Parte seconda dei 200 matrimoni di Donatella
Fa un certo effetto dire la frase <<con i poteri conferitemi dalla legge … vi dichiaro marito e moglie>>. Storie tristi e allegre di Donatella e dei suoi 200 matrimoni
Di Donatella Cinelli Colombini, Agriturismo, matrimoni, Fattoria del Colle
La maggior parte dei matrimoni sono tra persone evidentemente innamorate che, in qualche caso, hanno già un bel numero di bambini e decidono di festeggiare il loro amore con amici e parenti. Ne ho celebrati così tanti che proprio non li ricordo. Mentre mi rammento di quelli peggio assortiti tipo il ricco americano, magro e aitante ma chiaramente sessantenne che aspettando la sposa mi disse dei supermercati che possedeva e il prezzo dell’anello che stava per regalare alla futura moglie. Poi arrivò lei, asiatica, giovane e bella accompagnata dalla madre e dai parenti stretti. I suoi occhi erano talmente gonfi e rossi che il trucco e il velo non riuscivano a nasconderli.
Ancora a proposito di anelli ho visto dei brillanti grossi come ceci nelle mani dei futuri mariti americani. Ricordo che una volta fummo costretti a spostare la celebrazione dei matrimoni nel consiglio comunale che, proprio davanti al tavolo ha, nel pavimento, le grate dell’antica areazione. Lo sposo era un inglese con una banca a Singapore e l’anello aveva un brillante quadrato enorme. Lui prese l’anello, guardò la grata, riposò l’anello, spostò la fidanzata e poi le mise al dito quel brillante milionario. Anch’io sospirai di sollievo pensando a cosa sarebbe successo se l’anello fosse caduto nei condotti sotto la grata.