racconta come ha trasformato la Fattoria del Colle in un luogo unico capace di emozionare e far vivere nella storia toscana

 


La campagna italiana offre una grande varietà di alloggi storici: dai trulli e le masserie di Puglia, alle malghe alpine, ai palmenti siciliani. Ovunque i visitatori vivono un’esperienza diversa che li arricchisce. Alla Fattoria del Colle questa esperienza è più forte. E’ un luogo autentico, dove 400 anni di storia rivivono negli edifici, negli oggetti, nei cibi e nelle attività che vengono proposte ai turisti.
Qui vorrei raccontarvi come sono riuscita a offrire ai visitatori un’esperienza unica, diversa e più emozionante di ogni altra in Toscana. Qualcosa di così vero e coinvolgente che lega per sempre tutti quelli che vengono.

 

FATTORIA DEL COLLE LA  TRASFORMAZIONE DEGLI APPARTAMENTI NELLE CASE DEI NONNI TOSCANI

Agriturismo-Fattoria-del-Colle

Agriturismo-Fattoria-del-Colle

Devo ammettere che all’inizio la Fattoria del Colle non mi piaceva, in inverno era gelida ed io sono freddolosissima, al calar del sole i cinghiali arrivavano alla porta di casa. Poi bisogna ammettere che noi di Montalcino siamo piuttosto snob: tutti gli altri posti sono peggio del nostro.
Ma alla Fattoria del Colle il panorama è senza eguali e soprattutto il passato veniva fuori come in una caccia al tesoro. Ho persino avuto la sensazione che la Fattoria aspettasse proprio me per risorgere.
Gli appartamenti, le ville e le camere con bagno erano arredati con mobili di serie moderni. Pian piano io li ho eliminati sostituendoli con armadi, cassettoni, sedie di piccolo antiquariato locale. I copriletti che erano di materiale sintetico, sono adesso degli antichi lenzuoli tessuti a mano oppure tappezzerie in abbinamento con tende e poltroncine. I poster attaccati ai muri sono spariti e ora ci sono quadri, stampe o maioliche dell’Ottocento e del primo Novecento. Gli appartamenti sono semplici ma intimi e danno l’impressione delle case vissute, come fossero quelle dei nonni toscani. Ho conservato tutto quello che potevo, pavimenti, porte, finestre, oggetti …. Tutto ciò che era autentico è stato salvaguardato.

Merende toscane. La più buona? Pane e pomodoro

Ecco la vera merenda contadina toscana, quella che i bambini di Montalcino e della Valdorcia mangiavano nel pomeriggio: pane e pomodoro

 

merende toscane pane e pomodoro

merende toscane pane e pomodoro

di Donatella Cinelli Colombini

Sono i sapori più veri e le cose più sane che un bambino possa mangiare, altro che merendine industriali!
Istruzioni per la merenda contadina nello stile di Montalcino e della Valdorcia: andare a prendere i pomodori maturi nell’orto, tagliarli a metà e strusciarli su una fetta di pane sciapo cioè senza sale, in modo che il succo rosso impregni la mollica appoggiando sopra il resto del pomodoro, infine condire con olio extravergine, salare e spolverare di pepe nero.
Da leccarsi le dita. Non c’è niente di più gustoso e profumato.

 

Orcia Doc e coronavirus

I contraccolpi dell’epidemia Covid su una denominazione che ha il suo primo mercato nell’area di produzione e i turisti esteri come clienti principali

 

Doc Orcia a Piena

Doc Orcia a Pienza

Di Donatella Cinelli Colombini

L’area dove nasce la Doc Orcia è, in gran parte, iscritta nel patrimonio dell’umanità UNESCO. Questa denominazione è conosciuta come “il vino più bello del mondo” perché si estende su un territorio integro, un capolavoro di bellezza paesaggistica che, purtroppo, il covid mette a rischio.
Nell’area di produzione della Doc Orcia si registravano quasi un milione e mezzo di presenze turistiche e circa un milione di escursionisti giornalieri attratti dalla magica armonia dei panorami, dalla ricchezza di piccole città d’arte, dalle acque termali, ma soprattutto da cibi e vini di grande storia e qualità. Per questo il 65% delle cantine Orcia ha attività di agriturismo o ristorazione e tutte hanno vendita diretta dei vini. Una situazione privilegiata per una giovane DOC che si trovava ad avere il mercato di esportazione “sotto casa” per il gran numero di turisti enogastronomici, in maggioranza esteri, che compravano i vini oppure li bevevano nei locali della zona. Una situazione che, con l’epidemia covid, rischia di trasformarsi da opportunità a grosso rischio. Questo perché esiste il fondato timore che i turisti non arrivino.
Avere un solo mercato largamente prevalente, quello locale, e una sola tipologia di cliente, il turista, è un fattore di fragilità per le aziende della Doc Orcia che potrebbero subire maggiori contraccolpi commerciali rispetto alle altre denominazioni toscane. Infatti per loro si sommano gli effetti della crisi nelle vendite del vino con i mancati introiti per l’affitto di appartamenti e per la ristorazione agrituristica che probabilmente resterà vuota.

 

LE 60 CANTINE DELLA DOC ORCIA

Doc Orcia 60 cantine del vino più bello del mondo

Doc Orcia 60 cantine del vino più bello del mondo

Le aziende produttrici di Orcia DOC sono una sessantina e producono complessivamente meno di 300.000 bottiglie di vino l’anno, coltivando 153 ettari di vigneto. Si tratta dunque di imprese piccole o molto piccole, in gran parte a carattere familiare. Si trovano in 12 comuni nell’area collinare fra le denominazioni del Brunello e del Vino Nobile, in una zona di grande vocazione nella produzione di vini rossi da invecchiamento (Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda, parte dei territori di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena).

 

I MOTIVI DELLA FRAGILITA’ E DELL’IMPORTANZA DI QUESTA DENOMINAZIONE

Una situazione di immediato allarme per i suoi effetti economici e sociali ma con possibili contraccolpi successivi più duraturi anche sul patrimonio paesaggistico.

Il nuovo chef della Fattoria del Colle è un Sommelier

Si chiama Alessandro Sironi ha un’esperienza trentennale in cucina ma anche un diploma di Sommelier AIS e uno di assaggiatore di birra

Alessandro Sironi

Alessandro Sironi Chef ristorante Fattoria del Colle Toscana

48 anni milanese, Alessandro Sironi, è il nuovo chef del ristorante della Fattoria del Colle nelle colline a sud del Chianti che si affacciano su Montalcino e la Valdorcia. Un territorio antico dove la gastronomia va pensata in abbinamento con il vino. Per questo Donatella Cinelli Colombini ha accolto con entusiasmo lo chef sommelier Alessandro Sironi nel ristorante della sua fattoria e ha iniziato subito a trasmettergli l’essenza della civiltà culinaria senese.

ALESSANDRO SIRONI CHEF SOMMELIER DELLA  FATTORIA DEL COLLE

Alessandro Sironi, ha fatto la sua formazione in cucina dopo aver abbandonato il Liceo scientifico prima della maturità. Nel suo curriculum un periodo di quattro anni a La Bettolina a Gaggiano Milanese dove è cresciuto professionalmente fino ad arrivare al ruolo di chef. Segue un periodo ancora più lungo, come sous chef, nello stellato Michelin Marino alla Scala.
E’ in questo periodo che diventa Sommelier AIS e degustatore di birra. Le esperienze successive nella ristorazione lo vedono nella funzione di gestore oppure di executive chef in ristoranti anche molto grandi come il Quanta Sport Village di Milano.

Alessandro Sironi chef sommelier

Alessandro Sironi chef della Fattoria del Colle in Toscana

LA CULTURA GASTRONOMICA SENESE E LE RADICI LOMBARDE

Alessandro Sironi arriva in Toscana, per amore, per creare la sua famiglia. Lavora prima a Castiglion del Lago e poi a Cortona in un ristorante tutto suo.
La sua cucina si basa sul rispetto delle materie prime, scelte con cura e valorizzate da cotture sapienti. Adora i grani antichi con cui realizza focacce e pane che richiamano i sapori delle nonne, paste fresche e specialmente paste ripiene che sono il suo cavallo di battaglia. Ha un’attenzione quasi maniacale ai tempi di cottura perché <<sono i dettagli a fare la differenza>> e esaltano i sapori. Della gastronomia toscana ammira la tradizione, le carni nobili e le spezie come lo zafferano tanto caro anche alla sua cultura d’origine. Il primo piatto che ha creato è una pasta di rape rosse condita con broccoletti. Una ricetta che va ad aggiungersi alle pappardelle con sugo di cinghiale e panforte, i ravioli ripieni di peposo e la mantovana antica e moderna …. Che sono i fiori all’occhiello della Fattoria del Colle.

Toscana Lovers le boutiques dell’artigianato d’arte

Da “Toscana Lovers” a Siena e Bagno Vignoni il vostro shopping diventa una caccia al tesoro ricca di sorprese fatte a mano con maestria e tradizione 

toscana-lovers-bagno-vignoni

toscana-lovers-bagno-vignoni

Prodotti tipici dell’artigianato toscano e prodotti life style creati con manualità per rinnovare la tradizione. Con la cortesia e la competenza che ci contraddistinguono, vi aiuteremo a scoprire i caratteri tipici e la storia dell’artigianato toscano e italiano. Una storia antica, colta e piena di personaggi creativi.

Se volete portare a casa e nel vostro cuore un pezzo autentico della Toscana prendetelo dalle mani dei nostri artigiani e cercate qualcosa di esclusivo che non si può trovare in nessun altro posto al mondo.

“Toscana lovers” è una tappa obbligata per i turisti più raffinati. Ogni stagione arrivano nuovi prodotti fatti secondo la tradizione in piccoli laboratori artigiani toscani . Oggetti esclusivi, spesso diversi uno dall’altro come i coltelli di Scarperia, i tessuti e le sciarpe fatti a telaio, le ceramiche life style, le sciarpe, gli oggetti in legno di olivo, i saponi con essenze naturali …… oltre, ovviamente, ai vini di Donatella Cinelli Colombini e suo marito Carlo Gardini provenienti dalle cantine del Casato Prime Donne di Montalcino e della Fattoria del Colle di Trequanda.
A fianco delle eccellenze dell’artigianato toscano ci sono alcune ceramiche siciliane, dei monili in vetro veneziani, le tele umbre.

STORIA DEI NEGOZI TOSCANA LOVERS
Toscana lovers Siena si trova a pochi metri da Piazza del Campo nella Nobile Contrada

toscana-lovers-boutique-artigianato-toscano

toscana-lovers-boutique-artigianato-toscano

dell’Oca; poco lontano c’è la casa dove, nel 1347, nacque Santa Caterina. Siamo quindi nel cuore medioevale di Siena dove si incrociano i tre Terzi (le tre parti) della città. L’edificio che ospita il negozio era originariamente un convento, poi, come tutto il rione di Fontebranda, fu utilizzato per le botteghe artigiane e per il commercio. E’ qui che Nello Bianchini aveva il suo negozio di pellami all’inizio del Novecento. Da Nello il negozio passò alla figlia Lelia e da lei al figlio Carlo Gardini che è nato nell’appartamento al piano di sopra. Carlo ha sposato Donatella Cinelli Colombini e insieme, nel 2006, hanno creato “Toscana lovers” un negozio dedicato ai prodotti di artigianato toscano d’eccellenza e di grande tradizione.

Orcia la denominazione più turistica d’Italia

Nel meraviglioso territorio della DOC Orcia, il vino più bello del mondo, il 65% delle cantine possiede un agriturismo o un ristorante

Orcia DOC Fattoria del Colle

Orcia DOC Fattoria del Colle

Il territorio in cui nasce il vino Orcia, a sud di Siena tra le denominazioni del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano, è considerato il distretto viticolo più bello del mondo. In parte è iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco e contiene 13 comuni, tutti ricchi d’arte e di storia, oltre a centri termali come Bagno Vignoni, Bagni San Filippo, San Casciano dei Bagni e Chianciano Terme.
L’Orcia DOC proviene dunque da un paradiso paesaggistico che attrae visitatori da tutto il mondo. Per questo il Consorzio del vino Orcia ha voluto verificare quante delle sue cantine sono aperte al turismo. Il risultato dell’indagine è sbalorditivo: il 65% delle aziende possiede un agriturismo o un ristorante. <<In pratica l’Orcia è la denominazione più turistica d’Italia>> ha detto Donatella Cinelli Colombini

ORCIA Cenerentola con Petto d'anatra in porchetta

ORCIA Cenerentola con Petto d’anatra in porchetta

presidente del Consorzio.
I 13 comuni della denominazione registrano ogni anno oltre 1 milione di presenze turistiche e circa altrettanti escursionisti cioè di visitatori giornalieri. Inoltre molti stranieri hanno una seconda casa di proprietà nella zona. Il turismo è insomma un’economia forte, in quest’area. Un’economia che si intrecciata al vino perché l’offerta enogastronomica viene percepita come una compone integrante dell’esperienza culturale. In altre parole la degustazione del vino, al pari della visita di un’abbazia, arricchisce di emozioni e conoscenze i visitatori ed è vissuta con uguale interesse.

25 aprile un ponte “di vino” per coppie e famiglie

Vivete intensamente il 25 aprile, l’unico ponte di primavera con l’Orcia Wine Festival e un programma di assaggi, visite e golosità alla Fattoria del Colle

25 aprile in agriturismo in Toscana

25 aprile in agriturismo in Toscana

Quattro giorni in agriturismo in Toscana per fare degustazioni di Brunello come non vi ricapiterà mai più nella vita, visite in cantina con musica e assaggi, camminate fra i panorami, lezioni di cucina tipica, cene a tema, visita di una villa cinquecentesca ancora abitata e, se curate il benessere del corpo, la vinoterapia in una piccola struttura esclusiva dove terapisti molto esperti useranno il vino per rigenerare la vostra pelle.
Nel sito di Donatella Cinelli Colombini troverete prezzi e programmi.
La Fattoria del Colle vi aspetta per regalarvi esperienze uniche e emozionanti, come diventare enologi per un giorno e fare il vino del cuore da portare a casa. Quasi un gioco ma utile a capire come equilibrare le componenti del vino per ottenere un

Tagliata di cinta senese Drago e le 8 colombe

Tagliata di cinta senese Drago e le 8 colombe

risultato armonioso.
Alla gioia di stare all’aria aperta per camminare o prendere la prima abbronzatura dell’anno, si associano i piaceri della tavola con cene degustazioni dedicate alla carne di bue chianino oppure alle ricette storiche con il vino come il peposo la cui leggendaria invenzione è attribuita a Filippo Brunelleschi l’architetto della cupola del Duomo di Firenze.
La Fattoria del Colle è un piccolo borgo costruito nel 1592 su una torre medioevale e un eremo ancora visibili nella cantina. Le camere e gli appartamenti dei turisti sono ricavati nelle case degli antichi contadini e arredate con mobili di piccolo antiquariato mentre il confort è moderno. L’effetto è quello di abitare a casa dei nonni toscani dove tutto ha un sapore intimo e vissuto.

Valdorcia in 3 giorni, per scoprirla e per riscoprirla

Oggi e domani vi propongo 2 itinerari per chi viene per la prima volta e per chi conosce il nostro territorio. Spero di darvi nuove emozioni e qualche scoperta

Bagno Vignoni l'Orto delle terme

Bagno Vignoni l’Orto delle terme

Di Donatella Cinelli Colombini
Farsi guidare da chi è del posto è completamente diverso rispetto all’itinerario scritto dai professionisti perché la scelta dei luoghi è legata alle emozioni più che alla loro importanza storica o artistica per questo il percorso risulta più intimo e forse persino più divertente.
Alla zona compresa nel Parco della Valdorcia -Castiglion d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico – unisco la Val d’Asso che storicamente apparteneva allo stesso territorio, è la terra del tartufo bianco e delle terrecotte San Giovanni d’Asso e Trequanda dove c’è la Fattoria del Colle .

Piviale Pio II

Piviale Pio II

L’itinerario di oggi è per quelli che sono stati in questa zona tante ma proprio tante volte. Evita dunque i luoghi cult quelli più famosi.
Servono macchina fotografica e scarpe comode perché vi farò camminare parecchio. Ovviamente vi consiglio di dormire alla Fattoria del Colle in un’atmosfera di autenticità e storia che ben si lega all’avventura che vado a proporvi.

Valdorcia in 3 giorni ecco il tour classico

I luoghi più famosi e fotografati della Valdorcia e dell’area dove nascono i tartufi bianchi e l’olio extravergine migliore, 3 giorni di golosità e capolavori

 

Ballooning in Tuscany

Ballooning in Tuscany

Di Donatella Cinelli Colombini

Quello che devono assolutamente vedere, assaggiare, comprare i visitatori che arrivano per la prima volta nella nostra magica terra di Valdorcia e Val d’Asso.

 

MONTALCINO

La Fortezza trecentesca domina le case e il territorio del Brunello. Indispensabile la passeggiata sui camminamenti (9-18) per godere il panorama mentre l’enoteca all’interno offre il Brunello di tutte le cantine e permette degustazioni comparative.

Montalcino Fortezza

Montalcino Fortezza

Nel centro storico medioevale da vedere il Palazzo Pubblico costruito alla fine del Duecento con, sul muro esterno, le mattonelle artistiche che riportano le stelle di ogni annata di Brunello dal 1992. Il Museo contiene una bella collezione di statue linee policromate e la Bibbia Atlantica finemente miniata nel Trecento.
A 5 km da Montalcino, si trova l’Abbazia di Sant’Antimo, gioiello del romanico toscano costruito in onice, pietra alabastrina locale. Le sue forme armoniose e austere spingono alla spiritualità e alla preghiera.

 

Valdorcia – Val d’Asso perché non unirle in una “supernova”?

E’ la zona con il paesaggio più bello, tantissime piccole città d’arte, le produzioni agricole d’eccellenza: Brunello, tartufo bianco, olio extravergine 

Arte, vino e formaggio a Pienza

Arte, vino e formaggio a Pienza

Di Donatella Cinelli Colombini

E’ forse la sola cosa buona uscita dal famigerato PIT – Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana – che ha scatenato la rivolta di chi si occupa di agricoltura, cave, porti, vivai … Una sommossa che è partita dal così detto “Ambito 17” il capitolo dedicato a Valdorcia– Val d’Asso dove la straordinaria bellezza del paesaggio, aveva spinto gli accademia a chiedere di tornare a un’agricoltura, e forse persino a uno stile di vita ottocentesco, cioè al “tessuto a mosaico” e alla “maglia poderale” che, qui è sinonimo della parola miseria.

Tartufo bianco, paesaggio e vino a San Giovanni d'Asso

Tartufo bianco, paesaggio e vino a San Giovanni d'Asso

Questo PIT è stato recentemente rimodellato dalla Regione Toscana attraverso un serrato lavoro di concertazione con le imprese e i sindacati, poi sarà il Consiglio regionale a fare gli ultimi tocchi. Tuttavia fra tante cose da modificare una appare lodevole e completamente condivisibile: aver evidenziato il carattere omogeneo dell’Ambito 17 cioè dei cinque comuni della  Valdorcia – Castiglion d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia, più i due della Val d’Asso cioè San Giovanni d’Asso e Trequanda.

In un’epoca in cui diventa indispensabile accorpare i piccoli comuni, per ottemperare alle nuove norme, ma soprattutto per ridurre i costi dei servizi – trasporti, immondizia, acqua, scuola… – che gravano sui cittadini, l’idea di unire in un solo blocco l’intero agglomerato non sembra così pellegrina.