A Barcellona fra vino e indipendentismo
L’Académie International du Vin a Barcellona per cantine, assaggi e conferenze. Noi per visitare la città di Gaudì piena di fermenti indipendentisti
Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Casato Prime Donne
Barcellona ci accoglie con i suoi quartieri residenziali tappezzati di bandiere catalane a strisce e scritte SI. Io e mio marito Carlo Gardini ci guardiamo preoccupati, invece il centro cittadino è sfavillante di vetrine natalizie. Le strade enormi e scorrevoli, i monumenti, la grande dimensione del tessuto commerciale di lusso, il gran numero di gente che cammina e fa shopping senza che ci sia una visibile presenza di polizia (niente Guardia Civil ma sono della polizia municipale) fa sembrare tutto normale. Una quiete prima della tempesta? Aprendo la TV la presenza della crisi indipendentista è pesante. I
politici nazionali portano coccarde gialle e rosse come la bandiera spagnola. I candidati catalani alle elezioni del 22 dicembre sono in prigione o in esilio. I membri del governo rispondono NO alle richieste di dialogo dei catalani e nascono partiti, a destra del governo, sostenuti dagli spagnoli assatanati contro i catalani. All’apparenza il Primo Ministro Mariano Rajoy vuole salvare l’unità della Spagna con un pugno di ferro di stile franchista senza concedere i vantaggi che, in passato, hanno risolto un problema simile con i baschi. Un clima decisamente pesante e vagamente intimidatorio, ma i produttori locali sembrano
fiduciosi che la bolla rivoluzionaria si sgonfi senza danni, qualunque sia l’esito delle elezioni del 22 dicembre. Speriamo sia vero! Anche per loro l’eventuale separazione dalla Spagna presenta dei problemi: il marchio “CAVA” del vino spumantizzato prodotto soprattutto in Catalogna è di proprietà del governo centrale e quindi potrebbero ritrovarsi senza denominazione.
Barcellona, è una grande città bella, pulita e meno caotica delle nostre. Il mercato Boqueria è il trionfo delle leccornie e del cibo di strada. Non avevo mai visto tante bontà così concentrare. Mio marito ha comprato del prosciutto al costo esorbitante di circa 250€ il chilo e ora è terrorizzato che si rovini.