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Digital marketing: i 3 trend più caldi

Da Wine2Wine 2016 una super lezione di digital marketing di Colangelo&Partners PR con i 3 trend più forti: Facebook Live, virtual tastings, influencer marketing

Gino-Colangelo-digital-marketing

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Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Ecco quali sono gli strumenti di marketing digitale più efficaci per comunicare con i buyers e i consumatori e per accrescere l’importanza del proprio brand. A spiegarlo durante Wine2Wine sono Gino e Juliana Colangelo e Claire Hennessy della Colangelo& PartnersPR un’agenzia con sede in Italia e Stati Uniti che può vantare collaborazioni di grande importanza nel mondo del vino: Vinitaly, Slow Wine, Consorzio del Sagrantino e Consorzio del Prosecco, Wines of South Africa, Frescobaldi Toscana, Mulderbosch Vineyards, Champagne Charles Heidsieck, Michael Mondavi Family Estates, Viansa Sonoma and Purple Heart (C. Mondavi & Family)…..
Per capire quanto sono bravi basta aprire la pagina Facebook di Frescobaldi e guardare le visualizzazioni dei post: fanno paura!

Wine2wine2016

Wine2wine2016

I loro consigli sono dunque preziosi perchè vengono da super esperti che operano nell’epicentro della comunicazione digitale legata al vino: la California. Alla fine le chiavi del successo sono la consapevolezza di utilizzare uno strumento bidirezionale in cui è necessario capire gli interessi dei propri follower e coinvolgendoli rendendoli quasi complici. Inoltre l’utilizzo di persone creative e competenti in grafica fotografia e produzione di video. Sembra semplice …ma andiamo più a fondo.

I 3 trend più caldi della comunicazione digitale sono:

• Facebook Live
• Virtual Tastings
• Influencer Marketing

Visite in cantina al Casato Prime Donne

Due visite in cantina per riscoprire le suggestioni del Brunello: degustazioni itineranti fra le botti dedicate a vino e musica oppure a vino e storia

Visite-in-cantina-Montalcino-Casato-Prime-Donne

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Di Donatella Cinelli Colombini

Il Casato Prime Donne a Montalcino è uno scrigno di passione per il vino e per il territorio e propone ai wine lovers in visita due esperienze capaci di emozionare anche i più esperti conoscitori del Brunello. La degustazione itinerante enomusicale con 4 assaggi in punti diversi della cantina per i quali i sommelier musicista Igor Vazzaz ha scelto brani musicali in abbinamento. Ecco che nella penombra della sala più grande della bottaia i calici di Brunello arrivano insieme alla musica della Sonata for solo cello opus 8, Adagio con grand’espressione (1915) di Zoltàn Kodàly.

Visite-in-cantina-Montalcino-Casato-Prime-Donne

Visite-in-cantina-Montalcino-Casato-Prime-Donne

<<Sua Maestà il Brunello sontuoso e austero, grave e regale. Il pronunciato spessore gustativo necessita di musica e frequenze capaci d’assecondare le caratteristiche di rara profondità che un vino come questo presenta a chi lo assaggia>> ha scritto Vazzaz.

 

DEGUSTAZIONE ITINERANTE ENO-STORICA
La novità, inaugurata il 18 settembre 2016, è la degustazione eno-storica adatta ai cultori del vino e del territorio montalcinese. Anche in questo caso l’assaggio è itinerante durante il percorso in cantina e riguarda 3 vini:  Rosso di Montalcino, Brunello di Montalcino e Brunello Riserva.

Identikit delle Donne del Vino

Laureate, fanno figli dopo i 30 anni, guadagnano meno degli uomini e sono ancora alle prese con il sessismo, ecco la fotografia delle Donne del Vino di oggi

Identikit-Donne-del-Vino-2016-Stampa-estera

Identikit-Donne-del-Vino-2016-Stampa-estera

Persino sulla diversificazione produttiva le donne costituiscono un esempio virtuoso, rispetto al 5,2% delle aziende agricole che possiedono un agriturismo (1.600.000 imprese agricole 22.238 agriturismi) vediamo che il 30% delle cantine con direzione femminile ha pernottamenti e il 20% offre ristorazione.
<< L’indagine  2016 sulle Donne del vino rivela il nuovo profilo del mondo del vino italiano al femminile. Alcune conferme e molte sorprese soprattutto riguardo a un sessismo superiore alle attese>> commenta la presidente dell’associazione Donatella Cinelli Colombini introducendo l’argomento che è stato commentato dal Professor Gabriele Micozzi e dal coordinatore del Gruppo del Gusto della Stampa Estera Alfredo Tesio.

Alfredo-Tesio-Donatella-Cinelli-Colombini-Gabriele-Micozzi

Alfredo-Tesio-Donatella-Cinelli-Colombini-Gabriele-Micozzi

Al questionario inviato nei mesi scorsi, ha risposto il 24% delle Donne del Vino: produttrici, giornaliste e esperte, enotecarie, ristoratrici  di tutte le parti d’Italia. sociale. Su due punti c’è un’assoluta omogeneità di vedute: sul ruolo delle donne nel mondo del vino le cose vanno meglio, ma non bene e c’è ancora tanto da fare per raggiungere una reale parità di genere. Inoltre le donne prendono esempio da altre donne assumendole come modelli (84%) elemento quest’ultimo da non sottostimare perché le recenti indagini di Wine Economics sulle donne del vino australiane hanno invece rivelato la propensione del settore femminile del vino a conformarsi a comportamenti professionali e sociali maschili adattandosi a un ambito che le vede in netta minoranza.

Club degli Export Manager

Si chiama Wineout è il club degli Export manager organizzato da Wine Meridian che sta diventando il punto di incontro dei wine manager

Club-degli-export-manager

Club-degli-export-manager

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

L’agenzia veronese di Fabio Piccoli e Lavinia Furlani ha davvero una marcia in più: oltre a manuali, corsi sul business del vino e un sito –Wine Meridian – che pubblica continuamente notizie, approfondimenti e opportunità di lavoro, ora propone Wineout, il primo Club degli Export Manager. Si tratta di un luogo reale e virtuale in cui incontrare colleghi e << sviluppare la propria professionalità tramite continue occasioni di formazione e aggiornamento>>.
Wineout non è un ordine professionale ma si pone comunque l’obiettivo di tutelare l’immagine e il ruolo degli export manager. Queste fondamentali figure del comparto

Violante-Gardini-export-manager-Donatella-CinelliColombini

Violante-Gardini-export-manager-Donatella-CinelliColombini

vino, erano rarissime fino a qualche anno fa mentre ora sono presenti anche nelle cantine medio piccole e, spesso, con ruoli direzionali. A causa della diffusione recente di questi professionisti, gli export manager non hanno ancora un’associazione come quella degli agronomi o degli enologi. Wineout intende supplire a questa mancanza di luoghi di incontro e di confronto. Luoghi in cui i colleghi possano vedersi come possibili alleati e non solo come concorrenti a caccia di buoni importatori. Un approccio nuovo che può far scaturire opportunità di business e di carriera.

TOP 10 Champagne 2016

La TOP 10 di Champagne di The Drinks Business comprende i brand più forti del mondo: Brut non millesimati scelti per volumi, qualità e capacità di innovare

TOP-10-Champagne-Moet-Chandon-brut-imperial

TOP-10-Champagne-Moet-Chandon-brut-imperial

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Le 10 marche di Champagne più forti è stata costruita da The Drinks business sui 10 best selling ma anche sulla qualità e la capacità di innovare per rispondere ai competitori esterni allo Champgane (come il Prosecco). La concorrenza è forte e tutte le grandi maison si sono orientate su tipologie Brut con dosaggi di 2,8g/l e un deciso sforzo per qualificare uve e attrezzature di cantina compreso un maggiore ricorso alla maturazione in legno; il risultato sono vini più complessi e eleganti. L’articolo è pieno di curiosità intriganti per chi ama le bollicine francesi deve leggerlo, mentre io vi propongo solo qualche notizia sui primi tre della lista.

Top-10-Champagne-Veuve-Clicquot

Top-10-Champagne-Veuve-Clicquot

1 – Moët & Chandon Brut Impérial Non- millesimato 40% Pinot Noir, 40% Pinot Meunier, 20% Chardonnay costa 35,7€ ed è stato prodotto in 30 milioni di bottiglie. Moët & Chandon è un brand di successo mondiale che ha alle spalle il gigante del lusso LVMH. Pensate che una bottiglia su dieci di Champagne, consumata nel mondo, è di questa marca. Piccola curiosità la versione destinata al mercato americano è leggermente più dolce. Ovviamente la gamma Moët & Chandon è molto ampia e comprende anche serie molto care come la cuvée, commercializzata a partire dalla fine del 2015, in sole 15.000 bottiglie dal costo di 450€ l’una.

Bacco tabacco e Venere: un’alleanza per sedurre

I fumatori occasionali possono difendersi dagli effetti nocivi delle sigarette bevendo un bicchiere di vino rosso che inoltre li rende più sexy

Bacco-tabacco-e-Venere

Bacco-tabacco-e-Venere

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Bacco, tabacco e Venere, più che ridurre l’uomo in cenere lo rendono seducente. Tra le virtù salutistiche del vino questa è la più inaspettata, un bicchiere di vino rosso riduce i danni vascolari indotti dalle sigarette. Ovviamente gli studi condotti dall’ University of Saarland di Homburg, in Germania e pubblicati nel “The American Journal of Medicine” sono ancora all’inizio e riguardano persone giovani e sane non fumatori abituali più attempati . Tuttavia l’evidenza scientifica su 20 persone non fumatrici, che hanno bevuto un bicchiere di vino rosso un’ora prima di inalare fumo di 3 sigarette, dimostra un’attenuazione degli effetti dannosi delle sigarette.

Vino-e-eros-nell'antichità

Vino-e-eros-nell’antichità

Il vino rosso, probabilmente grazie all’alta concentrazione di fenoli, stimola la formazione di fattori di rilassamento endotelio-dipendente, come l’ossido di azoto, che migliorano la funzione endoteliale nelle arterie coronarie. Una spiegazione complicata per dire che il vino fa da scudo proteggendo sia ai cromosomi che invecchiano più lentamente, sia ai vasi sanguigni che letteralmente si sfaldano a causa del fumo.

Wine&Siena porta il Brunello nel cuore gotico

Wine&Siena il 21 e 22 gennaio trasforma i palazzi storici della capitale del gotico nei luoghi di assaggio di grandi vini di 250 cantine

ine&Siena-Donatella-Cinelli-Colombini

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Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello, Casato Prime Donne

Wine&Siena: siamo al Desk 165 nella sala del Mappamondo del Palazzo Pubblico con Brunello e Brunello Prime Donne 2012, Roso di Montalcino, Cenerentola DOc Orcia e Chianti Superiore. Assaggiare il Brunello sotto gli affreschi di Duccio di Buoninsegna e Simone Martini sarà un’emozione nuova. E’ la consacrazione del valore culturale del vino, del suo essere parte della stessa civiltà senese che ha prodotto opere d’arte come l’affresco del Buongoverno con l’immagine scelta dall’Unesco come simbolo mondiale della Pace, oppure pietre miliari della storia civile come il “constituto” del 1309, prima carta costituzionale scritta in volgare perché tutti la potessero leggere e capire. Tutto questo fa parte di questo palazzo ed è bellissimo visitarlo con un calice del meraviglioso Brunello 2012 in mano.

Social-team-Wine&Siena-Violante-Gardini

Social-team-Wine&Siena-Violante-Gardini

Questo e tanto altro è Wine&Siena organizzato dal Merano Wine Festival con 250 produttori di vino e tanti artigiani del gusto selezionati uno per uno. Ogni espositore ha dovuto infatti sottoporre le sue bottiglie a una commissione che ha ammesso e premiato i migliori. I nostri cinque vini sono stati tutti premiati e i due Brunello 2012 hanno ottenuto anche la medaglia d’oro.
La formula dell’evento senese, che anticipa di venti giorni le anteprime dei vini toscani, è un mix di arte, storia e enogastronomia. Le location sono scrigni di capolavori d’arte come Rocca Salimbeni sede della direzione generale del Monte dei Paschi di Siena dove verranno assaggiati Chianti, Chianti Classico, Montecuco Cortona … In Palazzo Sansedoni ci saranno 4 master class con degustazioni guidate (da non perdere la vista su Piazza del Campo, la mitica piazza del Palio). La Doc Orcia insieme ai vini di Bolgheri, Piemonte, Veneto … e alla gastronomia saranno nel rettorato sede di una delle università più antiche del mondo fondata nel 1240.

Brunello 2012 Prime Donne appagante e longevo

Il 2012 annata 5 stelle nel territorio di Montalcino è la prima grande vendemmia di Brunello Prime Donne nello stile del nuovo millennio 

Le alte temperature estive e la siccità durata quindici mesi, ci regalano vini mediterranei e appaganti. Brunello 2012 Prime Donne straordinario in gioventù e anche molto longevo.

Brunello-Prime-Donne-2012

Brunello-Prime-Donne-2012

Quell’anno l’inverno fu freddo e arido e anche le abbondantissime nevicate non idratarono il terreno. L’estate 2012 iniziò con alle spalle 12 mesi poco piovosi e fu arida e caldissima con temperature molto alte anche di notte. In quelle condizioni estreme le viti mostrarono una sorprendente adattabilità producendo pochi grappoli, di piccole dimensioni e soprattutto, durante l’invaiatura (quando l’uva cambia di colore), abbandonando una parte dei frutti che rimasero verdi e furono asportati dai vignaioli con il diradamento.
La natura ha suoi percorsi misteriosi che noi uomini dobbiamo guardare con rispetto, per questo riesce a dare frutti meravigliosi anche in condizioni difficili.
I vigneti del Casato Prime Donne, situati nella parte Nord di Montalcino, quella più fresca, nel 2012 hanno sopportato bene lo stress idrico anche grazie alla componente argillosa del suolo e alle continue zappature che hanno mantenuto soffice e umido il terreno. La vendemmia 2012 è stata dunque memorabile con tutti i grappoli sanissimi e perfettamente maturi.

Vendemmia-2012-Montalcino-Casato-Prime-Donne

Vendemmia-2012-Montalcino-Casato-Prime-Donne

Il Brunello 2012 Prime Donne è selezionato da un pannel di 4 assaggiatrici espertissime fra tutta la produzione della cantina di Donatella Cinelli Colombini. Poche bottiglie ogni anno che rispecchiano il “gusto femminile”. Generalmente si distingue all’interno dell’intera produzione di Brunello per la maggiore struttura e lo stile tradizionale. Le assaggiatrici si riuniscono una o due volte l’anno e sono Marina Marina Thompson, Astrid Schwarz, Daniela Scrobogna e Rosemary George MW. In alcune annate le assaggiatrici hanno deciso di non produrre il Brunello Prime Donne ma quando firmano un vino, come nel 2012, creano sempre piccoli capolavori che ottengono punteggi altissimi da parte della stampa internazionale più importante.

Cannubi la collina della discordia

La guerra è finta? 7 anni di contrasti sull’uso in etichetta la parola Cannubi passando da Tar, Ministero, Consiglio di Stato e Cassazione

Cannubi-Mappa-Barolo

Cannubi-Mappa-Barolo

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Se esiste un deterrente contro la voglia di zonazione dei vigneti di pregio, è la parola Cannubi. La meravigliosa collina di Barolo ha scatenato un contrasto così forte e lungo da compromettere i rapporti e persino la compattezza dello squadrone langarolo.
Cannubi, un nome quasi magico per chi ama il vino. Mio nonno Giovanni Colombini me ne parlava con un rispetto sacrale spiegandomi che Cannubi veniva usato sulle bottiglie ancor prima di Barolo. Quando finalmente la vidi rimasi impressionata da questo poggio coperto di vigne come fosse consacrato al vino. Una visione poetica che cozza contro la recente realtà: Cannubi si è trasformato in un nome che evoca veleni, avvocati, ricorsi, carte bollate e sentenze. Quasi un incubo che ha visto da un lato i Marchesi di Barolo e dall’altro un gruppo di produttori della stessa area.

Cannubi-e-dintorni

Cannubi-e-dintorni

Vediamo di capire questa intricatissima vicenda giudiziaria: la collina di Cannubi è divisa fra 5 delle 166 “Menzioni geografiche aggiuntive” previste dal disciplinare di produzione del Barolo DOCG approvato nel 2009. Esse sono Cannubi (14 errati), Cannubi San Lorenzo, Cannubi Valletta, Cannubi Boschis, Cannubi Muscatel per un totale di 37 ettari. Una goccia rispetto ai 1.900 ettari della denominazione Barolo.

San Valentino week end anticipato in agriturismo

Week end in agriturismo in Toscana per anticipare San Valentino con un soggiorno romantico dedicato all’amore di coppia “green sexy”

San-Valentino-massaggi-e-vinoterapia-alla Fattoria-del-Colle

San-Valentino-massaggi-e-vinoterapia-alla Fattoria-del-Colle

Per San Valentino: lezione di cucina afrodisiaca senese, promessa solenne davanti all’albero d’oro, bagno nel vino e massaggi di coppia…. Cene a lume di candela, visita alle cantine …. un fine settimana per vivere più intensamente la propria storia romantica nella quiete antica e nobile della campagna toscana.
Per leggere il programma e i prezzi clicca offerte.

GRANDI VINI E GRANDI AMORI
I prodotti più preziosi della terra: il vino e l’olio, contengono virtù afrodisiache conosciute da millenni che recentemente hanno avuto una conferma scientifica. La scoperta sul vino rosso è pubblicata dal “Journal of Sexual Medicine” e dimostra come qualche calice accresca il desiderio della coppia. Senza esagerare però, quantità superiori hanno l’effetto opposto, cioè l’abbiocco.

San-Valentino-Montalcino-degustazione-itinerante-al-Casato-Prime-Donne

San-Valentino-Montalcino-degustazione-itinerante-al-Casato-Prime-Donne

Quale posto migliore della Fattori del Colle per verificare le scoperte sulle virtù sexy del vino? Nelle cantine di Montalcino e in quella della fattoria nascono vini premiati con punteggi altissimi dalla stampa internazionale. Inoltre il ristorante è all’interno del borgo in cui le antiche case dei contadini e la villa cinquecentesca sono state trasformate in appartamenti e camere per turisti. Non c’è bisogno della macchina e dunque niente rischio alcol test!
Durante il week end sono previste visite nelle cantine con degustazione.

MASSAGGI DI COPPIA CON OLIO E ESSENZE
Tra i doni nobili della terra anche l’olio extravergine ha proprietà afrodisiache: il massaggio con l’olio, specie se in coppia, prepara la pelle alle carezze e stimola il piacere con il profumo che, aggiunto di lavanda o altre essenze naturali, fa da aromaterapia che aiuta la seduzione.

Bolt CEO dello Champagne Mumm

Svolta rivoluzionaria: Mumm sceglie come testimonial un atleta divo, l’uomo più veloce di tutti i tempi: Usain Bolt. Scelta sorprendente ma anche pericolosa

Bolt-Champagne-Mumm

Bolt-Champagne-Mumm

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Calma: CEO vuol dire « Chief entertainment officer » e non CEO Chief Executive Officer. E’ un tipico gioco di stile francese. Alla Mumm vogliono Bolt come testimonial e non come amministratore delegato. La notizia è delle fine di novembre : il giamaicano Usain Bolt l’uomo più veloce di tutti i tempi è stato scelto come uomo simbolo dello Champagne Mumm. Il primo video mostra Bolt che fa il sabrage su una bottiglia di Champagne usando una delle sue medaglie d’oro olimpiche. E’ difficile sapere quale sia, ne ha vinte 9 ed è salito sul gradino più alto del podio in tre edizioni consecutive e ogni volta per due o tre volte.

Bolt-testimonial-Mumm

Bolt-testimonial-Mumm

La pubblicità è multimedia e vuole spingere i consumatori di Mumm a un rapporto più intimo con la marca usando anche internet e i device. Si tratta dell’unico modo per mostrare la campagna in Francia dove la pubblicità degli alcolici è proibita in TV e al cinema. L’obiettivo è ovviamente di intercettare i fan di Bolt ma anche di ribadire il collegamento fra Mumm e i momenti vincenti della vita dei consumatori, associandosi a un uomo quasi imbattibile. Per Mumm questo è un messaggio strategico: da anni siamo abituati a vedere le sue magnum sul podio della Formula1 automobilistica nelle mani dei piloti vincitori.

AGIVI: Violante Gardini Cinellicolombini Jr vicepresidente

Dopo i consigli di amministrazione vanno a ballare, sono amici al punto da scambiarsi importatori e opportunità di lavoro questi sono i produttori di vino AGIVI

AGIVI-nuovo-consiglio

AGIVI-nuovo-consiglio

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani AGIVI come dire il futuro delle nostre cantine. Alla fine di novembre è stato eletto il nuovo consiglio di amministrazione presieduto da Federico Terenzi un milanese con master NBA in Wine Business del Mib di Trieste dove ho insegnato anch’io per qualche anno. Dirige la tenuta toscana della sua famiglia dove produce Morellino di Scansano e, nel 2012, ha ottenuto il titolo di cantina emergente dell’anno del Gambero Rosso. Accanto a Federico 4 vicepresidenti di Francesca Argiolas e Stefano Ricagno ( Ca dei Mandorli) forti di una lunga

AGIVI-in-Sardegna

AGIVI-in-Sardegna

esperienza AGIVI e di importanti ruoli nelle rispettive aziende e due esordienti Silvia Franco e Violante Gardini. Gli altri consiglieri sono Giulia Alleva, Ernesto Rocca, Emanuela Tamburini, Marzia Varvaglione, Gianluca Garofoli ed Enrico Gobino.
Violante è la vulcanica e irrefrenabile Cinellicolombini Jr che già presiede il Movimento turismo del Vino in Toscana. Viaggia in tutto il mondo per vendere i nostri vini. Ne ha venduti così tanti da lasciare quasi a secco la cantina ma indubbiamente è un’ottima export manager.

Video del vino, perché bisogna usarli e renderli virali

I video sono lo strumento più forte del principale canale di comunicazione del vino: il web. Impariamo a fare e a far fare i video sul vino. Ecco come

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Video del vino: 5 raccomandazioni per aumentare la propria visibilità e farsi conoscere usando un video. Prima di tutto perché: un’indagine condotta da Italy Fine Wine un paio d’anni fa mostrava come la presenza di un video nel sito di una cantina aumentasse l’interesse di 470 volte e allungasse la permanenza di 7 volte. Si tratta di elementi importanti visto che il web è saldamente al primo posto fra i canali di diffusione delle notizie sul vino e, persino i turisti a caccia di cantine da visitare, lo usano con il cellulare. Pare che nel 2017 il 70% del traffico internet sarà di video. Quindi tanto vale imparare a usare meglio questo super canale di comunicazione.
Ma cosa trasforma un normale video, magari fatto con il telefonino in una calamita di popolarità on line e soprattutto perché alcuni video vengono condivisi da un numero altissimo di persone fino a diffondersi come un’epidemia e portare una visibilità enorme a chi li ha fatti? Il primo concetto da ricordare è che l’effetto virale, cioè il bisogno di condividere e diffondere il video da parte di chi lo vede funziona come il passaparola.

2016 di Donatella: tanti successi e una frattura

2016 anno spettacolare iniziato con l’elezione a Presidente delle Donne del vino e concluso con la pubblicazione del Marketing delle cantine aperte

2016-Donne-del-vino-Presidente-Donatella-Cinelli-Colombini

2016-Donne-del-vino-Presidente-Donatella-Cinelli-Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini

Ci sono stati tanti momenti importanti in questo bellissimo 2016: il primo è del 14 di gennaio quando sono diventata presidente delle Donne del vino. Un lungo percorso che ha segnato gli ultimi vent’anni della mia vita passando dalla creazione del Casato Prime Donne, la prima cantina italiana con un organico interamente femminile. L’esperienza di presidente delle Donne del Vino è bellissima. Durante questo primo anno di attività sono state fatte cose importanti: la creazione di un blog che ha dato visibilità a eventi e persone creando un affresco corale con le 700 socie protagoniste in quasi 100 articoli. Due iniziative di charity

Montalcino-tinaia-Casato-Prime-Donne

Montalcino-tinaia-Casato-Prime-Donne

che hanno donato 23.500€ ai grandi ustionati poveri del mondo (attraverso un’asta di bottiglie rare delle Donne del vino nella Cantina di Pia Berlucchi) e ai pastori del formaggio amatriciano che rimangono accanto alle greggi mentre la terra trema. Un bellissimo Vinitaly con la degustazione dei vini del 1967 delle Donne del vino e la festa finale,. Un convegno a Wine2wine che ha colpito la principale stampa italiana. Soprattutto la sperimentazione della Festa delle Donne del Vino che diventerà l’evento diffuso al femminile più grande d’Italia, da ripetere ogni anno, per dialogare con le wine lovers.

Buon anno 2017

Buon anno 2017, auguri a tutti, auguri sinceri di un anno felice, un anno di pace in cui ciascuno riesca a realizzare i suoi sogni

Buon-anno-2017-Siena-PiazzadelCampo

Buon-anno-2017-Siena-PiazzadelCampo

A mezzanotte nasce il nuovo anno ma anche il Brunello 2012, una grande vendemmia a cinque stelle che inizia il suo viaggio per le vie del mondo. A mezzanotte i comuni di Montalcino e San Giovanni d’Asso si fondono e diventano un territorio ancora più forte e più attrattivo.
Il 2017 inizia bene e tutti speriamo sia ricco di cose belle
Un augurio particolare a Siena, la città del gotico e del Palio, la città e la sua banca che vivono un momento difficile ma vogliono e devono tornare a risorgere.