casato prime donne Tag

Cantine aperte 2016 al Casato Prime Donne

Tutti in movimento per Cantine aperte 2016 con l’itinerario enomusicale di 4 vini accompagnati da musiche e gastronomia , domenica alle 16 Sigaro Toscano

Cantine aperte Casato Prime Donne Montalcino

Cantine aperte Casato Prime Donne Montalcino

Domenica 29 maggio Cantine aperte 2016, al Casato Prime Donne di Montalcino gli invitati d’onore saranno i wine lovers in Vespa a cui sarà riservato anche uno sconto sulla bottiglia che ha ottenuto i più alti punteggi sulla stampa internazionale, il Brunello Riserva 2010 premiata con 97/100 da parte della super rivista di vino Wine Spectator .
Il Casato Prime Donne di Montalcino azienda di Donatella Cinelli Colombini ideatrice di Cantine aperte, e della presidente toscana del Movimento Turismo del vino, sua figlia Violante Gardini, offrirà ai visitatori un’esperienza straordinaria: un percorso in 4 tappe con l’assaggio di Chianti Superiore, Rosso di Montalcino, Brunello e Passito ascoltando i brani scelti in

Cantine aperte in Vespa

Cantine aperte in Vespa

abbinamento, dal sommelier musicista Igor Vazzaz. Monteverdi e Frank Zappa … dipinti a soggetto storico … intramezzati da spiegazioni sul vino e sul territorio. Ci saranno anche piccoli assaggi di cacio pecorino, salsiccia e biscotti tradizionali. In altre parole un’esperienza che stimolerà tutti i sensi e anche la mente. L’itinerario enomusicale è stata creato nel 2015 e costituisce una novità assoluta che suscita nuove emozioni anche ai wine lovers più esperti. Partenze dei tour ogni ora dalle 10 alle 17.

2 giugno agriturismo e cantine in Toscana 

Il ponte del 2 giugno, il più bello dell’anno in agriturismo con degustazioni di Brunello, piccola scuola di cucina, visite in cantina 

2 giugno Fattoria del Colle-piscina e panorama

2 giugno Fattoria del Colle-piscina e panorama

E’ il periodo in cui le giornate sono più lunghe e la campagna senese è più bella, un mare verde di colline coperte di giovane grano, città d’arte che sembrano uscite da un affresco medioevale, la possibilità di abbronzarsi e di camminare in una natura amata da secoli.
La Fattoria del Colle vi aspetta a braccia aperte e con il consueto entusiasmo per animare il soggiorno con esperienze capaci di divertire e arricchire i nuovi e vecchi wine lovers. Un programma adatto a adulti, bambini e persino cani desiderosi di correre a perdifiato.
Gli appuntamenti da non perdere sono tre e spiccano in un ricco programma di proposte che comprende piccole lezioni di cucina (adatte anche ai bambini), visite guidate e cene con antiche ricette come il peposo, la scottiglia e i pinci. Il programma completo è nel nostro sito.

Pinci con le briciole Fattoria del Colle

Pinci con le briciole Fattoria del Colle

Giovedì 2 giugno alla Fattoria del Colle ciascuno creerà il suo vino, potrà dunque diventare ENOLOGO PER UN GIORNO. Ovviamente è solo un gioco ma insegna a bilanciare tannini, alcool e acidi  unendo i vini di 3 diversi vitigni: Sangiovese, Merlot e Sagrantino. Aiutati da Sara tutti useranno contenitori graduati, bicchieri da assaggio e doseranno le proporzioni fino ad arrivare al Supertuscan da imbottigliare e etichettare con il proprio nome. Portarsi a casa questa bottiglia unica, per berla con gli amici sarà un’esperienza irripetibile.

Le vigne di Brunello in primavera

Venite con me a Montalcino nelle vigne di Brunello mentre avviene la “spollonatura” cioè la pulizia del tronco dai germogli che non portano uva

di Alice Bracciali

vigne di Brunello

vigne di Brunello

Una cosa ho imparato appena ho iniziato a lavorare per Donatella Cinelli Colombini: un ottimo vino si ottiene solo con una cura smodata della vigna. Oggi vi porto nelle vigne di Brunello per vedere la prima potatura verde del sangiovese.

Eccomi qui dunque, armata di scarponi, crema solare contro le scottature, macchina fotografica. Una bella mattinata di lavoro per i nostri vignaioli e di scoperte per me e per voi che mi seguite attraverso il video.

La città dove il vino è più caro è Seul

Singapore è la città con il costo della vita più alto ma quella in cui le bottiglie di vino costano di più è Seul. Se andate in Corea attenzione a cosa bevete

città dove il vino è più caro Seoul Brunello Tasting 2012

città dove il vino è più caro Seoul Brunello Tasting 2012

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne
Le città più care del mondo, quelle da visitare solo se muniti di carte di credito attaccate a conti belli pieni , sono nell’ordine Singapore, Zurigo e Hong Kong seconde a pari merito, Ginevra, Parigi, Londra, New York, tre all’ottavo posto Copenhagen, Seoul, Los Angeles.
L’analisi arriva da The Economist che da oltre 30 anni verifica un paniere di 400 prezzi che vanno dal latte al pane e a tutto quello che serve normalmente per vivere.
Partendo da questa analisi Drinks Business ha cercato quali sono le città dove una bottiglia di vino costa di più e sono emerse diverse sorprese. Il formato preso in esame è la bottiglia da 750 Cl sullo scaffale.

Londra Donatella e Violante da Harrods

Londra Donatella e Violante da Harrods

Ecco che a Ginevra costa 8,49 Dollari e sale a 10, 71 $ a Parigi, dove tuttavia è auspicabile una migliore qualità media. Ottavo posto, fra le città dove il vino è più caro, per Copenaghen, nella patria dei “garage importers” piccole società in concorrenza una con l’altra che distribuiscono a circoli di appassionati i prezzi sono comunque alti: 11,57 Dollari a bottiglia. Segue Londra con 12,47$ New York con 14,03$ e Hong Kong con 16,47$
Arriviamo al podio delle città dove le bottiglie di vino hanno prezzi proibitivi: Singapore ha una media di 22,39$ più che in linea con il suo carattere di città dove il costo della vita è il più caro del mondo.
Segue un posto che non ti aspetteresti: Los Angeles nella California dei grandi vigneti statunitensi dove il vino sembra una merce di “prossimità” eppure il cartellino medio segna 23,53$. Mi auguro che questo prezzo indichi anche la presenza di consumatori esigenti che chiedono ottime bottiglie.

Addetti all’accoglienza in cantina 1° parte

Piccoli segreti per diventare dei perfetti addetti all’accoglienza in cantina: gli abiti, la prima impressione, le notizie negative, i discorsi noiosi …

Addetti all'accoglienza in cantina Bolgheri

Addetti all’accoglienza in cantina Bolgheri

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Casato Prime Donne

ABBIGLIAMENTO
E’ vero che <<l’abito non fa il monaco>> ma, vedendo qualcuno con indosso il saio, siamo portati a pensare che sia un frate. Questo perché la prima impressione fa leva sugli stereotipi e sulle cose più evidenti. Come dice il proverbio qualche vota inganna ma, in ogni caso, si imprime nella memoria con forza. Per questo, chi lavora al pubblico a contatto con persone mai viste prima dovrebbe trasmettere, al primo colpo d’occhio, un’impressione più possibile coerente con il proprio personaggio e con l’azienda che rappresenta. Nel caso degli addetti all’accoglienza in cantina, all’estero,

Violante Gardini CinellicolombiniJr al Casato Prime Donne Montalcino

Violante Gardini CinellicolombiniJr al Casato Prime Donne Montalcino

soprattutto in California, risolvono il problema imponendo una divisa. Magliette o felpe e grembiuli rossi da cantiniere con stampato il brand rendono immediatamente riconoscibili i membri dello staff. Sono efficaci ma, forse, poco adatti alla realtà italiana composta di tante piccole imprese familiari dove l’accoglienza turistica è spesso fatta da dipendenti che hanno anche altre mansioni. Per questo, la stragrande maggioranza di quelli che ricevono i turisti del vino in cantina hanno normali abiti da ufficio, non giacca e cravatta, che in campagna sembrano piuttosto fuori posto, quanto piuttosto qualcosa di casual e country. Abiti comodi che tuttavia devono essere curati per non apparire sporchi e trascurati. Soprattutto fra i turisti italiani c’è la convinzione diffusa che gli abitanti della campagna siano arretrati e di basso livello culturale: è opportuno quindi manifestare l’opposto al primo colpo d’occhio.

Come raccontarsi ai turisti del vino

Spiegazioni chiare, brevi, coinvolgenti … mai frasi al negativo, mai gergo tecnico, tanti aneddoti e pochi concetti, ecco come raccontarsi ai turisti del vino

Come raccontarsi ai turisti del vino Cantina CasatoPrimeDonne Sommelier Brasiliani

Come raccontarsi ai turisti del vino CasatoPrimeDonne Sommelier Brasiliani

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello, Montalcino, Casato Prime Donne 

Il segreto è mostrandosi competenti ma non supponenti. Ovviamente una grande padronanza delle lingue estere aiuta ma non basta
Ovviamente una predisposizione alle relazioni – l’empatia- aiuta ma non basta
Per raccontarsi ai turisti del vino  e far percepire la qualità della produzione enologica servono anche la competenza, la scelta delle informazioni adatte …. sembra facile! E poi conta il modo con cui si parla e soprattutto servono tante prove. I grandi avvocati, i politici … i professionisti che devono parlare in pubblico studiano attentamente cosa dire e come dirlo per colpire

Come raccontarsi ai turisti del vino DonatellaCinelliColombini con i buyer russi

Come raccontarsi ai turisti del vino DonatellaCinelliColombini con i buyer russi

chi ascolta. Spesso quella che sembra un’improvvisazione estemporanea è frutto di un lungo lavoro preparatorio.
Sono più spesso gli inesperti che improvvisano e i risultati sono deludenti nella stragrande maggioranza dei casi, in altre parole <<se non sai cosa dire meglio se stai zitto!>>.
Oggi più che in passato la competenza sul vino, sull’azienda e sul territorio sono un bagaglio professionale determinante per chi lavora nell’accoglienza turistica in cantina. Per questo molte cantine scelgono sommelier che parlano inglese e poi fanno loro compiere una full immersion nell’azienda con visita di tutti i reparti produttivi e nel territorio con le chiese i musei e le feste popolari dei dintorni. Perché ciò sia efficace bisogna che, i futuri addetti all’accoglienza turistica, siano consapevoli dell’importanza di questo bagaglio professionale e lo sappiano raccontare in modo coinvolgente.

WineSearcher  prezzi notizie e giudizi su 8 milioni di vini

Ti dice se il vino ha un buon prezzo, racconta la denominazione, accoglie il tuo giudizio e la lista dei tuoi preferiti. Ecco la nuova app di WineSearcher 

WineSearcher-App-2016

WineSearcher-App-2016

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello ,  Casato Prime Donne

Avete visto i turisti stranieri nelle enoteche italiane? Si avvicinano alle bottiglie pregiate le inquadrano con il telefonino in modo che lo scanner riconosca il vino e gli dica quanto costa pescando i prezzi fra 55.000 rivendite di tutto il mondo comprese, ovviamente, quelle vicino a casa loro. I turisti guardano, calcolano e decidono se comprare o no.

Al ristorante il telefonino entra in azione quando la bottiglia arriva in tavola e, la solita App di WineSearcher, racconta al nostro visitatore tutto sulla denominazione o sul vitigno attingendo a un’enciclopedia dove ci sono già 3.500 regioni vitivinicole e 900 varietà d’uva.
Ma non finisce qui; con le novità tecnologiche appena introdotte, il nostro wine lover può scrivere il suo giudizio sulla bottiglia appena bevuta. Chicca finale può creare, sempre nella App di Wine Searcher, la lista dei vini che ha assaggiato e che preferisce.

Wine-Searcher

Wine-Searcher

C’è da sperare che dopo il viaggio in Italia questa lista sia lunga e il turista continui a bere le cose che ha apprezzato senza dire, come avveniva un tempo << … in Italia ho bevuto un Chianti Classico buonissmo ma non mi ricordo come si chiama>> oppure << si mi sembra di aver già bevuto questo vino ma non ricordo se mi è piaciuto o no>>.
In pratica la app di WineSearcher potrebbe consolidare la trasformazione dei turisti che sono stati da noi in consumatori di vini italiani. Un processo da non sottostimare visto che l’enogastrnomia è il ricordo più bello degli stranieri dopo il viaggio nel Bel Paese.

Itinerario turistico in cantina 1

Come creare un itinerario turistico in cantina capace di essere ricordato per sempre: percorso, punti di sosta, accessori, luci, odori, arredi … 

Itinerario turistico in cantina Casato Prime Donne Montalcino

Itinerario turistico in cantina Casato Prime Donne Montalcino

Di Donatella Cinelli Colombini Fattoria del Colle 
ITINERARIO DELLE VISITE
C’è una regola da cui partire: i luoghi e le spiegazioni possono essere fredde o calde cioè tecniche o emozionanti. La tinaia dove avviene la vinificazione è, in genere, un ambiente freddo con tanto acciaio, tecnologia, ordine, igiene. La bottaia per la maturazione del vino nei fusti di legno è normalmente un ambiente caldo per il carattere stesso del rovere, la forma armoniosa delle botti, le luci meno forti e gli ambienti più piccoli. Ebbene, anche se questo può causare problemi nella chiarezza delle spiegazioni sul processo produttivo del vino, è sempre meglio iniziare la visita dalle zone della cantina più belle e emozionanti, per creare nei visitatori un atteggiamento entusiasta che li predispone a un legame emotivo con i luoghi e le persone.

Itinerario turistico in cantina Casato-prime-donne

Itinerario turistico in cantina Casato-prime-donne

Evidentemente  l’itinerario turistico in cantina deve essere predisposto in anticipo, se possibile nel momento della progettazione della struttura, perché ha bisogno di diverse aree ampie dove un gruppo di 20-25 persone possa sostare intorno alla guida. Ho scritto 25 persone perché i gruppi di numero superiore sono difficili da gestire da una sola persona e ancora più difficile è instaurare una vera sintonia con i partecipanti. Questo elemento è molto importante perché i turisti in gruppo hanno spesso interessi e competenze diseguali e quindi vanno coinvolti in modo diverso, questo è impossibile se troppi. Ci sono gli “enoturisti per caso”, attratti da aneddoti, e i super esperti di vino desiderosi di sapere tutto sulle sperimentazioni effettuate in cantina. Questi ultimi sono gli unici con cui conviene iniziare la visita dalle zone più tecnologiche. In ogni caso le aree ampie in cui sostare lungo il percorso vanno predisposte e attrezzate in anticipo, con le cose che agevolano la spiegazione.

Winery Hotel e la cantina va in albergo

Nasce a Stoccolma il primo albergo con le botti nella hall, si chiama Winery Hotel e propone week end con il vino come una vera cantina

Winery Hotel hall con le botti

Winery Hotel hall con le botti

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Il successo del turismo del vino si misura anche dalla nascita di cantine turistiche in ogni dove come nel Winery Hotel. Lo scorso anno c’è stato il boom delle “urban winery” con l’arrivo dell’uva in ceste nel pieno centro di Londra e i wine lovers che pagavano per partecipare alla cernita dei grappoli. Poi è nata la vigna su un grattacielo di New York e qualche mese fa sono state diffuse le immagini della cantina domestica con le attrezzature enologiche in salotto. Insomma la concorrenza è sempre più forte per le vere cantine.

Winery Hotel wine bar con i tini

Winery Hotel wine bar con i tini

L’ultima novità è il Winery Hotel a Stoccolma <<sweden’s first combined urban winery and boutique hotel>> la prima combinazione fra una cantina urbana e un albergo boutique esistente in Svezia. Appunto in Svezia, una nazione dove il clima è stato fin ora troppo freddo per coltivare le viti e quindi non ci sono cantine. Ma forse proprio per questo la proposta di un winery hotel, dove vedere il processo produttivo del vino e poi assaggiarlo, può risultare attraente. Infatti l’invito è << follow the freshly-picked grapes’ journey from barrel to bottle>> segue il processo produttivo dall’uva fresca fino alla botte e alla bottiglia … e si conclude con la frase: aumenta le tue conoscenze sul vino.

Vinitaly IOsonoDONATELLA vieni a farti un selfie al posto mio

Donatella Cinelli Colombini a caccia di sosia da fotografare e proporre su Istagram con l’hashtag #iosonodonatella per un Vinitaly social

Valerio Marini per Donatella Cinelli Colombini

Valerio Marini per Donatella Cinelli Colombini a Vinitaly

Lo stand di Vinitaly (Padiglione 6 D4) di Donatella Cinelli Colombini diventa un set fotografico con una siluette che giocosamente la ricorda. L’invito ad amici, buyers e wine lovers è quello di venire a farsi un selfie o una foto al posto suo << #iosonodonatella e anche tu!>> e di postare immediatamente l’immagine su instagram. E’ questa la proposta della signora del Brunello in versione wineblogger.

Si tratta di un modo per aprire le porte di Vinitaly anche a chi è rimasto a casa perché chiunque può unirsi a questo gioco sul nome Donatella e sul prestigioso Brunello 2010 IOsonoDONATELLA <<il miglior vino che abbia mai prodotto>>.

Per la prima volta è in degustazione proprio a Vinitaly <<ne abbiamo fatte solo 600 bottiglie e lo abbiamo venduto in quindici giorni, per

Vinitaly 2016 IOsonoDONATELLA vieni a fare un eno selfie

Vinitaly 2016 IOsonoDONATELLA vieni a fare un eno selfie

questo non c’è stato tempo di organizzare assaggi e presentazioni>> spiega la Cinelli Colombini fiera di questo vino raro e prezioso. Sulla bottiglia c’è il suo stemma in oro all’interno di un anello scintillante che ricorda i suoi giovanili studi di oreficeria medioevale. Al Vinitaly ci sarà dunque l’opportunità unica di assaggiare il Brunelllo IOsonoDONATELLA e persino di diventare lei, almeno per un momento.

Donne del vino per un 50° Vinitaly in rosa

Le Donne del vino festeggiano il cinquantesimo Vinitaly con la degustazione inaugurale e il brindisi finale: 10 vini del 1967 e una maxi torta alla Gran Guardia

Donne del Vino Vinitaly serata conclusiva

Donne del Vino Vinitaly serata conclusiva

Di Donatella Cinelli Colombini Montalcino Casato Prime Donne

Le celebrazioni del cinquantesimo Vinitaly vedono protagoniste le Donne del vino con la degustazione che aprirà gli assaggi dell’edizione 2016. 10 Donne del vino offriranno le loro bottiglie del 1967 e di oggi. La degustazione, sarà guidata da Marco Gatti e Paolo Massobrio, e mostrerà a 50 giornalisti esteri, l’evoluzione dell’enologia italiana nei 50 anni dalla prima edizione di Vinitaly. Ecco le cantine: Fratelli Berlucchi, Castello di Gabiano, La Scolca, Rivera, Fattoria dei Barbi, Capezzana, Castello di Querceto, Castello Banfi, Lungarotti, Masi.

Donne del vino VINITALY 2016 - AF GAMBA - PROGETTO

Donne del vino VINITALY 2016 – AF GAMBA – PROGETTO

Durante Vinitaly 2016 le Donne del Vino ufficializzeranno il passaggio delle consegne da Elena Martuscello alla nuova presidente Donatella Cinelli Colombini presentando anche il nuovo Consiglio e le Delegate regionali. Nel programma del prossimo triennio spicca la creazione di un evento nazionale diffuso che avrà luogo ogni anno il sabato prima dell’8 marzo e si chiamerà “Festa delle Donne del Vino”. Un evento rivolto alle nuove consumatrici donne, competenti, appassionate e indirizzate all’alta qualità.

Le donne USA devono scegliere: o sesso o alcool

Le autorità statunitensi vogliono mettere a scelta le donne fra sesso o alcool e gli studiosi italiani scoprono che anche i padri non dovrebbero bere

Sesso o alcool Katie Jean mostra la bevanda adatta a ogni contraccettivo

Sesso o alcool Katie Jean mostra la bevanda adatta a ogni contraccettivo

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello Casato Prime Donne

Ha fatto molto discutere l’indicazione del Centers for Disease Control and Prevention – Centro di controllo e prevenzione delle malattie, sull’uso delle bevande alcoliche da parte delle donne in età fertile. Secondo i loro studi metà delle gravidanze sono casuali e vengono riconosciute solo dopo qualche settimana. Se la futura madre beve bevande alcoliche in quel periodo espone il bambino al rischio di possibili malformazioni. Per questo è arrivata la raccomandazione, rivolta alle donne in età fertile, che non fanno uso di contraccezione, di astenersi sempre dall’alcool. Come dire o sesso o alcool. Una richiesta che ha scatenato un autentico putiferio perché di fatto costringe le donne a scegliere fra un consumo, anche moderato, e il sesso. Fra le reazioni più feroci c’è quella di Katie Jean su Istagram che ha pubblicato un disegno con le bevande adatte a ogni tipo di

sesso o alcool i pericoli per il bambino

sesso o alcool i pericoli per il bambino

contraccezione ed ecco che chi usa la pillola dovrebbe consumare vino rosso perché è tradizionalista, il gin è per chi usa il cerotto, mentre chi chiede al partner di mettere il preservativo è adatta alla birra perchè predilige le cose semplici e varie.
Anche se questa ironica immagine ha fatto il giro del mondo, la raccomandazione del CDCP ha allarmato un po’ tutti ma soprattutto le 4 milioni di donne americane che potrebbero rimanere incinte. In realtà bere durante i primi giorni della gravidanza non è così rischioso mentre chi consuma alcolici per tutta la gravidanza avrà un bambino con sindrome feto alcolica cioè una testolina piccola, basso quoziente di intelligenza e problemi cardiaci.

I vini 100 centesimi di Robert Parker

Quali sono le 218  etichette da mito, quelli nell’Olimpo dei vini 100 centesimi del Wine Advocate? Solo 9 italiani e nessuno premiato più di una volta

Pian dell'Orino Montalcino

Pian dell’Orino Montalcino

Di Donatella Cinelli Colombini Montalcino Casato Prime Donne 

La notizia del giorno è i 100 centesimi al Brunello di Pian dell’Orino, un’azienda di Montalcino con soli 6 ettari di vigna coltivata in modo biodinamico da due entusiasti viticultori Caroline Probitzer e Jan Erbach. Una bella notizia che mi ha spinto a cercare chi ha ottenuto questo ambitissimo riconoscimento ed ho scoperto che sono davvero pochi, meno di 200 cantine nel mondo per 218 vini. Ma le sorprese non finiscono qui.
Ho trovato la classifica dei vini 100 centesimi in Wine Searcher, quasi nascosta nella parte bassa della home page. E’ una classifica che fa venire l’acquolina in bocca perché il Wine Advocate di Robert Parker Jr è il più autorevole, potente e

Guigal vigneti dei vini 100 centesimi di Robert Parker

Guigal vigneti dei vini 100 centesimi di Robert Parker

temuto giornale di vino del mondo, quello che apre le porte di ristoranti tre stelle Michelin e soprattutto dei grandi collezionisti, i milionari disposti a spendere cifre da capogiro per ogni acquisto.
E’ l’Olimpo del vino, il repertorio dei vini con 100 centesimi contiene una lista di 218 etichette con la Francia in posizione dominante. Ci sono infatti 101 vini dei cugini d’Oltralpe e molti con i 100 centesimi su più annate e con più etichette della stessa cantina.

Wine Advocate e Wine Spectator con rating stellari

Donatella Cinelli Colombini festeggia i 7 vini oltre i 90 centesimi del Wine Advocate e il meraviglioso 97/100 del Brunello Riserva 2010 del Wine Spectator

Wine Spectator home page con il team delle cantine di Donatella Cinelli Colombini

Wine Spectator home page con il team delle cantine di Donatella Cinelli Colombini

Pioggia di premi sui vini di Donatella Cinelli Colombini. Il Brunello riserva 2010 apre la sezione Hot Wines del Wine Spectator con uno spettacoloso 97 centesimi. <<Ci sono una pienezza di note profonde aumentate da sentori di prugne, liquirizia, spezie e cioccolato, insieme a ciliegie e profumi floreali. La struttura è solida e preannuncia una lunga vita come la lunga persistenza fa sperare in futuri piaceri. Mostra un’eccellente equilibrio e un’armonia totale >>

WINE SPECTATOR WINE ADVOCATE

WINE SPECTATOR WINE ADVOCATE

ha scritto Bruce Sanderson, senior Editor del Wine Spectator. Nell’ambitissima sezione Insider, dove ci sono i vini che <<have excited our editors>> hanno entusiasmato gli assaggiatori della prestigiosa rivista statunitense, ci sono una decina di Brunello e fra loro un altro gioiellino di Donatella Cinelli Colombini, il Brunello 2011 Prime Donne con un giudizio di 93/100. Piccola chicca: nella home page del sito della prestigiosa rivista americana c’è anche una bella foto del team femminile della cantina di Donatella, la prima in italia interamente in rosa.

Vino Nobile la DOCG più femminile e giovane d’Italia

Oltre la metà delle cantine guidate da giovani sotto i quarant’anni e il 36% di aziende dirette da donne, il Vino Nobile di Montepulciano ci mostra il futuro del vino

Vino-Nobile-produttrici-anteprima-2016

Vino-Nobile-produttrici-anteprima-2016

Di Donatella Cinelli ColombiniBrunello, Casato Prime Donne

Montepulciano sta vivendo un periodo felice, quasi una rinascenza: i mercatini invernali, la qualità del vino che cresce in verticale e ora un censimento che mostra il Vino Nobile come il più moderno in Italia. Se infatti, nel vino di qualità italiano, sta emergendo, una nuova generazione di giovani e di donne alla guida delle cantine, a Montepulciano la tendenza è già una realtà consolidata: oltre il 50% delle aziende è guidata da under 40 mentre le donne dirigono 16 delle 75 aziende associate al Consorzio e in altre 11 sono cointestatarie.
<< Il Consorzio del Vino Nobile non ha avuto bisogno di una legge per incrementare il

Vino-Nobile-di-Montepulciano

Vino-Nobile-di-Montepulciano

peso delle donne nel proprio CdA>> ha detto Miriam Caporali,Donna del Vino e consigliera al secondo mandato << siamo attualmente in tre donne, ma il numero è sicuramente destinato a salire in maniera naturale vista la sempre maggiore presenza di imprese rosa nella nostra denominazione>>.