Primo agosto vestiti da mare per ballare, giocare, mangiare e soprattutto bere ottimi vini nel parco della Fattoria del Colle a Trequanda nella Toscana top
Violante, Roberta e Donatella prepareranno per voi una serata speciale
Tutti rigorosamente vestiti da spiaggia, per una festa in campagna con sapore di mare.
Alle 8 di sera, apertura dei buffet con 14 sfiziosità estive preparate da Donatella Varlunghi dell’Osteria delle Crete di San Giovanni d’Asso e Roberta Archetti chef dell’Osteria della Fattoria del Colle: ci saranno piatti tradizionali e sfiziosità come insalata di riso mejadra e il gazpacio di melone e prosciutto croccante. Solo 20 € che comprendono anche un cocktail e un bicchiere di vino. Per i wine lovers la cantina è a pochi metri dalla festa, propone visite e il rifornimento di Rosato Rosa di Tetto, bianco IGT Sanchimento, Spumante Tespi, Chianti Superiore DOCG, Orcia Doc e persino Brunello di Montalcino.
La vendemmia 2014 è stata decisamente nordica. 86 giorni di pioggia da aprile a ottobre, dieci di più della perfetta annata 2010. Nei mesi di giugno e luglio sembrava di essere a Londra dove non puoi mai uscire senza ombrello.
Condizioni nordiche che assomigliano a quelle tipiche dei vigneti di Traminer e che hanno favorito la sintesi degli aromi. Il vino Sanchimento 2014 mostra infatti una maggiore fragranza e una maggiore freschezza rispetto agli anni precedenti.
Donatella Cinelli Colombini Sanchimeto IGT
Il vino Sanchimento prende il nome dalla Cappella della Fattoria del Colle che è dedicata a San Clemente – in antico vernacolo locale Sanchimento- ed è ottenuto dal piccolo vigneto di varietà Traminerche circonda la Chiesa. Un appezzamento esposto a Nord, a un’altitudine sul mare di 404 metri con terreni calcarei di origine marina.
Una vecchia ricetta invernale della campagna toscana. Le salsicce con le pulezze cioè con le foglie tenere delle rape sono deliziose semplici da preparare
Sulle rape, o meglio i rapi come diciamo in Toscana, la mia famiglia ha un piccolo aneddoto divertente. Uno dei miei avi montalcinesi aveva una moglie particolarmente pia e ghiotta di rapi mentre il marito era poco religioso e affatto amante di queste verdure. Durante l’inverno, quando la lavorazione del maiale portava spesso in tavola salsicce o costole di suino, le rape erano il contorno principale con ire furiose del mio antenato che inventò un sistema diabolico per impedire alla moglie di mettergli nel piatto le rape. Inventò una filastrocca da ripetere a gran voce ogni volta che la poverina provava a uscire dalla cucina con il vassoio delle pulezze <<disse Cristo ai discepoli suoi, non mangiate rapi che è cibo da buoi e San Pietro aggiunse a gran voce – accidenti ai rapi e a chi li coce>>.
In realtà l’abbinamento rape e maiale è prelibato e qui propongo una ricetta tipica di Trequanda
POCHI INGREDIENTI SEMPLICI
Per 4 persone: 8 salsicce fresche, mezzo chilo di foglie tenere di rapa (pulezze), aglio, olio extravergine di oliva sale e pepe.
E’ la zona con il paesaggio più bello, tantissime piccole città d’arte, le produzioni agricole d’eccellenza: Brunello, tartufo bianco, olio extravergine
E’ forse la sola cosa buona uscita dal famigerato PIT – Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana – che ha scatenato la rivolta di chi si occupa di agricoltura, cave, porti, vivai … Una sommossa che è partita dal così detto “Ambito 17” il capitolo dedicato a Valdorcia– Val d’Asso dove la straordinaria bellezza del paesaggio, aveva spinto gli accademia a chiedere di tornare a un’agricoltura, e forse persino a uno stile di vita ottocentesco, cioè al “tessuto a mosaico” e alla “maglia poderale” che, qui è sinonimo della parola miseria.
Tartufo bianco, paesaggio e vino a San Giovanni d'Asso
Questo PIT è stato recentemente rimodellato dalla Regione Toscana attraverso un serrato lavoro di concertazione con le imprese e i sindacati, poi sarà il Consiglio regionale a fare gli ultimi tocchi. Tuttavia fra tante cose da modificare una appare lodevole e completamente condivisibile: aver evidenziato il carattere omogeneo dell’Ambito 17 cioè dei cinque comuni della Valdorcia – Castiglion d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia, più i due della Val d’Asso cioè San Giovanni d’Asso e Trequanda.
In un’epoca in cui diventa indispensabile accorpare i piccoli comuni, per ottemperare alle nuove norme, ma soprattutto per ridurre i costi dei servizi – trasporti, immondizia, acqua, scuola… – che gravano sui cittadini, l’idea di unire in un solo blocco l’intero agglomerato non sembra così pellegrina.
La vendemmia 2014 in Toscana è stata come Noè, salvata dal diluvio ma con le olive e il mal dell’esca delle viti il miracolo non c’è stato. Le notizie dal campo
2014, un anno senza inverno e senza estate, con piogge che sembrano cascate. Ha costretto i nostri vignaioli a un lavoro estenuante per contrastare la peronospora e poi per catturare ogni raggio di sole. Una vendemmia più semplice del previsto grazie alle belle giornate che si sono susseguite da agosto all’inizio di novembre. In questo periodo l’aria umidiccia ha tenuto tutti in tensione fino all’ultimo, ma ci sono state due sole vere piogge. Purtroppo, quella del 10-13 settembre, ha declassato una vendemmia che poteva essere 5 stelle lusso.
Alla fine siamo soddisfatti per una vendemmia abbondante che merita 4 stelle per il carattere raffinato, profondo, armonico dei vini e lo stile decisamente moderno rispetto alle espressioni muscolose degli anni novanta. Ho detto moderno ma potevo dire antico perché i vini che abbiamo in cantina ricordano quelli di trenta anni fa.
Gli effetti del clima in campagna sono stati impressionanti. Niente funghi, niente castagne ma soprattutto niente olio nel 2014. La mosca olearia si è riprodotta 5 volte. Da noi alla Fattoria del Colle di Trequanda, ci vantavamo di avere olive perfette senza pesticidi. La mosca non si era mai vista e ha colto tutti impreparati. Il risultato è un olio con 0,7 di acidità quando normalmente è 0,1. Noi e molti altri non abbiamo nemmeno raccolto le olive. Meglio usare l’olio extravergine dello scorso anno che portare nelle orciaie un olio del genere.
Il 26 settembre tutta l’uva era in cantina e l’enotecnica Barbara Magnani era alle prese con una fermentazione estremamente delicata. Le uve erano maturate a grande velocità comprimendo in meno di due mesi il tempo fra l’invaiatura e la raccolta. Un’accelerazione innescata dall’ondata di caldo africano iniziata alla metà di agosto che aveva inaridito gli acini e ulteriormente ridotto la già scarsa quantità dell’uva.
Il leone rampante con una sfera nella zampa destra è lo stemma di Claudio Socini che nel 1592 costruì la fattoria del Colle. L’emblema di questo casato senese è visibile nel portale d’ingresso e nella sala degli stemmi della villa, nella Cappella della fattoria e nella chiesa parrocchiale di Trequanda sopra l’Ascensione dipinta da Antonio Bazzi detto Sodoma.
In realtà la famiglia Socini perse la Fattoria del Colle poco dopo averla costruita a causa delle idee da “liberi pensatori” di cinque dei suoi membri, più vicine ai protestanti che al Papa. Furono soprattutto gli scritti di Lelio (1525-1562) e Fausto Socino (1539.1604) contro la trinità a causare la scomunica e la confisca dei beni. La fattoria del Colle che fu riacquistata, quasi per caso, dal loro discendente Livio Socini, nel 1919.
A questi suoi antenati, Donatella Cinelli Colombini, ha dedicato il vino Leone Rosso che viene prodotto con le uve della Fattoria del Colle.
Tipologia: rosso secco.
Zona di produzione: Toscana, Trequanda, Fattoria del Colle
Caratteri dell’annata: inverno e primavera molto piovosi. Dopo la metà di agosto è iniziato un periodo torrido con temperature diurne e notturne fra 35 e 40°C. Maturazione molto accelerata e vendemmia molto precoce e rapida a causa della scarsa quantità d’uva.
Uvaggio: Sangiovese 60%, Merlot 40%
30 anni per la piccola ma vivacissima Vio = Violante Gardinialias CinellicolombiniJr e festa all’aperto con open bar e vasca Jacuzzi davanti al panorama
Tokyo Violante al ristorante giapponese
new orleans ed i travestimenti
Violante è anche fortunata, in questa estate decisamente fresca il suo compleanno cade in un giorno di bel tempo e solo la mattina dopo è prevista qualche goccia di pioggia. Dunque un compleanno con festa all’aperto a Villa Cenerentola, il punto più alto della Fattoria del Colle dove il panorama è bellissimo e sarà possibile fare festa fino a tarda notte.
50 amici arrivati anche da Parigi e dalla Puglia che avranno la gradita sorpresa di conoscere di persona Luca Bianchini, lo scrittore torinese con origini di Trequanda, che ha ambientato proprio nella loro regione, a Pulignano a Mare, i suoi ultimi due romanzi. Dopo la festa, gli amici di Violante si “contenderanno” le 5 camere della villa e i divani dei due salotti. Dovrebbero bastare per tutti gli ospiti venuti da lontano ma se qualche amico dei dintorni deciderà di aspettare l’alba sul posto potrebbero essere pochi. Violante è decisa << la cosa divertente è stare tutti insieme se dormiremo poco pazienza>> .
Sarà la parola “degustazione” il fil rouge che accompagnerà l’evento Calici di Stelle 2014, organizzato dal Comune di Castiglione d’Orcia in collaborazione con il Consorzio e la Strada del Vino Orcia .
Dalle ore 18:00 fino a tarda notte, il centro storico dell’antico castello della famiglia Aldobrandeschi si animerà di grandi degustazioni con inizio nei banchi di assaggio dei vini DOC Orcia. <<Un’occasione imperdibile per conoscere i produttori che serviranno personalmente i loro vini, illustrandone le caratteristiche e la passione che contraddistinguono queste eccellenze del nostro territorio>> spiega il Presidente del Consorzio Vino Orcia, Donatella Cinelli Colombini. Ecco le cantine partecipanti: Marco Capitoni, Il Pero, Az. Agr. Trequanda, Val d’Orcia Terre Senesi, OLIVI – Le Buche, Poggio al Vento, Bagnaia, Donatella Cinelli Colombini, Campotondo, Sasso di Sole e La Canonica.
Da non perdere l’iniziativa “Arte, vino e dolcezze” promossa da Fondazione Musei Senesi tramite i Museum Angels; le prelibatezze della Pasticceria Scheggi e i vini Orcia, nella Sala d’Arte San Giovanni, accompagneranno la visita alle splendide opere di Simone Martini, Pietro Lorenzetti e Vecchietta, il pittore che nacque a Castiglione nel 1412.
Alla Fattoria del Colle di Trequanda venerdì 25 luglio per ballare, gustare i vini di tendenza 2014 –Chianti fresco, Prosecco e rosato– e un buffet semi toscano
Violante Gardini e Roberta Archetti Fattoria del Colle e Donatella Varlungi Osteria delle Crete
Bottiglie Extra Dry Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG arrivate appositamente da Carpenè Malvolti marchio leader del Prosecco, Chianti Superiore della Fattoria del Colle servito fresco, come vuole la nuova moda #chianticool, il rosato IGT 2013 “Rosa di Tetto” al naturale e in versione cocktail. Quello dei vini di tendenza dell’estate 2014 è il tema conduttore della festa nel boschetto della Fattoria del Colle, nella Toscana più allegra.
Dalle 20.00 DJ Matteo Machetti per ballare nel bosco dei giochi antichi e poi un buffet pieno di piccole sorprese gastronomiche preparate da Donatella Varlunghichef dell’Osteria delle Crete e Roberta Archetti chef della Fattoria del Colle. Un’alleanza fra maghe dei fornelli che mescolano tradizione e creatività proponendo 12 piatti da abbinare con i vini e da gustare fra un ballo e l’altro.
Quella 2013 è stata una vendemmia “vecchio stile”. Abbiamo visto la maturazione dell’uva procedere lentamente con zuccheri e acidi che evolvevano di pari passo con i polifenoli della buccia dell’uva. Alla fine una grande vendemmia sotto il profilo qualitativo, soprattutto per la ricchezza aromatica e la finezza del gusto. Ma anche una vendemmia con poca uva perché il maltempo durante la primavera ha rovinato la fioritura riducendo il numero e la dimensione dei grappoli.
L’uva di Traminer del vigneto Sanchimento, produce sempre grappolini ma nel 2013 erano davvero mignon; per questo hanno resistito senza problemi alle piogge estive godendo del clima fresco per elaborare una ricchezza aromatica superiore al solito.
Sanchimento è un solo vigneto di 44 anni, accanto alla Cappella di San Clemente
I Gourmet affascinati da Pia Donata Berlucchie il suo modo di parlare di vino citando i filosofo greci, gli imperatori normanni e ovviamente l’enologia
Pia Donata Berlucchi all'Unione Européenne des Gourmets
Di Donatella Cinelli Colombini
Che donna! Pia Donata Berlucchi ha fatto innamorare i soci dell’Union Européenne des Gourmetsdi Siena con i suoi vini ma soprattutto con la sua personalità ancora più spumeggiante. E’ passata dalle massime di Aristotele alla spiegazione del satèn un francesismo che vuol dire setoso ed è usato solo in Franciacorta, per i vini a prevalenza di Chardonnay, con meno di 5 bar di pressione.
Non è quello che dice che affascina ma è il modo con cui lo dice. Ora tutti hanno ben chiara la differenza fra le cantine Berlucchi, che producono milioni di bottiglie, e quelle dei fratelli Berlucchi – dirette da Pia Donata – che spumantizzano solo ciò che arriva dai loro vigneti. Così come tutti hanno capito come, milioni di anni fa, il ritirarsi dei ghiacciai ha creato il particolare terreno della Franciacorta.
Perché perdersi l’ 0ccasione di una bella giornata dedicata alla nostra passione, il vino, in giro per cantine, lasciando a casa il proprio cane? L’annuale appuntamento di Cantine Aperte, ogni ultima domenica di Maggio, quest’anno al Casato Prime Donne, è dedicato all’amore per la natura in tutte le sue espressioni, dal vino fino ai nostri amici a 4 zampe. Mentre sarà possibile fare un percorso con visita della cantina e assaggio di Sanchimento IGT Toscana Bianco, Cenerentola Orcia DOC e Brunello di Montalcino DOCG, sia da botte che il Riserva 2008, i cani potranno correre tra i filari, oppure provare qualche gioco e ostacolo di agility dog grazie al centro di addestramentoS.A.S. Siena sezione GalloNero. Gli addestratori del centro saranno a disposizione tutto il giorno per provare l’agility e fornire consulenza gratuita a chiunque voglia avere qualche consiglio su come educare al meglio il proprio cane.
E se si vuole approfittare della manifestazione per farsi un weekend di relax in agriturismo tra le campagne più belle del sud della Toscana, a confine tra Crete Senesi e Val d’Orcia, la Fattoria del Colle di Trequanda è lieta di accogliervi con un weekend da winelover e doglover. Di seguito la nostra proposta:
A Trequanda, terra di confine tra due province, la tradizione di Pasqua vuole si mangi il ciambellino, dolce tipico tanto senese che aretino. Venite a provarlo!
Condivido con il paese dove lavoro, Trequanda, dove a soli 3km si trova la Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini, una doppia natura, in quanto sono nata nella provincia senese, e mi ritrovo sposata aretina. Infatti Trequanda, originariamente feudo della famiglia Cacciaconti, dipendeva da Arezzo, ma passò poi nel 1309 al Comune di Siena. Una “terra di mezzo”, una terra di confine, la cui ubicazione è però strategica, anche oggi. E’ infatti uno dei molti motivi validi per trascorrere le vicine vacanze di Pasqua all’agriturismo della Fattoria del Colle, dalla quale si raggiungono velocemente molti dei luoghi di interesse di entrambe le province, come Pienza e Montepulciano nel senese, oppure Cortona e Lucignano nell’aretino, oltre che il programma di attività colmo di possibilità che propone.
Un altro motivo per trascorrere la Pasqua con noi è una ricetta, che riunisce magicamente le due province, spesso state nemiche e di cui tuttora si conserva un certo campanilismo. E’ la ricetta del ciambellino che la tradizione vuole si mangi la mattina di Pasqua, con il caffellatte, oppure dopo il pranzo pasquale, grossolanamente spezzato con le mani, come si usava un tempo, e inzuppato nel VinSanto.
Per i giorni di Pasqua, alla Fattoria del Colle, è possibile godere di un programma ricco di molte attività, come visite guidate dove si racconta di come la storia della fattoria e della famiglia sia intrecciata con la storia del luogo, piccole interessanti lezioni di cucina e anche delle degustazioni di vino, dove magari potrete prendere uno degli ingredienti essenziali al rispetto della tradizione pasquale locale, il VinSanto del Chianti DOC.
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