casato prime donne Tag

CrowdWine e il vino guarda avanti

Federico Gordini presidente della Milano Wine Week crea il CrowdWine la prima piattaforma di crowdfunding dedicata al mondo del vino italiano

Federico-Gordini-Milano-Wine-Week

Federico-Gordini-Milano-Wine-Week

Di Donatella Cinelli Colombini

Federico Gordini dopo aver creato la Milano Wine Week, spettacolare kermesse della grande enologia per strade, palazzi e negozi della capitale meneghina, ha tirato fuori un’altra super idea dal suo cappello da mago del wine marketing. Si chiama CrowdWine e fa incontrare produttori di vino di qualità con i wine lovers creando finanziamenti per i primi e acquisti esclusivi en-primeur per i secondi.

Ci sono persone che non si arrendono di fronte alle difficoltà, che hanno visione e coraggio per

CrowdWine-e-Brunello-Casato-Prime-Donnei

CrowdWine-e-Brunello-Casato-Prime-Donne

cui realizzano progetti rivoluzionari. Federico Gordini è uno di loro. Come se il covid invece di deprimerlo gli avesse dato la carica.

MILANO WINE WEEK E FEDERICO GORDINI

Eccolo a presentare l’edizione 2020 della Milano Wine Week in programma il 3-11 ottobre dedicata ai winers cioè a “PEOPLE LEAVING A MARK ON THE FUTURE OF WINE” le persone che lasciano un segno nel futuro del vino.

Insieme alla nuova edizione della MWW, mentre l’intero comparto del vino italiano ed internazionale sta vivendo una metamorfosi  strutturale, commerciale e relazionale senza precedenti, il mio amico Federico si inventa CrowdWine la prima piattaforma di crowdfunding dedicata alle cantine italiane. << Innovazione ed etica al servizio del business>> spiega Gordini << uno strumento di micro-finanziamento condiviso che permette alla comunità dei wine lovers di sostenere economicamente le aziende in cui credono>>.

Fattoria del Colle riapre agriturismo e ristorante

Nella Toscana dei grandi vini, dove il covid non è quasi arrivato, Donatella Cinelli Colombini riapre e rinnova dal I° luglio le attività turistiche

 

Fattoria-del-Colle-ristorante-Petto d'anatra in porchetta - Cenerentola (7)

Fattoria del Colle ristorante – Petto d’anatra in porchetta e Cenerentola

La Fattoria del Colle a Trequanda, comune che non ha avuto casi di Coronavirus, e il Casato Prime Donne a Montalcino, dove le persone infettate sono state quanto le dita di una mano, grazie a un sangiovese in versione di Santo protettore, ecco i luoghi dove Donatella Cinelli Colombini, dal I° luglio, aspetta i turisti wine lover.
Vuole offrire loro delle vacanze divertenti e rigeneranti oppure delle visite di poche ore per immergersi in un paesaggio bellissimo e incontaminato gustando vini di straordinaria qualità.

 

SOGGIORNI IN AGRITURISMO ALLA FATTORIA DEL COLLE

Appartamenti e camere con uno spazio esterno privato e attrezzato per mangiare. Soggiorni settimanali, ma anche pacchetti di due notti con due cene e degustazioni. Per le sanificazioni contro il coronavirus vengono usati prodotti di igienizzazione di tipo medico-chirurgico e impianto a perossido di idrogeno.

Fattoria del Colle la sera in piscina

Fattoria del Colle la sera in piscina

Per motivi di sicurezza, non possono essere effettuate le pulizie giornaliere degli appartamenti e delle camere, che quindi vanno considerate self-care/self-catering con la sola fornitura giornaliera di biancheria pulita.

 

PARCHI PISCINE E TREKKING

La Fattoria del Colle ha una superficie di 336 ettari e quindi offre ampi spazi per rigenerarsi all’aria aperta. Ci sono 3 parchi attrezzati in cui godere il sole, il panorama e la quiete della campagna, una piscina, 3 percorsi di trekking segnalati da cartelli dedicati alla scoperta della natura, un percorso di trekking dedicato alla vite. Sdraie, lettini, sedie e tavoli esterni, giochi per bambini, sono distanziati e sanificati per garantire la salute degli ospiti.

 

I suoni e gli odori della cantina

Ci sono suoni divertenti come il gorgogliare del vino nelle grandi botti di rovere e quelli che spaventano come lo splash del vino che cade a terra

 

di Donatella Cinelli Colombini

Montalcino Brunello Casato Prime Donne tino in fermentazione

Montalcino Brunello Casato Prime Donne tino in fermentazione

La cantina non è un ambiente silenzioso, come molti appassionati immaginano. Ovviamente la bottaia è sempre più quieta della tinaia o della zona di confezionamento dove c’è sempre qualche macchina in funzione ma anche fra le botti il silenzio assoluto è pressoché assente perché il vino si muove nelle botti e gorgoglia facendo uscire dal colmatore delle piccole quantità di gas. E’ come se borbottasse.

 

I RUMORI DELLA CANTINA

Ci sono poi i rumori che fanno partire a razzo gli enologi e sono quelli del vino che precipita a terra da una valvola chiusa male oppure da un tubo. Leggendo la testimonianza dell’enologo Oliver Styles risulta chiaro che la gente del vino ha una sorta di condizionamento verso il rumore di un liquido che cade a terra. Un suono che innesca in loro una reazione immediata <<l’ho sentito centinaia di volte e non smette mai di farmi fermare e alzare la testa come una gazzella a mezz’aria>>.

Montalcino Violante Cinelli Colombini tinaia Casato Prime Donne

Montalcino Violante Cinelli Colombini tinaia Casato Prime Donne

Sono persino in grado di distinguere i suoni e capire quasi subito cosa succede, ecco che un sempre pieno che trabocca <<emette un suono di schizzi di pioggia>>, mentre un tino in fermentazione che viene follato troppo energicamente e fa uscire del mosto  produce <<un suono a cascata>>.
Nelle cantine di Australia e Nuova Zelanda c’è spesso un impianto stereo che diffonde musica dalla mattina alla sera. Ecco che ogni vendemmia finisce per associarsi alle compilation scelte dall’enologo <<Central Otago l’enologo Dean Shaw ha forse il miglior impianto stereo di tutta la sua zona con un vasto repertorio musicale. Ma ci sono delle regole. Ogni album viene ascoltato per intero>>.
La percezione dei rumori della cantina è dunque qualcosa di importante per gli enologi ma anche gli odori, nel loro cervello, prendono un significato maggiore di quelli che hanno  per le persone normali.

 

2 magnum di Brunello Riserva 2012 e 2013

Due grandi annate di Brunello in versione Riserva e in bottiglia magnum con cassetta di legno direttamente a casa tua per le feste e le cene importanti

 


Tutto il Brunello è capace di vivere in bottiglia per molti anni ma la tipologia riserva nasce per il lunghissimo invecchiamento. Donatella Cinelli Colombini produce Brunello riserva solo nelle migliori vendemmie, selezionando a mano una piccola quantità d’uva Sangiovese assolutamente perfetta. Per questo il Brunello riserva è stato prodotto solo 10 volte negli ultimi 13 anni.
Si tratta di piccolissime quantità, per ogni annata sono state prodotte 6.000 bottiglie e 100 magnum.
Il formato magnum, da 1,5 litri è quello in cui il vino si conserva meglio. Se sei un wine lover e vuoi stupire gli amici con due Brunello strepitosi non lasciarti sfuggire l’acquisto delle magnum di Brunello riserva 2012 e 2013.
Arriveranno in cassetta di legno, direttamente a casa tua insieme a una pompetta per estrarre l’aria. Ti permetterà di conservare la bottiglia per bere il vino, con calma in più giorni.

 

OFFERTA BRUNELLO RISERVA 2012 E 2013 MAGNUM IN CASSETTA DI LEGNO

Riceverai direttamente a casa tua
IN CASSETTA DI LEGNO E CON UNA POMPETTA PER L’ESTRAZIONE DELL’ARIA

Brunello-riserva-2012-2013-Casato-Prime-Donne-Montalcino

Brunello riserva 2012-2013 Casato Prime Donne Montalcino

PER I SOCI DEL CLUB DI DONATELLA
Prezzo speciale di 248 Euro (anziché 310) fino al 19 maggio 2020
Offriamo gratuitamente le spese di spedizione in Italia e diamo 10€ di sconto per la spedizione all’estero.

 

PER CHI NON E’ ANCORA MEMBRO DEL CLUB DI DONATELLA
Prezzo speciale di 265 Euro (anziché 310) fino al 19 maggio 2020
A questo prezzo va aggiunta la spedizione in Italia che ha il costo di 18€ mentre la spedizione all’estero varia a seconda del Paese e verrà quantificata all’accettazione dell’ordine.

 

PAGAMENTO con bonifico bancario o carta di credito VISA o Mastercard

 

PER PRENOTARE LE DUE MAGNUM DI BRUNELLO RISERVA

Mandare un’email a vino@cinellicolombini.it
Questa offerta si concluderà il 19 maggio 2020

 

Brunello Riserva si nasce non si diventa

Come e perché un Brunello diventa riserva. Una scelta che nasce nella vigna e viene confermata negli anni, dagli assaggi durante la maturazione in botte

 

Brunello Riserva

Brunello di Montalcino Riserva Donatella Cinelli Colombini

Il Brunello Riserva è uno dei più grandi vini rossi del mondo per la sua straordinaria qualità e per la vocazione al lunghissimo invecchiamento. Sfida i secoli, questo Brunello non diventa riserva, nasce per diventare riserva fin dall’inizio, nel momento in cui viene scelta l’uva per produrlo.
E’ il terroir di Montalcino che crea un autentico capolavoro.
Il Brunello di Montalcino riserva di Donatella Cinelli Colombini è prodotto dalle uve di Sangiovese del Casato Prime Donne, una proprietà di 40 ettari, di cui 16 coltivati a vigneto, nel versante Nord di Montalcino. Si tratta della zona più fresca del territorio del Brunello, quella in cui le maturazioni sono più lente e regolari anche grazie a terreni di bassa fertilità che danno poca uva da cui si ottengono vini caratterizzati da alta intensità sensoriale e note floreali e fruttate.

Brunello riserva punteggi di Wine Spectator

Brunello riserva Donatella Cinelli Colombini Mostra i punetggi di Wine Spectator

Il Brunello Riserva viene prodotto solo nelle migliori annate, quando il clima fa nascere grappoli piccoli e aperti con acini piccoli e perfettamente maturi. In genere sono anni con inverni piovosi ed estati fresche ma soleggiate che si concludono con forti escursioni termiche fra la notte e il giorno nel mese di settembre.

 

UVAGGIO DEL BRUNELLO RISERVA DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

100% Sangiovese.
Nei 16 ettari di vigneto del Casato Prime Donne, ogni anno, l’enologa Valerie Lavigne sceglie uno o due ettari con l’uva migliore destinandola al Brunello Riserva. La selezione viene fatta assaggiando l’uva, come un secolo fa, le analisi di laboratorio confermano la decisione.
Con lo stesso assaggio, viene fissato il giorno della vendemmia che è fatta a mano scegliendo grappolo per grappolo. Un modo di lavorare lento e attento che permette di mandare in cantina solo uva perfetta, allo stesso livello di maturazione. Generalmente l’uva migliore proviene dal vigneto Ardita.

 

Il mio Brunello stile anni Settanta

Da 7 anni il Casato Prime Donne lavora, in vigna e in cantina, per riportare il Brunello al suo stile originario anni Settanta: elegante, verticale, longevo

Montalcino Brunello Casato Prime Donne

Montalcino Brunello Casato Prime Donne Foto di famiglia Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini

Sono arrivata a questa consapevolezza pian piano. Come un’adolescente che all’inizio rifiuta il passato, poi si lascia trascinare dalle mode, finché prende una personalità propria e capisce qual’è la sua strada.
Una confessione simile suona strana in una come me, che è cresciuta in mezzo alle botti di Brunello, ma quando ho lasciato l’azienda di famiglia, nel 1998, ho faticato parecchio a capire cosa volevo davvero e a vivere i ricordi senza soffrire, facendo in modo che mi ispirassero.

IL BRUNELLO ANNI ‘SETTANTA E IL SOGNO DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

Da sette anni al Casato Prime Donne lavoriamo sulla ricerca di un Brunello “identitario” capace di raccontare il suo vitigno e il suo terroir. A poco a poco ho capito che stavo facendo un percorso al contrario verso lo stile del Brunello anni Settanta, quello originario.

Brunello di Montalcino Casato Prime Donne

Brunello di Montalcino Casato Prime Donne

Il Sangiovese di Montalcino prodotto da mio nonno Giovanni Colombini, prima da solo e poi con mia madre Francesca univa piacevolezza e longevità, eleganza e carattere. A quell’epoca il clima fresco permetteva la produzione di grandi Brunello solo nelle migliori vendemmie e solo su terreni sassosi e capaci di drenare la pioggia. Oggi il Climate changes ha moltiplicato le buone e ottime vendemmie ma ci obbliga a cercare l’acqua in profondità e un lavoro enorme per proteggere l’uva dal sole e mantenere le viti in equilibrio.

COME RITORNARE ALLO STILE ORIGINARIO DEL BRUNELLO

Il progetto “stile anni settanta” è a buon punto e gli esiti sono già evidenti soprattutto nel Brunello “annata” ma serviranno altri 10 anni per concluderlo: vogliamo innestare le nuove viti nel campo e aumentare le botti da 15 hl.

A casa vi mandiamo Brunello 2015 RP e WS 94/100

6 Brunello di Montalcino 2015 in cassa di legno e una pompetta per estrarre l’aria e conservare le bottiglie aperte e berle con calma. Consegnate a casa

Un’offerta imperdibile per voi Brunello lovers. Un Brunello 5 stelle, a un prezzo speciale, per organizzare una super cena vera oppure un virtual dinner che farà morire d’invidia tutti i vostri amici. Perché questo è un Brunello straordinario e siete fra i primi a berlo. Nella cassa in legno del vino c’è anche la pompetta che consente di preservare il vino avanzato per qualche giorno. Le bottiglie che non volete bere subito potranno rimanere nella vostra cantina per le grandi occasioni future aumentando di qualità e di valore.

ROBERT PARKER  E WINE SPECTATOR  PUNTEGGIO DI 94/100 AL BRUNELLO 2015

Avete visto l’Insider del Wine Spectator del I° aprile? C’è il nostro Brunello di Montalcino 2015 con il rating di 94/100 con questa descrizione <<Complesso e armonioso, questo rosso evoca ciliegia, prugna, terra, catrame ed erbari selvatici. Luminoso, di solida struttura, con una lunga persistenza di frutta, minerali e sottobosco>> poi il consiglio <<avrà il suo momento migliore nel 2023>> Bruce Sanderson

Lo stesso vino con identico punteggio 94/100 è stato recensito da Wine Advocate –Robert Parker <<Un vino che contiene lunghi anni di attento studio e sperimentazione. Quando penso ai caratteri che aveva questo Brunello circa 10 anni fa, noto come le sue modifiche stilistiche riflettano fedelmente l’evoluzione generale della denominazione. Questo vino è il simbolo di un passo unito verso espressioni più snelle e delicate ottenute con tecniche di vinificazione che riflettono un ideale più tradizionale toscano. Il bouquet si apre a delicati fiori e violette con ciliegia selvatica e mandorla amara. L’impronta dei fusti in legno -tostatura e speziatura – è stata notevolmente ridotta. I risultati sono lucidi, puliti e luminosi. Sono state prodotte circa 42.000 bottiglie entrate in commercio nel gennaio 2020. Da bere fra il 2021 e il 2035>> Monica Larner.

Brunello-di-Montalcino-2015-offerta-per-il-club

Brunello-di-Montalcino-2015-offerta-per-il-club

OFFERTA  6 BOTTIGLIE DI BRUNELLO DI MONTALCINO 2015

Riceverai direttamente a casa tua
IN CASSETTA DI LEGNO E  UNA POMPETTA PER L’ESTRAZIONE DELL’ARIA

PER I SOCI DEL CLUB DI DONATELLA
al prezzo speciale di € 205,00 (anziché € 232,00) fino al 28 aprile
offriamo gratuitamente le spese di spedizione in Italia e diamo 10,00 € di sconto sulla spedizione all’estero

Coronavirus e turismo in Toscana

Le 6 persone che accolgono i visitatori al Casato Prime Donne di Montalcino e alla Fattoria del Colle in Toscana ci mandano foto e raccolti di prigionia covid

Di Donatella Cinelli Colombini

Antonella Marconi Montalcino Casato Prime Donne

Antonella Marconi Montalcino Casato Prime Donne

Due post in cui le persone che accolgono i turisti nelle cantine e nell’agriturismo di Donatella Cinelli Colombini nel cuore più intatto e affascinante della Toscana, ci raccontano come stanno trascorrendo la reclusione in casa. Antonella, Silvia, Carolina e Sara da Montalcino, Trequanda, Sinalunga e Rapolano ci scrivono qui di seguito

ANTONELLA MARCONI E IL TURISMO DEL VINO AL CASATO PRIME DONNE DI MONTALCINO

La prima a parlare è Antonella. Italo inglese vive a Montalcino ed ha due figli di cui il più grande è un ottimo arciere e compete spesso nei tornei fra i quartieri di Montalcino: la sagra del tordo e l’apertura delle cacce.
La sua foto la ritrae davanti alla sua casa, direttamente di fronte alla Fortezza di Montalcino <<la cosa più difficile per me>> spiega raccontando il look down << è stata il susseguirsi di nuove regole e decreti. Sono una persona pragmatica e questi cambiamenti giornalieri mi hanno provata emotivamente. Dopo l’isolamento vorrei solo tornare in cantina al Casato Prime Donne e fare i wine-tour. Il contatto con la gente, a chi come me lavora con il pubblico, è mancato veramente tanto. Durante l’isolamento vengono anche a mancare le coccole normali con i nostri cari; il bacio della buona notte con il proprio figlio è meglio evitarlo. A casa mia abbiamo creato un rito, da fare in contemporanea, che sostituisce l’effusione>>

SILVIA ARGILLI ARTE E INCOMING TURISTICO

Silvia Argilli Toscana Turismo Fattoria del Colle

Silvia Argilli Toscana Turismo Fattoria del Colle

Ecco Silvia, l’artista del gruppo. Dipinge e disegna con grande maestria. Lei ha la famiglia ad Arezzo ed è sola in un appartamento di Trequanda, il comune in cui si trova la Fattoria del Colle. La cosa che le è mancata di più << è essere lontana e non poter abbracciare familiari ed amici>> il suo desiderio più grande è <<assaporare la libertà che prima davo per scontata>> ma nonostante tutto ha <<scoperto che festeggiare il mio e gli altri compleanni da lontano non è così male. Il problema è che la torta poi me la mangio tutta io!!>>

I gattopardi del vino

Gattopardi: cambiare per rimanere gli stessi. Questa è la domanda che si pongono tutti i produttori di vino del mondo di fronte al nuovo clima

 

Gattopardi del vino: cambiare per rimanere gli stessi

Gattopardi del vino: cambiare per rimanere gli stessi- Gattopardo di Tommasi di Lampedusa

di Donatella Cinelli Colombini

E’ evidente che il clima ha prodotto dei grandi cambiamenti nei vigneti. In certe situazioni ha migliorato le performance dei terroir dando la possibilità di produrre vini di altissima qualità dove prima la vite non veniva neanche coltivata, basta pensare agli sparkling inglesi per capirlo.

 

I VANTAGGI E I PROBLEMI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Per i territori già noti, il cambiamento climatico pone interrogativi e novità. A Montalcino ha moltiplicato le buone e ottime vendemmie. Ha beneficiato le zone più fredde, come quella Nord Ovest del Casato Prime Donne, ma impone a tutti una seria riflessione soprattutto sul modo di piantare, coltivare e raccogliere le vigne.
E’ rischioso cambiare i metodi che hanno portato un vino al successo. Ma conservarli, in presenza di un cambiamento come l’innalzamento delle temperature, è ancora più rischioso e allora applichiamo la celebre frase del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa … «Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi». … In altre parole perché tutto rimanga com’è bisogna adattarsi ai cambiamenti diventare gattopardi del vino e solo in questo modo verranno conservate le posizioni di privilegio che sono state raggiunte in anni e anni di lavoro e di successo.

Gattopardi del vino

Gattopardi del vino- nelle vigne cambiare per rimanere gli stessi

 

I GATTOPARDI DEL VINO: CAMBIARE PER RIMANERE GLI STESSI

C’è un elemento guida: l’ascolto e il rispetto della natura.
Qui non parlo dell’impianto dei vigneti (porta innesti e cloni, scelta dei suoli, preparazione del terreno per l’impianto ….) e nemmeno della coltivazione del terreno. Mi limito a una sola nota: serve più terreno per ogni vite. Continuare a piantare oltre 5.000 ceppi all’ettaro equivale a non capire che piove meno e in modo monsonico per cui le viti soffrono la sete più di prima.
Ecco la mia ricetta per la coltivazione delle viti di Sangiovese: trasformarsi da cacciatori di sole a protettori dal sole. In altre parole bisogna imparare a usare le foglie in modo completamente diverso.

Rosso di Montalcino DOC 2018 Bio direttamente a casa

Dalla cantina di Montalcino, direttamente al vostro portone un Rosso di Montalcino BIO in anteprima. Prezzo speciale per #iobevoacasa #iorestoacasa

Rosso di Montalcino 2018 #iostappoacasa

Rosso di Montalcino 2018 BIO di Donatella Cinelli Colombini #iostappoacasa

State a casa, saremo noi a farvi arrivare un vino straordinario, il nostro primo Rosso di Montalcino biologico. E’ un’anteprima, per questo, vi chiediamo di rendere speciale il momento in cui lo portate in tavola. Fotografatelo e postate le immagini  #donatellacinellicolombini #iobevoacasa #iorestoacasa Servirà per renderci più uniti e forti in questo momento condividendo una bella esperienza.

6 BOTTIGLIE DI ROSSO DI MONTALCINO 2018 BIO

Riceverete una scatola da 6 bottiglie da 0,75 Cl direttamente al vostro portone. Ora come non mai è il momento per rimanere nelle nostre case ma senza rinunciare ai grandi vini da gustare con la famiglia per portare in tavola un segno di speranza e di amore per la vita. Coraggio, tutto andrà bene!

Offerta valida fino al 30 Marzo 2020
PREZZO speciale di € 97,00 (+ spedizione in Italia di 16€) anziché € 108,00.
SOLO PER I SOCI DEL CLUB DI DONATELLA Spedizione gratuita in Italia e sconto di € 10,00 sulle spese di trasporto all’estero

Sangiovese Vendemmia 2018 Montalcino

Vendemmia Montalcino 2018

Pagamento con bonifico bancario o Carta di Credito Visa o Mastercard
Per ordinare il vino scrivere a vino@cinellicolombini.it oppure telefonare 0039 0577 662108

VI PRESENTO IL ROSSO DI MONTALCINO DOC 2018 BIO

Prodotto interamente con uve Sangiovese dagli stessi vigneti del Brunello nel territorio di Montalcino, considerato il migliore del mondo per la coltivazione di questo storico vitigno.
Amiamo la nostra terra ed è per questo motivo che dal 2018 tutti i nostri vini avranno in etichetta il simbolo BIO della fogliolina verde, sinonimo di attenzione e rispetto per la natura!

Le due nuove giovani enologhe di Donatella

Lo staff femminile delle cantine di Donatella Cinelli Colombini aumenta di numero con l’arrivo delle due giovani enologhe Sabrina e Giada

Le cantine del Casato Prime Donne di Montalcino e della Fattoria del Colle a Sud del Chianti, le prime in Italia con un organico interamente femminile, si arricchiscono di due nuove unità: Sabrina Buzzolan e Giada Sani.

LE DUE GIOVANI ENOLOGHE DEL CASATO PRIME DONNE E DELLA FATTORIA DEL COLLE

cantina Donatella Cinelli Colombini le enologhe Barbara Giada e Sabrina

cantina Donatella Cinelli Colombini le enologhe Barbara Giada e Sabrina

Due giovani enologhe che si divideranno la responsabilità della produzione di Brunello, Chianti Superiore e Doc Orcia sotto la supervisione di Barbara Magnani che da vent’anni è il braccio destro di Donatella Cinelli Colombini. Il piano a medio termine, è il rinnovamento generazionale anche se, per il momento, Donatella e Barbara intendono mantenere le giovani leve sotto le ali per irrobustire le loro capacità e stimolare la voglia di innovare senza perdere d’occhio il rispetto delle tradizioni e della natura. <<Un’alchimia che richiede coraggio, amore per la terra e passione per il lavoro di cantina>> spiega Donatella Cinelli Colombini presentando le sue due pupille. Piccole e minute entrambe sono diverse sia nell’aspetto che nel carattere. Giada, toscana di Asciano, a 10 km dalla Fattoria del Colle, è bruna, ha capelli lunghi e adora l’ordine. Sabrina Buzzolan arriva da Malo Vicenza ed ha i capelli biondi ricci e la carnagione rosata delle donne di Tiziano.

SABRINA BUZZOLAN ENOLOGA GIRAMONDO

Barbara Giada e Sabrina enologhe di Donatella Cinelli Colombini

enologhe di Donatella Cinelli Colombini Barbara Giada e Sabrina

Anche nel percorso professionale hanno seguito strade diverse. Sabrina ha studiato a San Michele all’Adige e poi all’Università di Udine dove si è laureata in viticultura e enologia. Ha iniziato a viaggiare per il vino giovanissima facendo un’esperienza nel laboratorio di analisi di Antonio T. Palacios Garcìa e poi l’Erasmus all’Universidad de La Rioja. Sono seguite vendemmie da Kooyong Winery in Australia, poi più volte in Francia nelgli Château Guadet, Chateau Puygueraud e nel famosissimo Chateau Pavie Macquin, ha fatto esperienze a Journey’s End in Sud Africa e da Carrick Wines in Nuova Zelanda.
Un percorso formativo di grande profilo e di ampi orizzonti intercalato con il lavoro in Italia che inizia nella cantina Maculan di Breganze fino ad arrivare da Donatella Cinelli Colombini.
Grazie alla sua buona conoscenza delle lingue estere Sabrina ha affiancato l’attività di enologo nella cantina montalcinese del Casato Prime Donne con il marketing assumendo un profilo molto vicino a quello indicato da Riccardo Cotarella come enologo del futuro <<che oltre produrre vino sa anche venderlo>>. Per questo ha anche frequentato il corso Wset ed ha iniziato ad affiancare nelle fiere, Violante Gardini export manager dell’azienda.

Donatella Cinelli Colombini Rosso di Montalcino 2018

Il primo Rosso di Montalcino biologico del Casato Prime Donne, la cantina di Montalcino di Donatella Cinelli Colombini mette la fogliolina verde in etichetta 

 

La vendemmia 2018 ha dato vini ricchissimi di aromi grazie alla forte differenza di temperatura fra la notte e il giorno, a settembre, durante l’ultima fase della maturazione.

Cinelli Colombini Rosso Montalcino

Rosso Montalcino 2018

STORIA DELL’ANNATA 2018

Quella 2018 è stata una vendemmia con poca uva ed ha richiesto del vero coraggio per aspettare a raccogliere dopo che le bucce degli acini si erano ammorbidite diventando capaci di cedere al mosto le sostanze nobili: i polifenoli.
Infatti nel 2018 le previsioni del tempo promettevano la pioggia e grandine. Se fossero davvero arrivati i temporali avrebbero rovinato i grappoli. Donatella e le sue cantiniere hanno scommesso sul sole e hanno vito la sfida portando in cantina dell’uva meravigliosa.

Rosso di Montalcino

Rosso di Montalcino 2018 Cinelli Colombini

Per la prima volta, nel 2018, abbiamo ripreso un’antica abitudine dei vignaioli di Montalcino, l’uva è stata selezionata nella vigna grappolo per grappolo raccogliendo solo quelli con lo stesso livello di maturazione. Questo ha permesso di vinificare in ogni tino uva con caratteri omogenei. Ovviamente il lavoro dei vignaioli è diventato più lento e sono tornati più di una volta nelle stesse vigne sempre scegliendo l’uva.
Il vantaggio di questo tipo di raccolta selettiva è di avere l’uva perfetta sia per il Brunello che per il Rosso di Montalcino.

SCHEDA TECNICA DEL ROSSO DI MONTALCINO 2018

TIPOLOGIA: rosso secco.
ZONA DI PRODUZIONE: Toscana, Montalcino, Casato Prime Donne
CARATTERI DELL’ANNATA: Primavera molto piovosa con maggio piovosissimo. Estate con giorni caldi alternati a piogge. Settembre assolato. Il germogliamento e l’invaiatura sono avvenuti nei tempi normali. La pioggia ha fortemente ostacolato la fioritura riducendo il numero e la dimensione dei grappoli. A settembre le viti sono state sfogliate soprattutto nella parte meno esposta al sole. Gli acini d’uva che, alla metà di settembre, apparivano irrigiditi e di calibro superiore alla media si sono progressivamente ammorbiditi e ristretti fino ad essere in condizioni ottimale nel momento della raccolta
UVAGGIO: 100% Sangiovese
VENDEMMIA: 24-25 settembre. Raccolta manuale basata sulla scelta dei grappoli nella vigna. In cantina l’uva è stata privati dei graspi e gli acini sono stati selezionati sul tavolo di cernita.
VINIFICAZIONE: in tini tronco conici di acciaio e cemento con cappello aperto, follatore e controllo automatico delle temperature. Lieviti indigeni selezionati al Casato Prime Donne.

MATURAZIONE IN BOTTE: 6-12 mesi di tonneau di rovere di 5-7 ettolitri.

Donatella e Trequanda un amore forte

20 anni di delusioni e successi alla Fattoria del Colle. Donatella racconta il cambiamento del territorio di Trequanda e le sue speranze per il futuro

 

vasi di terracotta Petroio

Petroio Trequanda vasi di terracotta

In vent’anni la fatica è stata tanta e anche le delusioni, come quando cercai di convincere i produttori di terracotta, attività di cui Petroio, frazione di Trequanda, ha una tradizione che affonda fino al Rinascimento, di scegliere un marchio collettivo e puntare sul turismo come primo mercato. Ricordo che la presidente del consorzio della terracotta mi disse <<ma se devo stare aperta al pubblico la domenica come faccio a trovare marito?>>. E non fu l’unica reazione negativa. I produttori affissero anche un manifesto contro il sindaco che mi appoggiava e alla fine rinunciammo anche al contributo della Camera di Commercio. Perdemmo una cifra che potrebbe corrispondere a 100.000 Euro di oggi e che vent’anni fa avrebbe permesso di realizzare un’azione importante e probabilmente capace di salvare le fabbriche di terrecotte dal tracollo che hanno avuto negli anni seguenti.

 

TREQUANDA E LA DOC ORCIA PER UN FUTURO DA VIGNAIOLI

 

Vendemmia-Fattoria-del-Colle-17-settembre-2018-Fattoria-del-Colle

Vendemmia Fattoria del Colle settembre 2018

In altri campi invece la reazione positiva c’è stata anche grazie alla nascita della Doc Orcia, la denominazione che riguarda i vigneti sulle colline comprese fra i territori del vino Nobile e del Brunello. Oggi anche a Trequanda c’è la capacità e la volontà di coltivare le viti in modo impeccabile cercando ogni mezzo per accrescere la qualità dell’uva. Un enorme cambiamento rispetto ai primi anni in cui gli operai della Fattoria del Colle lasciavano la vendemmia per andare a cercare i funghi oppure per partecipare al “fierone di Sinalunga”. Nel Novecento la vendemmia arrivava sempre alla metà di ottobre e il fierone era il mio incubo <<ma come si fa a mettere a rischio l’uva migliore per andare al fierone?>>. Per una come me, cresciuta fra le botti di Brunelloera una cosa inconcepibile. Per fortuna adesso la trovano inconcepibile anche loro.
Attualmente esportiamo in 39 Paesi del mondo e, anche se il Brunello della cantina del Casato Prime Donne, ha fatto da traino ai vini della Fattoria del Colle ora questi ultimi hanno cominciato a brillare di luce propria e quest’anno hanno messo a segno un risultato spettacolare: 4 etichette oltre i 93 centesimi su Wine Spectator e Wine Advocate-Robert Parker.

Violante a New York fra turismo e Sangiovese seminar

Violante di nuovo in USA, questa volta con il fidanzato Enrico fa una fotogallery divertente a New York e guida con Francesco Rosi un  Sangiovese seminar con assaggio

Oculus Calatrava

New York Oculus Calatrava con Violante Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini

Viaggiare per lavoro con mia figlia Violante è una cosa massacrante. E’ piccola ma ha una resistenza alla fatica impressionante, per cui riesce a prendere un aereo dietro l’altro dormendo poche ore e facendo cene, degustazioni, incontri per moltissimi giorni sembrando sempre fresca e entusiasta. Anzi sceglie sempre alberghi con la palestra per fare anche dello sport.

I VIAGGI DI VIOLANTE CINELLI COLOMBINI JR.

Ovviamente vede solo aeroporti, ristoranti e enoteche delle città dove si ferma. Solo il fine settimana, quando gli agenti dell’importatore e i distributori non lavorano, ha il tempo per fare shopping e guardarsi

Sangiovese Seminar New York

Sangiovese Seminar da Banville Wine Merchants

un po intorno ma anche città dove è stata decine di volte, come New York, per lei sono ancora, in gran parte da scoprire. Ecco che questo febbraio, eccezionalmente, ha deciso di unire l’utile al dilettevole chiedendo al suo fidanzato Enrico di raggiungerla nella grande mela. Finalmente un po’ di turismo! Ed ecco che viene fuori un reportage divertentissimo dove Violante diventa parte del paesaggio. A Wall Street davanti al palazzo del New York Stock Exchange c’è una bambina di bronzo e una gemella a noi molto familiare, così come l’Oculus di Calatrava al World Trade Center ha un’ala in più che si armonizza con le linee curve dell’architetto spagnolo. E ora guardate la farfalla dedicata ai trans da Rubem Robierb, vedrete che il corpo della farfalla è Violante.

SANGIOVESE SEMINAR DALL’IMPORTATORE BANVILLE WINE MERCHANTS

Ovviamente c’è il lavoro. L’appuntamento clou del primo viaggio in USA del 2020 è il Sangiovese Seminar tenuto dall’enologo della cantina Tolaini nel Chianti Classico Francesco Rosi e Violante presso il nostro importatore Banville wine Merchants 

Brunello Prime Donne: storia di una sfida

Donatella Cinelli Colombini aveva appena iniziato a progettare l’azienda che porta il suo nome quando si accorse che manager e consumatori donne non contavano niente

Brunello-Prime-Donne-2015-storia-di-una-sfida

Brunello-Prime-Donne-2015-storia-di-una-sfida

Il Brunello di Montalcino Prime Donne è di stile molto tradizionale, prodotto in una piccola selezione esclusiva.

Deve la sua eccezionalità alle uve di Sangiovese da cui nasce. La piccola dimensione dei grappoli e degli acini gli permettono di unire alla longevità, una straordinaria eleganza e una sorprendente piacevolezza. La solida struttura acida e tannica è infatti appena percepibile grazie a una perfetta armonia.

STORIA DI UNA SFIDA: IL BRUNELLO PRIME DONNE

Il Brunello selezione Prime Donne fu prodotto per la prima volta con l’annata 1993.
Donatella Cinelli Colombini aveva appena iniziato a progettare l’azienda che porta il suo nome e che si caratterizza per le due cantine – il Casato Prime Donne a

Brunello-Prime-Donne-2013-storia-di-una-sfida

Brunello-Prime-Donne-2013-storia-di-una-sfida

Montalcino e la Fattoria del Colle a Trequanda – con un organico interamente femminile. L’attenzione al ruolo femminile nel vino portò Donatella a osservare che i wine critics e i curatori delle guide italiane dei vini erano, nel 1998, tutti uomini. Decise quindi di riaffermare l’importanza del gusto delle donne nella scelta del vino creando il primo Brunello selezionato da un pannel femminile e internazionale. Il primo gruppo era composto da 4 assaggiatrici la Master of Wine inglese Maureen Ashley, l’enotecaria tedesca Astrid Schwarz, una delle migliori sommelier italiane Daniela Scrobogna e la Pr italo americana Marina Thompson. Nel corso degli anni, il gruppo si è modificato fino a diventare quello attuale composto da due Master of Wine, l’inglese Rosemary George e la svedese Madeleine Stenwreth, oltre che da Astrid Schwarz e Daniela Scrobogna.
Le assaggiatrici degustano i vini delle diverse vigne in modo bendato e poi decidono la tipologia delle botti da usare, la durata della maturazione e il blend fra le diverse tipologie.
All’inizio il Brunello Prime Donne costituiva una sfida coraggiosa, un vino rosso premium tradizionalmente pensato per consumatori maschi che si inchina al gusto delle donne. Nel corso degli anni il suo successo di pubblico e di critica è andato di pari passo all’affermazione del genere femminile come acquirente di vini rossi di alta gamma. Oggi il Brunello Prime Donne è esportato in 30 Paesi del mondo ed è un simbolo di coraggio, valori etici e sfida ai luoghi comuni.